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“Predica la parola divina, insisti a tempo e controtempo, riprendi, supplica, esorta con ogni pazienza e dottrina” (San Paolo) Lettera d’informazioni della Casa San Pio X - n. 26 - Quaresima 2013 Supplemento al numero 3 di Sodalitium - Novembre 2012 anno XXIX - Sped. a.p. art 2 comma 20/c, Legge 662/96 - Filiale di Asti “Sodalitium” Loc. Carbignano, 36 - 10020 Verrua Savoia (TO) Tassa Riscossa - Taxe Perçue. ASTI C.P.O. instaurò tra la Chiesa e la società confermò nella fede l’Italia e potremmo definirlo, nel parallelo tra storia e sacramenti, come una sorta di “cresima”. Come ogni persona cresimata anche l’Italia cattolica divenne un soldato di Cristo, pronta a combattere per difendere la religione e la vita cristiana. La storia illustra i meravigliosi frutti della civiltà nata all’om- bra dei mille campanili della Penisola. Le istituzioni religiose e civili seppero difen- dersi da ogni forma di pericolo, dagli israeli- ti agli eretici sino ai maomettani. In partico- lare l’epoca della Contro- riforma mise in valore la pro- fonda fede delle popolazioni italiche. Nelle nostre terre, radicate nel Credo apostolico, gli errori dei riformatori non riuscirono a penetrare e ovun- que il cattolicesimo tridentino difese l’integrità della dottri- na e l’onestà dei costumi: dopo la rilassatezza rinasci- mentale, rifiorirono la pietà, la pratica sacramentale, il culto pubblico. La fede procla- mata nelle chiese e praticata nei focolari domestici seppe irrompere anche nelle vie delle città e dei paesi, con le processioni delle confraterni- te in onore di Cristo, della S. Vergine e dei Santi. La pratica delle opere di misericordia non fu da meno, con i molteplici istituti di beneficenza e di assistenza ai più bisognosi e sfortunati, per non parlare dell’istruzione di ogni ordine e grado. Malgrado il progressivo sgretolamento delle istituzioni civili, corrose dall’assoluti- smo regio, l’Italia tridentina rimase tale sino alla vigilia della rivoluzione francese. Rimasto immune dai prìncipi massonici della rivoluzione americana, l’organismo italiano fu duramente colpito dai medesimi errori set- tari diffusi dalla rivoluzione di Parigi e impo- I n occasione delle celebrazioni risorgi- mentali del 2011, avevamo ricordato come l’Italia non avesse atteso il 1861 per nascere. L’Italia (con le sue molteplici e legittime diversità che l’hanno sempre carat- terizzata e arricchita) è nata molto prima e ricevette il battesimo direttamente dai Principi degli Apostoli. L’editoriale del calendario 2011 di Sodalitium spiegava come la Penisola avesse accolto la predica- zione e il martirio degli Apostoli san Pietro e san Paolo e come a Roma fosse stata scrit- ta una buona parte del Nuovo Testamento (come il Vangelo di san Marco, il Vangelo di san Luca, gli Atti degli Apostoli, diverse Lettere di san Paolo e di san Pietro). Questa terra consacrata a Gesù Cristo dalla predi- cazione apostolica, dal sangue di migliaia di martiri, dalla conversione di tutti i popoli delle diverse parti della Penisola, fu confer- mata nella fede nel 313 dall’editto di Costantino. Col provvedimento costantinia- no, e col successivo l’editto di Teodosio del 380, anche le autorità imperiali riconobbero i diritti di Cristo e della Sua Chiesa sulle terre e sulle popolazioni dell’Impero, e quin- di anche dell’Italia. Quel legame che si

“Predica la parola divina, insisti a tempo e controtempo, riprendi, … · 2016. 2. 28. · “Predica la parola divina, insisti a tempo e controtempo, riprendi, supplica, esorta

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“Predica la parola divina, insisti a tempo e controtempo, riprendi, supplica, esorta con ogni pazienza e dottrina” (San Paolo)

Lettera d’informazioni della Casa San Pio X - n. 26 - Quaresima 2013Supplemento al numero 3 di Sodalitium - Novembre 2012 anno XXIX - Sped. a.p. art 2 comma 20/c, Legge 662/96 - Filiale di Asti“Sodalitium” Loc. Carbignano, 36 - 10020 Verrua Savoia (TO)

Tassa Riscossa - Taxe Perçue. ASTI C.P.O.

instaurò tra la Chiesa e la società confermònella fede l’Italia e potremmo definirlo, nelparallelo tra storia e sacramenti, come unasorta di “cresima”.

Come ogni persona cresimata anchel’Italia cattolica divenne un soldato diCristo, pronta a combattere per difendere lareligione e la vita cristiana. La storia illustrai meravigliosi frutti della civiltà nata all’om-bra dei mille campanili della Penisola. Leistituzioni religiose e civili seppero difen-dersi da ogni forma di pericolo, dagli israeli-ti agli eretici sino ai maomettani. In partico-

lare l’epoca della Contro -riforma mise in valore la pro-fonda fede delle popolazioniitaliche. Nelle nostre terre,radicate nel Credo apostolico,gli errori dei riformatori nonriuscirono a penetrare e ovun-que il cattolicesimo tridentinodifese l’integrità della dottri-na e l’onestà dei costumi:dopo la rilassatezza rinasci-mentale, rifiorirono la pietà,la pratica sacramentale, ilculto pubblico. La fede procla-mata nelle chiese e praticatanei focolari domestici seppeirrompere anche nelle viedelle città e dei paesi, con leprocessioni delle confraterni-

te in onore di Cristo, della S. Vergine e deiSanti. La pratica delle opere di misericordianon fu da meno, con i molteplici istituti dibeneficenza e di assistenza ai più bisognosie sfortunati, per non parlare dell’istruzionedi ogni ordine e grado.

