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Poste Italiane s.p.a - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 N. 46) art.1 comma 1 - Commerciale Business Ancona n. 45/2008. Euro 3,00 Anno IV · www.adriaeco.eu FIORINI INDUSTRIAL PACKAGING: CON IL SACCO GH 2OST ALLA CONQUISTA DEI MERCATI MONDIALI PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI PER SUPERARE LA CRISI CON RICERCA E INNOVAZIONE Una nuova governance per i cittadini europei del futuro ADRIATIC IONIAN MACROREGION

Adriaeco 21/11

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Anno IV · www.adriaeco.eu

FIORINI INDUSTRIAL PACKAGING: CON IL SACCO GH2OST

ALLA CONQUISTA DEI MERCATI MONDIALI

PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICIPER SUPERARE LA CRISI

CON RICERCA E INNOVAZIONE

Una nuova governanceper i cittadini europei del futuro

ADRIATIC IONIAN MACROREGION

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Gliunici no, ma i primi si! I primi a parlare e comunicare l’unione e itratti comuni di un’area vasta, quella dell’Adriatico e dello

Ionio con le sue isole, le coste, i retroterra, le città e le popola-zioni. Una visione, quella di Adriaeco che con il passare degli anni sta dive-

nendo una realtà. Bisogna ammettere che non è facile proporre e comuni-care un’idea così nuova e innovativa, ma i primi risultati di questo lavoro

cominciano ad intravedersi all’orizzonte. Il Comitato delle Regioni europeeriunito in seduta plenaria a Bruxelles ha approvato all'unanimità in via definiti-

va il parere “Cooperazione nel bacino del Mediterraneo attraverso laMacroregione Adriatico – Ionica”. Relatore, il presidente della Regione

Marche Gian Mario Spacca che da tempo sta lavorando alla riuscita delprogetto, ossia il riconoscimento della Macroregione Adriatico - Ionica daparte dell’Unione europea entro il 2014. Il parere positivo dalle 275 Regioni

d’Europa tuttavia non si inserisce in un discorso teoretico, ma ha già dato deirisultati concreti: il primo è l’emendamento all’indirizzo della Commissione inmateria di infrastrutture inserito nello stesso parere che prevede il prolunga-

mento a sud del Corridoio baltico-adriatico Helsinki-Ravenna, con l’inseri-mento delle Marche e di Ancona nel tracciato. Inoltre una delegazione

composta da Camera di Commercio di Ancona e della sua AziendaSpeciale per la promozione estera delle PMI, Marchet, hanno incontrato i

vertici della Camera dell’Economia della contea di Zara per sottoscrivere unaccordo di collaborazione che promuova e favorisca le relazioni commer-ciali, finanziarie e culturali nonché i rapporti di collaborazione economico -

tecnica tra imprese della provincia di Ancona e quelle della contea di Zara.Primo risultato della missione sarà l’apertura nel 2012 a Zara di un desk opera-

tivo a servizio delle imprese coordinato dall’Azienda Speciale Marchet. Ilnumero 21 di Adriaeco non è solo geopolitica. Oggi la sfida si chiama inno-vazione, ricerca, competitività. Questa è la migliore risposta alla crisi econo-

mica e finanziaria e di fiducia che attualmente investe l’Eurozona. Sul rappor-to spesa-ricerca e sviluppo, l’Italia è molto lontana dal raggiungere il 3% diUsa e Giappone, ma il quadro si muove in questa direzione. Affrontando i

temi dei finanziamenti pubblici e privati, del mondo degli incubatori d’impre-sa e dei parchi tecnologici andiamo al cuore delle politiche, proponendo leattuazioni di strategie d’innovazione di largo periodo che riescono a gover-

nare questo difficile momento dell’economia mondiale.Gabriele Costantini

Visions and dreamers among geopolitics projects and investments in research Not the only ones, but sure the first! The first to talk and communicate the union and the

common features of a large area, the Adriatic one. The vision of Adriaeco with the pass ofthe years is becoming reality. The Committee of the European Regions convened in plena-

ry assembly in Brussels, has approved unanimously in definitive way the opinion“Cooperation in the basin of the Mediterranean through the Adriatic-Ionic Macroregion”.

Speaker, the president of Marche Region Gian Mario Spacca that for a long time is wor-king to the resolution of the plan, that is the institutional acknowledgment of the Adriatic-Ionic Macroregion from the European Union within 2014. Moreover a delegation compo-

sed by Chamber of Commerce of Ancona and its Azienda Speciale Marchet, have met theleaders of the chamber of the Economy of the county of Zadar in order to sign a collabo-

ration agreement. First result of the mission will be the opening in 2012 to Zadar of aworking desk. But Adriaeco nr. 21 is not only about geopolitical. Today the challenge it’s

the innovation, research and competitiveness. We will talk about private and publicsfinancings, the enterprise incubators and the technological parks.

VISIONI E SOGNATORIFRA PROGETTI

DI GEOPOLITICA E INVESTIMENTI

IN RICERCA

www.adriaeco.eu.Editoriale

Adriaeco Adriatic Economy Observer · n. 21Anno IV · Ottobre/Novembre 2011Registrazione Tribunale di Ancona n°26/07 del Registro Periodici del 22 dicembre 2007

Iscrizione al ROC · numero 16575

Direttore responsabile Gabriele [email protected] · Gabbiano-Srl - Via Chiusa, 6edificio C · 60027 Osimo (AN)T. 071.9989979

Redazione · Via Chiusa, 6 - edificio C60027 Osimo (AN) - T. [email protected] - www.adriaeco.euRedazione Zadar · Trg Kneza Višeslava 6/g23000 Zadar Tel. 00385 - 23778833

Hanno collaborato: Silvia Badon, Sofia Beradi,Rachele Bifolchi, Mafalda Bruno, Pietro Ceccarelli, Gabriele Costantini, Luigi Gagliardi, Virginia Lupi, Raffaella Onorati, Nicole Pelizzon, Leone di San Marco, Fabio Travagliati

Ufficio grafico · Clizia Pavani, [email protected]

Ufficio commerciale · [email protected]

Segreteria · [email protected]

Stampa · Bieffe srl - Recanati (Mc)www.graficabieffe.it

Traduzioni · Raffaella Onorati

Poste Italiane s.p.a - spedizione in abbonamentopostale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004N. 46) art.1 comma 1 - Commerciale BusinessAncona n. 45/2008.

Distribuzione: in abbonamento postale 6 edizioni Euro 15,00. Per informazioni: 071.9989979Versamento a mezzo bonifico bancario c/o Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana SpaAgenzia Ancona 2 - Via Totti - IBanIT80 I 06140 02601 050570030286Chiuso in redazione: 30/10/2011“Adriaeco – Adriatic Economy Observer” non è responsabile per la qua-lità, provenienza o veridicità delle inserzioni. La direzione di “Adriaeco” siriserva di modificare, rifiutare o sospendere la pubblicazione dei testi odelle inserzioni a proprio insindacabile giudizio. L’editore non rispondeper eventuali ritardi o perdite causate dalla non pubblicazione dell’inser-zione per qualsiasi motivo. Non è neppure responsabile per eventualierrori di stampa. Gli inserzionisti do vranno rifondere all’editore ognispesa da esso eventualmente supportata in seguito a malintesi, dichia-razioni, violazione di diritti, ecc. a causa dell’annuncio. È vietata la ripro-duzione totale o parziale di tutti i testi, i disegni, le foto riprodotte su que-sto numero della rivista. Manoscritti, disegni, foto anche se non pubbli-cati, non vengono restituiti. Tutti i diritti riser vati.

