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LA RIVISTA DEL LA RIVISTA DEL TREKKING 251 CLEMENTI EDITORE Euro 4 Novembre Dicembre 2011 Anno XXVIII Mensile Nr. 10 Clementi Editore s.r.l. 43100 Parma Sped. in a. p. 45 art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Milano &OUTDOOR www.trekking.it 251 CLEMENTI EDITORE Verso Lʼinverno Verso Lʼinverno ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA COP tr 251 altra.qxd:testata TREK outdoor 193 28-10-2011 12:38 Pagina 1

Presentazione del numero 251 di TREKKING&Oudoor

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Presentazione del numero 251

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CLEMENTI EDITORE

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ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURAITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA

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La stagione fredda è arrivata, e noi di TREKKING&Outdoor abbiamo scelto per voi i contestipaesaggistici più adeguati a vivere la dimensione outdoor che caratterizza questo particolare periododell’anno. Se è vero che le ore di luce a nostra disposizione diminuiscono, le temperature scendono,

e la natura modifica il suo volto, sono proprio i mesi di novembre e dicembre ad offrireinteressantissime opportunità per conoscere e apprezzare il fascino di innumerevoli ambienti, tuttida scoprire al ritmo lento dei nostri passi.

Verso

Lʼinverno

Alpe di SiusAlpe di Sius

A DUEMILA METRI, SULLO SFONDO DELLE SILHOUETTE DI PIETRA DELLO SCILIAR,DEL SASSOLUNGO E DEL SASSOPIATTO, LA POESIA DELL’INVERNO CAMBIA VOLTO

ALL’ALTIPIANO PIÙ GRANDE D’EUROPA. QUANDO LA NEVE RIDISEGNA IL PAESAGGIO,L’ALPE DI SIUSI REGALA ATMOSFERE DA FIABA E PROPOSTE OUTDOOR SU MISURA:QUI, NEL CUORE DELLE DOLOMITI, OGNUNO TROVA LA PROPRIA DIMENSIONE

inverno outdoorinverno outdoor

32 • TREKKING • novembre - dicembre 2011

U n mondo a parte, disegna-to dai profili eleganti deimonti pallidi, dalle linee

morbide dei pianori erbosi edalla presenza dell’uomo che hasaputo cogliere e rispettare leesigenze di un ambiente natura-le di inestimabile valore, dovel’armonia tra gli elementi delpaesaggio si svela al primosguardo.All’ingresso occidentale delleDolomiti, nell’abbraccio dellecime “patrimonio dell’umani-tà” UNESCO, si apre il piùgrande altipiano d’Europa, 56chilometri quadrati di natura esplendore.AL

TOAD

IGE

sisi

TESTO DI ELISA CANEPA / FOTO DI ARCHIVIO ALPE DI SIUSI MARKETINGLAURIN MOSER, MICHAEL REUSSE, ANDREA ZECCHINI

paesipaesidipintidipinti

TESTO DI ELISA CANEPA / FOTO DI ENRICO BOTTINO, GIACOMO CANEPA E GIULIA FAVERO

COLORI E FORME, RACCONTI FUORI DAGLI SCHEMI, FACCE E OCCHI DISEGNATI

DA MANI INVISIBILI, COME UN ESERCITO CHE VIENE IN PACE A PRENDERE POSSESSO

DI MURI SPESSI, DI INTONACI CONSUMATI, DI PIETRE STRETTE NELL’ABBRACCIO

DI UN VECCHIO BORGO. A PIEDI TRA I PAESI DIPINTI, MEMORIE CONSEGNATE AI MURI,PER CONSERVARE LE TRACCE DEL PASSATO CON IL LINGUAGGIO DEL PRESENTE

Così, da un angolo qualsiasi, nascosto nel minuscolo dedalo divie antiche, si accede a un universo narrativo svelato poco apoco, al ritmo dei passi che cercano altro colore, altre storie in

fondo ai vicoli, sulle case basse dai camini fumanti, nell’apertura dibelle piazze, sui muretti che delimitano le strade e poi ancora neivoltini, negli archi, sulle porte e sugli stipiti, perfino sulle fontane.

TREKKING • novembre - dicembre 2011 • 41

Le superfici di pietra di Sennariolo, piccolo borgo sardonon lontano da Tinnura, sembrano prendere vita lasciandointravedere un mondo rurale e antico che riprende vitasull’intonaco dipinto.

ALLA SCOPERTA DELMONTE CIRCEODOVE NACQUE IL MITO DELLA MAGACIRCEE DEL SUO INCONTRO CON L̓EROEOMERICO ULISSE

OmeroOmeroC’era una voltaC’era una volta

TESTO DI CARLO ROCCAFOTO ARCHIVIO PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO Un’anfora sui fondali tra San Felice Circeo e la Torre Olevola.

Quest’area era percorsa dalle navi commerciali romane che spessotrovavano riparo presso il promontorio.

TREKKING • novembre - dicembre 2011 • 47

Avederlo da lontano ergersi dal blu del Tirreno, nella luce sottile dell’alba mediterranea, il promon-torio del Circeo sembra proprio lei, Eea, l’isola leggendaria dell’Odissea, l’antica ed eterna dimo-ra di Circe. Tanto è sottile la striscia di terra che lega il monte al continente e tanto il suo profilo

si staglia sulla pianura circostante, che davvero chi arriva dal mare può pensare di avvicinarsi a un iso-la, anzi, a quell’isola nella quale secondo Omero un giorno uomini e dei si sono incontrati. Non solol’Odissea, ma anche la successiva tradizione letteraria hanno individuato nel monte il luogo dove Ulis-se ebbe un giorno a fermarsi dopo aver peregrinato, sotto il giogo dispettoso degli dei, da una spondaall’altra del Mediterraneo.

LAZIO

Lungo il promontorio del Circeo si aprono numerose grotteche furono abitate prima che l’uomo conoscesse la scrittura.La grotta delle Capre, di Guattari e quella del Fossellone sono soloalcune tra quelle interessate da ricerche paleontologiche a partiredagli anni Trenta del secolo scorso.

Ultimi passi prima di arrivare sulla sommità del Circeo.

Un muflone sull’Isola di Zannone,questi animali furono quiintrodotti nel 1922 e ancora oggicontano una trentina di esemplari.

I l bianco delle Prealpi lombarde innevate fa da corniceal ramo orientale del Verbano, dove lungo le sue rivesono raccolte alcune fra le più belle ville d'Italia. Lus-

suose residenze storiche sono circondate da splendidigiardini dove all’alba l’odore delle foglie intrise di rugia-da è fonte di sensazioni forti.Sulle placide acque del lago si specchiano parchi guar-diani di piante monumentali e punto di riferimento pergli amanti della botanica.

La luce delVerbanoorientaleLa luce delVerbanoorientale

TESTO DI ENRICO BOTTINO / FOTO DI ENRICO BOTTINO E FRANCO VOGLINO

TREKKING • novembre - dicembre 2011 • 51

UNA SERIE DI FAVOREVOLI COMBINAZIONI GEOGRAFICHE SONO RESPONSABILI DEL BENE PIÙ IMPORTANTE DEL LAGO MAGGIO-RE: IL CLIMA DELL’ETERNAGIOVINEZZA. LA SALUBRITÀ DELL’ARIA E LA DOLCE MITEZZA DELLE TEMPERATURE NELLA STAGIONE FREDDA SONO PRIVILEGICLIMATICI CHE IL VERBANO POSSIEDEE CHE TROVANO IMMEDIATO RISCONTRO IN QUELLA RISORSA CHE È OGGIL’ATTIVITÀ PORTANTE DELLA SUA ECONOMIA: IL TURISMO. METTIAMOCI IN VIAGGIO LUNGO LE RIVE ORIENTALI CHE HANNONUTRITO LA POESIA E LA SENSIBILITÀDI POETI E SCRITTORI DEL NOVECENTO

LOMBA

RDIA

Maccagno, cittadina residenziale raccolta attorno alla foce del torrenteGiona, nel medioevo aveva il privilegio di battere moneta propria.

