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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 A pagina due Calcio Il Siracusa seguito da 200 tifosi a Barcellona A pagina quindici Pallanuoto Ortigia e 7 Scogli sconfitte in serie A2 A pagina quindici Autostrada Siracusa-Gela Deteneva in casa 3 panetti di hascisc: avolese arrestato Celava nella sua abitazione tre pa- netti di hascisc, che sono stati sequestra- ti dai poliziotti, e il presunto spacciatore è finito in manette. A pagina sette POLITICA PACHINO TACCUINO Cronaca. Tirati in ballo dai dialoghi del Prof. Geraci col vertice Isab E’ stato rinviato il Con- siglio comunale convocato per venerdì 27 marzo con all’ordine del giorno. A pagina tre Prima la spending review Il ministero ha dato tempo quattro mesi per risolvere i problemi sull’autostrada Siracusa-Gela. Altrimenti si procederà all’avvio del procedimento di decadenza». È la struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali del dipartimento delle Infrastrutture a dare l’ultimatum. Le indagini suppletive confermano i dubbi degli inquirenti Caso Isab: estranei ai fatti i magistrati di Concetto Alota Le indagini suppletive svi- luppate dagli investigatori confermerebbero i dubbi degli inquirenti, dove dalle risultanze emerse due ma- gistrati, tirati in ballo dal professor Alberto Geraci durante le prime indagini, “fatte in casa” dai vertici dell’Isab, sarebbero estranei ai fatti. Le investigazioni in tal senso battono velocemen- te la ritirata verso la conclu- sione del secondo troncone dell’inchiesta. A pagina cinque domenica 22 marzo 2015 • anno XXViii • n. 68 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 1,00 E’stata sorpresa dopo avere consegnato la refur- tiva al titolare di un nego- zio di Compro oro. A pagina sette Ricettava preziosi rubati di Titta Rizza Do atto al ministro Lupi che non sia né un corrotto né un ladro; me lo dice la sua cul- tura cattolica, me lo dicono le migliaia di intercettazioni. A pagina tre Quei burocrati inamovibili Il Ministero ha diffidato il Consorzio A pagina tre Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia EDITORIALE di Giuseppe Bianca Il ritaglio del giornale è del 1968 e fa sorridere la previsione che l’anello autostradale che da Gela avrebbe dovuto condurre a Siracusa e da cui collegar- si con la Catania-Messina, avrebbe dovuto essere completato addirittura nel 1973. 45 anni dopo, infat- ti, eccoci ancora a discu- tere del completamento della Siracusa-Gela, anzi, dei problemi che sono sor- ti dopo la costruzione del tratto Noto-Rosolini e del- la diffida. Autostrada Archimede dimenticati

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

A pagina due

CalcioIl Siracusa seguito

da 200 tifosia Barcellona

A pagina quindici

PallanuotoOrtigia e 7 Scogli

sconfittein serie A2A pagina quindici

Autostrada Siracusa-Gela

Deteneva in casa 3 panettidi hascisc: avolese arrestatoCelava nella sua abitazione tre pa-netti di hascisc, che sono stati sequestra-ti dai poliziotti, e il presunto spacciatore è finito in manette.

A pagina sette

pOlItIcA pAchInO

tAccUInO

Cronaca. Tirati in ballo dai dialoghi del Prof. Geraci col vertice Isab

E’ stato rinviato il Con-siglio comunale convocato per venerdì 27 marzo con all’ordine del giorno.

A pagina tre

primala spendingreview

Il ministero ha dato tempo quattro mesi per risolvere i problemi sull’autostrada Siracusa-Gela. Altrimenti si procederà all’avvio del procedimento di decadenza». È la struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali del dipartimento delle Infrastrutture a dare l’ultimatum.

Le indagini suppletive confermano i dubbi degli inquirenti

caso Isab: estranei ai fatti i magistrati

di Concetto Alota

Le indagini suppletive svi-luppate dagli investigatori confermerebbero i dubbi degli inquirenti, dove dalle risultanze emerse due ma-gistrati, tirati in ballo dal professor Alberto Geraci durante le prime indagini, “fatte in casa” dai vertici dell’Isab, sarebbero estranei ai fatti. Le investigazioni in tal senso battono velocemen-te la ritirata verso la conclu-sione del secondo troncone dell’inchiesta.

A pagina cinque

domenica 22 marzo 2015 • anno XXViii • n. 68 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 1,00

E’stata sorpresa dopo avere consegnato la refur-tiva al titolare di un nego-zio di Compro oro.

A pagina sette

Ricettavapreziosirubati

di Titta Rizza

Do atto al ministro Lupi che non sia né un corrotto né un ladro; me lo dice la sua cul-tura cattolica, me lo dicono le migliaia di intercettazioni.

A pagina tre

Queiburocratiinamovibili

Il Ministeroha diffidatoil Consorzio

A pagina tre

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

eDItORIAle

di Giuseppe Bianca

Il ritaglio del giornale è del 1968 e fa sorridere la previsione che l’anello autostradale che da Gela avrebbe dovuto condurre a Siracusa e da cui collegar-si con la Catania-Messina, avrebbe dovuto essere completato addirittura nel 1973. 45 anni dopo, infat-ti, eccoci ancora a discu-tere del completamento della Siracusa-Gela, anzi, dei problemi che sono sor-ti dopo la costruzione del tratto Noto-Rosolini e del-la diffida.

AutostradaArchimededimenticati

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cROnAcA DI SIRAcUSA • 2 Sicilia • 22 MARzo 2015, DoMenIcA

Protocolloper farmaciin orarioscolastico

SAnItà Alla Sala Archimede, sarà sottoscritto il protocollo d’intesa tra Comune, Asp e U.S.R. per la somministra-zione di farmaci in ambito scolastico. Il protocollo è sta-to redatto sulla base delle “Linee guida per la sommini-strazione dei farmaci in orario scolastico”, predisposte congiuntamente dai Ministeri della Pubblica Istruzione e della Salute. Saranno presenti il sindaco, Giancarlo Garozzo, l’assessore alle Politiche Scolastiche, Valeria Troia, il direttore generale dell’Asp, Salvatore Bruga-

di Giuseppe Bianca

Il ritaglio del giornale è del 1968 e fa sorride-re la previsione che l’a-nello autostradale che da Gela avrebbe dovu-to condurre a Siracusa e da cui collegarsi con la Catania-Messina, avrebbe dovuto essere completato addirittu-ra nel 1973. 45 anni

dopo, infatti, eccoci ancora a discutere del completamento della Siracusa-Gela, anzi, dei problemi che sono sorti dopo la costru-zione del tratto Noto-Rosolini e della diffida avanzata dal Ministero per le Infrastrutture che addirittura ha dato l’ultimatum al Consor-zio per le autostrade

siciliane di porvi rime-dio. Così è l’Italia del profondo Sud, peggio, di quello isolano, che lascia scoperte tutte le magagne di una situa-zione tutta da verifi-care. La Sicilia degli annunci c’è oggi come ieri e nel caso dell’au-tostrada, chiunque si è affisso la medaglietta al petto per dire che ci

ha messo lo zampino per realizzarla. Per trasportare il no-stro discorso alla realtà odierna e soprattutto alla presentazione del bozzetto della statua che la città di Siracusa intende erigere al suo più illustre cittadi-no, quell’Archimede, dimenticato da tutti, solleviamo quale per-

plessità. Che cosa ci fa un corpo muscoloso e aitante che regge una testa da anziano?E’ ben risaputo che non esiste un volto uf-ficiale di Archimede. Se sono andati perduti i suoi scritti, le sue in-venzioni, i suoi proget-ti, figurarsi se sia so-pravvissuta un’effigie, un’immagine dell’in-

ventore e matematico siracusano. Nei secoli gli artisti che si sono ci-mentati nel dipingere, nello scolpire il volto e il busto di Archimede, lo hanno interpretato per intuito o studiando la fisionomia degli altri greci antichi, dei qua-li abbiamo ereditato sculture o dipinti. Sarebbe stato oppor-tuno, quindi, che non si lasciasse ancora una volta alla fantasia dell’artista alla en-nesima ricostruzione del presunto volto di Archimede ma si pren-desse a modello uno di quelli già esistenti. Come nel caso del bu-sto di Archimede, cu-stodito all’Università di Napoli, che anche noi (e non solo) ab-biamo preso a prestito per collocarlo al fianco della testata del gior-nale. Questo potrebbe essere un modello a cui conformarsi per non parlare di quello esi-stente al liceo scientifi-co Corbino, o il busto collocato alle Latomie dei Cappuccini. Questa è Siracusa... Accontentiamoci che venga eretta finalmen-te la statua sperando che ci si ricordi di co-loro che si sono battuti per tale iniziativa.

Autostradae ArchimedeDue elementidimenticati

editoriale. InFRASTRuTTuRA e STATuA

Nella foto: ritaglio del giornale del 1968.

22 MARzo 2015, DoMenIcA • Sicilia 3 • cROnAcA DI SIRAcUSA

Affidato all'impresa «Guardia Fuochi» di Agrigento la rimozione del barcone incagliato sul litorale dell'Arenella. La gara è stata espletata dall'Agenzia delle Dogane che ha già avviato l'iter e assegnerà l'opera il 27 marzo. L'importo è stato aggiudicato per 33.500 euro. I lavori di smantellamento del relitto scatteranno a partire dal 31 marzo e du-reranno 20 giorni. L'imbarcazione si è incagliata il 5 novembre ed è stata già

Affidati i lavori per la rimozionedel barcone arenato all’Arenella

Ultimatum al cas: sanare800 violazioni per autostradatutto inizia nel 2013 quando vengono segnalate inottem-peranze a seguito di verifiche tecniche

PolitiCa. ATTo DI DIFFIDA neI conFRonTI Del conSoRzIo

Il ministero ha dato tempo quattro mesi per risolvere i problemi sull’autostrada Siracusa-Gela. Altrimenti si procederà all’avvio del procedimento di decaden-za». È la struttura di vigi-lanza sulle concessionarie autostradali del dipartimen-to delle Infrastrutture a dare l’ultimatum al Consorzio autostrade siciliane, in un atto di diffida, intimazione e messa in mora risalente allo scorso 4 dicembre e in scadenza agli inizi del pros-simo aprile. Poco meno di mille le prescrizioni che il Cas è chiamato a soddisfare nei tempi indicati dall’orga-nismo incaricato dal mini-stero dei Trasporti. Per ora, senza replicare: «Stiamo procedendo agli adempi-menti – fanno sapere i ver-

tici della concessionaria – e non intendiamo rilasciare dichiarazioni o valutazioni, nel pieno rispetto istituzio-nale del ruolo del ministe-ro». Tutto inizia il 31 genna-io 2013, quando, con una nota, il capo della struttura di vigilanza, Mauro Coletta, rimprovera alla concessio-naria una serie di inottem-peranze emerse a seguito di

verifiche tecniche e ispetti-ve, manifestate nel corso di un contraddittorio. Il suc-cessivo 28 giugno, al con-sorzio di contrada Scoppo - titolare dal 1977 della gestione delle tratte A18 Messina-Catania, Siracusa-Gela e A20 Messina-Paler-mo - viene contestato «il grave inadempimento degli obblighi di cui all’articolo 3» della convenzione sti-

pulata nel 2000 con l’Anas, prima che il ministero delle Infrastrutture e dei Traspor-ti subentrasse nelle funzioni di concedente, nel 2012. Il Cas non avrebbe rispet-tato i doveri di «gestione in condizioni di equilibrio economico-finanziario»; del «mantenimento delle infrastrutture attraverso la manutenzione e riparazione tempestiva»; di «aggior-

In foto, l’autostrada Siracusa-Gela.

“Non sono disposto ad accettare le-zioni da chi, quando era Consigliere Comunale, percepiva dalle casse co-munali due stipendi: uno sotto forma di rimborso alla ditta privata presso cui lavorava, e a quanto pare il più alto in assoluto, e l’altro come get-tone di presenza”. Lo dichiara l’on. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.“Sicché, ciò che hanno fatto adesso i Consiglieri Comunale, lui lo ha fatto molto prima - afferma ancora - Circa la mia condotta, che è lontana mi-gliaia di miglia da quella dell’attuale Sindaco, ricordo che da Assessore comunale non ho mai percepito lo stipendio di docente e poi da Depu-

tato regionale non ho percepito alcuna indennità quando ho svolto la funzione di Assessore.Quindi un solo stipendio.Circa poi lo stipendio di deputato regio-nale, ha continuato l’on. Vinciullo, non si tratta di migliaia di euro, come da lui erroneamente dichiarato, dal momento che ci siamo ridotti lo stipendio di oltre il 50%.Quanto alla mancata modifica della L.R. 30, ricordo con assoluta certezza che fra coloro che si sono opposti alla modifica di detta legge vi era l’allora Capogruppo del PD, Giancarlo Garoz-zo.Quanto al riferimento a Renzi, Lupi ecc. capisco che non ha compreso ben nulla! Ma non lo posso aiutare.