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EDITORIALE p. 4Visioni e sognatori fra progetti di geopolitica e investimenti in ricerca

OPPORTUNITÀ DALL’UE p. 9Bandi europei

MACROREGIONE ADRIATICO IONICA p. 10Gian Mario Spacca, presidente Regione Marche:cronoprogramma rispettatoIAI: Macroregione, nel 2014 diventerà realtàEuroregione Adriatica: “trait d'union” tra gli stati aderenti e la nuova governanceAncona e Eurochambres insieme per la MacroregioneUniadrion: cervelli in reteForum delle Città dell'Adriatico e dello Ionio: nuovi cittadini europei nei comuni dell’AdriaticoNAPA: un arco di porti. Un unico gateCluster Club: sviluppo integrato delle imprese nautichenell’AdriaticoSi chiude il progetto Regions for Sustainable ChangeMarkexport: l’unione fa la forza!Driope: Italia primo partner commerciale della CroaziaCamera di Commercio di Ancona: per superare la crisi si stringono alleanze con i mercati viciniCamera dell'Economia della contea di Zadar: prospettive dall’altra sponda

FOCUS p. 38Ricerca e innovazione in Fiorini

FARE IMPRESA p. 40Antincendio tra burocrazia e semplificazione

PIÙ RICERCA PIÙ RIPRESA p. 44APSTI: Innovare partendo dal bisogno delle impreseTecnomarche al fianco delle imprese per crescere Area Science Park di Trieste: coraggio e fantasiaVega Park di Venezia: distruggere per creareParco Scientifico Tecnologico Galileo di Padova: ricerca, innovazione e tecnologia al servizio delle impreseCentura-rit, parco scientifico e tecnologico della Romagna: innovare a piccoli passi

AMBIENTE p. 56Ecomondo: la città sostenibileRavenna 2011: grande successoCAE: tanti servizi, un’unica impresaConfindustria Ancona: due giornate per l’energia

AREE DELL’ADRIATICO p. 67Puglia, Molise, Abruzzo, Regione Marche: un “mattone” tra regionie Europa, Repubblica di San Marino, Emilia Romagna, Veneto, FriuliVenezia Giulia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia

AVVISO AI NAVIGANTI p. 82Ridi, ridi, che mamma ha fatto gli gnocchi

S o m m a r i o

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SETTEMBRE1 settembre1939 La Germania Nazista attacca la Polonia, iniziandola guerra. L'Italia dichiara la non belligeranza. 1969 Una riv oluzione in Libia por ta il colonnelloMuammar Gheddafi al potere. 2007 A Loreto avviene il primo incontro dell'Ag orà deiGiovani. Papa Benedetto XVI incontra mezzo milione digiovani provenienti da tutto il mondo. 2 settembre 1945 Seconda guer ra mondiale: la resa finale ed uffi-ciale dell'Impero giapponese, presentata da una dele-gazione, viene accettata dal generale DouglasMacArthur e dall'Ammiraglio Chester Nimitz a bordodella corazzata Missouri.1969 Il primo bancomat degli Stati Uniti viene instal-lato a Rockville Centre (New York). 1980 Scompaiono a Beir ut in Libano i due gior nalistiitaliani Italo Toni e Graziella De Palo. 3 settembre1914 Giacomo della Chiesa diventa Papa col nome diBenedetto XV. 1943 L'Italia continentale viene in vasa dalle tr uppealleate, per la prima volta nel corso della guer ra. 1982 Muore a Palermo a seguito di un agguato mafio-so il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. 1992 Nei cieli della Bosnia-Erzegovina viene abbattutoun G-222 dell'aeronautica militare italiana, muoiono i 4membri dell'equipaggio. 4 settembre1882 Thomas Alva Edison inaugura a New York la primarete d'illuminazione elettrica al mondo. 1888 Georg e Eastman registra il marchio Kodak edeposita un bre vetto per la macchina fotog rafica cheutilizza il rullino. 1904 A Bugg erru i carabinieri sparano sulla folla diminatori, in sciopero per ottenere un aumento salariale,provocando sette morti e decine di feriti. 1951 La prima trasmissione televisiva intercontinentalein diretta v a in onda da San Francisco in occasionedella Conferenza del trattato di pace giapponese.1977 Francesc o Mo ser in Venezuela vince i lCampionato del mondo di ciclismo su strada. 5 settembre1923 Il governo Mussolini stanzia 500 milioni di lire perla ricostruzione di Messina e Reggio Calabria, semidi-strutte dal terremoto del dicembre 1908. 1980 La galleria stradale del San Gottardo viene apertain Svizzera come il più lung o traforo autostradale delmondo, con una lunghezza di 16,918 km.2003 Dino Meneghin è il primo giocatore di pallacane-stro i taliano ad e ssere i nserito n ella p restigiosaBasketball Hall of Fame. 6 settembre1915 Il primo prototipo di car ro armato viene testatodall'esercito britannico. 1949 Le autorità militari Alleate restituiscono il control-lo dei beni della Germania Nazista alla Germania. 7 settembre1940 la Germania nazista inizia a tempestare dibombe Londra. È la prima di 57 notti consecutiv e dibombardamenti aerei. 8 settembre1943 Con il Proclama Badoglio, viene reso pubblicol'armistizio di Cassibile firmato per l'Italia il 3 settembredal g enerale Giuseppe Caste llano a nome delPresidente del Consiglio maresciallo d'Italia PietroBadoglio fedele al re Vittorio Emanuele III. Brindisi divie-ne sede del g overno e quindi capitale del Regnod'Italia.Seconda guer ra mondiale: Frascati è colpita da unpesante bombardamento alleato: circa 500 mor ti tra icivili e 200 tra i militari tedeschi.1944 Londra viene colpita da una V2 per la prima volta.Gli inglesi bombardano, al larg o di Capodistria ilTransatlantico Rex, che affonda.