Tratturile vie dei pastori

56 • TREKKING • novembre - dicembre 2011

TESTO DI ARTURO CUCCIOLLA / FOTO DI ARTURO CUCCIOLLA E MICHELE PESANTE

I TRATTURI DI PUGLIA, COINCIDENTI IN PARTE CON LE GRANDI VIE ROMANE QUALI

L’APPIA E L’APPIA-TRAIANA, SONO IL PRODOTTO DI UNA STORIA ANTICHISSIMA,CHE SI PERDE NELLA NOTTE DEI TEMPI. LUNGO QUESTE INTERMINABILI VIE

ERBOSE, COME DEL RESTO IN TUTTA L’AREA MEDITERRANEA, SI SONO MOSSI NEI

SECOLI MILIONI E MILIONI DI ANIMALI, PECORE SOPRATTUTTO, PER SEGUIRE

L’ANCESTRALE RITMO DELLE STAGIONI E DEGLI ERBAGGI, SOSTENENDO IL CICLO

VITALE E L’ECONOMIA FONDAMENTALE DELLE COMUNITÀ RURALI

D alle origini più lontane dell’allevamento alla rivoluzione industriale,e anche oltre, fino a tutta la prima metà del ventesimo secolo, il ci-clico discendere autunnale delle greggi dalle vette appenniniche

abruzzesi, molisane e lucane, per svernare nelle pianure adriatiche pu-gliesi e il loro ritorno sulle montagne alla ricerca dei freschi pascoli esti-vi si è ripetuto, sia pure con periodi di splendore alternati a periodi di de-cadenza, con logiche immutabili che hanno dato vita ad un’economia ea una cultura fortemente radicate nei luoghi e negli uomini di Puglia.

PUGL

IAIl gregge al passaggio del torrente Candelaro durante la transumanza dell’ottobre 2011verso la masseria Signoritto

N on è difficile individuare le cause che hanno spinto le popolazioni montane a lasciare i loropaesi e a scendere nelle zone più produttive della pianura: dalla scarsità dei servizi forniti a chiabitava stabilmente in montagna, alla povertà della vita contadina rispetto a quella cittadina,

legata ai ritmi lenti della natura. Le montagne sono state abbandonate velocemente e il territorio diCastelmagno, nell’alta Valle Grana, è un esempio di questo esodo forzato. Da quindici frazioni esi-stenti negli anni Cinquanta, oggi ne sono rimaste abitate solamente cinque: Campomolino, Collet-to, Chiappi, Chiotti e Nerone.

PaesifantasmaPaesifantasmaTESTO DI MICHELA DEL TORCHIO / FOTO DI MICHELA DEL TORCHIO E CLAUDIO TROVA

Valle Grana: frazioni abbandonate

PIEM

ONTE

MATERIALI SEMPLICI COME LA PIETRA E IL LEGNO RACCONTANO IL CALORE DELPASSATO E LA DIFFICILE VITA IN MONTAGNA. CAMMINIAMO TRA ANTICHE BORGATEE CASE DAL SAPORE ANTICO, LONTANI DALLA TRAMA LARGA DELL̓ ANTROPIZZAZIONEDELLA VICINA PIANURA, NELLA SPERANZA CHE QUESTE FRAZIONI OCCITANENASCOSTE DALLA RIGOGLIOSA E INCONTAMINATA NATURA DELLA VALLE GRANACONTINUINO A CONSERVARE LA MEMORIA DEL PASSATO

TREKKING • novembre - dicembre 2011 • 65

e recuperi lontani

Bocchettaun valico e tante storie da rac

TESTO E FOTO DI ENRICO BOTTINO

V ie campestri e antiche mulattiere, percorse da carovane dimuli, sono state soppiantate dall’autostrada e dalla ferro-via, direttrici veloci che hanno incanalato lungo la Valle

Scrivia il traffico tra Genova e la pianura padana. La Val Lem-me è caduta così in un benefico isolamento che ha permessola conservazione dell’ambiente naturale e il permanere delletestimonianze passate.

772contare

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LIGUR

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IEMON

TE

Il ponte dei Pagani di Voltaggio, punto di confinedel dominio genovese nel 1100, insieme aMontalto e Savignone nell’Oltregiogo, e Monacoe Portovenere sulla parte costiera.

In basso: il passo della Bocchetta fu resocelebre da Fausto Coppi durante le suememorabili scalate del Giro dell'Appenninotanto che sul valico è stata posta una stelein suo ricordo.

sto breve viaggio, risalgo velocemente la stra-da a tornanti che porta fino alla partenzadella Funivia dei Piani d’Erna.Sulla destra del piazzale, ben visibili, si tro-vano i cartelli indicatori per il sentiero cheporta al rifugio Stoppani; seguendolo su unamulattiera lastricata che risale bei boschi dicastagno, dopo una mezzora arriviamo albivio che, verso sinistra, conduce all’attaccodella ferrata. Ancora pochi minuti su ripidi efaticosi sfasciumi calcarei ci permettono diarrivare all’attacco della Gamma Uno, ilnostro obiettivo.Imbrago, longe, mezza bottiglia d’acqua nel-lo zaino e poi le mani, golose, si aggrappanoai primi appigli di ottimo calcare.

Una piccola grande avventuraL’attacco, come accade quasi sempre sulle vieferrate moderne, è il tratto più difficile del-l’itinerario, così da scoraggiare dall’inizio chinon fosse sufficientemente allenato e prepa-rato ad affrontare la roccia verticale. Ci sialza subito, infatti, su due paretine verticali,concatenate da catene e scale, abbastanzaatletiche e tecniche, che permettono diacquistare velocemente una cinquantina dimetri di dislivello. L’itinerario attrezzato,caratterizzato da lunghe scale verticali e atratti anche strapiombanti, prosegue senzainterruzioni né punti di pausa, con una sug-gestiva verticalità che permette, fin dai primipassaggi, di ammirare magnifici scorci sul-

l’ambiente circostante: oltre a Lecco e al suo“ramo” del lago di Como, le ultime propag-gini delle colline brianzole punteggiate dairiflessi cobalto di altri specchi d’acquamino-ri che circondano il territorio lecchese, e poile montagne, che, con denti di sega semprepiù accentuati man mano che lo sguardo sirivolge verso Nord, circondano come unaimponente muraglia la contigua Valtellina.La salita procede con passaggi più o menoimpegnativi fino al punto chiave, due cavid’acciaio che permettono di superare unapiccola ma scoscesa forra. È un passaggio“alla Tirolese”, relativamente facile ma asso-lutamente spettacolare: le mani ben stret-te sul cavo superiore, i piedi in equilibriosul cavo inferiore, e poi ci si stacca dallasolida roccia per ondeggiare nel vuoto...una sensazione magnifica, amplificatadalla scenografia che sta alle nostre spalle.Con un po’ di prospettiva, sembriamoletteralmente sospesi sulle acque blu dellago, seicento metri sotto di noi...Alla fine, Riccardo, che da poco si è avvi-cinato a questa entusiasmante attività,darà questo giudizio: “Da neofita, per mequella di Lecco è stata un’esperienza emo-zionante e indimenticabile! Ciò che rendeunica e irripetibile questa via ferrata è losplendido ambiente in cui è inserita,infatti questo percorso sembra sospeso suuno spettacolare paesaggio di laghi emontagne”.