Malgrado il progressivo sgretolamentodelle istituzioni civili, corrose dall’assoluti-smo regio, l’Italia tridentina rimase tale sinoalla vigilia della rivoluzione francese.Rimasto immune dai prìncipi massonici dellarivoluzione americana, l’organismo italianofu duramente colpito dai medesimi errori set-tari diffusi dalla rivoluzione di Parigi e impo-

In occasione delle celebrazioni risorgi-mentali del 2011, avevamo ricordatocome l’Italia non avesse atteso il 1861

per nascere. L’Italia (con le sue molteplici elegittime diversità che l’hanno sempre carat-terizzata e arricchita) è nata molto prima ericevette il battesimo direttamente daiPrincipi degli Apostoli. L’editoriale delcalendario 2011 di Sodalitium spiegavacome la Penisola avesse accolto la predica-zione e il martirio degli Apostoli san Pietroe san Paolo e come a Roma fosse stata scrit-ta una buona parte del Nuovo Testamento

(come il Vangelo di san Marco, il Vangelo disan Luca, gli Atti degli Apostoli, diverseLettere di san Paolo e di san Pietro). Questaterra consacrata a Gesù Cristo dalla predi-cazione apostolica, dal sangue di migliaia dimartiri, dalla conversione di tutti i popolidelle diverse parti della Penisola, fu confer-mata nella fede nel 313 dall’editto diCostantino. Col provvedimento costantinia-no, e col successivo l’editto di Teodosio del380, anche le autorità imperiali riconobberoi diritti di Cristo e della Sua Chiesa sulleterre e sulle popolazioni dell’Impero, e quin-di anche dell’Italia. Quel legame che si

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(anche economica) delle Socrem, da sempreemanazione delle logge.

Per ritornare all’anniversario del 313, equindi al ricordo della vittoria di Ponte Milvio(312) e dei successivi editti di Costantino eTeodosio, è doveroso celebrare con fierezza i1700 anni della Cristianità, che hanno con-trassegnato la storia delle nostre terre. In par-ticolare è di grande consolazione pensare allamoltitudine di anime che nel corso dei secolihanno conquistato la vita eterna grazie anchealla società modellata secondo gli insegna-menti di Cristo. Una società dove le istituzio-ni, le leggi, l’istruzione scolastica, la giustizia,la cultura non erano un ostacolo, come avvie-ne oggi, bensì un mezzo per facilitare il con-seguimento del bene eterno.

Oggi assistiamo sbigottiti alla devastazio-ne, in ogni campo, dell’Italia e dellaCristianità e alcuni possono essere tentatidallo scoraggiamento e pensare quindi chenon ci sia più speranza. È un ragionamentoche ripone la fiducia unicamente nelle forzeumane e che dimentica la forza della graziadi Dio. Troppo spesso si pensa che il nemicoda combattere sia unicamente esterno, e sisottovaluta quell’esercizio fondamentale checonsiste nel vincere se stessi e mettere ordi-ne nella propria anima; del resto il disordinedella società è il riflesso del disordine dellamaggioranza delle anime che la compongono.Quindi non è sufficiente detestare gli errorimoderni se poi si vive conformemente a que-sti errori. Senza cadere nel moralismo, quan-ti esempi si potrebbero fare in riferimento almodo di affrontare, anche tra coloro che criti-cano la società moderna e la nuova religione,il fidanzamento o il matrimonio, il dovere distato dello studio o del lavoro, per non parla-re del tempo libero e delle vacanze…

Sulla scia delle generazioni di cattoliciche si sono susseguite nel corso di 1700 annidi civiltà cristiana, rinnoviamo allora ilfermo proposito non solo di professare leverità insegnate da Cristo e custodite dallaChiesa, ma anche di adeguare seriamente lapropria vita familiare e professionale allevirtù predicate dal Divino Maestro. CheCristo Re sia davvero il re della nostra intel-ligenza e della nostra volontà. Per tanti seco-li la croce di Cristo ha trionfato nella socie-tà perché le anime hanno visto in essa nonun segno di pazzia o di scandalo (come per igiudei e per i pagani) ma di vittoria, e cosìhanno saputo prender parte al trionfo diCristo. Ieri come oggi: “in hoc signo vinces”.

don Ugo Carandino

sti dalle baionette napoleoniche. In quei fran-genti l’Italia cattolica riaffermò il desideriodi difendere la religione e la società cristia-na, come stanno a dimostrare le innumerevo-li insorgenze antigiacobine che divamparonoovunque. Dal Monferrato al Tirolo, dallaToscana alla Calabria, l’Italia reale si opposeall’Italia “legale” rappresentata da un poteredoppiamente straniero: straniero geografica-mente e soprattutto estraneo dal punto divista dei prìncipi religiosi e morali.

Ciò che favorì, nel corso di così numerosisecoli, la perseveranza dell’Italia nella fedefu la presenza della Sede di Pietro.Indubbiamente il Papato fu il costantepunto di riferimento degli italiani, capace diguidarli e di difenderli dai pericoli spiritua-li e materiali. Quando, col preteso “risorgi-mento”, l’odio che le logge nutrivano controla religione investì l’intera società senzarisparmiare la persona stessa del Papa, i cat-tolici della Penisola manifestarono il pro-prio attaccamento al Vicario di Cristo, comedimostrarono le numerose attestazioni difiliale omaggio nei confronti di Pio IX e diLeone XIII. La situazione divenne semprepiù difficile, le leggi sovversive colpirono laChiesa, mortificarono la vita consacrata, sac-cheggiarono le istituzioni di beneficienza,devastarono i cuori della gioventù con lascuola laica, tuttavia il tessuto della societàitaliana rimase sostanzialmente cattolico.Le autorità avevano apostatato, ma non ilpopolo e tanto meno il clero, a parte pochielementi delle frange più liberali.