1974 Renato Curcio e Alberto Franceschini v engonoarrestati a Pinerolo.9 settembre1943 Seconda guerra mondiale: Gli Alleati sbarcano aSalerno e a Taranto. Viene costituito il Comitato diLiberazione Nazionale.10 settembre1943 Le tr uppe tedesche iniziano l'occupazione diRoma.2008 Accensione del Larg e Hadron Collider presso ilCERN di Ginevra.11 settembre1926 Fallito tentativo di assassinio di Benito Mussolini. 1961 Fondazione del WWF.1992 La foiba di Basovizza diventa monumento nazio-nale. 2001 Negli Stati Uniti, il dirottamento di tre aerei pro-voca il crollo del World Trade Center a New York e dannial Pentagono, e un quar to si schianta in P ennsylvania;muoiono quasi 3000 persone. 12 settembre1919 Gabriele d'Annunzio a capo di 2500 legionari almotto di "O F iume o morte" occupa la città di F iume. 1943 Benito Mussolini viene liberato dalla sua prigionea Campo Imperatore.1990 Le due Germanie e le Quattro Potenze alleate fir-mano a Mosca il trattato che apre la strada alla riunifi-cazione tedesca. 13 settembre1944 Seconda guer ra mondiale: le tr uppe tedeschearrestano il questore di F iume Giovanni Palatucci, peraver salv ato quasi cinquemila ebrei falsificandone idocumenti.1968 La magistratura romana sequestra il film diPierpaolo Pasolini Teorema per oscenità.1982 Ginevra: viene ar restato il v enerabile Licio Gelli,Gran Maestro della loggia massonica P2.14 settembre1960 Viene fondata l'Org anizzazione dei P aesiEsportatori di Petrolio (OPEC).2008 Fallimento della Lehman Brothers e l'inizio dellaCrisi economica.15 settembre1864 Firenze è capitale d'Italia, dopo Torino. 1993 A Palermo, nel quartiere Brancaccio, un comman-do di Cosa Nostra uccide don Giuseppe Puglisi.2001 Alex Zanardi, pilota automobilistico, ha un g raveincidente durante una corsa CART in Germania, in con-seguenza del quale subirà l'amputazione delle gambe.16 settembre1904 In Italia inizia il primo sciopero generale che dure-rà sino al 21 settembre, innescato dalla strag e deiminatori sardi il 4 settembre ad opera dei carabinieri. 17 settembre1939 L'Unione Sovietica attacca la Polonia. 2009 A Kabul un attentato suicida talebano fa esplo-dere un convoglio italiano, muiono 6 paracadutisti dellaFolgore e 4 in g ravi condizioni. Si tratta del più g raveattentato dopo quello di Nassir ya nel 2003.18 settembre1938 A Trieste Benito Mussolini legge per la prima voltale Leggi Razziali. 19 settembre 1942 La Sesta ar mata della Wehrmacht, al comandodel generale tedesco P aulus, raggiunge il centro dellacittà di Stalingrado: ha inizio la Battaglia di Stalingrado. 1943 Eccidio di Boves è il primo massacro dei soldatitedeschi sulla popolazione civile italiana.20 settembre 1870 Le tr uppe del Regno d'Italia entrano a Romaattraverso la breccia di Porta Pia, sancendo così l'unifi-cazione del P aese e la fine del potere temporale deiPapi. 1905 Avviene la prima proiezione cinematog rafica inItalia.

1958 Entra in vigore la legge Merlin con cui, decretandola chiusura delle case di tolleranza.21 settembre1972 Viene impiantata nell'isola sarda La Maddalenauna base statunitense di sommergibili nucleari.22 settembre2000 Esce fuori produzione la F iat 126. 23 settembre1943 Nasce ufficialmente la Repubblica di Salò, BenitoMussolini torna in Italia, e Salv o d'Acquisto si offre incambio della vita di 22 civili rastrellati dai tedeschi perrappresaglia contro un attentato compiuto il gior noprima, viene fucilato a Roma. Rice verà la Medagliad'Oro al Valor Militare.2007 La Ducati vince il titolo iridato della MotoGP dopo33 anni di dominio giapponese. 2011 Un team di ricercatori del Larg e Hadron Collider(Lhc) del Cer n di Gine vra e del Laboratorio nazionaledel Gran Sasso (LNGS) annuncia, nell'ambito dell'espe-rimento OPERA, di aver rilevato, in un fascio di neutrini,una velocità maggiore di quella della luce.24 settembre1961 Viene organizzata la prima marcia Perugia-Assisi.25 settembre2005 Il diciottenne Federico Aldrovandi muore pochiminuti dopo essere stato fermato dalla polizia nei pres-si dell'ippodromo.26 settembre1997 Terremoto in Umbria e nelle Marche.27 settembre1915 La nave da battaglia Italiana Benedetto Brinvenne sabotata e affondata nel por to di Brindisi ucci-dendo oltre 400 marinai. 1940 Il P atto tripar tito viene fir mato a Ber lino daGermania nazista, Impero giapponese e Italia fascista.1943 Nella Napoli occupata dai tedeschi scoppia un'insurrezione popolare che nel giro di 4 giorni obbliga glioccupanti a lasciare la città e a lasciare posto agliAlleati. 2003 A Roma, in collaborazione con il comune diParigi, si tiene la I edizione della Notte Bianca.28 settembre1864 Nel Regno d'Italia Alfonso La Mar mora divienePrimo ministro. 1928 Viene istituita in Italia la Federazione ItalianaRugby (FIR). 1978 Morte di Sua Santità papa Giovanni Paolo I. 2003 L'Italia rimane al buio a causa di un colossaleblack out.2005 Inizia la prima tranche del processo sul crackParmalat. 29 settembre1943 Il Generale statunitense Dwight D. Eisenhower e ilmaresciallo italiano Pietro Badoglio firmano l'armistiziolungo a bordo della nave britannica Nelson.1944 Strage di Marzabotto.30 settembre1954 Viene effettuata la prima diretta tele visiva inter-continentale.1975 Massacro nel Parco del Circeo a Roma. 1980 Cinque tv priv ate del nord Italia uniscono ilsegnale per dare vita alla nuo va rete televisiva Canale5, controllata dall'imprenditore Silvio Ber lusconi;Canale 5 è la prima rete tv priv ata italiana a coper turanazionale.1992 Presentazione da par te del presidente delConsiglio Giuliano Amato la mano vra finanziaria per il2003 per un totale di 93000 miliardi di lire, per rientra-re nei parametri di Mastricht.

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OTTOBRE

Buon compleanno Italia!Settembre è un mese emblematico nei nostri 150 anni storia unitaria. Il20 del 1871 con la Breccia di Porta Pia si sancisce, definitivamente, l’uni-tà del Paese e la fine del potere temporale dei Papi. Ma questo è ancheil mese dell’armistizio di Badoglio, della nascita della Repubblica di Salòe del primo sciopero generale della storia italiana. Sul piano internazio-nale, invece, gli attentati dell’11 settembre 2001 sono quelli che piùhanno condizionato l’agenda di politica estera ed economica del Paese.Ottobre è il mese della marcia su Roma ma anche quello in cui l’ItaliaRepubblicana adotta l'Inno di Mameli come inno nazionale. Si ricorda in

questo mese il disastro del Vajont e l’incidente aereo che costò la vitaad Enrico Mattei, presidente dell'ENI. Ma ottobre è anche il periodo in cuil'Italia inizia le trasmissioni radiofoniche e Guglielmo Marconi da Romainviò il segnale radio che illuminò, a Rio de Janeiro il Cristo Redentore enon da ultimo la teleselezione telefonica è estesa a tutta l'Italia. Da que-sto momento sarà possibile chiamare qualsiasi numero telefonico sem-plicemente anteponendo al numero chiamato il prefisso, senza doverpiù passare dal centralino.