Vinciullo: “non dispostoad accettare lezionida chi aveva due entrate”

lA conTRoRePlIcA Del DePuTATo

Quanto al comportamento del Con-sigliere Comunale Castagnino, credo che, questa mattina, abbia dimostrato di essere stato assolutamente corretto nell’espletare il suo mandato.Le richieste di dimissioni da parte no-stra sono arrivate dopo che all’interno dello stesso Partito Democratico si sono levate accuse ben più consistenti rispet-to alle nostre, che fin dal primo giorno di vita di questa Amministrazione sia-mo rimasti sempre all’opposizione.Sugli animali, ha concluso l’on. Vinciullo, ricordo che ne esistono al-cuni ancora peggiori dello sciacallo, ad esempio, gli avvoltoi che si nutrono solo di carogne, almeno gli sciacalli di tanto in tanto hanno il coraggio di an-dare a caccia.

E’ stato rinviato il Consiglio comunale con-vocato per venerdì 27 marzo con all’ordine del giorno, a firma del consigliere Cetty Vin-ci, riguardante l’appalto del “Servizio verde pubblico”. Il rinvio legato alle modifiche rego-lamentari in corso per le quali ieri sera è poi stato raggiunto un accordo nelle competenti commissioni con l’approvazione del progetto di spending review. Esso prevede l’accorpamento delle competenze delle commissione; la conse-guente loro riduzione, da otto a cinque; il taglio

Servizio verde pubblico: rinviatala riunione del consiglio comunale

SI Dà SPAzIo Alle PRoPoSTe PeR lA SPenDInG RevIew

di quasi il quaranta per cento del tetto massimo dei gettoni di presenza cumulabili mensilmen-te, e un risparmio sul capitolo dei rimborsi ai datori di lavoro per i permessi fruiti dai con-siglieri. Sarà la conferenza dei capigruppo, in programma lunedì 23 marzo, a stabilire la data della convocazione del consiglio comunale che dovrà trattare l’argomento.La proposta non si occupa della riduzione del numero delle circoscrizioni, che sarà trattata successivamente.

sottoposta nei giorni successivi allo svuotamento dei serbatoi da parte del personale della Capitaneria, insieme ai sommozzatori dei vigili del fuoco ed al gruppo di ormeggiatori del Porto grande. L'opera della ditta si compone di due fasi. La prima riguarderà lo smantellamento della chiglia e la parte della stiva dove è presente uno squarcio che ha riempito di acqua la sezione motori, per poi passare allo smontaggio della restante struttura. La seconda fase dei lavori riguarderà la boni-fica del fondale e della scogliera. Nei mesi scorsi il sindaco Giancarlo Garozzo aveva inviato una lettera all'Agenzia delle Dogane chieden-do di accelerare l'iter.

namento della contabili-tà generale e analitica per ciascuna tratta e dei costi concernenti gli interven-ti di adeguamento e com-pletamento». Attività che dovrebbero avere riflessi sulla regolarità, la qualità e la conformità del servizio e il mantenimento di adegua-ti standard di sicurezza. In assenza di riscontri, nono-stante il «notevole lasso di tempo» intercorso e l’ese-cuzione di «tre tornate di sopralluoghi», la struttura convoca il Cas per un’au-dizione, il 27 maggio 2014. Esaminato il materiale pro-dotto dalla concessionaria in una nota del 26 maggio e le giustificazioni addotte, «gli inadempimenti conte-stati non si ritengono supe-rati». I vertici del consor-zio, lo scorso 4 dicembre, vengono pertanto diffidati ad adempiere all’elimi-nazione di «838 non con-formità relative al periodo 2007-2012 ancora da sa-nare», riguardo alle quali Coletta fa rilevare come sette anni «siano un tempo più che congruo per la ri-soluzione»; «all’obbligo di comunicare al concedente l’avvenuta constatazione di opere all’interno della fascia di rispetto»; «alla ri-mozione della segnaletica installata in grave diffor-mità rispetto al codice della strada»; «all’obbligo di co-municazione del verificarsi di eventi emergenziali»; all’adozione di «piani di gestione delle emergenze invernali»; a «trasmettere i consuntivi dei programmi di manutenzione ordinaria relativi agli anni dal 2009 al 2012»; alla trasmissione di «un puntuale e completo aggiornamento dello stato di attuazione del piano in-tegrativo di manutenzione straordinaria del 2009 e del piano straordinario di messa in sicurezza della Messina-Palermo e della Messina-Catania del 2010»; alla tra-smissione di «un puntuale e completo aggiornamento dello stato di realizzazione degli investimenti relati-vi al completamento della Messina-Palermo.

letta, il funzionario vicario dell’U.S.R, Corradina Liotta, i dirigenti scolastici e i presidenti dei Consigli d’Istituto. “L’iniziativa- dichiara l’assessore - “nasce dall’esigen-za di evitare incongrue somministrazione di farmaci in ambito scolastico, ma nel contempo per salvaguardare il diritto alla cura degli studenti portatori di patologie cro-niche. Da qui la necessità di regolamentare i percorsi di formazione in tutti i casi in cui, in orario scolastico, do-vesse occorre la loro somministrazione”.

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cROnAcA DI SIRAcUSA • 4 Sicilia • 22 MARzo 2015, DoMenIcA 22 MARzo 2015, DoMenIcA • Sicilia 5 • cROnAcA DI SIRAcUSA

caso Isab, estranei ai fatti i magistrati

CroNaCa.Tirati in ballo dal professore Alberto Geraci nei dialoghi con il vertice Isab. le inda-gini suppletivi degli investi-gatori confer-mano i dubbi degli inquirenti

Le indagini supple-tive sviluppate dagli investigatori conferme-rebbero i dubbi degli inquirenti, dove dalle risultanze emerse due magistrati, tirati in bal-lo dal professor Alberto Geraci durante le prime indagini, “fatte in casa” dai vertici dell’Isab, sa-rebbero estranei ai fatti. Le investigazioni in tal senso battono veloce-mente la ritirata verso la conclusione del se-condo troncone dell’in-chiesta sulla vicenda del “Caso Isab”, dove il Professore Alberto Geraci, nominato com-ponente del collegio di consulenti tecnici indi-viduati quali CTU dalla Procura della Repub-blica di Siracusa, con l’incarico di procedere all’accertamento delle cause dell’esplosione avvenuta il 26 febbra-io 2014 all’impianto Power Former 500, per la lavorazione delle benzine e posto sotto sequestro a suo tempo, avrebbe tentato di rice-vere dei favori in cam-bio di una sua benevola quanto “truccata” peri-zia.Come si ricorderà, nell’ambito dell’ope-razione denominata Stige, coordinata dalla Procura della Repub-blica di Messina, il professor Alberto Ge-raci fu posto al regime degli arresti domiciliari il 23 febbraio scorso dai carabinieri del Nu-cleo Investigativo del comando provinciale di Siracusa che con-ducono le indagini. A incastrare il docente universitario in pen-

sione sarebbero state le diverse conversazioni telefoniche e ambien-tali registrate negli in-contri con i dirigenti ai vertici dell’Isab, dove, secondo gli investi-gatori, Alberto Geraci avrebbe prospettato la possibilità di poter di-sporre il dissequestro dell’impianto andato a fuoco, qualora l’Isab avesse revocato il pro-prio legale di fiducia e nominato un difensore da lui suggerito; nella stessa circostanza, così come altre volte, avreb-be richiesto la nomina di un ingegnere, un suo ex assistente, qua-le consulente di parte e magari dopo un inca-

rico di lavoro più du-raturo, e che forse era l’unico vero scopo del-la sua “missione” che appare scientificamente studiata. Infatti, l’indagato se-condo l’indagine non avrebbe mai chiesto soldi; ma erano queste due nomine il prez-zo da pagare da parte dell’Isab per ottenere le agevolazioni promesse. Nelle intercettazioni telefoniche intercorse con i dirigenti dell’I-sab, il professor Alber-to Geraci, alle precise richieste fatte dai suoi interlocutori di primo acchito, avrebbe coin-volto nella vicenda, ol-tre ad un avvocato e un

ingegnere, suo pupillo, anche due magistrati, così come fu riportato per la prima volta dalla cronaca da parte di un quotidiano palermita-no il 26 febbraio scor-so, e non invece di un solo magistrato come da noi riportato; ma ora le ultime indiscrezioni rimbalzate, sia dagli ambienti giudiziari, sia da quelli del Polo pe-trolchimico di Priolo, scenario della vicenda, le suppletive indagini per verificare se fosse-ro vere le dichiarazioni da parte del professor Albero Geraci, con riferimento a quanto scaturito dalle sue di-chiarazioni nel corso

proposte per ridurrele spese dei quartieri

Riunione dei consiglieri delle circoscrizioni siracusane

I consiglieri delle nove circoscrizione han-no prestato attenzione allo scandalo che sta paralizzando la città e per analizzare la pro-posta di riduzione delle spese da parte della maggioranza in consiglio comunale.“Se da un lato – dichiarano i consiglieri di quartiere - si è apprezzato il tentativo di porre un freno alle spese innumerevoli che gravano sulle casse comunali, dall'altro si registra il solito tentativo atto a cancellare le circoscrizioni, unico vero organo istitu-zionale che interagisce e si confronta gior-nalmente con i cittadini. Si è pensato sin da subito come effettuare dei risparmi veri e concreti cancellando la possibilità di eli-minazione totale delle circoscrizioni. Il tutto senza entrare minimamente nel campo del-la demagogia e del populismo più sfrenato. Non volendo fare di tutta l'erba un fascio, è

Burocrati inamovibiliSconfitta per il popoloDo atto al ministro Lupi che non sia né un corrotto né un ladro; me lo dice la sua cultu-ra cattolica, me lo dice il fatto che in tante mi-gliaia di intercettazioni telefoniche non ce n’è una che lo indizi per un qualsiasi reato penale.Quello di cui sono in-vece certo è che fatto flop nella direzione del ministero importantis-simo delle infrastruttu-re che è quello che una volta si chiamava dei lavori pubblici.C’è la prova che di-fendeva chi era a capo della cricca di corrotti e corruttori del suo mi-nistero; addirittura c’è una telefonata in cui presagisce una crisi di governo se Ercole In-calza non fosse stato ri-confermato alle “Gran-di Opere”. Lui non ne sapeva nulla delle ruberie che facevano e ci credo, ma questo mancato controllo è la prova lampante della sua incapacità a presie-dere un dicastero così importante per lo svi-luppo del Paese.Io non sono mai stato tenero con Di Pietro che una volta arrivato al Ministero dei La-vori Pubblici appena sentiva odor d’inciucio faceva chiudere i can-tieri senza aver avuto nelle mani una indizio serio e consistente; ma il suo fiuto di poliziotto - lo era stato prima di vincere il concorso in magistratura - gli fece rimuovere Li Calzi che tornò trionfante nello stesso posto “alle gran-di opere” lo stesso gior-no che Di Pietro cessò di fare il ministro.Son passati lustri dal ministero Di Pietro; si sono succeduti vari presidenti del consiglio e tanti ministri ai Lavo-ri Pubblici, e lui è stato sempre intoccabile, è rimasto alle “Grandi Opere” ed imperterrito ha continuato a dare appalti in tutta Italia a imprese amiche che gli passavano il pizzo.Ed erano sempre le stesse imprese ad ag-giudicarsi i grandi ap-palti, quelle dell’ing. Perrotti per esempio, e

fosse, sarebbe come riaccordare un coman-do a quel capitano che ha abbandonato la sua nave nel momento che affondava.La permanenza del si-gnor Li Calzi per oltre venti anni sempre nello stesso posto e’ un fatto

muovere dal proprio posto direttori generali o funzionari che se non furono correi avrebbe-ro dovuto controllare ed invece chiusero non un solo occhio ma tutti e due.Siamo oggi consapevo-li di quello che avviene anche a Roma,con lo scandalo del Ministero delle Infrastrutture.Come si evita un tale pericolo d’incrostazio-ne di poteri?Io direi di prendere esempio dalla magi-stratura: ogni giudice non può restare al suo posto per più di dieci anni; allo scadere del decennio deve per leg-ge cambiare la materia che tratta. E noi qui nel nostro piccolo abbiamo visto che l’applicazione del detto principio ha messo in sottordine ma-gistrati; lasciatemelo dire: si tratta di gran-di magistrati che senza batter ciglio accettano una posizione inferiore.E per signori burocra-ti? Perché non c’è un Parlamento che decida per legge con tanto di bollo che dall’usciere al direttore generale non possono restare nello stesso posto per più di cinque anni?Se i signori deputati avessero tanto coraggio sarebbe una vittoria per l’intero popolo italiano.