Abbiamo dovuto attendere quasi un seco-lo dopo la breccia di Porta Pia, cioè gli annidel Vaticano II, per vedere l’Italia reale (ilpopolo) allinearsi al rinnegamento dellafede già fatto dallo stato laico (l’Italia lega-le). Oggi alcuni invocano (ma non provano)una “ermeneutica della continuità” colperiodo preconciliare. Mi sembra invece cheil Concilio possa vantare una triste continui-tà con l’opera di scristianizzazione intrapre-sa nel passato dalle forze anticlericali, poi-chè i “padri del concilio” sono riusciti a fareciò che avevano fallito i “padri della patria”,cioè a sradicare l’Italia cattolica dalla pro-fessione della fede e dalla vita cristiana.Vorrei dare un esempio: la barbara praticadella cremazione, sempre vietata dallaChiesa, malgrado la propaganda massonicasarebbe rimasta estranea alla maggioranzadei cattolici se non fosse stata ammessa daPaolo VI e dai suoi successori. In alcune cittàormai il numero delle persone che scelgonola cremazione è maggioritario, per la gioia

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PROGRAMMA

• SABATO 11 MAGGIO 2013- ore 14,00 appuntamento a Osimo, al parcheggio del

piazzale del San Carlo (in via Montefanese, davantialla chiesa San Carlo; dal centro storico: direzioneMacerata); sistemazione dei bagagli e inquadramentodei pellegrini. Si raccomanda la massima puntualità.

- ore 15,00 partenza a piedi; a Osimo venerazione delcorpo di San Giuseppe da Copertino; sosta al santua-rio della B. V. Addolorata di Campocavallo; arrivo aCastelfidardo, distribuzione dei bagagli, sistemazionenelle camere, cena e pernottamento.

• DOMENICA 12 MAGGIO 2013- ore 7,45 S. Messa. - ore 9,00 colazione; sistemazione dei bagagli.- ore 9,45 partenza; sosta al sacrario delle Crocette a

Castelfidardo; arrivo a Loreto e pranzo al sacco.- ore 14,30 processione alla basilica e preghiera nella

Santa Casa di Loreto.- ore 15,30 partenza del pullman per riportare i pellegri-

ni a Osimo.- ore 16,00 arrivo a Osimo e fine del pellegrinaggio.

COME RAGGIUNGERE OSIMO- Per chi viaggia sull’autostrada A 14: uscire al casel-lo di Ancona Sud-Osimo.- Per chi viaggia in treno: scendere alla stazione fer-roviaria di Osimo. In questo caso comunicare l’orariod’arrivo all’organizzazione, che provvederà a venireprendere i pellegrini alla stazione. - Per il viaggio di ritorno si invita a prendere il treno allastazione di Loreto.

MODALITÀ DEL PELLEGRINAGGIO- I pellegrini percorrono a piedi l’intero itinerario delpellegrinaggio (22 km), lasciando il sabato pomeriggiole automobili al parcheggio del San Carlo a Osimo. Ladomenica pomeriggio da Loreto un pullman ricondurrài pellegrini alle automobili. - Prima dell’inizio del pellegrinaggio i bagagli persona-li saranno caricati su un furgone che li trasporterà diret-tamente a Castelfidardo, nel luogo del pernottamento.Durante il percorso i pellegrini in difficoltà potrannousufruire del servizio di alcuni pulmini. - Lungo il cammino i sacerdoti assicurano l’assistenzaspirituale (recita del S. Rosario, canti, meditazioni, con-fessioni). Si raccomanda di non usare i telefoninidurante la marcia.

I PASTI- Cena di sabato sera: presso un servizio di ristora-zione.- Colazione di domenica mattina: presso l’albergodove dormono i pellegrini.- Pranzo di domenica: pranzo al sacco alle porte diLoreto. Ogni pellegrino deve arrivare al pellegrinaggiocon il necessario (cibo, bevande, posate, ecc.), l’orga-nizzazione fornisce del pane fresco e dell’acqua.- Si consigliano inoltre bevande e alimenti energeticiper la marcia e per le pause.

ATTREZZATURA E ABBIGLIAMENTO- I pellegrini devono portare:- un bagaglio con gli effetti personali per pernotta-mento: si consiglia di mettere un’etichetta con proprionome sui bagagli per facilitare lo smistamento;- un bagaglio con il cibo e bevande per il pranzo alsacco della domenica.

- Si consiglia di portare una borraccia e uno zainettoper la marcia, contenete il necessario in caso di piog-gia, gli effetti personali, gli energetici, ecc.- Si consigliano delle scarpe comode e un copricapoper proteggersi dal sole.- Si invitano gli uomini ad evitare l’uso delle bermuda;si suggerisce alle signore e alle signorine l’uso dellegonne sotto le ginocchia e un velo o copricapo per lepreghiere nelle chiese e per l’assistenza alla SantaMessa.

PERNOTTAMENTO- I pellegrini pernottano in una struttura alberghiera aCastelfidardo.- Sono disponibili camere da due o tre posti, divise perle donne e per gli uomini. I partecipanti devono quindiadattarsi a dormine con altri pellegrini. Ovviamente inuclei familiari utilizzano la stessa camera. I posti-lettisono limitati, quindi “chi primo arriva, bene alloggia”.- Per i giovani è possibile una sistemazione più econo-mica in un ostello.- Per mantenere lo spirito del pellegrinaggio e non dis-turbare gli altri partecipanti, i pellegrini sono invitati arientrare nelle camere entro la mezzanotte.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE- Per gli adulti: 65 euro (la quota comprende: contri-buto spese organizzative, camera d’albergo, cena delsabato sera, colazione di domenica mattina, sala per ilpranzo al sacco di domenica).- Per i giovani che dormono all’ostello: 45 euro (checomprende: contributo alle spese organizzative, postoletto all’ostello, cena del sabato sera, colazione didomenica mattina sala per il pranzo al sacco di dome-nica).- Per i bambini sino ai 14 anni: 50 euro.

- Chi avesse delle difficoltà economiche (studenti,famiglie numerose, ecc.) non rinunci al pellegrinaggio:l’organizzazione potrà facilitare l’iscrizione.- Chi fosse impossibilitato a partecipare può inviareun’offerta per contribuire alle spese organizzative e perfavorire l’iscrizione delle persone più bisognose.

- Versare le quote d’iscrizione e i contributi al contocorrente postale n. 51 17 99 27, intestato a: Ass. MaterBoni Consilii Onlus - Casa San Pio X specificando: “Per il pellegrinaggio a Loreto” (si prega di inviare perposta o per mail la copia del versamento).