Gabriele Costantini

1 ottobre1906 Nasce la Confederazione Generale del Lavoro.1949 Mao Tse-tung dichiara la costituzione dellaRepubblica Popolare Cinese.1969 Il Concorde infrang e la bar riera del suono per laprima volta.2 ottobre1870 Plebiscito per l'annessione di Roma al Regnod'Italia, dopo la Presa di Roma.3 ottobre1935 L'Italia in vade l'Etiopia con le tr uppe guidate dalgenerale de Bono (sostituito poi da Pietro Badoglio).4 ottobre1957 Lancio dello Sputnik 1, il primo s atellite artificialead orbitare la Terra.1964 Il Presidente del consiglio Aldo Moro inaugural'Autostrada del Sole.1999 La prima radio all-news italiana, Radio24, del grup-po Il Sole 24 Ore, inizia le trasmissioni.5 ottobre1954 I g overni di Italia, Regno Unito, Stati Uniti eJugoslavia firmano il Memorandum di Londra, Trieste verràrestituita all'Italia il 26 ottobre dello stesso anno.1962 Esce nel Regno Unito il primo singolo a 45 giri deiBeatles, Love Me Do.6 0ttobre1924 L'Italia inizia le trasmissioni radiofoniche.1929 In no ve città viene giocata la prima gior nata delprimo Campionato di calcio di Serie A a girone unico.1938 Il Gran Consiglio de l Fascismo sulle l eggi r azzialipubblica la "Dichiarazione sulla razza".7 ottobre1913 Henry Ford introduce la catena di montaggio.1948 Invenzione del codice a bar re.1985 Terroristi palestinesi dirottano l’Achille Lauro.8 ottobre1985 Durante il dirottamento della na ve Achille Lauroviene ucciso il cittadino americano Leon Klinghoffer .1991 Il par lamento croato taglia gli ultimi leg ami con laJugoslavia.2001 Disastro aereo di Linate: un Cessna Citation e unaereo della SAS si scontrano nella nebbia in fase didecollo all'aeroporto di Milano Linate; 118 vittime.9 ottobre1963 Strage del Vajont: 1917 persone uccise. Una franacaduta nel bacino della dig a del Vajont produce unagigantesca onda che supera la diga e si riversa a valle.1982 Attentato alla sinagoga di Roma: muore un bambi-no di due anni e 35 feriti g ravi.2010 Muoiono 4 alpini della Brigata alpina "Julia", vieneridiscusso il ruolo italiano nella Guerra in Afghanistan.10 ottobre1985 Dei caccia F-14 Tomcat della Marina degli StatiUniti intercettano un aereo egiziano che traspor ta i dirot-tatori della Achille Lauro e lo costring ono ad atter rarenella base NA TO di Sig onella, in Sicilia, do ve v engonoarrestati dai carabinieri.11 ottobre1968 La NASA lancia l'Apollo 7, la prima missione Apollo

con uomini a bordo. 12 ottobre1931 Guglielmo Marconi da Roma attraverso i trasmetti-tori di Coltano inviò il segnale radio che illuminò, a Rio deJaneiro il Cristo Redentore.1946 L'inno di Mameli diventa inno nazionale italiano.13 ottobre1943 Il nuovo governo italiano di Vittorio Emanuele III sischiera con gli Alleati e dichiara guerra alla Germania.14 ottobre1980 Per le vie di Torino si compie la Marcia dei quaran-tamila. Si tratta di quadri, impiegati della F iat, ma anchedi operai e comuni cittadini che, inaspettatamente ed incontrapposizione ai sindacati, manifestano per il ritor noalla normalità della città scossa dalle proteste. Dal puntodi vista sociale essa rappresent a l'emergere della cosid-detta Maggioranza silenziosa, nuo va protag onistadell'Italia terziarizzata, a partire dagli anni ottanta.15 ottobre1872 Giuseppe Perrucchetti fonda il Corpo degli Alpini.1962 Crisi dei missili di Cuba: la prova di forza tra StatiUniti e Unione Sovietica sulle armi nucleari sovietiche aCuba mette il mondo intero sotto la minaccia di una guer-ra atomica (la crisi durerà per 13 gior ni).1970 N el m anicomio d i P ozzuoli mu ore L eonardaCianciulli, la Saponificatrice di Correggio.16 ottobre1943 Depor tazione dal Ghetto di Roma di 1022 ebreiverso il campo di concentramento di Auschwitz.1946 Dieci criminali nazisti della seconda guer ra mon-diale, condannati al processo di Norimberg a, v engonogiustiziati tramite impiccagione.1978 Karol Wojtyla diventa Papa Giovanni Paolo II.17 ottobre2006 A Roma un treno della metropolitana si schiantacontro un altro provocando un morto e circa 200 feriti.18 ottobre1931 Lago di Garda: viene inaugurata la Strada StataleGardesana Occidentale.1975 Nasce il FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano).19 ottobre1912 L'Italia prende possesso di Tripoli, in Libia,dall'Impero ottomano, al termine della Guerra Italo-Turca.20 ottobre1944 Strage dei piccoli martiri a Gorla (Milano).2000 La Convenzione europea del paesaggio viene uffi-cialmente sottoscritta nel Salone dei Cinquecento diPalazzo Vecchio a Firenze.2011 In Libia dopo 8 mesi di guer ra civile viene uccisoMu'ammar Gheddafi il dittatore che per oltre 40 anni èstato la massima autorità libica.21 ottobre1941 La flotta italiana di stanza nel porto di Taranto vienedistrutta dagli inglesi.22 ottobre1866 Annessione attra verso plebiscito, a seguito dellaterza guerra di indipendenza, del Veneto al Regno d'Italia.1942 Gli alleati compiono un devastante bombardamen-to sulla città di Genova uccidendo parecchie centinaia di