Titta Rizza

Lupi, ministro alle In-frastrutture, non sentì odor di bruciato.Questa si chiama se non insipienza certamente incapacità politica per la quale non si può re-stare a fare il ministro.E quindi si è dovuto dimettere. Se così non

La direzione per decenni di una bran-ca di un ministero è indubita-bile che crei un centro di potere fortis-simo che si oppone e sa contrastare il potere politico

Perché non si istituisce una legge che impone un limite temporale?

che va interpretato.La direzione per decen-ni di una branca di un ministero è indubitabi-le che crei un centro di potere fortissimo che si oppone e sa contrasta-re il potere politico.Di questo triste fe-nomeno ne siamo te-

stimoni noi siciliani quando vediamo un presidente della Regio-ne, il signor Crocetta, che va a denunziare alla Magistratura fatti di rilevanza penale, ma si bada bene dal creare una sua commissione di inchiesta o dal ri-

delle indagini, prima dell’arresto, su due ma-gistrati del Tribunale di Siracusa e un avvocato, non vi sarebbero ri-scontri investigativi, sia quando avrebbe coin-volto i due togati, così come un avvocato (for-se tentando di correlare le due cose n.d.r.), al solo fine di convincere i vertici dell’Isab della bontà della sua capaci-tà, senza inciampi, di poter risolvere i proble-mi legati allo scoppio dell’impianto e farlo dissequestrare in breve tempo. Infatti, dalle indagini non sarebbero emer-si né indizi, né prove, ma solo delle ombre

generiche investigati-ve messe in atto da un piano scientificamente studiato e confermato dalle modalità con cui avrebbe coinvolto i due togati, in un gioco di parole in un perver-so andazzo delle cose e che alla fine, loro mal-grado, sarebbero stati tirati in ballo dal solo professor Alberto Ge-raci, senza alcun altro riscontro oggettivo e obiettivo durante le in-dagini, con il solo risul-tato di essersi rivelato un consulente infedele. Per la cronaca, i nomi dei due magistrati, così come quello dell’avvo-cato, non sono stati mai resi noti per lo stretto riserbo innalzato dagli inquirenti fin dal primo momento. Davanti al Gip del Tribunale di Messina, Maria Militello, alla presenza dei sostituti procuratore Antonella Fradà e Antonio Ciar-chetti, nonché dell’av-vocato difensore, Atti-lio Indelicato del foro di Catania, in occasio-ne dell’interrogatorio di rito durato poco più di due ore, il professo-re Alberto Geraci, ave-va fornito chiarimenti a tutte le risposte, ma avrebbe anche fatto re-gistrare agli inquirenti una certa reticenza su alcuni fatti legati al suo passato di consulen-te. Quindi, per alcuni aspetti, fatti e circo-stanze la faccenda ap-pare chiusa; il profes-sor Alberto Geraci era e rimane l’unico inda-gato di questa intricata vicenda giudiziaria.

Concetto Alota

corpamento tra i quartieri – concludono i consiglieri - e riducendo le attuali 9 circo-scrizioni a 5 con una riduzione del 30% de-gli emolumenti. Oltre a questa proposta crediamo sia indi-spensabile, alla luce dei molti problemi che affliggono la città, un fondo per la manu-tenzione dei quartieri, in modo tale da po-ter intervenire molto più velocemente sulle problematiche che man mano vengono a crearsi in città e gravare il meno possibi-le sulle casse cittadine. Infatti, tale fondo si verrebbe a creare con i soldi risparmiati dalle circoscrizioni. In conclusione credia-mo che, se veramente si vuole sistemare l'apparato istituzionale e ridurre i costi della politica, esse debbano avvenire in maniera razionale, puntando ad ottenere risultati in larga scala e non con demagogia.

chiaro però che se ci troviamo in tutti i talk show italiani per lo scandalo gettonopoli la colpa di qualcuno deve pur essere. Per questo motivo, la proposta avanzata dalla maggio-ranza del civico consesso ci appare un vero e proprio fumo negli occhi per salvare il salva-bile. Una proposta di pancia più che di testa, addossando la colpa dei costi troppo ecces-sivi, come sempre, alle circoscrizioni. Una proposta che, a nostro avviso, non rispecchia in pieno il vero ammontare dei risparmi tanto annunciati dai consiglieri comunali. Per que-sto chiediamo un incontro con l'assessore al decentramento e consigliere di maggioranza Antonio Grasso per esporre ad esso la pro-posta di rimodulazione delle circoscrizioni di tutti noi consiglieri che, da sola, farebbe ri-sparmiare alle casse comunali più di 250 mila euro. Una proposta che pone le basi sull'ac-

In foto, il professore Alberto Geraci.

Gettonopoli e il ripristinodella legalità perduta

coMMenTI

Ogni qual volta la nostra città assurge agli onori della cronaca nazionale per vicende turpi e biasimevoli la tristezza e l’amarezza sono davvero incommen-surabilmente grandi.In queste ultime settimane un’inchiesta condotta, peraltro, in maniera scadente e mediocre, sulla rete televisiva na-zionale ha fatto saltare il tappo su una deplorevole “consuetudine” dei nostri amministratori della res publica.Tutto ciò che con non comune enfasi è stato portato al cospetto dell’intera nazione ebbi modo di denunciarlo for-malmente nel corso della scorsa legi-slatura comunale, allorquando ricoprii la carica di consigliere comunale per brevissimo tempo, essendomi dimesso poco dopo la proclamazione.Proprio sul finire del lontano 2008 e agli inizi del 2009 feci più volte rile-vare agli organi istituzionali, quanto adesso denunziato all’opinione pubbli-ca dall’inchiesta piemontesizzata del signor Giletti e cioè che le Commissio-ni Consiliari venivano spesso convoca-te senza un preciso ordine del giorno delle materie da trattare, ovvero con uno solo di pura e semplice apparenza, con la conseguenza che le adunanze si

dell’immobile, così come essa risulta-va dagli atti processuali. All’esito del-le indagini il Pubblico Ministero, de-signato in deroga agli ordinari criteri tabellari, pur riconoscendo la manife-sta sproporzione, recte l’irragionevo-lezza, tra la prestazione professionale espletata ed il compenso corrisposto, ebbe a ritenere che non sussistesse il reato di abuso d’ufficio.Mi auguro, tuttavia, che il nuovo corso, che l’attuale Procuratore del-la Repubblica, dott. Francesco Paolo Giordano, possa produrre gli auspi-cati frutti in tema di ripristino della legalità e della pubblica moralità, di guisa che si possa definitivamente cancellare quella antica ma spiccata impronta conciliativa dell’Ufficio di Procura nelle vicende che coinvolge-vano i poteri forti, - quelli che hanno inquinato l’ambiente ma soprattutto le coscienze -; mentre verso i deboli, gli ultimi, la c.d. polvere sociale, era solito mostrare unicamente il volto forte della giustizia. Nonostante ciò sento il bisogno di rivolgermi a tutti i nostri concittadini,alle forze sane della città, a quella silenziosa maggioranza di uomini e donne, di persone di cultura, del mondo delle professioni, della Ma-gistratura, lontano dagli strepitii dei politicanti locali, - capaci solo di farsi ridere in faccia da un modesto con-duttore televisivo.

Franco Greco

risolvevano e, come pare, continuano a tutt’oggi, a risolversi in una mera breve presenza dei Consiglieri in aula, i quali non avviavano in maniera con-ducente e fattiva i lavori consiliari cui erano preposti, limitandosi, invece, ad effettuare brevi discussioni di ordine generale, diverse da quelle afferenti le materie da trattare, e, talvolta fors’an-che d’ordine personale. Purtroppo, non fui assolutamente ascoltato e la cosa cadde nel dimenticatoio.Quelle mie denunzie subirono la stes-sa sorte di tutte quelle altre che ebbi a sporgere in quel periodo, e tra queste non posso non ricordare quella con la quale chiesi l’intervento della Magi-stratura perché si ponesse fine all’elar-gizioni di pagamenti di inutili ma di-spendiosissime consulenze inventate. Mi riferisco in particolare all’incarico affidato a due professionisti locali af-finché si occupassero di fornire assi-stenza e consulenza all’Ente Provincia Regionale di Siracusa per l’eventuale acquisto dell’immobile denominato “Palaenichem” di Priolo.In realtà, l’attività dei professionisti ebbe a limitarsi a una scarna rico-gnizione della situazione giuridica

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22 MARzo 2015, DoMenIcA • Sicilia 7 • cROnAcA DI SIRAcUSA

Il progetto prevede lezioni negli istituti scolastici condotte dai docenti dell’Accademia

l’Inda incontrail mondodella scuola

SeTTIMAnA DI lAboRAToRI e un oPen DAy

L’Istituto nazionale del dramma antico in-contra il mondo della scuola con una settima-na di laboratori, lezioni e un open day finale. Prenderà il via domani marzo il progetto “100 stelle per l’Inda+. Una settimana di attività di-dattiche sul teatro anti-co dedicata alle scuole di Siracusa”. L’iniziati-va che ha già riscosso un grande successo lo scorso anno, nella sta-gione del centenario, coinvolgerà quest’anno 10 scuole, sia istituti comprensivi che istitu-ti d’istruzione secon-daria superiore della città e della provincia, in una iniziativa che da un lato porterà il teatro antico dentro le scuole e dall’altro gli studenti a scoprire la Fondazio-ne Inda e a trasformar-si in attori per qualche giorno. Il progetto, ideato e realizzato da Miche-le Dell’Utri, uno dei docenti dell’Accade-mia d’arte del dramma antico “Giusto Mona-co”, prevede lezioni negli istituti scolastici, condotte dai docenti dell’Accademia e labo-ratori di teatro, canto, educazione alla voce, trucco scenico, movi-mento e coreografia per bambini (dai 5 ai

nuare a camminare con-tinuando questa fruttuo-sa collaborazione con il mondo della scuola”. I docenti e gli allievi delle sezioni Junior, Primavera e Primavera avanzata dell’Accade-mia saranno protagoni-sti insieme agli studenti degli istituti scolastici

10 anni), ragazzi (dagli 11 ai 13 anni) e giovani (dai 14 ai 20 anni) nelle sedi della Fondazione Inda. “Vogliamo proseguire e rafforzare il rapporto con la città e in partico-lare con i giovani – ha dichiarato il presidente della Fondazione Inda

Giancarlo Garozzo –. Il cammino avviato lo scorso anno ci ha dato grandi soddisfazioni consentendoci di por-tare avanti un’azione di radicamento nel territo-rio attraverso l’Accade-mia d’arte del dramma antico. Lungo questa strada vogliamo conti-

Allievi della scuola dell’Inda.

coinvolti nel progetto. A condurre le lezioni e i laboratori saranno Se-rena Cartia, Simonetta Cartia, Doria La Fauci, Giuseppe Orto, Elena Polic Greco, Mariuccia Cirinnà e Flavia Gio-vannelli. Le scuole coinvolte sono invece gli istituti d’istruzione seconda-ria superiore “Filippo Juvara” (sezione liceo scientifico di Canicat-tini Bagni), “Quintilia-no”, “Corbino-Gargal-lo”, gli istituti scolastici paritari “Sacro Cuore” e “Santa Maria”, il liceo scientifico “Einaudi”, gli istituti comprensivi “Vittorini”, “Archia”, “Karol Wojtyla” e “Pa-olo Orsi”.Le attività dell’istituto nazionale del dramma antico, tutte completa-mente gratuite, prevedo-no anche un laboratorio di lettura ad alta voce e dizione rivolto ai do-centi, il primo di cinque incontri è in programma sabato 28 marzo, e l’o-pen day finale domeni-ca 29 marzo quando è in programma un’inte-ra giornata con attività, spettacoli e laboratori aperti a tutti alla quale parteciperanno sia gli studenti che i docenti e gli allievi dell’Accade-mia d’arte del dramma antico.