U na splendida giornata dimetà ottobre, con tem-perature quasi estive in

questo bizzarro clima che or-mai sembra non voler rispetta-re alcuna regola. I riverberi giàautunnali delle latifoglie sulleacque del lago, increspate dauna brezza leggera, ammalianolo sguardo per poi perderlo neiprofili lontani ma perfetti delleAlpi svizzere.

Ho accompagnato papà a Lecco per unaconferenza, ma con una simile giornata nonci penso proprio a chiudermi in una salacongressi. Il Resegone è lì, proprio sopra ilcentro città, e in quest’aria cristallina e puli-ta dal vento che arriva da occidente sembradi potervi scorgere ogni ruga, ogni fessura.Un’invito irresistibile per qualsiasi appassio-nato di arrampicata.A casa mi sono documentato e so che suigradoni dello spigolo Ovest, che dalla miaprospettiva sembra staccarsi proprio dai tet-ti delle ultime case, è tracciata un’entusia-smante via ferrata... nonmi serve altro. ConRiccardo, l’amico con cui condivido questapassione e che mi ha accompagnato in que-

Sospesi sullago LOM

BARD

IATESTO DI ATTILA DALLA PALMA / FOTO DI MICHELE DALLA PALMA

74 • TREKKING • novembre - dicembre 2011

Superstrada Milano-Lecco;da Lecco seguire le indicazioniper Funivia Piani dʼErna.

Ferrata moderatamente impegnativa, che offre a chivoglia avventurarsi in un’arrampicata diversa dal so-lito una spettacolare e magnifica vista sui quindicilaghi che fanno di questa zona un importante baci-no idrico. Descrizione: dal parcheggio si imbocca ilsentiero nr.1, che si trova sul fianco destro del piaz-zale e conduce al rifugio Stoppani. Dopo circa 25minuti si trova sulla sinistra un cartello che segnauna deviazione per giungere fino all’inizio della fer-rata, che si raggiunge con altri 10 minuti di avvici-namento. La Gamma Uno è attrezzata con grossecatene in ferro, che rendono più scomoda la salita ri-spetto al cordino d’acciaio, e sono la sua unica pec-ca, largamente compensata però dal panorama edalle comode scale che facilitano la risalita. La ferra-ta infatti è caratterizzata da lunghe scale di diverselunghezze che, sviluppandosi in verticale, fannoguadagnare velocemente quota. L’itinerario risultainteressante grazie a svariati passaggi su roccette cheobbligano a simulare l’arrampicata sportiva, dandomolta soddisfazione anche ai salitori meno esperti.Circa a metà della risalita un balconcino offre unacomoda sosta per riposare; da qui parte una devia-zione che porta chi non se la sentisse di proseguirefino al rifugio Stoppani. Seguendo la ferrata invecesi giunge ai piedi del secondo dente, da salire an-ch’esso su scale e roccette, che sono però interrottead un tratto da un tratto su ponte tirolese affacciatosulla valle. Superato il temerario passaggio si è ormai

verso la fine della ferrata, che dopo alcune scale edun altro ponte molto più semplice del primo si con-clude alla croce posta su Cima Erna (m 1350). Ladiscesa può essere effettuata con la funivia oppureseguendo il sentiero verso il rifugio Stoppani che ciriporta fino al parcheggio in circa 1.30 ore. I piùesperti e allenati, che non si accontentano solo del-l’itinerario descritto, possono proseguire fino allaferrata Gamma Due (molto più difficile di questadescritta) con un’altra ora e mezza di avvicinamentoe altre 4 ore per la ferrata. Questo itinerario richiedeesperienza e una partenza mattiniera trattandosi diun giro molto lungo e impegnativo.Via Ferrata Gamma Uno

sul ResegoneLocalità di partenzaPiani dʼErna (m 625)Località di arrivoPizzo dʼErna (m 1350)DifficoltàAD (Abbastanza Difficile)Dislivello�700 metri circaTempo di percorrenza3 orePeriodo consigliatotutto lʼanno, ideali i mesi autunnalie primaverili

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Itinerari� sicurezza sui sentieri con

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IA QUANDOLA STAGIONE ÈORMAI FINITA SULLEPARETI ALPINE, IL RESEGONE, MONTAGNA CHEDOMINA LECCOE IL SUO LAGO, IN AUTUNNOÈ UNA METAIDEALE PER GLIAPPASSIONATIDI ARRAMPICATAE VIE FERRATE

OUTDOORitinerari e viaggi nella natura

vie ferrate

UN ANTICO PROVERBIOARABO RECITA:“L'ARIA DEL PARADISOÈ QUELLA CHE SOFFIATRA LE ORECCHIE DIUN CAVALLO”.I MONTI DELLA TOLFASONO IL LUOGO DOVELʼUOMO ASCOLTAIL SUONO DI QUESTʼARIA

Monti dellaMonti dellaI BUTTERI NELLA TERRA DI CONFINEI BUTTERI NELLA TERRA DI CONFINE

Robert Redford in un indi-menticabile film degli anninovanta sussurrava ai caval-

li. Parlava con loro in un lin-guaggio fatto di gesti, odori,complicità. La realtà è però lon-tana da quello che racconta illungometraggio tratto dal ro-manzo di Nicholas Evans. Nonsi sussurra ai cavalli, nonbisognaconsiderarli al pari degli esseriumani, non si trattano come fra-gili porcellane. È anche vero chela relazione tra questo nobileanimale e la figura mitica delbuttero va oltre il linguaggio for-male comunemente usato tracavallo e cavaliere, coinvolge en-trambi gli attori in un rapportocarico di emozioni e rispetto.

TolfaTolfa LAZIO

TRA PASSATO E PRESENTETRA PASSATO E PRESENTE

TESTO DI GIOVANNI SANTURBANOFOTO DI MARCO SANTURBANO

TREKKING • novembre - dicembre 2011 • 77

Il cavallo e il buttero, due realtà legateda un unico cordone ombelicale cherischiano di estinguersi per sempre difronte alla moderna zootecnia di profitto.

SULLE TRACCE DI PASTORIE GREGGI

MemoriaMemoria

TREKKING • novembre - dicembre 2011 • 83

U na traccia che sfiora spettacolari balconate panoramiche, gli scarponi che si alternano senza inter-ruzione sul verde prato e sulla nuda roccia: ha inizio così l’intrigante avventura tra irreali paesaggid’alta montagna e cieli tersi e senza confini. Dalle rupi appenniniche, passando per le aspre e pos-

senti giogaie della Marsica, le nude creste del Gran Sasso fino alle incantevoli dorsali della Maiella e gliintensi profumi della macchia mediterranea: pensavamo di conoscere l’Abruzzo ma, mai prima di averpercorso in lungo e in largo i sentieri sulle montagne selvagge tra il Godi e la Marsica, eravamo riuscitia entrare così profondamente in contatto con questo splendido patrimonio naturale.