civili, spazzando via gli antichi sestrieri e annientandopatrimonio artistico della città. 23 ottobre1863 Quintino Sella fonda il Club Alpino Italiano.1911 Primo impieg o dell'aeroplano in guer ra: un pilotaitaliano decolla dalla Libia per una ricognizione sulle lineeturche durante la guerra Italo-Turca.2011 Sepang: durante il MotoGP in un incidente perde lavita, a soli 24 anni, Marco Simoncelli gio vane campionedel motociclismo italiano.24 ottobre1917 Inizia la battaglia di Caporetto.1918 Inizia la battaglia di Vittorio Veneto.2003 L'aereo di linea supersonico Concorde effettua ilsuo ultimo volo di linea da New York a Londra.25 ottobre1936 Adolf Hitler e Benito Mussolini creano l'Asse Roma-Berlino.26 ottobre1896 Addis Abeba: firmato il trattato di pace tra Regnod'Italia ed Impero d'Etiopia.1921 Nella Basilica di Aquileia Maria Bergamas è chia-mata a scegliere il corpo del soldato caduto nella GrandeGuerra che diventerà Il Milite Ignoto.1954 Ritorno di Trieste all'Italia.27 ottobre1927 Proiettato il primo film sonoro “Il cantante di jazz”.1962 L'aereo su cui v olava Enrico Mattei, Presidentedell'ENI precipita nelle campagne intorno Bascapè (PV). 1991 A Bari brucia il Teatro Petruzzelli.28 ottobre1922 Marcia su Roma di Mussolini.1958 Eletto P apa Gio vanni XXIII (Ang elo GiuseppeRoncalli).1990 La Nazionale Italiana di pallavolo vince il suo primotitolo mondiale battendo a Rio de Janeiro la squadracubana per tre set ad uno.29 ottobre1945 In un grande magazzino di New York viene messa invendita la prima penna a sfera. 2004 A Roma i 25 paesi membri dell'Unione europea fir-mano la Costituzione europea.2007 Referendum nei comuni ladini di Cor tinad'Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle SantaLucia (Provincia di Belluno) per l'agg regazione del pro-prio ter ritorio alla regione Trentino-Alto Adige (Provinciadi Bolzano).30 ottobre1918 Il Comitato di Salute Pubblica di Trieste proclama lacaduta dell'Austria dalle terre del Mare Adriatico.31 ottobre1922 Benito Mussolini diventa primo ministro.1970 L a t eleselezione t elefonica è e stesa a t uttal'Italia: è possibile telefonare in tutta Italia anteponen-do al numero il prefisso, senza passare dal centralino.2002 Molise: ter remoto di magnitudo 5. 4 della ScalaRichter, p rovoca i l c rollo d ella s cuola e lementare d iSan Giuliano di Puglia uccidendo 27 bambini e unamaestra.

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pagine a cura di Fabio Travagliati

Con la comunicazione Investing in the development of Low Carbon Technologies(SET - Plan) la Commissione Europea ha lanciato l’iniziativa Smart Cities – Cittàintelligenti – che sosterrà le città che intendono incrementare l’efficienza energeticadei propri edifici, delle reti energetiche e dei sistemi di trasporto in modo tale da ridur-re, entro il 2020, del 40% le proprie emissioni di gas serra. Il programma europeoSmart City ha quindi messo a disposizione 80 milioni di euro per le cosiddette cittàintelligenti, sostenibili nella mobilità e nell'uso dell'energia, interconnesse, dotate direti tecnologiche molto avanzate in grado di consentire una riduzione di consumi invista di uno sviluppo ecosostenibile. La Smart City, in sintesi, è una città che accostae f onde 6 caratteristiche, ondate sulla combinazione ‘intelligente’ delle risorse dellastessa città note come: smart economy, smart mobility, smart environment, smartpeople, smart living, smart governance (secondo il modello elaborato da RudolfGiffinger, direttore del Centro di scienze regionali dell'università di Vienna, capo pro-gettista del progetto Smart cities). Tra le 70 città valutate, sono presenti anche 4capoluoghi italiani: Ancona, Perugia, Trieste e Trento. Per consultare le 70 smartcities europee presenti nella graduatoria consulta il sito: http://www.smart-cities.eu

SMART CITY PER LE CITTÀ INTELLIGENTI

Il quarto e ultimo bando del Programma SEE per progetti ordinari chiuderà a fineNovembre 2011. A differenza dei bandi precedenti la procedura di presentazio-ne/selezione è a fase unica: i proponenti dovranno presentare una ApplicationForm completa, insieme a tutta la documentazione richiesta, sia direttamente online attraverso il sistema IMIS 2007 – 2013 sia in versione cartacea. Le propostenon devono essere uguali a iniziative approvate sui bandi precedenti e devonoessere coerenti sia con la Politica di Coesione e con le strategie comunitariecomplessive sia con le politiche e strategie in atto nell’area: a tale scopo, leAutorità di Programma - con il supporto di un consulente esterno - hanno elabo-rato uno studio che analizza i risultati fin’ora raggiunti dal Programma nei diversiAssi Prioritari ed Aree di interventoe fornisce un quadro evolutivo delle politichecomunitarie e delle priorità di policy che più direttamente riguardano l’area delSud Est Europa. Tale documento, sebbene non vincolante, offre utili spunti diriflessione e orientamenti nella elaborazione di nuove proposte progettuali. Ilbando avrà una dotazione finanziaria di almeno 43 milioni di euro di fondi FESR,circa 7 milioni di fondi IPA e circa 1 milione di fondi ENPI. Ulteriori risorse potreb-bero rendersi disponibili in caso di incompleto utilizzo/recupero da parte dei pro-getti approvati in precedenza. Per info: www.southeast-europe.net

ULTIMO BANDO DEL PROGRAMMA SEE

La Commissione europea ha adottato un pacchetto legislativo relativo alla politica dicoesione post 2013. Queste proposte saranno discusse dal Consiglio e dal Parlamentoeuropeo per essere adottate a fine 2012. In particolare le proposte, in linea con gli degliobiettivi di crescita e occupazione della strategia Europa 2020, riguardano:• l’impegno a concentrarsi su un minor numero di priorità di investimento definite daun contratto di collaborazione tra il singolo stato membro e la Commissione;• premi alle regioni che dimostrano qualità ed efficienza nell’utilizzo dei Fondi e finan-ziamenti supplementari per i programmi che apportano il maggior contributo alla cre-scita e alla creazione di posti di lavoro; viceversa, in caso di limitata capacità ammi-nistrativa, la Commissione può chiedere di riesaminare i programmi o sospendere ilfinanziamento in mancanza di misure correttive;• l’istituzione di un'unica serie di norme comuni per gestire cinque Fondi diversi: ilFondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fes), il Fondo dicoesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e il Fondo europeoper gli affari marittimi e la pesca (Feamp);• Tre regolamenti specifici per il FESR, FSE e il Fondo di Coesione. Prevista inoltre l’ado-zione di altri regolamenti concernenti l’obiettivo cooperazione territoriale europea e ilgruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT), il Fondo europeo di adeguamentoalla globalizzazione (FEG) e il Programma per il cambiamento sociale e l’innovazione.Pertanto semplificazione, armonizzazione, obiettivi chiari e risultati da conseguire, maanche potenziamento dei programmi di istruzione e formazione professionale e contri-buti a sostegno delle PMI che investono in ricerca, innovazione ed efficienza energetica.Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/news/regions/111006_it.htm