Le iscrizioni si devono effettuare unicamentealla Casa San Pio X entro sabato 4 maggio 2013

Casa San Pio X Via Sarzana n. 86 47822 San Martino dei Mulini (RN) Tel. 0541.75.89.61 E-mail: [email protected]

Pellegrinaggio a piedi Osimo - LoretoSabato 11 maggio e domenica 12 maggio 2013

X EDIZIO

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RINGRAZIAMENTIRingraziamo tutti i lettori che hanno

risposto generosamente all’appello pub-blicato sul numero precedente dellanostra lettera d’informazioni. Le offerteinviate ci hanno permesso di far fronte,almeno in parte, all’aumento delle spesein generale (carburante, autostrade, uten-ze, ecc.) e in particolare alla tassadell’IMU (per la quale la Casa San Pio Xha subito un salasso di ben 717,00 euro!).Assicuriamo i benefattori delle nostre pre-ghiere, in particolare nel corso del SantoSacrificio della Messa.

ORDINAZIONE SACERDOTALESabato 29 settembre 2012, nella festa di

san Michele Arcangelo, il nostro Istitutoha festeggiato l’ordinazione sacerdotale didon Na thanael Steenbergen, conferita daMons. Geert Stuyver a Verrua Savoia. Lacasa madre ha accolto confratelli e fedeli

provenienti da varie parti d’Italia, dallaFrancia, dal Belgio, dai Paesi Bassi e persi-no dagli Stati Uniti. Tra gli amicidell’Istituto presenti alla cerimonia segna-liamo: Mons. Sanborn e don Joseph Selway(Usa), don Floriano Abrahamowicz(Veneto), padre Joseph-Marie Mercier(Francia Contea) e don Xavier Grossin(Bretagna). L’ordinando era attorniato daisuoi genitori e da quasi tutti i suoi nume-rosi fratelli e sorelle (che hanno eseguitocon bravura i brani polifonici nel corsodella Messa Pontificale). Dopo la cerimo-nia i presenti hanno ricevuto la benedizio-ne del novello sacerdote e poi hanno presoparte al pranzo offerto dai signoriSteenbergen, per il quale sono stati utiliz-zate tutti i locali del piano terra della casa.Da sottolineare la presenza di molti bam-

bini e ragazzi, che hanno avuto modo diconoscere don Nathanael alle colonie esti-ve di Raveau e alle riunioni della“Crociata eucaristica” che si svolgonoperiodicamente a Verrua. È stata una bel-lissima giornata in onore del sacerdoziocattolico e ringraziamo tutti coloro chehanno contribuito alla sua buona riuscita:sacerdoti, seminaristi, suore, fedeli. Unringraziamento particolare va ai dueVescovi: a Mons. Stuyver, che nel 2002accettò l’onere dell’episcopato proprio peril bene del seminario, e a Mons. Sanborn,che ancora una volta ha dimostrato la pro-fonda amicizia che lo lega all’Istituto.

Don Nathanael proviene dal Brabante,una provincia dei Paesi Bassi a maggioran-za cattolica, e appartiene a una famigliaprofondamente legata alla Tradizionedella Chiesa. Dopo aver conseguito la lau-

Diario dellaCasa San Pio Xdal 15 giugno2012 al 2 febbraio 2013

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rea in ingegneria, si è avviato alla vita cle-ricale e ha seguito gli studi teologici pres-so il Seminario san Pietro Martire diVerrua Savoia. Il giorno successivo all’or-dinazione, domenica 30 settembre, ha can-tato la sua Prima Messa all’oratorio diTorino, con la predica di don FrancescoRicossa. Nelle settimane successive hacelebrato la Messa e impartito la benedi-zione del novello sacerdote in quasi tuttigli oratori dell’Istituto. In Romagna e negliAbruzzi le Messe sono state officiate il 14ottobre, in entrambi i casi con la predica didon Ugo Carandino, al mattino all’oratoriosan Gregorio Magno di Rimini e poi nelpomeriggio all’oratorio del PreziosissimoSangue di Pescara. Dopo la funzionevespertina, i fedeli abruzzesi hanno orga-nizzato una cena nel locale che viene uti-lizzato come canonica e che si presta benea questo genere di occasioni (la torta per ilfesteggiato era sormontata dal vessilloolandese!). All’oratorio san Gregorio VII diRoma la Messa del novello sacerdote (conl’omelia tenuta anche in questa occasioneda don Ugo) si è svolta domenica 16

dicembre, la terza d’Avvento, “Gaudete”.Dopo la funzione don Nathanael e i fedelisi sono intrattenuti in un locale di BorgoPio, mentre don Ugo è dovuto ripartiresubito per Rimini per assicurare la Messadel pomeriggio. Terminiamo la cronaca diqueste celebrazioni con la Messa celebratadal confratello olandese nella chiesa sanLuigi di Albarea, alle porte di Ferrara,domenica 4 novembre 2012.

ROMAVenerdì 29 giugno, per la festa dei santi

Pietro e Paolo, patroni della Città Eterna,don Ugo ha celebrato la Messa all’oratoriodi via Pietro della Valle. Dopo la funzioneil sacerdote e un gruppo di fedeli si sonorecati nella vicina basilica di San Pietro inVaticano per pregare sulle tombe del -l’Apostolo, di san Gregorio Magno e di sanPio X.

Per il ciclo de ”I Sabati di San GregorioVII”, che permettono di approfondire ladottrina cristiana, è proseguito il commen-to alle encicliche di san Pio X. Il 16/6/2012:“Editae saepi Dei”, sull’opera apostolica edottrinale di san Carlo Borromeo; il17/11/2012: “Acerbo nimis”, sull’insegna-mento della dottrina cristiana; il15/12/2012: “Ad Diem Illum Lae tissimum”,sull’Immacolata Conce zio ne; il 19/1/2013sui testi relativi agli studi biblici.