La refurtiva sequestrata.

Un momento della riunione.

Vende oggetti preziosi rubatia compro oro: denunciata

l’ePISoDIo ScoPeRTo DAI PolIzIoTTI A PAchIno

SOcIetà • 6 Sicilia • 22 MARzo 2015, DoMenIcA

E’ stata sorpresa dopo avere consegnato la refurtiva al titolare di un negozio di Compro oro. Le successive indagini da parte degli agenti del commissariato di pubblica sicurez-za di Pachino hanno permesso di individuare io preziosi e di denunciare a piede libero la donna che avrebbe tentato di ricettare la re-furtiva. Il provvedimento è stato notificato nei con-fronti di S.R. di 26 anni, residente a Pachino,

già noto alle forze di polizia, la quale deve adesso rispondere del reato di ricettazione. La scoperta della presenza di oggetti prezio-si provenienti da furto sono emersi a seguito di controlli amministrativi in un esercizio di “Compro oro”, gli investigatori hanno acqui-sito alcuni preziosi di dubbia provenienza. I successivi accertamenti hanno consentito di individuare il legittimo proprietario degli og-getti rubati al quale sono stati riconsegnati.

Giornalisti: diritti e doverila deontologia s’imponeSecondo dei tre Cor-si organizzati dall’I-stituto Superiore di Giornalismo, ieri in Sala Gagliardi, grazie all’ospitalità della Città di Noto, presente il Sindaco Corrado Bonfanti. Ad aprire la mattina-ta il Presidente dell’I-stituto Sebastiano Roccaro che ha in-trodotto l’argomento del giorno “Diritto all’informazione e i doveri del giorna-lista”, ovvero una lezione per capire le regole e rispolverare anche quei criteri, che spesso si dimen-ticano, e che dovreb-bero sempre guida-re la nostra mano. Diritti e doveri del gionalista che ben sono stati illustra-ti dall’approfondita lezione del preside e giornalista Angelo Fortuna, relatore di oggi. Prima di af-frontare nello speci-fico i temi del Corso, il professore Fortuna ha fatto una sorta di premessa molto in-teressante e che ci permettiamo di in-dicare come l’esatto vademecum per ogni buon e serio giorna-lista: “L’onestà deve stare alla base e con essa dei pre requi-siti indispensabili. Innanzitutto il gior-nalista deve essere persona di cultura, non un tuttologo, ma inserito profonda-mente nella società del suo tempo ed in modo equilibrato. La parola d’ordine è ri-spetto. Cito Kant che diede una definizione valida in tutti i tempi ed in ogni situazio-ne “il rispetto è ri-conoscere la dignità dell’altro”. E dunque se intendiamo dare alla professione un alto compito, e cioè quello di informare per far crescere la società, abbiamo il

un novello Percival della tavola rotonda di Re Artù assetati di verità, quella verità

dovere di farlo essen-do tolleranti”. Ricer-catore della verità, il giornalista come

A noto il secondo corso di formazione per operatori dell’informazione

ed obiettività sfug-genti si, ma assolute a cui si deve tendere, attraverso l’umiltà.

Quanti concetti f at-traverso delle parole semplici citati già nella fase introdutti-va del Corso che poi entra nei particolari avendo già fornito le fondamenta su cui costruire il nostro es-sere giornalisti. Ecco dunque la prima par-te “diritto all’infor-mazione”, iniziando dalla lettura com-mentata dell’articolo 21 della Costituzione Italiana, ricordando di analizzare sia la forma attiva che pas-siva dell’informa-zione, in quanto un giornalista veicola ma è anche recettore di notizie. Per passa-re alla seconda parte della lezione i “dove-ri del giornalista”.

Celava nella sua abitazione tre pa-netti di hascisc, che sono stati se-questrati dai poliziotti, mentre il presunto spacciatore è finito in ma-nette. Sono stati gli agenti in servizio presso il Commissariato di pubblica sicurezza di Avola hanno arrestato, e posto ai domiciliari, l’avolese Paolo Zuppardo di 39 anni, già noto alle forze di polizia, per detenzione ai fini dello spaccio di stupefacenti.Durante la perquisizione domicilia-re, gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato, a casa dell’arrestato, tre panetti di hascisc del peso com-plessivo di 300 grammi e un bilanci-no di precisione. Anche la proprieta-ria dell’abitazione, A.L. di 43 anni è stata denunciata in stato di libertà per il medesimo reato. Anche un po-lacco è stato deferito per il possesso di droghe leggere.

Deteneva tre panettidi hascisc in casa

In MAneTTe un TRenTAnovenne AvoleSe

Si è svolta presso il IV I.C. Aurispa di Noto, designata scuola ospitante dal comi-tato scientifico organizzatore, la selezio-ne provinciale delle olimpiadi nazionali di grammatica “Chi è l’asso”?”. A sfidarsi le due squadre della provincia ammesse alla partecipazione: quella di casa composta da Sofia Civello, Matteo Gazzara, Luca Motta, Chiara Rametta e Daria Testa frequentanti la classe terza media e l’altra squadra dell’I.C. Costanzo di Melilli, composta dagli alunni Francesca Campisi, Veronica Garaffa, Giu-liana Pagliaro, Kimberly Schembri, Natalia Spada. Chi è l’asso è un gioco da tavolo cre-ato specificatamente per l’apprendimento della grammatica italiana nelle scuole se-condarie di primo e secondo rado. 1460 quiz di grammatica che spaziano tra morfologia,

sintassi e su tanti altri elementi della nostra lingua, che mettono a dura prova le compe-tenze linguistiche degli allievi. Al termine della competizione la squadra di casa si è aggiudicata la vittoria per 4 a 3, passando di diritto alla fase regionale, congrande sod-disfazione del Dirigente Scolastico e delle docenti Artale Elvira e Interlando Miche-la, che con professionalità, passione e im-pegno hanno saputo preparare gli allievi. “Tale esperienza formativa – ha dichiarato il Dirigente Scolastico dell’Aurispa Corra-do Carelli- entra nell’ambito del progetto di valorizzazione delle eccellenze, teso a sti-molare nei ragazzi un apprendimento atti-vo di conoscenze grammaticali e letterarie, nell’ambito di un confronto con alunni di altri istituti che condividono tale percorso”.

l’Aurispa di noto le olimpiadidi grammatica italiana

Gli studenti si sono sfdati con il gioco “chi è l’asso?”

L'ex commissario della Provincia di Siracusa, Alessan-dro Giacchetti, non dovrà risarcire il danno erariale nei confronti dell'ente. Lo ha deciso il pro-curatore regionale della Corte dei conti Giuseppe Aoisio, che ha disposto l'archiviazione della contestazione di danno per aver no-minato nel giugno 2013 alla direzione generale dell'ente, Clelia Corsico.Secondo un espo-sto della Fp Cisl, la nomina sarebbe stata illegittima e il danno erariale ipotizzato di 21.454 euro: il costo per la Provincia degli stipendi della diret-trice generale. In particolare la Procu-ra Regionale della Corte dei Conti ipotizzava che dalla soppressione della figura del direttore generale negli enti locali scaturisse l'il-legittimità del con-ferimento dell'in-carico alla Corsico, con conseguente qualificazione di danno erariale degli emolumenti erogati all'interessata.Il prefetto Alessan-dro Giacchetti si è costituito con il patrocinio dell'av-vocato Girolamo Rubino, deposi-tando un'articolata memoria difensiva e sostenendo che il legislatore regionale aveva soppresso la figura del diret-tore generale per i soli Comuni fino a centomila abitanti e non anche per le province, citando precedenti orien-tamenti favorevoli della Corte dei Con-ti della Lombardia. Il Pm Aloisio ha disposto l'archivia-zione della conte-stazione di danno e dunque Giacchetti non dovrà risarcire alcun danno eraria-le all'ex Provincia regionale.

Giacchettinon commisedanno erariale

Paolo Zuppardo.

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ProSSiMa iNSerZioNe:25/03/2015

le aSte GiUdiZiarie saranno inserite dalla data di pubbli-cazione del bando fino alla data prevista per l'asta sul sito:www.astetribunale.com

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ASte GIUDIZIARIe • 8 Sicilia • 22 MARzo 2015, DoMenIcA

triBUNale di SiraCUSa ProC. eS. iMMoBiliare n. 254/2008 rGe

immobile per civile abitazione sito in Pachino, via Giuseppe Garibaldi 109, piano terra e primo, vani 3,5, al nceU fg. 15, p.lla 7406, cat. a6, cl. 2^. il prezzo base (ribassato) è stabilito in € 41.132,81, con aumento minimo di €. 1.200,00. l’unità immobiliare viene posta in vendita nello stato di fatto e diritto in cui si trova, come descritto nella perizia in atti.Il cancelliere avvisa che presso il Tribunale di Siracusa, dinanzi il G.e. dott.ssa c. Salamone, giusta ordinanze del 15/10/10 e 26/02/15, si procederà alla vendita senza incanto del superiore immobile il 21.05.2015 ore 11,30. In caso di esito negativo, la vendita con incanto avrà luogo il 28.05.2015 ore 11:30. A pena di inefficacia, per entrambe le vendite, l’offerta, non inferiore al prezzo base, va presentata con dichiarazione o istanza in bollo, recante le indicazioni del tempo e modo di pagamento, nonché ogni informazione utile alla sua valutazione, da depositarsi presso la cancelleria esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Siracusa entro le ore 12:00 del giorno antecedente ogni vendita, in busta chiusa contenente assegno circolare non trasferibile intestato alla procedura pari al 10% del prezzo proposto e/o offerto, a titolo di cauzione.Per la vendita senza incanto, la cauzione sarà trattenuta in caso di rifiuto d’acquisto o di mancata comparizione dell’offerente. l’offerta è irrevocabile, salvo che il G.e. disponga l’incanto e comunque qualora non sia accolta entro 120 gg. dalla presentazione. In caso di più offerte valide, si procederà a gara ed il bene verrà aggiudicato a chi avrà effettuato l’aumento più alto. Per la vendita con incanto, ai sensi dell’art. 580 c.p.c. gli offerenti che non si presenteranno senza giustificato motivo all’asta, avranno restituita la cauzione solo nella misura di 9/10. Il versamento del saldo del prezzo di aggiudicazione in uno agli oneri, diritti e spese per l’emissione del decreto di trasferimento entro 60 gg. dall’aggiudicazione. Tutte le spese successive al decreto sono a carico dell’aggiudicatario. Pubblicazione sul sito http://www.astegiudiziarie.it. Maggiori informazioni in cancelleria. Siracusa, lì 20/03/2015