I progetti selezionati dovranno contribuire asviluppare e testare approcci socialmenteinnovativi alle priorità della politica UE stabilitedalla Piattaforma europea contro la povertà el'esclusione sociale (iniziativa faro di Europa2020).Il presente invito mira a migliorare laqualità e l'efficacia delle politiche sociali e afacilitare l'adeguamento alle nuove esigenze esfide sociali. Con la sperimentazione gli attoricoinvolti nelle riforme sulla protezione socialedei paesi che partecipano al programmaProgress, hanno la possibilità di valutare glieffetti delle riforme e dei cambiamenti politiciprima di applicarli su larga scala. I progetti dovrebbero contribuire a sviluppare ea testare approcci socialmente innovativi dellepriorità politiche europee, nel contesto degliobiettivi sociali quali:1. l'inclusione sociale dei gruppi vulnerabilicome i rom, gli immigrati, i senzatetto e i gio-vani;2. la qualità dei servizi per l'infanzia;3. l'invecchiamento sano e attivo;4. l' inserimento dei giovani nel mondo dellavoro.I progetti dovranno rispettare il principio dellaparità tra uomini e donne.I progetti dovranno trattare argomenti quali:- la realizzazione, la gestione e la metodolo-gia di valutazione di esperimenti sociali;- le strategie per sviluppare gli esperimentisociali e tradurre i risultati in misure politichepiù ampie;- la cooperazione e le attività di rete.Il bando si rivolge ad autorità nazionali oregionali competenti o a enti da queste incari-cati. Nello specifico può trattarsi di autoritàpubbliche o agenzie statali o semi-statali alivello nazionale o regionale, in particolareministeri competenti o altri enti governativi concompetenze decisionali nei settori dell'occupa-zione, della salute e delle politiche di protezio-ne appartenenti ai paesi che partecipano alprogramma PROGRESS: 27 paesi dell'Ue,paesi EFTA/SEE (Norvegia, Islanda,Liechtenstein), paesi candidati all'Ue (Turchia,Croazia, ex Repubblica iugoslava diMacedonia), e Serbia. L’importo indicativototale per questo invito è 3.500.000 euro.Scadenze: 15/12/2011Info: http://ec.europa.eu/social

BANDO NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA PROGRESSPER LA SPERIMENTAZIONE SOCIALE

POLITICA DI COESIONE: LE PROPOSTE DELLACOMMISSIONE PER IL PERIODO 2014-2020

Opportunità dall’UE.www.adriaeco.eu8

Opportunità’dall’UE

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9Opportunità dall’UE.www.adriaeco.eu pagine a cura di Fabio Travagliati

IL “FONDO DI GARANZIA A SOSTEGNO DELLA FILIERA ENERGETICA” DELLA REGIONE MARCHE

Si è svolto il 16 settembre scorso a Bologna il convegno “Mobility Management:dai Progetti Europei alle Azioni Regionali” nel corso del quale sono stati illustratie discussi i programmi ed i progetti europei maggiormente innovativi gestiti siasul territorio della Regione Emilia-Romagna che in differenti regioni europee.Il Convegno nasce dalla riflessione che il delicato quanto complesso tema delmiglioramento della mobilità, da conseguirsi limitando al tempo stesso conge-stione, incidentalità ed inquinamento, costituisce una sfida comune per tutte leprincipali città e regioni europee.Al centro dei lavori del Convegno sono state affrontate le esperienze relative allagestione della mobilità, unitamente alle soluzioni perseguibili mediante l’attua-zione di azioni di livello interregionale, regionale e locale, volte ad assicurarela replicabilità dei progetti di maggior successo nei differenti contesti e ambititerritoriali.In tale contesto è stato presentato l’ Handbook finale “Realizing SustainableMobility” del progetto ITACA (Innovative Transport Approach in Cities and metro-politan Areas), finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma inter-regionale POWER - INTERREG IVC - Sottotema 4.1 sulle tematiche dei TrasportiSostenibili a ridotte emissioni di carbonio nelle aree la cui finalità principale èquella di trainare le economie regionali verso il contenimento delle emissioniclimalteranti, prevedendo a tale scopo 5,8 milioni di euro di contributi comples-sivi.Tale progetto contempla tra le altre finalità lo sviluppo delle azioni diMobility Management, l’ottimizzazione della gestione operativa delsistema dei trasporti, l'efficienza nell’uso delle risorse, la riduzionedelle emissioni di CO2 ed il massimo sfruttamento di tecnologie inno-vative, prevedendo il coinvolgimento di molteplici partners apparte-nenti a differenti regioni europee quali l’Andalusia (Spagna), la Cittàdi Lidingö (Stoccolma, Svezia) ed il Noord-Brabant (Olanda), insie-me al Comune di Ferrara e alla Provincia di Rimini.E’ stata inoltre presentato il progetto IMOSMID finanziato dal pro-gramma LIFE +. Il progetto ha ricevuto dalla Commissione europeaoltre 800.000 euro a sostegno dello sviluppo di un approccio inno-vativo ed integrato concernente il Mobility Management nei distrettiindustriali.Infine è stata presentato il progetto ISEMOA capofilato dall’enteaustriaco FGM-Amor e finanziato dal programma Energia Intelligenteper l’Europa e coinvolge 19 partner di 14 Stati diversi. ISEMOA è fina-lizzato a migliorare l’accessibilità degli spazi urbani e dei trasportipubblici per garantire una mobilità efficiente a tutti, in particolare allePersone a Ridotta Mobilità.I lavori si sono conclusi con la presentazione dello stato dell’arte delMobility Management in Italia e gli sviluppi della rete EPOMM(European Platform Mobility Management), a cui l’Italia stessa haaderito quest’anno. E’ emerso come l’indice di motorizzazione delnostro Paese sia fissato a 60,84 contro 46 a livello europeo. Sonostati inoltre Censiti 66 Mobility Manager di Area che svolgono la fun-zione di coordinamento a livello comunale o sovra comunale a cui siaggiungono 846 Mobility Manager Aziendali, alcuni dei quali anchein aziende con meno di 300 dipendenti Tuttavia è emerso che il con-cetto di Mobility Management è nella maggior parte dei casi limitatoa Piani di spostamento per singoli poli di attrazione. L’occasione èinfine servita per segnalare il prossimo appuntamento di EPOMM incui si parlerà di Mobility Management a livello europeo. La conferenzasi svolgerà a Francoforte nel giugno 2012 (www.ecomm2012.eu).Tutti i materiali del convegno sono disponibili sul portale regionaleMobiliter.

MOBILITY MANAGEMENT: DAI PROGETTI EUROPEI ALLE AZIONI REGIONALI

Il Fondo rientra tra gli strumenti di ingegneriafinanziaria promossi dalla CommissioneEuropea. Attivato dalla Regione Marche il 2agosto 2010 con un dotazione di euro8.047.141,93, permette l'attivazione di unagaranzia diretta in favore delle PMI a frontedi operazioni di finanziamento per investi-menti in fonti rinnovabili o in interventi fina-lizzati all’efficientamento energetico.

Recentemente (maggio 2011) sono stateapportate alcune modifiche al funzionamentodel Fondo, con l’obiettivo di meglio adattarelo strumento alle necessità specifiche delleimprese che nel territorio marchigiano inten-dano investire nella Green Economy. In parti-colare, la durata della garanzia è stata allun-gata da 36 a 60 mesi; è stato eliminato ilvincolo di presentazione della domanda soloda parte di imprese raggruppate, lasciandola facoltà della presentazione anche alle sin-gole aziende; è stata ridotta la soglia mini-ma degli investimenti ammissibili a 350mila euro per le fonti rinnovabili e a 50 milaeuro per gli interventi di efficientamento ener-getico.Per ulteriori dettagli: www.europa.marche.it

Opportunità’dall’UE

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La strada verso la definizione della strategia sulla MacroregioneAdriatico – Ionica è sempre più in discesa e il traguardo del 2014sempre più concreto dopo il parere favorevole del Comitato delle

Regioni dell’11 ottobre scorso.