Don Michel, che in genere è presente laprima domenica del mese, ha celebrato laS. Messa in giorni particolarmente solen-ni, quali l’Immacolata Concezione, il S.Natale e l’Epifania. A dicembre una bellastatua del Sacro Cuore, dono delle Suoredi Cristo Re, è stata sistemata all’oratorio.

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Da segnalare infine che da qualche tempoalcuni fedeli della Campania affrontano ilviaggio sino a Roma per santificare ladomenica con la Messa “non una cum”.Un esempio da ammirare e da imitare.

ROMAGNAIl diario romagnolo, seguendo l’ordine

cronologico, inizia con la “cena papalina”,organizzata il 30 giugno in onore di Pio IX,che ha riunito la consueta ventina di fede-li e amici in una trattoria sulle collineriminesi. Nella chiesa, già parrocchiale, diPaderno (località di Mercato Saraceno),grazie alla gentile disponibilità data dalsignor Arnaldo Bertolini, don Ugo il 30giugno ha battezzato Atanasia Maria, nata15 giorni prima, primogenita dei coniugiAlberto e Maria Rosa Fabbretti. L’ariadella montagna romagnola è buona e lapiccola promette bene! Nella stessa chie-sa sabato 21 luglio sono state benedette lenozze di Nicola Gori e Romina Giampreti,a cui vanno gli auguri della redazione.

Nelle pagine di luglio e agosto delnostro diario, come ogni anno, sono anno-tati il periodo di riposo trascorso da donUgo a Raveau durante la colonia deibimbi, la sostituzione di don Ugolino inTrentino nella prima decade di agosto el’aiuto dato a don Francesco per predicarei due turni di esercizi spirituali a Verrua,dal 20 agosto al 1° settembre. Per l’apo-stolato in Trentino da segnalare la Messacelebrata sabato 11/8/2012 in una chiesaromanica, seguita da una grigliata che hariunito alcune famiglie di fedeli.

Sabato 8/9/2012 all’oratorio di Riminisono stati festeggiati la S. Vergine e san

Battesimo di Atanasia Maria Fabbretti

Pio X (3 settembre): dopo la Messa inonore della Natività di Maria, i fedeli sisono affidati all’intercessione del santopontefice col bacio di una sua reliquia. Èseguita la benedizione di una statua disan Pio X (dono di una fedele alsaziana)che è stata posta nella nostra chiesetta. Il1/12/2012 è stato predicato all’oratorio unbreve ritiro spirituale per il Tempo d’Av -vento e preparare così, nel modo adegua-to, il Santo Natale. Il pomeriggio di pre-ghiera ha riunito dei fedeli romagnoli,emiliani e toscani. Tra le funzioni delperiodo natalizio, ricordiamo l’Ora Santache si è tenuta all’oratorio riminese, colcanto del Te Deum per la fine dell’annocivile. Da segnalare anche la funzionedella Candelora, il 2 febbraio, e la benedi-zione impartita coi ceri di San Biagio il3/2/2013.

A metà dicembre don Ugo ha trascorsoqualche giorno in Piemonte. È stata l’oc-casione per una piacevole giornata sacer-dotale che si è svolta il 12/12/2012 nellavicina località di Crea: dapprima una tra-dizionale bagna cauda e poi la visita alsantuario dedicato alla Santa Verginepatrona del Monfer ato, con la venerazionedel simulacro scolpito dall’evangelista sanLuca.

La terza domenica di ogni mese, donMichel da Verrua raggiunge Rimini persostituire don Ugo (impegnato nell’apo-stolato a Roma e nel Sud) e assicura la S.Messa e i Sacramenti ai fedeli romagnoli;

La Messa di don Nathanael a Rimini

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a gennaio la sostituzione è stata fatta dadon Nathanael.

Un’ultima annotazione: il giornalistaRoberto Ortelli ha intervistato don Ugo suRPL il 9/10/2012 (l’anniversario dellamorte di Pio XII e i 50 anni del Vaticano II)e il 31/10/2012 (la festa di Ognissanti, lacui vigilia è offuscata dal macabro carne-vale di Halloween).

Il 1° febbraio 2013 don Ugo è stato invi-tato a Macerata dalla locale sezione diForza Nuova per la benedizione del nuovasede, e per una conferenza pubblica sullamassoneria, svoltasi all’Hotel Claudiani eintrodotta da Tommaso Go dini.

EMILIADomenica 26 agosto don Francesco ha

officiato per l’ultima volta nella cappelladi Villa Senni a Maranello, dove fin dalNatale 1985 veniva celebrata la Messaogni domenica. Il “centro di Messa” si ètrasferito all’oratorio San Pio V diModena, in via Savona 73, che riunisce ifedeli delle province di Modena, Reggio eBologna.

Tra gli appuntamenti ormai consolidatisegnaliamo il pellegrinaggio in onoredell’Assunta il 16 agosto al santuario dellaB. Vergine delle Grazie a Bocca di Rio e ilpellegrinaggio al santuario della Madonnadi San Luca a Bologna, svoltosi il 27 otto-bre per la chiusura del mese del rosario.Anche nella chiesa di Albarea (Ferrara) èarrivata una nuova statua donata dallereligiose di Vinay: si tratta di un imponen-te San Giuseppe, “Protector SanctaeEcclesiae”. Nella stessa chiesa, dopo un’in-terruzione di alcuni mesi, il 18/11/2012 èripresa la registrazione delle prediche, che

possono essere ascoltate via Internet alseguente indirizzo: http://www.crisidellachiesa.com/principale_omelie.htm