Il cancelliere

triBUNale di SiraCUSaavviso d’asta pubblica

Procedura esecutiva n. 322/2002 r.G. es. imm.l’avv. Marilena Messina avvisa che giorno 20.05.2015 alle ore 9.30 presso il suo studio in Siracusa corte cesare Gaetani 2 procederà alla vendita senza incanto degli immobili di seguito descritti. lotto i: casa sita in Avola via Foscolo 70, mq. 110 circa, composta da vani 3 al piano terra, vani 2 al primo piano e terrazza sovrastante. In catasto Fabbricati al foglio 80 particella 39 categoria A/4. Modificata e sopraelevata in conformità del progetto approvato con nulla osta del 30.08.1963 del comune di Avola. non è stato possibile verificare eventuali variazioni rispetto al progetto originale. Pertanto, qualora vi fossero situazioni suscettibili di sanatoria, ai sensi dell’art. 46 D.P.R. n. 380/2001, l’aggiudicatario dovrà presentare domanda di permesso in sanatoria entro centoventi giorni dalla notifica del decreto emesso dalla autorità giudiziaria.non si ha notizia riguardo alle certificazioni relative agli impianti di cui al D.M. 22.01.08 n.37.Prezzo base d’asta: euro 42.570,00; minima offerta in aumento: euro 1.000,00lotto ii: Terreno (mandorleto) sito in c.da Martello di Avola esteso ha 0.14.80 (mq. 1480). In catasto al foglio 28 particella 68. Secondo il P.R.G., approvato con D. Dir. n. 425 dell’8 aprile 2003, la predetta particella ricade: in “zona agricola e”, in zona sismica (grado sismicità = 9) ai sensi del D. M. 23.09.1981, in area di protezione del nastro stradale, ai sensi D.M. 01.04.1968 n. 1404 e D. lgs. n. 285/1992 e D.P.R. n. 495/1992, ed è soggetta alle norme di cui al R.D. n. 1775/1933 e alla l. n. 64/1974. Sulla predetta particella insiste un piccolo fabbricato abusivo non sanabile. Prezzo base d’asta: euro 922,5.minima offerta in aumento: euro 200,00In caso di esito negativo della vendita senza incanto, il 27.05.2015 alle ore 9.30, stesso luogo, si procederà alla vendita con incanto dei medesimi immobili.In entrambi i casi le offerte o domande di partecipazione, redatte in conformità alla legge ed all’avviso integrale, cui espressamente si rinvia, dovranno essere depositate in busta chiusa, presso lo studio del professionista delegato, entro le ore 12,00 del giorno precedente fissato per la vendita, accompagnate, a pena di inefficacia, da una cauzione del 10% e da un fondo spese del 20% con assegni circolari n.T. intestati a avv. Marilena Messina. le predette unità immobiliari vengono vendute a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, come descritto più dettagliatamente nella consulenza tecnica depositata in procedura e pubblicata sul sito www.astegiudiziarie.it cui espressamente si rinvia. versamento del prezzo di aggiudicazione, dedotta la cauzione del 10%, entro il termine perentorio di gg. 60 dall’aggiudicazione, mediante assegno circolare n.T. intestato all’avv. Marilena Messina.Imposte, tributi relativi al trasferimento degli immobili aggiudicati e importi, borsuali e compensi, occorrenti per la cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sugli stessi immobili restano a carico dell’aggiudicatario.Il presente bando è regolato dalle norme vigenti in materia di vendita forzata immobiliare e che tutte le attività che, a norma degli artt. 571 e segg. c.p.c. devono essere compiute in cancelleria o davanti al Giudice dell’esecuzione, o dal cancelliere o dal giudice dell’esecuzione, sono eseguite dal sottoscritto delegato presso il suo studio.Maggiori informazioni presso uRP del Tribunale di Siracusa (0931/752227) o presso lo studio del delegato (0931/464290)custode degli immobili è lo stesso delegato, reperibile al suddetto indirizzo.Siracusa, 11/03/2015

Il professionista delegato avv. Marilena Messina

iNSerZioNi GratUite

22 MARzo 2015, DoMenIcA • Sicilia 9 • SOcIetà

La processione della Via Crucis di venerdì

“La Via Crucis dei lavoratori e dei disoc-cupati."La via Crucis del Signore e la via Cru-cis di ogni donna e di ogni uomo che af-frontano nella loro quotidianità il dram-ma della sofferenza, nelle sue più svariate forme: da quelle fisi-che e materiali a quel-le spirituali e morali, da quelle personali e familiari a quelle so-ciali e politiche. An-che la sofferenza per

la mancanza di lavoro per la sua precarie-tà come quella per i diritti negati è una sofferenza che Gesù assunto con la sua croce". Queste le prime pa-role della via Crucis dei lavoratori e dei disoccupati che per il secondo anno conse-cutivo ha avuto luogo lungo le strade della

zona di Santa Panagia a Siracusa.La rievocazione della passione e morte di Cristo ha preso il via, con alcune riflessioni, davanti la parrocchia Sacra Famiglia e per-correrà le vie: viale dei Comuni, Caltagi-rone, Ramacca, Santa Panagia, Santi Ama-to, Ignzio Immordi-ni, Bartolomeo Can-

nizzo, Italia, Nicolò Bonincontro, Piazza Sgarlata, Madre Te-resa di Calcutta, Ales-sandro Specchi e si concluderà presso la Parrocchia Maria san-tissima Madre della Chiesa di Bosco Min-niti.La processione dal-la parrocchia della Sacra Famiglia ha percorso le vie del

Un giovane siracusano vincitore di un viaggio organizzato dal Ministero Uno studente siracusano che frequenta l'i-stituto "Rizza" di Siracusa si è conquista-to un viaggio premio in Ger-mania. Anche q u e s t ' a n n o , infatti, il Mi-nistero dell'I-struzione, in collaborazione con il Gover-no tedesco, ha organizzato un viaggio premio estivo di tre settimane in Germania, dal 26 giugno al 18 luglio, per gli studenti delle scuole superio-ri che si sono particolarmen-te distinti nello studio della lin-gua tedesca.Per i due posti messi a concor-so per la Sicilia, questa volta ha partecipato an-che un alunno dell'Istituto Su-periore “Riz-za” di Siracusa: Alex Giuffrida. Dopo una va-lutazione com-parata del cur-riculum e dopo un colloquio in lingua tedesca sostenuto a Pa-lermo, il nostro unico rappre-sentante sira-cusano si è clas-sificato primo in assoluto, tra un totale di 23 candidati pro-venienti da vari Istituti sicilia-ni. Di recente, inoltre, Alex Giuffrida ha anche pubbli-cato un roman-zo fantasy dal titolo “La bolla di Sadland”.

Via crucis dei lavoratori e dei disoccupati

Rievocazione della passione e morte di cristo ha preso il via, con alcune riflessioni, davanti la parrocchia Sacra Famiglia

Anche la sofferenza per la mancanza di lavoro per la sua precarietà

quartiere per arrivare nella parrocchia Ma-ria Madre della Chie-sa (Bosco Minniti). Le meditazioni sono state dedicate al tema del lavoro. Sono state lette da esponenti del sindacato, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, della Cna, oltre che da fede-li. Presenti oltre alle parrocchie Sacra Fa-miglia e Maria Madre della Chiesa, anche Madre di Dio, San Metodio e Sant’Anto-nio di Padova. L’ini-ziativa dell’Ufficio di Pastorale sociale del lavoro e la collabora-zione dell’Ufficio di pastorale giovanile e del progetto Policoro è stata dedicata al la-voro che non c’è.

Uova di pasqua dell’Ail nelle piazze piantine d’ulivo Unitalsi in provinciaSi conclude oggi tappa in città e in alcuni comuni della provincia iniziata venerdì con il consueto appuntamento delle uova di Pasqua dell'Ail, l'associazione italiana per la lotta alla leucemia. In città gli stand sono stati posizionati in piazza San Giovan-ni, al Largo XXV luglio, in viale Regina Margherita ai Giardini Marinaretti, ai centri commerciali "I Papiri" e "Auchan". In provincia in piazza Duomo ad Augusta, in piazza Umberto ad Avola, in piazza Crispi a Ferla, in piazza del Popolo a Floridia, in piazza Trigona a Noto e in piazza Garibaldi a Rosolini.Intanto "Con una piantina di ulivo, simbolo di pace, l'Unitalsi chiede l'aiuto di tutti per ricostruire una nuova socialità, in cambio di un'offerta libera". Lo ha detto Rosa Di

Stefano, presidente della sottosezione dell' Unitalsi di Lentini al termine della giorna-ta che si è svolta a Carlentini e Lentini. I volontari dell'Unitalsi hanno consegnato la piantina d'ulivo, simbolo di pace e fratel-lanza, ma anche della Giornata nazionale dell'Unitalsi che si è svolta in tutta Italia domenica. I volontari hanno realizzato di-versi punti: chiesa Sant'Anna, Santa Tecla, piazza Diaz a Carlentini mentre in piazza Duomo e Beneventano a Lentini. Il ricavato delle offerte sarà utilizzato dall'Unitalsi per sostenere i numerosi progetti di solidarietà in cui l'associazione è impegnata quoti-dianamente sull'intero territorio locale e al servizio delle fasce più disagiate della popolazione, grazie al costante e generoso impegno dei propri volontari.

GIoRnATA nAzIonAle Dell'unITAlSI che SI è SvolTA In TuTTA ITAlIA DoMenIcA

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SOcIetà • 10 Sicilia • 22 MARzo 2015, DoMenIcA

Una recente indagine Ocse volta a misurare le competenze alfabetico-lingui-stiche e matema-tiche di 24 Paesi, mette in luce un risultato deso-lante: l’Italia è in fondo alla classi-fica. La situazione dell’Italia che esce dall’indagi-ne è estremamen-te preoccupante, tutto ciò ha in-fatti ripercussio-ni sul mondo del lavoro e della competitività – inutile dire che il maggior tasso di disoccupazione si registra tra le persone dei livel-li di competenze più bassi – ma anche su quello sociale e civile.E’ confermato che in età adulta è in parte inevita-bile il fenomeno della regressione di competenze alfanumeriche, rispetto ai livel-li massimi con-seguiti a scuola. Dunque, un’alta società medio su-periore e univer-sitaria consente di contenere il

fenomeno. Ma solo la metà del-la popolazione italiana adulta ha la licenza media dell’obbligo ed è inevitabile, quin-di, che la regres-sione fisiologica la risospinga ver-so livelli di com-petenza men che elementari, in-fine, sempre dal confronto, rica-viamo che alla re-gressione resisto-no meglio i Paesi in cui c’è un alto indice di lettura di libri e giornali come Finlandia e Giappone, e meno bene i Pa-esi in cui leggere un libro è un lus-so, una stranezza da intellettuali, come l’Italia. Pa-

ghiamo dunque, come la Spagna, Francia, Grecia, la scarsa pro-pensione collet-tiva alla lettura. Pertanto, poichè nel mondo con-temporaneo dalle attività di produ-zione del reddito all’organizzazio-ne sociale, tutto spinge verso la richiesta di com-petenze sempre più alte e sofisti-cate, il mancato progresso intel-lettuale comporta un regresso del-la competitività complessiva del Paese rispetto ad altri che si danno da fare per svi-luppare le com-petenze lungo tutta la vita delle

persone. Come alcuni eco-nomisti hanno visto, la prima conseguenza è una diminuzio-ne delle capaci-tà produttive, un fenomeno che dura dagli anni Novanta e non accenna a dimi-nuire. La seconda con-seguenza è dupli-ce: una difficoltà di partecipazione intelligente e re-sponsabile alla vita sociale e po-litica; il rischio che nell’insicu-rezza ed ignoran-za gli “ipovedenti culturali” cadano preda di ciarlata-ni, fattucchieri e imbonitori.Giorgio Guarnaccia

Italiani analfabeti di ritorno?

Tollerare balzelli d’ogni sorta è ormai un naturale corredo della nostra quotidianità ma certi video tributi, mascherati da innocui coinvolgimenti, alimentano assiduamente le nostre perplessità. Le trasmissioni che esimono i telespettatori dall’esprimere il loro parere sono trascurabili, ma quando ci si lascia coinvolgere è inevitabile l’esborso di una tassa di adesione. Con il telefono, o con un sms, siamo invitati a designare la classifica di una qualsiasi amena com-petizione, oppure ad esprimere il nostro pensiero su un quesito di singolare attualità. Il nostro intervento non ci procura per nulla un’adeguata ricompensa, per l’espressione di un apprezzato parere, ma concorre ad incrementare gli incalcolabili tornaconti dell’emittente interessata. Nessun insolito fastidio se il nostro libe-ro contributo telefonico è richiesto dalle emittenti televisive commerciali, esistenti soltanto per i proventi pubblicitari dei loro inserzionisti. Quando però l’assillante invi-to al televoto giunge dalla nostra “cara” Rai, è una richiesta oltremodo indecente. Oltre all’intimazione del canone per il possesso del televisore, strombazzato in Tv per due mesi da mattina a sera, ma ritenuto la tassa meno amata e più evasa dagli italiani, la Televisione di Stato continua ad imbottire i suoi programmi di eccessiva pubblicità strapagata, anche con titolatrice, pennellate e continue ed invadenti sovraimpressioni. Insiste poi nell’elemosinare a tutti, senza ritegno, ulteriori tributi mascherati da te-levoti. Nel recente Festival della Canzone sanremese pare che i proventi pubblicitari, e quelli delle insistenti richieste del tele-voto, siano stati cospicui. Sono veramente enormi le quantità di risorse con le quali la “Radio Audizioni Italiane” finanzia se stessa ed anche programmi flop di scadente qualità, oltre ad avvalersene per elargire esorbitanti rimunerazioni a gente di spet-tacolo, vergognosamente strapagata per le sue normalissime prestazioni. Nessuno c’impone il mestiere dell’opi-nionista, ma purtroppo esprimere il nostro parere telefonico, tramite il televoto, molto spesso ci sembra proprio indispensabile, forse per il timore che il nostro mancato intervento possa far sparire per sempre dai teleschermi qualche insignificante tra-smissione. Dovremmo essere più accorti nell’utilizzare l’indice della nostra mano destra. Inevitabilmente, però, alla prima telepretesa torneremo ad esprimere la nostra dispendiosa opinione, dirottando nell’etere i nostri preziosi e sudati soldini. Perché non avvalerci del nostro telefono fisso o cellulare per concretezze più opportune, invece di assecondare troppi inutili telebla bla bla? Se da noi attuate, tante migliori opportunità potrebbero farci apprezzare una destina-zione più adeguata delle nostre offerte procurando, senza alcun dubbio, conforto e serenità a tanti bisognosi beneficiari.