ABRU

ZZO

LA LIBERTÀ DI ANDARE OLTRE...UN AFFASCINANTEITINERARIO IN ABRUZZOSULLE TRACCE DIPASTORI E GREGGI

ruraleTESTO E FOTO DI ANDREA PERCIATO E MARIA RITA LILIANO

rurale

Khmer

TESTO DI SILVIA DELLA ROCCA / FOTO DI MICHELE DALLA PALMA

Nel regno dei

RIEMPIONO OCCHI E PENSIERI LE SUGGESTIONI ANTICHE DI ANGKOR, LE CORSEDEI BUFALI NELLE RISAIE, LA MAGIA DEI VILLAGGI GALLEGGIANTI, LE ATMOSFEREPIRATESCHE DELLA COSTA AFFACCIATA SU PROFILI DI ISOLE CHE SEMBRANOUSCIRE DA ROMANZI DʼAVVENTURA...UN MONDO DʼACQUA FA DA PALCOSCENICOAD UNA DELLE CIVILTÀ PIÙ ANTICHE E AFFASCINANTI, E PER MOLTI VERSI ANCHEMISTERIOSA, DEL SUDEST ASIATICO

86 • TREKKING • novembre - dicembre 2011

CAM

BOGI

A

Ci sono emozioni che nonsi possono comprare. Siafferrano nel momento in

cui accadono e rimangonoimpresse, per sempre, nellamemoria.Come questo tramonto, avvol-to dall’odore di pioggia delmonsone e fumi di pesce fritto.

Momento intriso di magia, mentre ilgiorno si scioglie nell’indefinito del buioconfondendo e ammorbidendo ogni pro-filo. Adesso reso drammatico dal coloreplumbeo di nuvole cariche d’acqua chesembrano abbracciare, infradiciandola, lacampagna cambogiana.Nel bicchiere di birra su cui scivolanogoccioline di ghiaccio, straordinario con-trasto con l’afa soffocante dell’aria ferma,si riverberano colori cangianti, effimeresfumature d’arcobaleno di mille lucicolorate si rincorrono nelle rughe liquidedelle pozzanghere, frenesia di vita cheesplode, festosa, nella torrida sera agosta-na di Siem Rap.Affacciato da una vecchia terrazza colo-niale sulla piacevolmente caotica stradadei locali alla moda, rivivo suggestioni,che non potranno più tornare, già assor-bite nel leggendario quartiere francese diNew Orleans, prima che la furia del Mis-sissipi lo confinasse nella memoria.E mi stupisco nell’osservare, all’esattoestremo del mondo, quella malizia esteti-ca, tutta francese, di ringhiere in ferroche l’umido tropicale ha arrugginito,decorazione di terrazze che incornicianoquesto bazar turistico nel cuore del regnodi Angkor.Per nulla diverso da un qualsiasi happyhours di Rimini, Miami, Taormina oNew York.Ma è solo una bolla di luci e modernitànell’immobile universo di uno dei paesipiù affascinanti del Sudest asiatico.Uno qualsiasi delle decine di tuctuc,colorati mototaxi parcheggiati ovunquealla rinfusa in questo piccolo caos metro-politano, in pochi minuti, può traspor-tarmi indietro nella memoria, favoritadall’assoluto del buio che avvolge i confi-ni di una delle più splendide storie dellaciviltà umana, quella che racconta lestraordinarie vicende dell’impero Khmer.

(Michele Dalla Palma, sera di pioggiaa Siem Rap, agosto 2011)

Il GPS ha rivoluzionato l’approccio alle attività outdoor divenendoun’autentica “guida esperta” capace di accompagnarci, se correttamenteutilizzato, su ogni itinerario.In collaborazione con , leader nel settore

Si può fare un GPS con

Sulla doppia pagina:la confezione base comprende il navigatore, ilmanuale di avvio rapido e il cavetto USB. Cosapoter chiedere di più ad uno strumento cosìversatile? L’aggancio-moschettone di serie;particolarmente affollata la pagina dei satellitiin modalità ricezione GPS+Glonass.

della strumentazione GPS dedicata all’outdoor, eccoci a un nuovoappuntamento di questo “corso sul campo” che insegna a sfruttareal meglio, nell’uso pratico, tutte le funzionalità di questo utile – a volteanche indispensabile – strumento tecnologico.

Da oltre dieci anni Etrex è il modello di navigatore GPS di Garmin tutto contenuto – senza fron-zoli: design spartano, funzioni essenziali, menu semplici e nessun orpello per contenere il prezzodi vendita ad un livello molto, davvero molto conveniente.

Oggi si ripropone con un sacco di novitàinteressanti, un ricevitore GPS+Glonassdavvero eccellente e, ovviamente, un solotasto per gestire praticamente tutte lefunzioni. Il nuovo Etrex 30 supera vera-mente ogni aspettativa. Siamo abituati ariconoscere questo modello “entry level”di Garmin come quello più amato dacacciatori, guardiaparchi e tutte quellecategorie che puntano più al concreto,all’essenziale e alla praticità anche a costodi rinunciare alla “chicca” o alla novitàesclusiva. Ebbene, oggi per tutti è dispo-nibile un prodotto veramente più com-pleto che mai.

Come si colloca il nuovo Etrex?Difficile inquadrarlo, questo modello diGarmin oggi è più che mai uno strumen-to trasversale che prende da tutti gli altrimodelli quanto ognuno di essi, singolar-

mente, ha di pratico e funzionale. È dota-to di bussola a tre assi e altimetro baro-metrico con funzione di visualizzazionedel grafico come i modelli di più altagamma, gestisce tutti i tipi di cartografiadedicata Garmin adattandosi a fungereora da GPS per l’escursionismo, ora anavigatore automobilistico in caso dibisogno. È robusto e dotato di connessio-ne USB e slot per schede di memoriamicroSD. La dimensione è compatta,con un display transflective a 65000colori ben luminoso, anche se di soli2,2”, ed un formato simile ai GPS damanubrio ottenendo così il vantaggio diessere poco ingombrante ed effettiva-mente utile anche come GPS per la bici-cletta grazie alla possibilità di essereaccoppiato ai vari sensori (i settaggi sononel menu “centro fitness”) e all’ormaionnipresente attacco Garmin a slitta che

permette di condividere tra tutti i model-li i vari accessori quali cradle per il veico-lo, attacchi manubrio, moschettoni e viadicendo. Il display, dicevamo, è più pic-colo rispetto ai nuovi modelli e non ètouchscreen, a tutto vantaggio dellarobustezza senza compromessi, per gesti-re tutte le funzioni vi è un comodo joy-stick che rende la navigazione tra i menuaddirittura più pratica rispetto al joypadtipico della serie 60-62. Il software utiliz-za un sistema di gestione delle pagine cheper molti anni è stato il cavallo di batta-glia di Garmin e che ancora oggi a parermio è il più funzionale: si possono navi-gare le pagine tramite menu a icone osemplicemente sfogliando una serie dipagine preferite in sequenza premendoripetutamente un solo tasto. L’ordine e iltipo di pagine da far comparire nellasequenza è personalizzabile. Nella stra-

un solo tasto?TESTO E FOTO DI MASSIMO RAVARA

Anche se Nikon, fin daisuoi esordi nel mondodellʼimmagine, oltre

mezzo secolo fa, ha abituatola comunità universale deifotografi ad autentiche rivolu-zioni che hanno cambiato lefrontiere dello scatto, riesceancora a stupire oggi, in unmondo in cui la tecnologiasembra ormai senza segreti eparte integrante della quoti-dianità.Qualche giorno fa, in contem-poranea mondiale nelle piùimportanti metropoli di tutti icontinenti, ha presentato lʼar-chetipo – definito non a caso“alba” - di quello che sarà infuturo lo strumento fotografi-co. Un futuro che si può giàtenere in mano oggi, ammi-rando questo stupefacentegioiello chiamato “1”. Il siste-ma fotografico più veloce,piccolo e leggero mai vistoprima.Alcuni obietteranno che ormaidi microcamere, in tutte le for-me, è pieno il mercato... ma,dimensioni a parte, stiamoparlando di un sistema, nondi una fotocamera. Cioè di uninsieme di corpi e obiettiviche vanno ben oltre la sem-plicità di una compatta, gran-de o piccola che sia.