Nel 1249 degli eserciti agguerriti mar-ciarono alla volta di Fossalta, nei pressi diModena, dove in un’epica battaglia i guel-fi bolognesi sconfissero i ghibellini mode-nesi. Il 13/10/2012 oltre centoventi perso-ne, con intenti meno bellicosi, si sono dateappuntamento da “Vinicio”, a Fossalta diModena, per partecipare alla “VII giorna-ta per la regalità sociale di Cristo”, orga-nizzata dalla rivista Sodalitium e dal cen-tro studi Giuseppe Federici. Il tema dellelezioni tenute quest’anno da don Ricossanon poteva prescindere dal cinquantesi-mo anniversario dell’apertura delVaticano II (ottobre 1962). Se per mons.Fellay il Concilio si può accettare al 95%(cfr. D.I.C.I. del 18/5/2011) e per gliambienti del “motu proprio” è stato giàaccettato al 100%, per noi invece il rifiutoè totale, perché il Vaticano II è il fruttoavvelenato degli errori già condannati dasan Pio X. In particolare, nell’edizione2012 della giornata di Cristo Re, si è volu-to analizzare l’aspetto del modernismoagnostico. Tema di particolare attualità,visto che pochi giorni prima della nostragiornata di Fossalta, nel corso dell’incon-tro ecumenico di Assisi, Benedetto XVIaveva elogiato proprio l’agnosticismo.Forse molti “tradizionalisti” non hannocapito cosa sia veramente il modernismo,con tutte le sue tragiche conseguenze, ecomunque, per calcoli troppo umani, nonvogliono trarre le dovute conclusioni. Loscopo delle lezioni di don Francesco èstato proprio quello di approfondire lanatura dell’eresia modernista e di consi-I sacerdoti dell’Istituto al Santuario di Crea

Il pubblico alla giornata di Modena

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derare l’importanza della “Tesi di Cassi -ciacum” per l’attuale professione dellafede, senza cadere nei compromessi dialcuni o nei fanatismi di altri. Come sem-pre i tavoli con l’esposizione di libri, rivi-ste e materiale di vario genere, sono stativisitati con grande interesse dai presenti.

ABRUZZIAnche a Pescara don Michel sostituisce

saltuariamente don Ugo, come è avvenutonel mese di luglio e per l’Epifania. Sabato4 agosto al Borgo Case Troiano (Spoltore),dove il 24/3/2012 è stata inaugurata la chie-setta in onore della SS. Trinità, si è svoltala festa della contrada. Don Ugo ha cele-brato la S. Messa alla presenza di numero-se persone; è seguita una processione reli-giosa nel Borgo con il gruppo abruzzese “IColori del Territorio” in costumi tradizio-nali. Il 14/9/2012 era in programma la IXedizione del pellegrinaggio a piedi dall’ab-bazia di S. Maria d’Arabona al santuario

Giornata di Modena: alcuni banchetti

Borgo CaseTroiano: la festadel 4 agosto

del Volto Santo di Manoppello. Le abbon-danti piogge, che hanno allagato alcuniquartieri di Pescara, non hanno permessolo svolgimento abituale. All’interno dellechiese i pellegrini hanno comunque recita-to le corone del Rosario, fatto la Via Crucise prolungato la venerazione al Volto Santodi Manoppello. Il 23/11/2012, alla libreriaLibernauta di Pescara, l’Ass. “AmiciziaCristiana” ha invitato don Ugo per la pre-sentazione della ristampa del libro dipadre Luigi Ziliani, Messico Martire, sull’e-popea dei Cristeros. Un’altra presentazio-ne si è svolta il 25/1/2013, questa volta perla ristampa del libro Cristianesimo eGiudaismo di mons. Francesco Spadafora,uno dei più illustri esegesi italiani delsecolo scorso. Il 24/11/2012, all’oratorio èripreso il catechismo per adulti col com-mento alle encicliche di san Pio X. L’8dicembre alla Messa dell’Immacolata allaS. Messa ha partecipato anche un nutritogruppo di fedeli proveniente da Modugnoche, dopo la funzione, ha cenato in canoni-ca con i fedeli abruzzesi.

BASILICATA E PUGLIAIl paragrafo si riferisce a due regioni, ma

ormai l’apostolato di Potenza e di Modugnopermette anche ai fedeli della Campania edella Calabria di assistere alla Messa “nonuna cum” e di ricevere i Sacramenti. Sitratta di fedeli che preferiscono percorrerenumerosi chilometri piuttosto che allonta-narsi dall’integrità della fede cattolica erischiare di ricevere sacramenti invalidi.Come abbiamo già scritto nel paragraforelativo all’oratorio di Roma, ci auguriamoche l’esempio possa essere seguito da altrepersone. Con le visite mensili di don Ugo equelle saltuarie di don Giuseppe si cerca diassicurare il più possibile la Messa e isacramenti a queste anime che sollecitanoil nostro aiuto spirituale.

A Potenza la S. Messa di Natale è stataofficiata in un locale messo a disposizioneda un giovane fedele, che ha consentito aun numero maggiore di persone di parteci-pare alla funzione. Un buon numero difedeli era presente anche alla Messa diSanto Stefano celebrata a Modugno. Gliimpegnativi viaggi natalizi (Rimini,Pescara, Potenza e poi Modugno il 26dicembre) sono stati alleviati da un giova-

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ne fedele di Bari che ha fatto da autista eche don Ugo ringrazia pubblicamente.

DEFUNTIIl 31 agosto 2012 a Saluzzo è mancato

l’Ingegner Paolo Giugni, di 72 anni, padredi don Ugolino e nonno di suor Gemma. Ifunerali sono stati officiati dal figlio all’o-ratorio di Torino e la salma è stata poitumulata nella tomba di famiglia al cimi-tero di Verrua Savoia. Paolo Giugni fu unodei pochi in Italia che seppe trasmettere atutta la famiglia il rifiuto delle novità con-ciliari e della nuova messa. Dopo la rifor-ma di Paolo VI, frequentava sempre laMessa di san Pio V celebrata da mons.Vaudagnotti nella chiesa della Ss. Trinitàdi Torino e, dopo la malattia e morte delcanonico (1982), nei locali di via Verdicelebrata dai sacerdoti del priorato diMontalenghe. A partire dal dicembre 1985fu tra i fedeli più convinti, oltre che bene-fattore, del nuovo Istituto posto sotto laprotezione della Madonna del BuonConsiglio. La fedeltà e la rettitudinedell’Ing. Giugni hanno permesso ai fami-liari di perseverare nella Tradizione catto-lica e di dare alla Chiesa due vocazioni.Porgiamo le condoglianze alla vedova,Maria Giovanna Ripa di Meana, al nostroconfratello don Ugolino, a tutti i figli enipoti.