Quei vani esborsi chiamati televoti

22 MARzo 2015, DoMenIcA • Sicilia 11 • SOcIetà

aMBieNte

Saline prioloRitorna appuntamento con “Spring Alive”L 'appuntamento con "Spring Ali-ve" progetto euro-peo, promosso da BirdLife Interna-tional, dedicato al birdwatching prima-verile ritorna anche quest'anno. Alla Riserva Natu-rale Saline di Priolo, l'Ente Gestore e la Lipu Siracusa, or-ganizzano un evento dedicato, soprattut-to, ai più piccoli. La manifestazio-ne organizzata per stamane dalle 9,30 prevede laboratori per i ragazzi, di età compresa tra i 3 e i 12 anni, e visite guidate per gli adul-ti. I giovani ospiti, guidati dallo staff della riserva e dai volontari della loca-le sezione della Lipu proveranno a realiz-zare dei semenzai grazie all'utilizzo di materiale riciclato, e a costruire aquiloni che alla fine della mattinata saranno fatti volare nei cieli della riserva. Con-temporaneamente gli adulti potranno cimentarsi nel "bir-dwatching" segna-lando i loro avvi-stamenti di rondini, rondoni, gruccioni e cicogne sul sito. “È un evento - ha dichiarato Fabio Ci-lea, direttore della Rno Saline di Priolo - che caratterizza la primavera della riserva sin dalla sua istituzione e dare la possibilità a tanti bambini di passare una mattinata all'aria aperta realizzando piccoli lavori di ri-ciclo è sempre una bella emozione”. E' consigliato portare delle buste di pla-stica spesse, colori a spirito e forbici.

Alle prime luci dell’alba di ieri i militari della Compa-gnia di Vittoria, a conclusio-ne di complessa e articolata attività d’indagine, ha dato esecuzione nel territorio di Gela, a 3 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura della Repub-blica, a carico di: Emanuele Calabrese di 44 anni, nato e residente Gela, disoccupato, pregiudicato; Angelo Cala-brese, di 22 anni, anch’egli nato e residente Gela, di-soccupato, pregiudicato e Rosario Calabrese, di 24 anni, nato a Comiso ma re-sidente a Gela, disoccupato, pregiudicato. L’operazione è stata portata a termine grazie all’attività sinergica dell’Autorità giudiziaria Iblea, procuratore capo Car-melo Petralia, dal sostituto procuratore Francesco Pule-io e dal Gip Andrea Reale, che hanno diretto l’attività investigativa dei Carabinieri della Stazione di Acate e della Compagnia di Vittoria. L’indagine è partita i primi di febbraio di quest’anno, quando ad Acate due agri-coltori proprietari di diversi aranceti, padre e figlio,

Operazione “campagne sicure”tre arresti nel RagusanoPadre e due figli hanno prima rubato 500 chili di arance e poi picchiato due imprenditori agricoli

I MIlITARI DellA coMPAGnIA DI vITToRIA A concluSIone DI coMPleSSA e ARTIcolATA ATTIvITà D’InDAGIne

denunciarono ai Carabinieri di essere stati aggrediti e picchiati selvaggiamente da tre individui che erano stati sorpresi a rubare un ingente quantitativo dia arance nei loro terreni, dove si erano introdotti dopo aver divel-to la recinzione. Infatti, a seguito dell’aggressione, il figlio, Ventura Alessio, era costretto a ricorrere alle cure dei sanitari per la rottura del setto nasale ed altre lesioni, con una prognosi di trenta giorni. Anche il padre, Ven-tura Paolo, che era andato in soccorso del figlio, era stato percosso dai tre malviventi, che si erano poi allontanati con il carico di oltre 500 chili di arance.

Le immediate indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Acate, con il supporto di quelli della Compagnia di Vittoria, ave-vano consentito di risalire ai tre individui, e quindi di denunciarli all’Autorità Giudiziaria, che, concor-dando con le risultanze investigative e con tutti gli elementi raccolti dai militari dell’Arma, ha emesso nei loro confronti l’ordinanza di custodia cautelare per i reati di “Rapina” in concor-so e “Lesioni aggravate” in concorso. I predetti, che tra l’altro sono padre e due figli, tutti con precedenti penali specifici per reati contro la persona e il patrimonio,

residenti a Gela, sono stati quindi catturati questa notte presso la loro abitazione, e, dopo le formalità di rito, sono stati ivi riaccompa-gnati, in regime di arresti domiciliari.L’operazione va ad inqua-drarsi nel più ampio con-testo di servizi di controllo del territorio disposti dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ragusa – Ten. Col. Sigismondo Fragassi - che vede coin-volti tutti i Reparti della provincia Iblea, soprattutto in quelle aree extraurbane e rurali isolate e meno frequentate, per garantire la sicurezza degli impren-ditori agricoli.

In foto, padre e figli: Emanuele, Angelo e Rosario Calabrese.

Al via la manutenzione rete idrica e fognaria una gara d’appalto da 590 mila euroAl via a Pachino la gara d’ap-palto da 590 mila euro per la manutenzione rete idrica e fognaria. La giunta munici-pale ha approvato il progetto definitivo. Il criterio per la scelta del contraente è stato individuato nel massimo ri-basso". Si conclude così l'iter, per l'affidamento dei servizi legati alla gestione del ciclo dell'acqua. Proprio la settima-na scorsa infatti l'ente muni-cipale ha dato il via alla gara d'appalto a procedura europea l'assegnazione della gestione dell'impianto di depurazione.

Si tratta di un grande passo avanti per l'amministrazione ma soprattutto per i nostri cit-tadini per i quali, anche dopo espletamento della gara, con-tinueremo attraverso gli uffi-ci competenti e il personale addetto, con le operazioni di controllo e monitoraggio per garantire la qualità del servi-zio e la massima trasparenza delle procedure. Pachino è tra i pochi comuni ad aver in-detto entrambe le gare d'ap-palto, dopo l'acquisizione degli impianti prima gestiti dalla precedente società.

PAchIno è TRA I PochI coMunI AD AveR InDeTTo enTRAMbe le GARe D'APPAlTo

Il municipio di Pachino.

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SpecIAle • 12 Sicilia • 22 MARzo 2015, DoMenIcA

il “dipartimento regionale per le attività Sanitarie e osservatorio epidemiologico” ha fissato i termini della Stagione balneare per l’anno 2015 anziché dal 1 maggio al 30 settembre, dal 1 aprile al 31 ottobre

Fiba confesercenti Sicilia esprime la prorpia soddisfazione per il prolungmanto della stagione balneare

La Federazione Ita-liana Balneari (Fiba) Confesercenti Sicilia, esprime il proprio ap-prezzamento nei con-fronti dell’Assessorato regionale della Salute per avere dato seguito favorevolmente alla richiesta della categoria di provvedere al prolun-gamento della stagione balneare per l’anno in corso. Il “Dipartimento Re-gionale per le attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico” con decreto Dirigenziale n. 328 del 3 marzo 2015 ha fissato i termini della Stagione balneare per l’anno 2015 anziché dal 1 maggio al 30 set-tembre, dal 1 aprile al 31 ottobre. Un segnale importante da parte del Governo che consentirà alle professioni e alle imprese costantemen-te impegnate nella valorizzazione dei no-stri litorali di cogliere maggiori opportunità a vantaggio di un più significativo sviluppo dell’ offerta turistica balneare Siciliana.

Studio Confesercen-ti: è il lavoro indi-pendente a pagare il prezzo più alto. Dal 2007 persi 475mila occupati (-7%)La crisi dell’occupazio-ne non riguarda solo i la-voratori dipendenti. Tra recessione e austerity, sono gli indipendenti, dai piccoli imprenditori agli autonomi, la fascia che proporzionalmente ha pagato il conto più salato della crisi, suben-do tra il 2007 ed il 2014 una flessione del 7% degli occupati, più del doppio del calo (-3,1%) registrato dai lavoratori dipendenti. Nonostante le difficoltà e l’im-portanza ‘sistemica’ degli indipendenti, che costituiscono un quarto

della forza lavoro ita-liana, si registra però la mancanza di un piano di intervento per il loro rilancio occupazionale. Ed anche il JobsAct, il più importante in-tervento sul lavoro de-gli ultimi due anni, li esclude. A lanciare l’allarme è Confesercenti, che ha presentato il 17 marzo a Roma il rapporto “Oc-cupazione e mercato del lavoro: oltre il JobsAct, per il rilancio dell’oc-

cupazione indipenden-te” alla presenza, fra gli altri, del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, del Segretario Cgil Susanna Camusso e del Presidente Cei Pastorale del Lavoro, monsignor Giancarlo Bregantini. Gli effetti della crisi sul lavoro autonomo si fanno sentire a partire dalle molte chiusure di attività in proprio e dai conseguenti effetti sull’occupazione. Dal

2007 al 2014, il settore ha perso 475mila posti di lavoro: si tratta di quasi la metà dei posti bruciati complessiva-mente a livello nazio-nale, un “sacrificio”, proporzionalmente più elevato rispetto al la-voro dipendente. Nello stesso periodo, il fisco non ha certo agevolato il contenimento degli effetti della crisi: anzi, la già alta pressione fiscale è aumentata ulteriormente di 1,5

punti. L’iniziativa si è aperta con l’intervento del Presidente di Con-fesercenti Marco Ventu-ri, che ha ricordato che nel momento in cui si profilano possibilità di ripresa economica “la tenuta ed il rilancio delle Pmi è più che mai una questione cruciale da affrontare soprattutto per le prospettive oc-cupazionali. La crisi ha colpito in modo pesante questa realtà economica e mol-ti piccoli imprenditori sono rimasti senza la-voro e senza tutela so-ciale. Non ci sono dub-bi che l’’attuale livello disoccupazione sia tra le peggiori criticità emerse durante crisi. Ed è da qui che si deve ri-partire, senza sottova-lutare che percentual-mente la perdita di posti di lavoro indipendente è addirittura superiore a quella del lavoro dipen-dente”. Venturi ha sot-tolineato come “gli in-terventi promossi finora da Governo (dallo sgra-vio per assunzioni tem-po indeterminato a nuo-

vi contratti a tutela crescente) vanno verso la giusta direzione. L’o-biettivo è infatti sempli-ficare e rendere più convenienti contratti per incentivare anche in questo modo le assun-zioni. É bene, però, ri-cordare che per creare nuovo lavoro, a fianco a specifici interventi sui contratti, resta fonda-mentale garantire una solida crescita economi-ca. Il Premier ha detto che, con le nuove nor-me, le imprese non avranno più scuse per non assumere. Noi sia-mo pronti a fare nostra parte, ma non bisogna sottovalutare il peso di una crisi durata ben sette anni. Per diversi decenni il lavoro auto-nomo e le piccole im-prese hanno costituito in Italia un importante ammortizzatore sociale. Oggi però questa fun-zione è stata fortemen-te compromessa dal-la debolezza della no-stra economia. Ecco perché per rilanciare la crescita occorre che, accanto alla riforma del lavoro, ci siano anche interventi di so-stegno all’autoimpiego ed alle PMI”. Venturi ha anche ricordato come sia importante a questo fine affrontare con de-cisione le questioni dell’eccessivo peso fi-scale che va ridotto senza indugi ad imprese e famiglie e della spen-ding review: “Il Gover-no sta sciogliendo alcu-ni nodi rilevanti come quelli legati al Senato, alle Province, al pub-blico impiego. Ma è l’intera spesa che va rivista, analizzata, valu-tata e poi ridotta e riqua-lificata. “Il non si tocca nulla” è affermazione incauta e strumentale. Basti pensare alle frodi, agli sprechi ed agli abu-si che emergono in continuazione a partire dalla sanità per prose-guire con appalti e scandali vari. Ma vanno eliminati anche gli ec-cessi nel pubblico im-piego legati a promesse elettorali ed alle clien-tele. Inoltre non si pos-sono dimenticare le pluridecennali richieste di semplificazioni isti-tuzionali avanzate in particolare dalle Pmi. Ed occorre agire con