VELOCITÀ, PRECISIONE,INNOVAZIONE,PORTABILITÀSono questi i must del nuo-vo sistema Nikon: autofo-cus e scatto continuo con

una velocità mai vista prima;modalità di ripresa sia fotoche video innovativa; obiettiviintercambiabili di straordinariacompattezza e prestazioni;una gamma completa diaccessori che rendono que-sto sistema competitivo conqualsiasi corredo reflex oggiesistente.Perchè, e questa è la straor-dinaria continuità che dasempre contraddistingue ilbrand leader mondiale nelmondo della fotografia, suicorpi macchina “1”, pur nelleloro contenute dimensioni,

con apposito adattatore èpossibile montare tutte le pre-stigiose ottiche reflex “Nikkor”.

J1 E V1, DUE CORPI,UN’ANIMA SOLALa nuova “famiglia” è com-posta oggi da due corpi mac-china: “1” J1 e “1” V1.Questi innovativi apparecchipropongono, primi al mondo,diverse straordinarie funzio-nalità fotografiche, come latecnologia di acquisizioneimmagini pre e post scatto,che rende possibili nuove erivoluzionarie modalità diripresa in ogni condizione.Gli scatti di soggetti in movi-mento potranno essere effet-tuati con estrema facilità e,da oggi, sarà possibile otte-nere, oltre a classiche imma-gini “statiche”, delle emozio-nanti fotografie dinamiche.Le caratteristiche comunisono un processore e unsensore straordinariamentepotenti in un corpo daldesign minimalista ed ele-gante; non si tratta soltantodelle fotocamere più veloci almondo, ma di macchine concaratteristiche mai viste pri-ma.La Nikon “1” J1 è la sceltaideale per chi desidera unafotocamera capace di cattu-rare senza alcuno sforzo

ogni attimo; semplice da uti-lizzare, dotata di flash inter-no e sufficientemente piccolae leggera da poter essereportata sempre con sé,ovunque e in qualsiasi occa-sione.La Nikon “1” V1, invece, èla fotocamera perfetta perprofessionisti e fotoamatoriche senza compromessidesiderano esplorare sem-pre nuovi modi di esprimersiattraverso la fotografia. Il suoluminoso mirino elettronico a1.440.000 punti assicura unavisualizzazione chiara, stabi-le e il 100% di copertura del-lʼinquadratura. Il corpo legge-ro e resistente in lega dimagnesio è dotato di unaslitta per ampliare le poten-zialità di ripresa con la gam-ma di accessori del sistemaNikon 1.

UN MOTORE SENZAPRECEDENTIIl nuovissimo sensore diimmagine CMOS in formatoCX che caratterizza questefotocamere si colloca a fiancodegli stracollaudati sensori informato DX e FX (utilizzatinelle reflex digitali Nikon); pro-gettato specificatamente perle queste fotocamere, assicu-ra lʼequilibrio perfetto tradimensioni del sistema, velo-cità, sensibilità alla luce, riso-luzione e profondità di campoe permette una straordinariariproduzione dei dettagli e delcolore, grazie ad una gammaISO che va da 100 a 3200(estendibile fino a 6400 equi-valenti), ad un avanzato siste-ma di riduzione del rumore,alla possibilità di realizzareimmagini in formato RAW ead una risoluzione da 10,1Megapixel.Questo sensore è dotato diun sistema di messa a fuocodelle immagini rivoluzionario econtraddistinto da una veloci-tà elevatissima: vantando ilmaggior numero di punti dimessa a fuoco al mondo,garantisce il mantenimento afuoco del soggetto in ogni

A CURA DI MICHELE DALLA PALMA

Cogli l’attimo!NIKON “1”, la nuova alba della fotografia

La J1 è disponibile in cinque colori:nero, bianco, rosso, rosa e argento.

La J1 è dotatadi flashincorporato.

situazione. Se si scattanoimmagini di oggetti luminosi oin movimento, Nikon “1” utiliz-za il sistema AF di rilevazionedi fase a 73 punti; se il sog-getto, invece, è statico, oscarsamente illuminato, la “1”opta per il sistema AF a rile-vazione di contrasto a 135punti.A prescindere dal sistema uti-lizzato dalla fotocamera, larapidità nella successionedegli scatti consente di coglie-re qualsiasi momento, e larilevazione di fase, disponibileanche durante la registrazionevideo, permette la ripresa diqualsiasi scena, anche in

rapido movimento.GIOIELLI OTTICISono i nuovi obiettivi Nikkor1, progettati tenendo in mas-sima considerazione il con-cetto di portabilità abbinatoalla necessità di elevata qua-lità, precisione e contrastoper la realizzazione di imma-gini e video. Nulla, nel siste-ma Nikon “1”, deriva daadattamenti di prodotti giàesistenti, e anche per il cor-redo ottico gli specialistisono partiti da zero per rea-lizzare i nuovissimi obiettivi,anche se qualcosa della tra-dizione è rimasto: il leggen-dario innesto a baionetta che

da oltre 50 anni garantisce laperfetta unione tra fotocame-re e obiettivi Nikon.La nuova famiglia di obiettivi“1” è composta da 4 ottiche;ciascuna lente è stata stu-diata e creata con proporzio-ni perfette rispetto al corpoagile e snello della fotoca-mera, e gli obiettivi vantanoun design leggero, tale dagarantire una eccellente por-tabilità ed un perfetto equili-brio; lʼinnesto a baionetta 1-mount, comprende diverselunghezze focali, per ognitipo di esigenza, e ogni lenteè ottimizzata anche per laregistrazione video.NIKKOR “1” VR 10-30mm,estremamente compatto eleggero, è un obiettivo zoom3x grandangolare, con siste-ma VR (riduzione vibrazioni),e un meccanismo di ritrazio-ne obiettivo utile per unamigliore portabilità.NIKKOR “1” VR 30-110mm èun teleobiettivo zoom consistem VR compatto e tra-sportabile ovunque; quandolʼobiettivo non è in uso puòvenire retratto.Sottilissimo, il NIKKOR “1”10mm è un grandangololuminoso che assicura imma-gini nitide in ogni condizione.NIKKOR “1” VR 10-100mmPD-ZOOM è adatto per tutticoloro che amano le ripresevideo; con un interruttorezoom power-drive e velocitàregolabile, consente la regi-strazione di filmati con lamassima chiarezza.Ma questo è solo lʼinizio; incartiere unʼampia gamma diobiettivi dedicati, a cui siaggiunge la possibilità,straordinaria, montando lʼa-dattatore F-mount, di utilizza-re gli obiettivi AF-S e AF-INikkor serie D.

UN CUOREINARRIVABILEEXPEED 3 è un processoredi immagini estremamenteveloce, progettato per assi-curare livelli di rapidità e pre-stazioni senza precedenti.

Questo processore di ultimagenerazione è dotato di bendue potenti motori in gradodi elaborare le immagini a600 megapixel al secondo;offre una riduzione del rumo-re di qualità superiore e con-sente di realizzare immaginipulite e finemente dettaglia-te.Consente lʼattivazione deirivoluzionari modi di ripresadella fotocamera ed è il moti-vo per cui è possibile scatta-re una foto a piena risoluzio-ne mentre si sta registrandoun filmato, o scattare imma-gini a piena risoluzione allavelocità di 60 fotogrammi alsecondo.