Per questo motivo abbiamo voluto realizzare un approfondimentoche facesse il punto della situazione su un argomento che vedemolti attori di sistema, tutti su livelli diversi, ma tutti animati dalla stes-sa volontà: quella di realizzare una governance che si posizioni isti-tuzionalmente a livello intermedio tra regioni e stati membri el’Unione Europa. Ecco allora che leggendo le prossime pagineavrete la sensazione di assistere ad un convegno, nel quale ognirelatore riporta le proprie esperienze e speranze a sostegno del-l’area. In questi ultimi due mesi si è parlato molto di visioni e visionarie allora, forse con un pizzico di orgoglio e presunzione, anche noi diAdriaeco ci vogliamo inserire tra coloro che hanno saputo scrutarel’orizzonte e per primi realizzare una rivista che potesse sostenereattraverso la comunicazione le iniziative avviate in un’area ad ele-vato valore aggiunto dal punto di vista culturale, economico e turi-stico: la Macroregione Adriatico – Ionica.

The way towards the definition of the strategy about theAdriatic - Ionic Macroregion it’s more and more in dow-nhill of the aim of 2014 it’s more and more concreteafter the favourable opinion of the Council of 11 Regionsof last October. For this reason we have realized a spe-cial report in order to take stock of the situation about atheme that involves many subjects, all on differentlevels, but all with the same will: to realize a governanceable to place institutionally at intermediate level betweenthe member states and European Union. Reading thenext pages you will have the feeling that to participate ata meeting, in which every speaker talks about ownexperiences and hopes in order to support the area. Inthese last two months has been spoken about visionsand visionary, for this reason Adriaeco want to be inser-ted for first between those who are able to examine thehorizon and for first, to realize a review, that could sup-port through the communication the initiatives of a veryimportant area about the cultural, economic and touristpoint of view: the Adriatic – Ionic Macroregion.

Macroregione Adriatico-Ionica:sviluppo comune

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Dopo anni di impegno finalmente è arrivato il riconoscimento istituzionale dellaMacroregione Adriatico – Ionica; l’inizio di un percorso che dovrà seguirequali altre fasi?

“L’approvazione del progetto per la Macroregione Adriatico Ionica da parte del Comitatodelle Regioni, avvenuta l’11 ottobre a Bruxelles - afferma il presidente della RegioneMarche Gian Mario Spacca - rappresenta sicuramente un passo importantissimo nel per-corso, ormai consolidato, per il definitivo riconoscimento della Macroregione Adriatico –Ionica.

Il fatto che le 275 Regioni d’Europa abbiano indicato chiaramente aCommissione e Parlamento Europeo la volontà e la necessità di creare, dopoquelle del Baltico e del Danubio, anche una Macroregione che riunisca i Paesiche si affacciano sull’Adriatico e lo Ionio, è di fondamentale valore. Ora, però,altre decisive tappe ci aspettano, prima di vedere la nascita dellaMacroregione, che auspichiamo possa avvenire come nelle previsioni nel 2014,quando si avrà il passaggio di testimone dalla Grecia all’Italia alla presidenzadell’Ue. In attesa di quella data, in ogni caso, la “macchina” è già in moto: ilparere approvato l’11 ottobre si chiude infatti con un invito sia nei confronti delParlamento Europeo perché assuma un’iniziativa forte a favore di questa strate-gia, sia nei confronti della Commissione Europea perché realizzi sin da subito unpreciso monitoraggio dei progetti strategici in attuazione, per poterne indirizzaree coordinare gli obiettivi, gli strumenti e le risorse ancora disponibili nei program-mi comunitari in corso e di individuare nella nuova programmazione (2014 –2020) una specifica linea di bilancio dedicata alle strategie macroregionali”.In attesa del 2014, quindi, non si resta fermi… “E’ così. Dobbiamo agire da subito, ancor prima del 2014, in una prospettivamacroregionale. Lo facciamo avviando la fase operativa, costituita dall’elabo-razione del ‘Piano di azione’, di cui dovranno occuparsi le istituzioni regionali elocali, in stretto partenariato con i livelli nazionali. La strategia macroregionale,pur essendo promossa dagli Stati, sulla base del principio della sussidiarietà devesorgere dal basso e comportare un forte protagonismo dei territori interessatiperché siano essi a sviluppare i rapporti, gli accordi e le procedure per renderepossibile una effettiva cooperazione”.Quali sono gli obiettivi della strategia della Macroregione Adriatico –Ionica?“Utilizzare in maniera più efficace le risorse esistenti, migliorando ad esempio le

Adriatic-Ionic Macroregion: timeline keptAfter much engagement the institutionalacknowledgment of the Adriatic IonicMacroregion has arrived - the beginning ofa way… The approval of the plan for theAdriatic - Ionic Macroregion by theCommittee of the Regions, on 11 Octoberto Brussels, represents the most importantstep. The agreement approved has beenclosed with a invitation or as regards theEuropean Parliament because it takes astrong initiative in favour of this strategy, orregarding the European Commissionbecause it realizes an exact monitoring ofthe strategic plans and identify in the newplanning (2014 - 2020) a specific linededicated to the macro regional strategies. Waiting for 2014, therefore, we are notstopping…We must to act quickly, in a macro regio-nal perspective starting the working phase,composed by the elaboration of the “Actionplan”, of which the regional and local insti-tutions will take care,with partnership at the national levels. Themacro regional strategy, must rise from thelow level and involve all interested territo-

Adriatic Ionian Macroregion.www.regione.marche.it

MACROREGIONE ADRIATICO – IONICA: CRONOPROGRAMMA RISPETTATO

Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, soddisfatto per l’approvazione istituzionale da parte del Comitato delle regioni, indica la strategia futura per il definitivo riconoscimento della Macroregione Adriatico - Ionica

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Gian Mario SpaccapresidenteRegione Marche