RubRIcA A cuRA DellA conFeSeRcenTI DI SIRAcuSA22 MARzo 2015, DoMenIcA • Sicilia 13• SpecIAle

decisione sul grave nodo della contamina-zione criminale e poli-tica, a partire dalle ma-fie protagoniste nei la-vori pubblici che ha portato ad un loro inse-diamento nel nord come segnalato dal rischio ‘ndrangheta, ormai for-temente radicata in re-gioni importanti come la Lombardia”. Venturi ha poi concluso rivol-gendo un appello a compiere, ognuno per la sua parte, un grosso sforzo per dare sostanza ad una crescita che an-che nel 2015 appare inferiore alle esigenze di ripresa del Paese: “ dobbiamo passare dalla logica del tassa e spendi a quella della spesa pubblica virtuosa, della riduzione del-le tasse, degli incentivi agli investimenti per dare un futuro positivo all’Italia e agli italiani”. Quando si parla di lavo-ro – spiega Mauro Bus-soni, Segretario Gene-rale Confesercenti – spesso ci si dimentica dell’occupazione indi-pendente, nonostante questa garantisca il 20% circa del Pil del Paese e 6 milioni di posti di lavoro, per la maggior parte concentrati nei 4 milioni di imprese ita-liane senza dipendenti. Spesso si tratta di donne e giovani, che hanno tentato l’avventura im-prenditoriale per ‘in-ventarsi’ un impiego: secondo i nostri dati, durante la crisi sono stati almeno 100.000 gli under35 che hanno provato la s t rada dell’impresa. Questo ruolo di “shock absor-ber” della disoccupa-zione italiana, però, è sempre più in crisi. Migliaia di lavoratori indipendenti che hanno interrotto nel corso di questi anni le loro atti-vità e non hanno potuto contare su alcuna forma di protezione sociale e di sussidio contro il ri-schio della disoccupa-zione. Una crisi nella crisi rimasta costante-mente nell’ombra, offu-scata dai dati più gene-rali e preoccupanti dell’aumento comples-sivo del tasso di disoc-cupazione. Per questo Confesercenti auspica la creazione di un Testo Unico del Lavoro Indi-

pendente, che preveda – fra gli interventi più urgenti – tassazione e contribuzione agevola-ta per i primi tre anni di attività delle nuove imprese, formazione continua per gli impren-ditori, tutele del reddito in caso di inattività temporanea o di cessa-zione di attività per crisi di mercato, e un particolare sostegno dell’imprenditoria gio-vanile e femminile, necessario per favorire l’avvio di attività in proprio da parte di la-voratori dipendenti espulsi dal mercato del lavoro”. Alla presenta-zione del Rapporto Confesercenti è segui-to un momento di ap-profondimento della discussione che ha visto partecipare il Ministro per il Lavoro Giuliano Poletti, il Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso e il Vice Presidente Na-zionale Vicario di Con-fesercenti Massimo Vivoli. “Non bastano nuove regole e nuove leggi per creare lavoro: senza un vero rilancio della crescita ed un piano di investimenti non sarà possibile cre-are nuova occupazione ed avviare la ripresa” – ha ammonito il segre-tario della CGIL Susan-na Camusso interve-nendo al dibattito”. Di diverso avviso il mini-stro Poletti: “attraverso il Jobs Act ed i decreti attuativi abbiamo favo-

rito le imprese ad assu-mere e diminuito il co-sto del lavoro” – ha detto durante il suo intervento alla tavola rotonda che ha seguito la presentazione del rapporto di Confeser-centi . “Le pmi rappre-sentano una parte fon-damentale della nostra economia – ha aggiunto – ma come tutti gli at-tori economici devono fare la loro parte, met-tendosi nella condizio-ne di competere attra-verso l’aggiornamento e l’innovazione, utiliz-zando gli strumenti e le tecnologie a disposizio-ne a partire da internet per la promozione e la vendita commerciale. Dalla sua parte il Go-verno, attraverso le ri-forme, sta contribuendo a rafforzare la credibi-lità del nostro Paese a livello europeo. Si trat-ta di un aspetto fonda-mentale, anche per af-frontare la partita del credito, fondamentale per il sostegno ed il ri-lancio del nostro siste-ma produttivo. Dobbia-mo andare oltre Basilea 3, servono nuove rego-le per il sistema banca-rio”. “La disoccupazio-ne è un’emergenza na-zionale, anche se molto di quanto fatto dal go-verno fino ad ora è stato positivo”, ha detto, nel suo interven-to, Massimo Vivoli. Ieri l’Inps ha fatto sapere che già 72mila imprese hanno fatto richiesta per assumere personale con

le nuove decontribuzio-ni. Un buon risultato, destinato a crescere: da un sondaggio che abbia-mo condotto sugli im-prenditori emerge che il 36% è intenzionato ad assumere nel corso dell’anno 1 o più dipen-denti a tempo indeter-minato, approfittando dei nuovi sgravi contri-butivi. E anche il nuovo contratto a tutele cre-scente ha attirato l’at-tenzione delle PMI. L’intervento sull’Irap, però, esclude dai van-taggi della legge di stabilità la maggior parte dei lavoratori stagionali, essenziali per le imprese del turi-smo. Si dovrebbe fare qualche sforzo in più: se la deduzione è stata estesa anche agli stagio-nali dell’agricoltura, si può fare anche con quelli delle imprese turistiche. E andrebbe fatto subito, visto sono in arrivo due gigante-sche opportunità di ri-presa per il settore, l’Expo e il Giubileo. Urgente anche la partita del credito: i prestiti alle imprese calano ormai da quattro anni, e il crollo sarebbe stato ancora peggiore se non fosse stato per i Confidi. Sbaglia chi pensa che la mancanza di credito danneggi solo le impre-se ormai decotte. Anco-ra oggi ci sono attività sane, che avrebbero tutte le carte in regola per partecipare alla ri-presa, costrette a stare

ferme o addirittura a chiudere a causa delle difficoltà esistenti per ottenere la liquidità necessaria. Dall’Europa sono arrivati – e arrive-ranno ancora – fiumi di liquidità, che però, nel passaggio all’economia reale, si sono trasforma-ti in ruscelletti in secca. Bisogna intervenire subito, o indeboliremo anche gli effetti dell’o-perazione di Draghi”.

Diminuiscono a gen-naio le esportazioniEsportazioni a genna-io diminuiscono del 4,2% rispetto all’an-no precedente e del 2,5% rispetto a dicem-bre. Lo comunica l’Istat che rileva per le im-portazioni un calo sem-pre del 4,2% rispetto all’anno precedente e un aumento dell’1% rispetto al mese pre-cedente. Il saldo della bilancia commerciale rimane però positivo per 219 milioni.La diminuzione con-giunturale dell’export – spiega l’Istat – riflette la contrazione delle vendite sia verso i mer-cati Ue (-2,6%) sia verso quelli extra Ue (-2,4%) ed è particolarmente ampia per i prodotti energetici (-18,2%). Tra le principali tipologie di beni esportati, solo le vendite di prodotti inter-medi sono in contenuta crescita (+0,3%). L’au-mento congiunturale delle importazioni, in-

vece, è la sintesi di una leggera contrazione degli acquisti dai paesi extra Ue (-0,4%) e di un più ampio aumento di quelli dai paesi Ue (+2,0%). La crescita degli ac-quisti di beni interme-di (+5,3%) e di beni strumentali (+2,1%) è rilevante. Nell’ultimo trimestre, rispetto al pre-cedente, l’export risulta in espansione (+0,5%). Al netto della forte contrazione dei prodotti energetici (-20,2%), l’incremento è più am-pio (+1,4%) e diffuso a tutti i comparti. A gennaio 2015, le esportazioni registrano una flessione in termi-ni tendenziali (-4,2%), determinata dalla dimi-nuzione delle vendite verso entrambe le aree: -4,7% per l’area Ue e -3,5% per l’area extra Ue. Per le importazio-ni si registra una con-trazione tendenziale di pari ampiezza (-4,2%), da ascrivere principal-mente all’area extra Ue (-8,5%). Al netto delle differenze nei giorni lavorativi (20 a gennaio 2015 contro i 21 di gennaio 2014), si rileva una flessione più contenuta sia per l’export (-0,1%) sia per l’import (-1,6%). A gennaio 2015 il saldo commerciale è positivo (+219 milioni). Questo risultato è la sintesi di un surplus con i paesi Ue (+452 milioni) e di un deficit con i paesi extra Ue (-233 milioni). Russia (-36,7%) e paesi MERCOSUR (-24,0%) sono i mercati che con-tribuiscono maggior-mente alla flessione dell’export, mentre le vendite verso gli Sta-ti Uniti sono in for-te crescita (+23,5%). La diminuzione del-le vendite di prodotti petroliferi raffinati è rilevante (-32,6%). Le importazioni da Russia (-40,2%) e paesi OPEC (-23,3%) sono in forte contrazione. In rilevante calo l’import di petrolio greggio (-41,1%) e di prodotti petroliferi raf-finati (-41,0%). A partire dal 1° gennaio 2015 l’a-rea Uem include anche la Lituania (Uem19). La serie storica Uem19 è stata ricostruita per fa-cilitare l’analisi dei dati.

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cUltURA • 14 Sicilia • 22 MARzo 2015, DoMenIcA

di Paolo Fai

Si può riscrivere un romanzo? La sto-ria della letteratura è piena di libri che, dopo la loro prima pubblicazione, sono stati rivisti dai loro autori e riediti in una nuova versione. Alla luce delle novità emerse dopo la pub-blicazione di alcuni dei «Quaderni neri» di Martin Heidegger, procederà a una revi-sione del suo roman-zo, «L’ombra di Hei-degger», lo scrittore e professore di filosofia argentino Juan Pablo Feinmann? Sono tra-scorsi dieci anni dalla sua prima edizione argentina, otto da quella italiana (pres-so Neri Pozza, nella scrupolosa e intensa traduzione di Lucio Sessa), e le affer-mazioni crudamente antisemitiche, che af-fiorano dal Quaderno 97, nel quale il filo-sofo di Friburgo non tace più sulla Shoah, giungendo a sostene-re che lo sterminio è stato un «autoan-nientamento» («Selb-stvernichtung») degli ebrei, in quanto quel popolo è “senza suo-lo”, “senza essen-za” e “senza mon-do”, fornirebbero a Feinmann altro ag-ghiacciante materiale per meglio definire il ruolo demoniaco che Heidegger ebbe nel concepimento e nell’attuazione del-la “soluzione finale” da parte di Hitler. Il romanzo, così come è, è tuttavia perfetto. Sarebbero dettagli in fondo superflui, quelli che si potreb-bero aggiungere, che nulla di più direbbero di quella figura de-moniaca, che infestò l’Università tedesca fino alla dissoluzione del Terzo Reich e che mai, fino alla mor-te, nel 1976, si pentì d’essere stato nazista.Da quell’inferno di ferocia assoluta riu-scì a evadere il prota-

l’ombra di heideggergonista del romanzo di Feinmann, il pro-fessor Dieter Müller, diventato nazional-socialista a causa di Heidegger. Infatti non lo era finché non ebbe ascoltato, nel 1933, il suo Di-scorso del Rettorato all’Università di Fri-burgo. Invitato nel 1943 a tenere delle conferenze, prima a Parigi, poi a Madrid, Müller da qui si rifu-gia in Argentina. Si “s-radica” dalla sua terra, dopo aver ca-

pito in quale abisso di abiezione era pre-cipitata la Germania di Hitler. Questo e tanto altro Müller scrive in una lettera, lunghissima e piena di tormenti, al figlio Martin – nato nel 1934, egli rivela nel nome l’idolatria del padre verso il Mae-stro – dopo che, ver-so la fine del 1948, viene scovato da al-cuni nazisti fuggiti nell’accogliente Ar-gentina. Si presenta-no a lui come uomi-

ideologia superomi-stica hitleriana aveva definito “sottouo-mo”, dice: «Sei im-mondizia e morirai nell’immondizia. A te chiedo perdono. Dinanzi a te sono colpevole. Sono quel che hanno fatto di te. Sono quest’im-mondizia che sei. O peggio. Perché sono un complice, che si credeva innocente, che aveva scelto di non sapere, d’igno-rare quel che in mio nome, nel “nostro” nome, nel nome della Germania, si faceva di te. Morirò, allora, con te, come immon-dizia e nell’immon-dizia, senza reden-zione». La seconda parte del romanzo è il racconto del fi-glio, che, vent’anni dopo il suicidio del padre, va a trovare il responsabile morale di quell’atto estremo. Porta con sé la Lu-ger con cui il padre ha posto fine ai suoi giorni. La mette sulla scrivania del man-dante morale di quel suicidio. Pur messo alle strette con una serie di domande che chiamano in causa la sua filosofia come correa della “malva-gità insolente” del Terzo Reich, il cui scopo era «spezzare l’uomo, uccidere la soggettività, elimi-nare ogni possibi-le identità», Martin Heidegger, senza fare una smorfia, si alza ed esce, dileguando-si nella Foresta nera di Todtnauberg. Non vuole chiudere i con-ti col passato. Non li chiuderà. Li chiu-derà Martin Müller, proprio l’anno della morte di Heideg-ger, il 1976, quando l’Argentina subisce il colpo di stato del-la giunta militare guidata dal generale Videla. Torna in Ger-mania, va a Friburgo e, da un ponte, getta nel fiume la Luger. Il passato, ora, è passa-to.