“1” CAMBIA LE REGOLEDEL GIOCO!La gamma Nikon “1” si carat-terizza per un processorediverse volte più velocerispetto a quello della mag-gior parte delle fotocamereprofessionali e questa veloci-tà, senza precedenti, è allabase di alcune funzioni maiviste prima. Le Nikon “1”sono le prime fotocamerecon obiettivi intercambiabiliche iniziano a registrareimmagini prima che vengapremuto completamente ilpulsante di scatto, e conti-nuano a farlo anche dopoche ciò è avvenuto.Queste fotocamere non silimitano, dunque, a “scrivere”con la luce: esse, ridefinen-do di fatto il concetto di foto-grafia, consentono di mani-polare sia la luce che il tem-po, per cogliere quei brevimomenti – spesso ricchi disignificato ma, fino ad oggi,mai raccontati – precedenti esuccessivi lo scatto.Ce nʼè che basta per stimo-lare tutta la curiosità di qual-siasi appassionato di foto-grafia... e tra qualche giornoavremo anche noi la possibi-lità di provare questi prodigidi tecnologia.

Sul prossimo numero lenostre impressioni dalla

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Munita di mirino elettronico e porta per accessori compreso il flashaggiuntivo, la V1 è ideale per professionisti e fotoamatori evoluti.

Il dorso ha tutti i controlli necessari per la gestionetotale dell’immagine sul grande monitor LCD.

La V1 con il corredocompleto di obiettivi eaccessori.

999, IL FUTURO DISalewaUltima nata, rivolta tecnologica-mente al futuro, la 999 – siglache definisce il peso di questainnovativa e leggerissima rac-chetta – è realizzata in materia-li compositi che offrono la mas-sima tenuta in ogni condizionedi neve, comprese diagonalighiacciate, passaggi in costa ependii ripidi. I ramponi inacciaio a prova di torsionegarantiscono una tenuta sicurae un’efficiente trasmissione del-la potenza, mentre le lamineantineve si adattano alla strut-tura del terreno assicurandoattraversamenti sicuri e ottimareattività nella neve profonda.Allacciatura rapida elastica ealzatacco a tre posizioni mano-vrabile coi bastoncini. Anche ilprezzo è da “professionisti”,posizionandosi al limite dei200 Euro.SALEWA – distribuito daOberalp – www.salewa.it

Salewa 999, la più leggera sul mercato.

TREK GRIP,L’AFFIDABILITÀ DIFerrinoCol marchio BALDAS, la stori-ca azienda torinese si sta rita-gliando uno spazio importantenell’escursionismo invernaleproponendo sul mercato un’in-teressante gamma di ciaspole,che ha nella TREK GRIP lasua punta di diamante. Untelaio in lega di alluminio conprofilo a T sostiene ramponi elamine in acciaio inox, garan-

tendo un ancoraggio ottimale alsuolo in ogni condizione dineve.La spatola anteriore, rimovibile,aumenta notevolmente lasuperficie e il conseguente gal-leggiamento con nevi fresche oprofonde; su nevi dure, toglien-dola si ottiene una ciaspola piùversatile senza perdere lecapacità di aderenza. Attacco aregolazione rapida e alzataccopratico e veloce da azionareanche durante la progressione.Anche per la TREK GRIP prez-zo da “professionisti”, da 192 a198 Euro.BALDAS – distribuitoda Ferrino – www.ferrino.it

TREK GRIP, con il “musetto” rimovibileche aumenta o diminuisce la superficiedi appoggio.

SNOW CUBE, “UOVO DICOLOMBO” DI CampCome ogni “uovo di Colombo”,una volta vista e presa in manoquesta racchetta da neve, sor-ge spontanea la domanda:come mai nessuno ci avevapensato prima?L’attrezzo presentato dal branditaliano CAMP-CASSIN risolveil problema delle dimensio-ni/peso sopportato: una “cia-spola” da “signora” lunga 60centimetri non può pretenderedi sostenere un uomo di 90chili, che dovrà utilizzare unattrezzo più grande comedimensioni e con maggiorsuperficie. Questa rivoluziona-ria “ciaspola“ allungabile va acoprire le necessità di utilizzocon nevi dure e soffici e perpersone di pesi e dimensionidiverse. Per camminatori

“pesanti”, o su neve inconsi-stente, sarà possibile aumenta-re la lunghezza e superficiedella racchetta con un sempli-ce allungamento.I 6 ramponi laterali in acciaiooffrono un ottimo grip anche sunevi dure e pendenze elevate;alzatacco e chiusura rapida.Prezzo 123 Euro.CAMP – www.camp.it

Camp SNOW CUBE, si allunga con unsemplice “clic”.

CIASPOLEPER TUTTI!Anche senza investire sommeimportanti per l’acquisto delleracchette da neve, ognuno puòmettere ai piedi attrezzi dallecaratteristiche tecniche dieccellenza, scegliendo traun’ampia offerta.La gamma SALEWA com-prende modelli tecnici e “turisti-ci” capaci di soddisfare qualsia-si esigenza. Principali caratteri-stiche su tutte attacco rapidosemiautomatico, telaio in fibra,misure diverse per uomo, don-na, bambino.TACUL LIGHT - Sulla stessasagoma del modello Pro, laLight si caratterizza per il siste-ma RSA (Rapid Size Adjust-ment) che rende estremamen-te facile e veloce l’adattamentodello scarpone all’attacco: èsufficiente posizionare la parteanteriore del piede nel puntaledell’attacco e stringere la tallo-niera fino alla perfetta calzata.Le file di denti laterali garanti-scono la massima stabilità tra-sversale, i ramponi frontalioffrono una presa perfettaanche sulla neve più dura. L’al-

zatacco può essere regolatocon il bastoncino. Prezzo Euro130.

Salewa TACUL LIGHT.

La gamma TACUL è declinataanche in versione DONNA,con un design accattivante,sempre a Euro 130, e JUNIORcon misure bambino, al costodi 69 Euro, che mantiene lestesse caratteristiche tecnichedelle ciaspole per adulti: siste-ma RSA (Rapid Size Adjust-ment) per una regolazione faci-le e veloce della scarpa delbambino all’attacco, costruzio-ne open frame, misura adatta-bile, fibbia a chiusura rapida, 8perni in acciaio, alzatacco chefacilita la marcia durante le sali-te e punta regolabile dotata diramponi in alluminio.

TACUL DONNA, tecnicità con un toccodi malizia.

TACUL JUNIOR.

Anche FERRINO propone unaselezione articolata di modelli,con caratteristiche diversificateper dimensioni, pesi e tipologiedi utilizzo.FELIK è una ciaspola di nuova

Sempre più in voga l'emozione di camminare nella neve...oltre che per un numero sempre crescente di escursionisti,le ciaspole sono diventate un must anche per gli sciatori piùassatanati, che dopo discese mozzafiato le calzano per“rilassare” gambe e pensieri.Ma Natale è anche l'occasione ideale per pensare di gratifi-

care le passioni dei nostri cari. È ben vero che nessunoobbliga (fortunatamente) ai regali natalizi, ma se “propriobisogna”, perchè non un regalo che parli la stessa lingua diuna passione?Ecco allora una selezione delle ultime novità per l'Outdoor,ideali per un regalo non convenzionale.

A CURA DI MICHELE DALLA PALMA

Provati per voiA Natale regala emozioni outdoor

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concezione con sistema dibloccaggio/sbloccaggio del-l’attacco azionabile colbastoncino; il doppio profilolaterale “dentato” assicura otti-ma presa anche in laterale.Leggerezza e velocità nell’uti-lizzo sono i suoi maggioriplus.Prezzo 135 Euro.

L’avveniristica silhouette della FELIK.