Messa di Natale a PotenzaDon Nathanael con i fedeli abruzzesi

Raccomandiamo alle preghiere deifedeli anche l’anima della mamma diMons. Stuyver, la signora Leona Maria Vande Putten vedova di Paul Stuyver, decedu-ta il 27 ottobre 2012 all’età di 83 anni,

Il signor Antonio Di Renzo, ottantennefedele di Chieti Scalo, ci ha lasciato a fineagosto in punta di piedi. Il 15 agosto all’o-ratorio aveva assistito per l’ultima voltaalla S. Messa, confessandosi e ricevendo laS. Comunione. Da anni frequentava lenostre funzioni, prima all’oratorio di Chi etiScalo (dove amava arrivare per primo allafunzione!) e poi in via Ofanto a Pes cara. Èmorto nel sonno e la notizia ci è giunta afunerali avvenuti. Cogliamo l’occasioneper ricordare a chi desidera avere i funera-li celebrati dai nostri sacerdoti, di specifi-carlo per iscritto e di consegnare una copiaall’Istituto, per evitare situazioni antipati-che che impediscono di rispettare la volon-tà del defunto. Ricordiamo inoltre che nonè possibile celebrare i funerali per coloroche richiedono la cremazione.

Il 3 novembre 2012, dopo una penosamalattia, è deceduta nel Salento la signoraMaria Donata Greco in Parolin, di 56 anni.Siamo vicini con le nostre preghiere almarito Gianni e ai sei figli. Negli anni ‘80 e‘90 per lungo tempo casa Parolin ha ospita-to i sacerdoti dell’Istituto a Marano Vi -centino per la celebrazione della S. Messa.

Esercizi Spirituali di Sant’ Ignazio di Loyolasecondo il metodo di Padre Vallet a Verrua Savoia (TO)

Per le donne: da lunedì 19 agosto (ore 12) a sabato 24 agosto 2013.

Per gli uomini: da lunedì 26 agosto (ore 12) a sabato 31 agosto 2013. Per in

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VIAGGIO IN ARGENTINA

Nel mese di ottobre Mons. Stuyver si è recato inArgentina, su invito di don Sergio Casas Silva,accompagnato da don Ugo. Il volo d’andata, par-

tito dall’aeroporto di Amsterdam, dopo una tappa a Rio deJanerio si è concluso alla scalo della città di Buenos Aires (o,più precisamente, Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto deNuestra Señora de los Buenos Aires), dove don Sergio ha accol-to i due ospiti. Prima di raggiungere la città di Rosario, èstato possibile rendere omaggio alla patrona della nazioneargentina, la Santa Vergine che si venera nella bellissimabasilica di Luján. Alla Casa San Josè di Rosario, residenza didon Sergio, durante tutto il soggiorno Monsignore e don Ugosono stati accolti dal calore dei fedeli. Domenica 21 ottobre,nell’oratorio dedicato alla Madonna del Buon Consiglio,Mons. Stuyver ha conferito la Cresima a sette fedeli e ammi-nistrato il Battesimo per adulti a tre adolescenti. Dopo la fun-zione don Sergio ha organizzato il pranzo in onore del Vescovo presso “l’Instituto de laTradición Martín Fierro”, che ha riunito il clero e i fedeli in un’atmosfera simpatica efamiliare. Dopo il taglio della torta sono state consegnate ai due ospiti delle pergamenecon la firma di tutti i fedeli. Il pomeriggio è proseguito con la vista alla cattedrale, dovesi venera la patrona che ha ispirato il nome alla città, la S. Vergine del Rosario. Il24/10/2012 Mons. Stuyver e don Ugo sono ripartiti per l’Europa, dando l’arrivederci alcaro don Sergio e la bella comunità rosarina.

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DELLA QUARESIMA

35 D. Che è la Quaresima?R. La Quaresima è un tempo di digiuno e di peniten-za istituito dalla Chiesa per tradizione apostolica.

36 D. Per qual fine è istituita la Quaresima?R. La Quaresima è istituita: per farci conoscere l'obbligo che abbiamo di far peni-tenza in tutto il tempo della nostra vita, di cui, secon-do i santi Padri la Quaresima è la figura;per imitare in qualche maniera il rigoroso digiuno diquaranta giorni, che Gesù Cristo fece nel deserto;per prepararci coi mezzo della penitenza a celebraresantamente la Pasqua.

37 D. Perché il primo giorno di Quaresima si chia-ma il giorno delle Ceneri?R. Il primo giorno di Quaresima si chiama giornodelle Ceneri, perché la Chiesa mette in quel giorno lesacre ceneri sul capo dei fedeli.

38 D. Perché la Chiesa nel principio dellaQuaresima usa imporre le sacre ceneri?R. La Chiesa nel principio della Quaresima usaimporre le sacre ceneri, affinché noi ricordandoci chesiamo composti di polvere, e colla morte dobbiamoridurci in polvere, ci umiliamo e facciamo penitenzade' nostri peccati mentre ne abbiamo il tempo.

39 D. Con quale disposizione dobbiamo noi rice-vere le sacre ceneri?R. Noi dobbiamo ricevere le sacre ceneri con cuorcontrito ed umiliato, e con la santa risoluzione di pas-sare la Quaresima nelle opere di penitenza.

40 D. Che cosa dobbiamo noi fare per passarbene la Quaresima secondo la mente dellaChiesa?R. Per passar bene la Quaresima secondo la mentedella Chiesa dobbiamo fare quattro cose:osservare esattamente il digiuno, e mortificarci nonsolamente nelle cose illecite e pericolose, ma ancora,per quanto si può, nelle cose lecite, come sarebbemoderarsi nelle ricreazioni;fare preghiere, limosine, ed altre opere di cristianacarità verso il prossimo più che in ogni altro tempo;ascoltare la parola di Dio non già per pura usanza ocuriosità, ma per desiderio di mettere in pratica leverità che si ascoltano;essere solleciti a prepararci alla confessione, per ren-dere più meritorio il digiuno, e per disporci meglio allaComunione pasquale.