ni del Quarto Reich, molti dei quali sono stati suoi allievi, e vogliono coinvol-gerlo in quella nuo-va avventura, il cui Führer sarà Adolf Eichmann. Parteci-pa a una riunione, in cui vengono mostrati film e fotografie dei campi di sterminio, di Auschwitz. Delle molte fotografie che s’era portato via da quella riunione, ne conserva una sola, che tiene davanti al suo sguardo, alla sua

coscienza critica. «La foto che ho da-vanti – scrive Mül-ler al figlio – mostra un uomo portato verso le docce. Non lo trascinano. Non lo spintonano. Va, verso la morte, solo e nudo. […]. È un uomo così magro, così macilento che, a rigor di termini, non è più un uomo. È una “cosa”». Dieter Mül-ler tiene sullo scritto-io una Luger, lascito del padre che aveva combattuto nella Pri-ma Guerra mondia-le. Con quell’arma Müller pareggerà il conto aperto con gli ebrei tanti anni pri-ma. Rivolgendosi a quell’essere della foto, che l’aberrante

La storia della let-teratura è piena di libri che, dopo la loro prima pubbli-cazione, sono stati rivisti dai loro autori e riediti in una nuova versione

“Rien ne va plus”. Con la perentoria cadenza di un con-sumato “croupier”, il campionato dice basta alle chiacchie-re da bar dello sport, ai pronostici e alle supposizioni e serve sul piatto del cam-pionato, a mò di ca-cio sui maccheroni, una partita che sem-bra messa lì a bella posta per dargli più gusto e più sapore. Una partita che fino a poche settimane fa sarebbe stata di ordinaria ammini-strazione e che è diventata invece la chiave di volta di un intera stagione, il crocevia di un pro-gramma con annes-si sogni e speranze di una società an-cora giovane che ha però ereditato una storia che si avvici-na a grandi passi al

fortemente tattica, dunque, quella di oggi al D’Alcon-tres di Barcellona, sul cui risultato in-cideranno in modo determinante le strategie che i due allenatori, Raffaele sulla sponda dell’I-gea Virtus, e Ana-stasi su quella del Siracusa, avranno escogitato per supe-rarsi a vicenda. Il bi-glietto da visita che i giallorossi ostenta-no è di quelli che suggerirebbero se non proprio timore, quanto meno pru-denza e quindi qual-che accorgimento in più a difesa di un pari che in altre situazioni poteva anche rappresenta-re un buon risulta-to. Ma con soli due punti di distanza, quanto quelli che separano il Siracusa

22 MARzo 2015, DoMenIcA • Sicilia 15 • SpORt SIRAcUSA

Basket, al palakradina si inizia contro il costa D'Orlando il “tris” delle gare interne dell'AretusaTre partite alla fine della stagione e tutte da giocare davanti ai propri tifosi. Si comin-cia questa sera, ore 18 Palakradina, contro Costa d’Orlando formazione che punta ai playoff e che è reduce da otto vittorie con-secutive.Roster di ottimo livello, la squadra di Con-dello è indubbiamente una delle formazio-

Squalifica per Corrado Cultrera dalla Prima sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedi-mento disciplinare a carico dell'at-leta tesserato Fidal, visti gli articoli 2.5, 2.9, 3.2, 4.3.1 e 4,7.4.1 delle Nor-me Sportive Antidoping, ha inflig-ge all'atleta 4 anni di squalifica, a decorrere dal 20 marzo 2015 e con scadenza al 19 marzo 2019. Ha altresì condannato Cultrera alla sanzione economica di euro 2.000 euro e al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfeta-riamente in euro 378,00. E' stato disposto che la presente decisio-ne sia comunicata all’interessato, all’Upa, alla Wada, alla Iaaf, alla Fidal alla società di appartenenza ed all’Ordine dei Medici Chirurghi di Siracusa.

Squalifica per doping inflitta a Corrado Cultrera

ni più forti del girone, e verrà a Siracusa con il chiaro intento di dare continuità al lungo filotto di successi. Per la gara di do-mani coach Anastasi non potrà contare su Claudio Casiraghi. Infortunatasi domenica scorsa, l’ecografia, a cui si è sottoposto, ha evidenziato uno strappo al flessore destro e stagione di fatto finita per il numero nove bianco verde. Amaro epilogo di una stagio-ne disgraziata per l’atleta lombardo grande protagonista della vittoria di Cosenza.Ci sarà Francesco Messina che, malgrado non sia in perfette condizioni, metterà al servizio della squadra la sua grande espe-rienza. “Ci aspettano tre gare davanti alla nostra gente- spiega Alessandro Anastasi – e vogliamo onorarle nel migliore dei modi. Dispiace non essere al completo, soprattut-to l’assenza di Casiraghi. Costa d’Orlan-do è una delle squadre più forti, candida-ta al salto di categoria. La loro classifica e la qualità del roster parlano chiaro, ma non andremo in campo per fare la vittima sacrificale. Spero nell’apporto del nostro pubblico che dovrà sostenerci per tutta la gara”.

secolo di vita.”Rien ne va plus”, dunque, e la parola che passa al campo, un campo non facile, quello di una squadra che quando sembrava dovesse lottare per non retrocedere, gravata della zavor-ra di una crisi che sembrava irreversi-bile, ecco il colpo di reni, non nuovo per la verità nella storia della società giallorossa, che l’ha riportata a galla, a

ridosso delle prime, e oggi addirittura anche col ruolo di arbitro. Dipenderà infatti dal risulta-to del D’Alcontres se il Siracusa potrà mantenere la vet-

ta della classifica, anche se la sua po-sizione resta lega-ta al risultato che l’altra contendente, lo Scordia, riuscirà ad ottenere a Ca-stelbuono. Partita

dalla sua più imme-diata inseguitrice, un pareggio potreb-be non bastare se lo Scordia riuscisse a vincere, cosa per nulla improbabile, a Castelbuono. Az-zurri, quindi, co-stretti a giocare per vincere sul campo di una squadra forte di sette vittorie con-secutive che hanno portato la squadra di Beppe Raffaele al terzo posto, con un risultato che è le-gato, sì, all’impon-derabile, ma anche ai nomi di Giuseppe Mascara per gli az-zurri e di Antonio Isgrò per i giallo-rossi, i piedi buoni delle due formazio-ni, un doppio lusso per la categoria e le cui giocate varranno da sole il prezzo del biglietto. Armando Galea

Al “D’Alcontres” di Barcellonail campionato alla resa dei contiPartita fortemente tattica fra due squadre in possesso di buona tecnica che affidano le loro chances ad Antonio Isgrò e a beppe Mascara, un doppio lusso per la categoria

Il PRIMATo Del SIRAcuSA All’eSAMe Dell’IGeA vIRTuS

Page 9: Libertà Sicilia del 22-03-15.pdf

SpORt • PAGInA 16 • 22 MARzo 2015, DoMenIcASicilia

Calcio a 5 A1/F, Le Formiche serrano le file per affrontare le brindisine “Real Five Fasano”

la bianca:“chiedo alle ragazze lavorodi squadra e grande generosità”

Al Palalobello per basile e compagne arriva la corazzata Five Fasano quinta forza del campionato

calcio, palazzolo tre gare per sperare nei play offTre gare da vincere per poter pronun-ciare forte la parola play-off e sperare anco-ra, attraverso gli spareggi o, eventualmente, tramite un pos-sibile ripescag-gio, di giocare la prossima stagione nel campionato di Eccellenza.E’ a speranza del Palazzolo, che oggi po-meriggio, sul sintetico del centro spor-tivo “Erg” di Siracusa, affronterà lo Sporting Priolo in quella che rappresenta la prima di tre finali. Si trat-ta di una gara fondamentale per i giallover-di, che, oltre a conquistare i tre punti, devo-no cominciare a rivolgere lo sguardo alle altre gare che si disputeranno in contemporanea in vista di quel-la che sarà la classifica finale.Per l’ccasio-ne, tuttavia, il Palazzolo dovrà fare a meno dello squalifi-cato Aglianò: tra i pali, dun-que, giocherà Navanteri. Ben poche, per il resto, le novità rispetto alla formazione che lo scorso fine settimana aveva battuto l’At-letico Catania allo “Scrofani Salustro”.

Nuova sfida ca-salinghe per Le Formiche Siracusa che domani, con inizio alle ore 17 al PalaLobello af-fronteranno il Real Five Fasano nella 24° giornata del girone C di Serie A del campionato di calcio a 5. Una prova da non man-care per la forma-zione aretusea che nella terz'ultima giornata della sta-

gione si ricompatta e ritrova due im-portanti protago-niste del panorama aretuseo, Laura Malato e Martina Steno. Tutte pronte all’appello di mi-ster Toti La Bian-ca le blu aretusee si sono allenate al meglio in settima-

na per preparare la sfida contro Fasa-no, attualmente a + 10 in classifica, al l’ inseguimen-to del gruppetto di testa composto da Salinis, Locri e Salandra. Dopo un inizio incerto la squadra guidata da mister Panna-

rale ha ingranato la marcia giusta, scalando la classi-fica e conquistan-do con caparbietà il quarto posto in piena zona play off. Reduci dall’ottimo pari imposto do-menica scorsa alla vicecapolista Ita Salandra, le brindi-sine si giocheranno il tutto per tutto per consolidare la po-sizione in classifi-ca e tenersi lontane dalle dirette inse-guitrici Futsal P5 e Bisceglie. La gara d'andata tra Le Formiche e Fasano terminò in pareg-gio con il risultato di 2-2 domani, con dieci punti di dif-ferenza, si affron-teranno due squa-dre sicuramente diverse ma non meno motivate a portare a casa il ri-sultato. Dal canto suo la compagine aretusea non vorrà sfigurare davanti al pubblico amico del PalaLobello, per

capitan Guardo e compagne si pro-spetta una nuova prova d’orgoglio per mettere al si-curo i tre punti e confermare i due risultati utili con-secutivi maturati nelle ultime gior-nate, contro Iron Team e Posenza. “Alle mie ragazze chiedo ancora una volta una grande prova di cuore – dichiara mister La Bianca. Non sarà facile, - aggiun-ge – il Fasano si è rafforzato durante il suo cammino e adesso vanta un buon organico e grandi potenzia-lità, fattori che dovremmo affron-tare con il giusto atteggiamento, la-voro di squadra e grande generosità, risorse indispensa-bili che ho visto in campo contro l’I-ron Team e voglio rivedere contro tutte le avversarie che affrontiamo!”. Le convocate: Ba-sile, Guardo, Gre-co, Zagarella, Ma-gliocco, Trigilio, Firrincieli, Pitino, Cerruto, Malato,

In foto, le Formiche

Settimana amara per la pallanuoto maschile are-tusea. L’Ortigia di mister Leone, cade in malo modo al “Paolo Caldarella” con-tro la capolista Civitavec-chia. Senza gli squalificati Lisi e Danilovic non rie-scono a contrastare il gio-co dei laziali chiudendo il match con il risultato “se-vero” di 4-15. Adesso per i biancoverdi è obbligatorio ricompatta-

re le file per non perdere il treno dei play off. Si inter-rompe la strisci positiva dei ragazzi di mister Baio, costretti alla resa da una agguerrita Latina in cerca di punti salvezza. Per Ca-milleri e compagni fatale è stato il secondo set che ha dato il margine di van-taggio ai laziali che hanno gestito fino alla fine con il punteggio di 12-9 Anthony M. Bianca

L’Ortigia e la 7 Scogli costretti alla resa dalle due formazioni laziali

PAllAnuoTo A2 MASchIle