Ottimo rapporto prestazio-ni/prezzo per la NEVADA, chea 108 Euro propone un attrez-zo versatile, con ottimo gal-leggiamento favorito dalla for-ma “classica”, e buon gripgrazie ai 6 ramponi in acciaiolaterali e le tre punte inacciaio anteriori. Alzataccosemplice e pratico da aziona-re.Per i più piccoli la ciaspolaBABY, dall’originale forma a“coda”, rende facile la pro-gressione. Attacco a chiusurasemplice e immediata, ottimoanche con calzature doposci,si adatta a misure dal 28 al38. La sacca può essere por-tata anche come zainetto.Prezzo Euro 41.

NEVADA, forma classica per ogniterreno.

BABY SEAL con la comodasacca-zainetto.

CALORE A RICHIESTA DAColumbiaMani e piedi freddi... unacostante, soprattuto femminilema non solo, delle attività out-door invernali. Beh, tutto finito!

Semplice pressione su unbottone e il tepore è assicura-to per ore.Si possono scegliere trediverse temperature, mante-nute dalla fodera termoriflet-tente e dalla costruzione Out-Dry che garantisce imper-meabilità. Il BugagloveTMMax Electric mette nellevostre mani il potere di scal-darvi.E i piedi? La stessa tecnolo-gia scalda e mantiene leestremità inferiori per ore.Anche qui tre livelli di tepore,dentro una tomaia impermea-bile, con guscio in Techliteche assicura mobilità e legge-rezza. La tecnologia Omni-Heat Thermal Reflective eThermal Insulated fanno diBugaboot Plus Electric loscarpone perfetto per tutte leattività invernali.COLUMBIAwww.columbia.com

Il guanto Bugaglove e lo scarponeBugaboot con tecnologia Electricsconfiggono per sempre il freddo amani e piedi.

LEGGEREZZA,LA FILOSOFIA DICAMPPiù tradizionale ma alla ricer-ca della massima leggerezzail G Comp Wind, ideale per“imprese” sulla neve; conprotezione antivento Windmi-t’N inserita nella parte altadel polso, pesa solo 92grammi!

Peso piumaper i guanti Camp.

I PIUMINI DIPatagoniaNon ti accorgi di averli nellozaino, tanto sono comprimi-bili e leggeri, ma al primosoffio di vento proteggonodal freddo tutta la partesuperiore del corpo;Down Sweater Vest,semplice e ultraleggero,sembra “invisibile”ma trattiene il calore graziealla piuma d’oca in 800 fillpower; lo strato esternoè in poliestere riciclato al100%.PATAGONIAwww.patagonia.com

Come non averlo, ma se latemperatura lo richiede il gilet dipiuma Patagonia è il compagno ideale

PRATICITÀ ECALORE FANNOTENDENZA PERFjäll RävenIl comodo Yupik Parka è lagiacca perfetta per qualsiasicondizione atmosferica inver-nale, poiché protegge piùche efficacemente da vento,pioggia e neve; grazie all’im-bottitura Supreme Micro Loftriesce a mantenere il corpocaldo anche a temperaturemolto basse.Il cappuccio è staccabile,con fodera in pile morbida eha una guarnizione di caldapelliccia sintetica che proteg-ge contro le tempeste dineve.Come nella tradizionedel brand svedese, questoparka è dotato di moltepratiche tasche, tra cuidue grandi tasche pettoralicon zip, una tasca peril lettore multimediale sullamanica e due tasche a sof-fietto.FJALL RAVENwww.fjallraven.com

Le tasche interne di questa giaccahanno uscite per gli auricolari MP3.

ELEGANZA E TECNICITÀPER L’INVERNO DISalewaUn eccezionale strato termi-co in Primaloft e inserti inDynastretch per ridurre ivolumi rendono ottima perl’inverno la giacca Couna dadonna versatile e innovativa.Il trattamento ecologico insali d’argento Polygiene®agisce sulla superficie delcapo impedendo la prolifera-zione di microrganismi comebatteri e funghi responsabilidei cattivi odori.Mix di materiali e contrasticromatici, morbido ed elasti-co PTX Extreme 15/15 suifianchi e sul retro per unamaggiore libertà di movimen-to, design dinamico e sporti-vo per il capo tecnico dauomo Ammonite.Tasche con zip impermeabili,aerazione sui fianchi, cap-puccio staccabile e arrotola-bile nel collo con regolazionemonomano, tasca internacon zip, ghetta antineve stac-cabile. Fodera strutturata aseconda delle zone delcorpo.SALEWA – www.salewa.it

I più esperti conoscitori del territorio, che aderiscono alprogetto “Laboratori del Camminare”, sono i partners idealiper scoprire luoghi e suggestioni con la garanzia dell’espe-rienza e competenza del marchio TREKKING&Outdoor.Con la nostra supervisione, guide alpine, escursionistiche,ambientali, organizzate in gruppi e società locali, offrono

proposte e servizi escursionistici di alto livello per indimentica-bili gite a piedi, in bicicletta o a cavallo. Non solo sport e attivi-tà ricreative nella natura, ma anche e soprattutto cultura delterritorio sono le caratteristiche principali delle proposte offer-te dai “Laboratori del Camminare”, in armonia con lafilosofia che da sempre distingue TREKKING&Outdoor

Laboratorio del CamminareAVANGUARDIE

L’ormai consolidato e affiatatogruppo dei Laboratori del Cammi-nare fa spazio a un nuovo team diprofessionisti dell’escursionismo.Con grande piacere diamo il ben-venuto al Laboratorio del Cammi-nare Avanguardie che da Nardò,in Provincia di Lecce, ci invita ascoprire i colori, i profumi e l’incre-dibile patrimonio naturalistico-cul-turale della Puglia. Il nuovo Labo-ratorio del Camminare, un vero eproprio “studio ambientale”, propo-ne escursioni sempre diverse,senza tralasciare il trekking neicentri urbani, approfondimenti evisite guidate, percorsi legati all’ac-qua e uscite in ambiente marino,interessantissimi itinerari ipogei ebicitour per conoscere il Salento,le Murge e il Gargano al ritmo len-to.Tra le innumerevoli attività è poiriservato un importante spazioall’educazione ambientale coninterventi mirati e progetti organici,percorsi attivi, laboratori manuali,visite guidate per le scuole, sog-giorni in natura, formazione per

adulti e docenti. Il tutto sotto l’at-tenta supervisione delle guideEmanuela Rossi e Salvatore(Totò) Inguscio la cui lunga espe-rienza consente di gestire ognisingolo aspetto delle loro proposteoutdoor, dalla progettazione alleattività di accompagnamento edidattica sul territorio. Emanuela,biologa e biospeleologa, è unaGuida Ambientale Escursionisticadella regione Puglia dal 2001. Si èoccupata di numerose tematicherelative all’ambiente marino e alladistribuzione dei cetacei nel Medi-terraneo e, dal 2000, è specializ-zata nello studio della fauna ipo-gea, con particolare attenzionealla sua regione. Salvatore, natura-lista, biospeleologo e GuidaAmbientale dal 1986, autore diarticoli e pubblicazioni scientifiche,si dedica da oltre 20 anni allatutela delle aree carsiche e dellafauna ipogea. Con Avanguardiegli escursionisti hanno la possibili-tà di conoscere da vicino dolmen,menhir, coste sabbiose, falesie didorata calcarenite o candida sel-ce, boschi ombrosi di querce evaste pinete, macchie profumate

di mirto, garighe impreziosite daorchidee selvatiche, praterie som-merse di posidonia, anfore ecolonne romane che giacciono suifondali, distese si olivi a perditad’occhio, tratturi, muretti a secco,trulli e “furnieddhri”, sorgenti di fiu-mi sotterranei e “spundurate”. Ildenominatore comune delle attivi-tà proposte dal Laboratorio delCamminare Avanguardie è l’am-biente, il territorio come punto dipartenza per la conoscenza,come luogo da studiare, da capi-re, da proporre a chi è dispostoad una visita silenziosa e discretadella natura. Tutte le escursionisono pensate in modo da renderepartecipe chi sceglie di cammina-re con Emanuela e Salvatore, cer-cando un contatto con il territorioe con le persone che va al di làdelle sole notizie di carattere stori-co e ambientale relative ai luoghivisitati. Mese dopo mese scoprire-mo assieme le attività organizzatedal Laboratorio del Camminarepugliese, sempre affiancate daproposte che ricorrono costante-mente nel calendario di Avanguar-die, come le giornate del cammi-nare da settembre a maggio, iminitrekking per bambini da aprilea giugno, le escursioni nel Parco