41 D. In che consiste il digiuno?R. Il digiuno consiste nel fare un solo pasto al giorno,e nell'astenersi dai cibi vietati.

42 D. Nei giorni di digiuno oltre l'unico pasto èvietata qualunque altra refezione?R. Nei giorni di digiuno la Chiesa permette una leg-giera refezione alla sera, o pure sul mezzogiornoquando l'unico pasto viene differito alla sera.

43 D. Chi è obbligato al digiuno?R. Al digiuno sono obbligati tutti coloro che hannocompito il ventesimo primo anno e non ne sono legit-timamente impediti.

44 D. Quelli che non sono obbligati al digiunosono affatto esenti dalle mortificazioni?R. Quelli che non sono obbligati al digiuno non sonoaffatto esenti dalle mortificazioni, perché niuno è dis-pensato dall'obbligo generale di far penitenza e per-ciò devono mortificarsi in altre cose secondo le loroforze.

DELLA SETTIMANA SANTA

45 D. Perché l'ultima settimana di Quaresima sidice santa?R. L'ultima settimana di Quaresima si dice santa, per-ché in essa si celebra la memoria dei più grandi misterioperati da Gesù Cristo per la nostra redenzione.

46 D. Di qual mistero si fa memoria nella domeni-ca delle Palme?R. Nella domenica delle Palme si fa memoria dell'en-trata trionfante che Gesù Cristo fece in Gerusalemmesei giorni avanti la sua passione.

47 D. Per qual causa Gesù Cristo valle entraretrionfante in Gerusalemme avanti la sua passio-ne?R. Gesù Cristo avanti la sua passione volle entraretrionfante in Gerusalemme, come era stato predetto:per animare i suoi discepoli dando loro in tal manierauna chiara prova che andava a patire spontaneamente;per insegnarci che colla sua morte egli trionferebbedel demonio, del mondo e della carne, e che ci apri-rebbe l'entrata in cielo.

48 D. Qual mistero si celebra nel giovedì santo?R. Nel giovedì santo si celebra l'istituzione del santis-simo Sacramento dell'Eucaristia.

49 D. Qual mistero si ricorda nel venerdì santo?R. Nel venerdì santo si ricorda la passione e mortedel Salvatore.

50 D. Quali misteri si onorano nel sabato santo?R. Nel sabato santo si onorano la sepoltura di GesùCristo e la sua discesa al limbo e dopo il segno delGloria si comincia ad onorare la sua gloriosa resurre-zione.

51 D. Che cosa dobbiamo noi fare per passare lasettimana santa secondo la mente della Chiesa?R. Per passare la settimana santa secondo la mentedella Chiesa dobbiamo fare tre cose:unire al digiuno un maggior raccoglimento interno, eun maggior fervore di orazione;meditare di continuo con ispirito di compunzione ipatimenti di Gesù Cristo;assistere se si può, ai divini uffici con questo medesi-mo spirito.

Catechismo Maggiore di San Pio X

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Opportune, Importunesupplemento a SodalitiumPeriodico,

anno XXIX n. 3 novembre 2012Editore: Centro Librario Sodalitium

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Direttore responsabile: don Francesco Ricossaautorizzazione tribunale di Ivrea n. 116

del 24-02-1984Stampa: Garattoni Viserba (RN)

S. MESSE DELL’ISTITUTO MATER BONI CONSILII

ABRUZZOPescara: Oratorio del Preziosissimo Sangue, via Ofanto, 24. La 2ªdomenica del mese alle ore 18,30, la 4ª alle ore 11,00. Info: tel.0541.758961.

BASILICATAPotenza: la 3ª domenica del mese alle ore 19,30. Info: tel. 0541.758961.

EMILIAFerrara (Albarea): Chiesa San Luigi, via Pacchenia, 47. Ognidomenica alle ore 17,30, tranne la 3ª alle ore 11,30.Info: tel. 0161.839335.Modena: Oratorio San Pio V, via Savona, 73. Ogni domenicaalle ore 11, tranne la 3ª domenica alle ore 9. Info: tel.0161.839335.

LAZIORoma: Oratorio San Gregorio VII, via Pietro della Valle, 13/b. La1ª, 3ª e 5ª domenica del mese alle ore 11. Info: tel. 0541.758961.

LOMBARDIAMilano: Oratorio Sant’Ambrogio, via Vivarini, 3. Ogni domenicae festivi alle ore 11. Info: tel. 0161.839335.Valmadrera (LC): via Concordia, 21. La 2ª e la 4ª domenica delmese. Info: tel. 0161.839335.Varese: la 4ª domenica del mese alle ore 18. Info: tel.0161.839335.

PIEMONTETorino: Oratorio del Sacro Cuore, via Thesauro, 3/d. Ogni dome-nica e festivi alle ore 9 e alle ore 11,15. Info: tel. 0161.839335.Verrua Savoia (TO): ISTITUTO MATER BONI CONSILII, Chiesa SS.Pietro e Paolo, loc. Carbignano, 36. Ogni domenica e festivi alleore 18; nei giorni feriali alle ore 7,30. Info: tel. 0161.839335.

PUGLIAModugno (BA). Info: tel. 0541.758961.

ROMAGNARimini: Oratorio San Gregorio Magno, via Molini, 8. La 1ª e la 2ªdomenica alle ore 11, la 3ª e 4ª domenica del mese alle ore18,30. Info: tel. 0541.758961.S. Martino dei Mulini (RN): CASA SAN PIO X, Oratorio MariaAusiliatrice, via Sarzana, 86. Nei giorni feriali saltuariamentealle ore 7. Info: tel. 0541.758961.

TOSCANALoro Ciuffenna (AR): Fattoria del Colombaio, st. dei 7 ponti. La1ª domenica del mese alle ore 17,30. Info: tel. 0161.839335.

TRENTINORovereto (TN): la 1ª, la 3ªe la 5ª domenica del mese alle ore 18.Info: tel. 0161.839335.

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Consigliamo, a chi frequenta saltuariamente, di informarsi prima presso le nostre Case.

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