“Portoselvaggio e Palude delCapitano” a Nardò con il program-ma “Attraverso il paesaggio”, nelParco “Isola di S.Andrea e litoraledi Punta Pizzo” a Gallipoli con“PARCHeggia qui” e nel parco“Litorale di Ugento” a Ugento con“Acqua&Macchia”. Nella bella sta-gione bicitour estivi “Giardinisegreti”, “Tra pietre e masserie” e“Portoselvaggio” che terminanocon degustazioni di prodotti tipicilocali. Per gli amanti del mareuscite in gommone di fronte alParco “Portoselvaggio e Paludedel Capitano” o in catamaranonell’Area Marina Protetta di PortoCesareo mentre chi preferisce letradizioni può contare sulle fre-quenti degustazioni, sugli incontricon gli artigiani e momenti labo-ratoriali con latte, farina, argillapresso masserie didattiche olaboratori artigianali. Insieme,cogliamo la sfida di Avanguardie,il Laboratorio del Camminare allaricerca del filo che unisce passa-to, presente e futuro nel campodella comunicazione e dellaricerca ambientale.Ambito e attività outdoortrekking, cicloturismo, speleologia,osservazione dell’ambiente mari-no in gommone e catamarano,attività didatticheDotazioni25 biciclette, attrezzatura speleolo-gica, bussole, gpsLingue parlateinglese, francese, tedescoIniziative ed eventi periodiciGiornata delle ferrovie dimentica-te, Giornata della lentezza, Le Ver-di Stanze, Festival DecòAvanguardieVia Michele Grasso 173048 – Nardò (LE)Cell. 349.3788738(Emanuela Rossi)347.9527701(SalvatoreTotò Inguscio)[email protected]

A CURA DI ITALO CLEMENTI

per vivere natura e ambiente in compagniaLaboratori del

New Entry

dei migliori professionisti

Camminare

Laboratorio del CamminareAVANGUARDIE

Per iniziare a conoscere il nuovoLaboratorio del CamminareAvanguardie e le sue guideEmanuela e Totò, l’appuntamen-to è il 20 novembre con un trek-king tra bianchi lidi e sabbienere sulla costa di Otranto traTorre dell’Orso, Torre S.Andreae Torre Santo Stefano. Per il 4dicembre le guide hanno pensa-to ad un bel trekking ad anellosulla serra di Poggiardo caratte-rizzata dalla presenza di deposi-ti di bauxite, da un piccolobosco di querce e da un parcoarcheologico. Altra interessanteescursione ad anello è in pro-gramma per il 18 dicembre aTorre Specchia Ruggeri lungoun tracciato costiero che alternatratti rocciosi a tratti sabbiosi.Chi vuole trascorre una notte diSan Silvestro alternativa e inso-lita, può partecipare al percorso,privo di difficoltà, del 31 dicem-bre alla Palascia. Si parte alleore 22 per un’escursione nottur-na con lampada frontale che siconclude poco dopo la mezza-notte. Scopo della serata, cheprevede la prenotazione obbli-gatoria, è quello di porre l’ac-cento sul problema del disagioarrecato dai botti di capodannoai numerosi animali che, spa-

ventati, rischiano la vita nel ten-tativo di fuggire. Il 2012 iniziacon un entusiasmante trekkingdi sei giorni, dal 2 al 7 gennaio,intorno a Otranto. Si visitano lavalle dell’Idro e chiese rupestriper poi continuare a camminaretra campagne e antiche masse-rie fino a giungere alla Valle deiCervi, luogo preistorico sacrocon un’importante grotta affre-scata. Il trekking prosegue lungola baia di Orte per arrivare aOtranto lungo antichi tratturi. Lacucina è rigorosamente salenti-na e ogni sera si assaggerannoprodotti e vini locali.Per informazioni:Cell. 349.3788738(Emanuela Rossi)Cell. 347.9527701(Salvatore Totò Inguscio)[email protected]

Laboratorio del CamminareGENIUS LOCI

Come accade da diversi anni aMaranello, nel periodo dinovembre e dicembre 2011,sarà possibile prendere parte alcorso di biowatching organizza-to dal Laboratorio del Cammina-re Genius Loci in collaborazionecon l’amministrazione comuna-le, un nuovo modo di studiare gliambienti e un’opportunità per

assaporare la natura a 360 gra-di. Elisa Montorsi e le sue colle-ghe invitano a scoprire questainteressante attività che contem-pla l’osservazione della diversitàbiologica naturale in tutte le sueforme.Si tratta di una pratica attivache, a partire dagli ecosistemi,permette di apprezzare la ric-chezza e la diversità delle tanteforme di vita. Ogni ambiente ècomposto dall’insieme di esseriviventi che lo popolano: scoprir-li, osservarli e capirli lasciandoliesattamente dove si trovano èla prerogativa più importante delbiowatcher.Il corso, che quest’anno è incen-trato sul tema delle foreste, pre-vede cinque lezioni, un’escur-sione e un film per imparare adosservare la diversità biologicanaturale.Il corso richiede una prenotazio-ne telefonica o via mail, consen-te una partecipazione massimadi 30 persone e si svolge pressolo spazio culturale Madonna delCorso a Maranello con inizioprevisto per le ore 21.Per informazioni:Cell. 334.3799202Cell. 347.7418152(Valentina Parenti)339.3480730 (Elisa Montorsi)[email protected]

Laboratorio del CamminareOFFICINAE ITINERIS

Prosegue la ricca stagione diAndrea Perciato e Mario Lucia-no che domenica 13 novembrevanno alla scoperta dei sentieridella ceramica nella loro Cam-pania, una terra che da semprevalorizza le tipiche produzionidell’artigianato locale comequelle della carta, della pasta,del vino e dei liquori. Domenica20 il Laboratorio del CamminareOfficinae Itineris offre l’opportu-nità di scoprire la Grotta di SanMichele a Olevano sul Tusciano.Qui un enorme muro si paraall’ingresso della Grotta dell’An-gelo e un portone spranga l’in-gresso; appena entrati, unincomparabile patrimonio legatoall’arte, alla storia, all’architettu-ra e alla speleologia, attira subi-to l’attenzione. Chi, per la primavolta, visita questa cavità ipogeaprova un’emozione profonda,poiché si tratta di un capolavorodella natura, come dell’arte,davvero grandioso e affascinan-te. Il fascino del luogo è alimenta-to dalle costruzioni poste in luoghiumidi e nella oscurità più assolu-ta, ma anche dalla ricchezza distalattiti e stalagmiti e da unamisteriosa spelonca che siaddentra nelle viscere della mon-tagna. Domenica 4 dicembre si

Le proposte del mese

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ora 360°

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Tel. 010.5701042 - fax 010.5304378

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