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reti di trasporto e dell’energia e affrontando sfide come la sostenibilità ambien-tale, la tutela del mare e della costa, la mobilità, ma anche la cultura e il turi-smo, lo sviluppo rurale e i rapporti tra Università. La Macroregione è un progettodi cooperazione finalizzato alla sicurezza, stabilità, coesione e prosperità del-l'area del bacino adriatico ionico e di interconnessione tra istituzioni, fondi e nor-mative. L'iniziativa, che si basa sul modello collaudato della Regione del Baltico,ha tutti i prerequisiti per diventare un progetto operativo di sviluppo.Tecnicamente, molte e importanti sono le innovazioni legate alla Macroregione,che interessano l’utilizzo dei fondi comunitari nel prossimo periodo di program-mazione. Come per la strategia del Mar Baltico, le macroregioni possono essereconsiderate prioritarie nell’utilizzo di fondi comunitari contenuti in particolari pro-grammi finanziari, come il Programma quadro ricerca e sviluppo”.Si vuole realizzare una strategia Europea su un’area che vede 3 stati membri, 2stati candidati e 3 potenziali candidati a far parte dell’UE. Tale situazione potreb-be creare difficoltà nel cammino verso la conclusiva definizione?“Tutt’altro. La storia dell’Unione Europea è sempre stata caratterizzata dall’evo-luzione parallela di due processi: integrazione e allargamento. Così, se da unaparte è necessario puntare ad un maggior dialogo tra le diverse culture euro-pee, dall’altro è fondamentale sostenere lo scambio con i Paesi protagonisti diun possibile futuro allargamento dell’Europa, soprattutto quando partecipanoalle sorti di uno stesso mare, come avviene nel caso del mar Adriatico. La stra-tegia macroregionale si pone in questo senso quale segnale politico verso iBalcani Occidentali, uno sprone a stabilire, preparandone l’integrazione, rela-zioni più profonde con l’UE. La coesione adriatica, del resto, non avviene sem-plicemente al suo interno, ma in crescente interazione con processi di costruzio-ne e allargamento dell'Unione Europa”.Una governance che avrà anche il compito di dialogare con le altreMacroregioni già esistenti cioè quella Baltica e Danubiana soprattutto dal puntodi vista delle infrastrutture?“Sicuramente. Le strategie macroregionali del Baltico e del Danubio, insieme aquella adriatico ionica e alle future strategie dell’Unione Europea, possono edebbono creare interconnessioni e sinergie, anche e soprattutto infrastrutturali.Si tratta di costituire un asse ideale fra nord e sud dell’Europa e, in questo con-testo, la Macroregione adriatico ionica può rivestire a ragione il ruolo di rafforza-mento e decongestionamento dell’accesso sudorientale dell’Europa. Potrebbe

ries in order to realize a real cooperation.Which are the aims of the strategy of theAdriatic - Ionic Macroregion? It’s important to use in more effective waythe existing resources, improving the tran-sport and energy and facing challenges asthe environmental sustainability, the pro-tection of the sea and the coast, but alsothe culture and then tourism, the ruraldevelopment and the relationships betwe-en Universities. An European strategy must be realized onan area that involves 3 Member States, 2states candidates and 3 probable candi-dates to make part of the EU. Such situa-tion could create difficulty in the waytowards the decisive definition? Anything but. The history of the EuropeanUnion has always been characterized bythe collateral evolution of two processes:integration and widening. The macroregional strategy wants to establish therelationship with EU countries.A governance that will have also the task todialogue with the other existingMacroregions Danube and Baltic one? Sure. The macro regional strategies mustcreate interconnections and synergies,

www.regione.marche.it.Macroregione Adriatico Ionica 12

Gian Mario Spacca al Comitato delle Regioni dellʼ11 ottobre 2011

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farlo soprattutto attraverso l’allungamento del Corridoio baltico-adriatico. E’ inquesta logica che nel documento approvato ad ottobre dal Comitato delleRegioni si chiede il prolungamento del Corridoio - per il quale la Commissioneeuropea ha approvato a giugno un indirizzo, prevedendo che il Corridoio stessosi estenda fino a Ravenna - verso sud, interessando l’intera area adriatica italia-na”. Dopo la costituzione dei forum delle città e delle CCIAA, di Uniadrion,dell’Euroregione Adriatica… pensa che cittadini, enti ed imprese riescano acomprendere l’importanza delle strategia Macroregionale?“Sempre di più. Certo, agli inizi del percorso per il riconoscimento dellaMacroregione, il progetto non era ancora sufficientemente conosciuto se nondalle istituzioni e dai soggetti direttamente coinvolti. Ma crediamo che l’operadi sensibilizzazione che, ad esempio dalle Marche, è stata avviata, stia dando iprimi frutti. E’ proprio con questa finalità che ad agosto abbiamo organizzato adAncona una grande esposizione sulla Macroregione. A cittadini, enti ed impreseva spiegata soprattutto la concretezza del progetto, che non è semplice eser-cizio di diplomazia bensì, grazie all’intercettazione di fondi europei, una strate-gia che si traduce in accordi economici, partnership tra imprese, condivisione diservizi, costruzione di infrastrutture e strutture sanitarie, ideazione di eventi cultu-rali. Una convinta opera di diffusione tra i cittadini e le imprese dei reali beneficie del significato della strategia, è decisiva per imprimere la forza necessaria allasua concretizzazione nei tempi previsti”.Le Marche hanno la sede dei segretariati permanenti di quasi tutte le iniziativeun po’ per la posizione baricentrica, ma forse anche per il forte spirito di coope-razione che ne contraddistingue le istituzioni, le imprese e i cittadini?“Sicuramente la nostra posizione baricentrica rispetto all’area interessata, hainciso nella scelta di collocare nelle Marche la sede di così importanti organismi,a partire dal Segretariato dell’Iniziativa adriatico ionica. Ma altrettanto credoabbia inciso la capacità di ascolto, la naturale vocazione verso Est, l’apertura,non solo geografica ma anche culturale, sul mare Adriatico. Non secondario èstato il ruolo di “ponte” che le Marche hanno svolto nel corso della guerra nellaex Jugoslavia per gli aiuti umanitari alle popolazioni così tragicamente colpite.Tutti questi fattori insieme, che uniscono come lei sottolinea istituzioni, imprese ecittadini, hanno fatto delle Marche una sorta di “capitale” delle iniziative legateall’area adriatico-ionica”.

above all infrastructural. It’s about to buildan ideal axes between north and SouthEurope.After the realization of different initiativeslinked to the area, do you think that citi-zens, authorities and enterprises are able toknow the importance of macro regionalstrategy?Surely at the beginnings of the way aboutthe acknowledgment of the Macroregion,the plan was not still sufficiently known. Butwe believe that the actual awareness cam-paign is essential and it’s giving the firstresults.Marche region has the office of the perma-nent secretariats of all the initiatives tank’sto the barycentre position, but perhaps alsofor the strong will of cooperation that con-tradistinguish the institutions, enterprisesand citizens?Our barycentre position has been veryimportant but equally I think that it has beeninfluenced by the listening skill, the naturalvocation towards East, the cultural open-ness, on the Adriatic sea and the role of“bridge” that the Marche region has hadduring the war in ex - Yugoslavia for thehumanitarian aids.

Adriatic Ionian Macroregion.www.regione.marche.it 13

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www.aii-ps.org.Macroregione Adriatico Ionica 14

Fabio PigliapocoSegretario Generale IAI

Negli ultimi cinque mesi ci sono stati due eventi che hanno dato un forteimpulso alla creazione della Macroregione Adriatico – Ionica; il ConsiglioEuropeo del 24 giugno e la sessione plenaria del Consiglio delle Regioni

dell’11 ottobre.

Ne è convinto il Segretario Generale dell’Iniziativa Adriatico – Ionica FabioPigliapoco che aggiunge: “il Consiglio europeo ha deciso che la prossimaMacroregione ad essere definita sarà quella Adriatico – Ionica mentre ilConsiglio delle Regioni ha approvato in via definitiva il parere “Cooperazionenel bacino del Mediterraneo attraverso la Macroregione Adriatico – Ionica”che ha avuto come relatore il presidente della Regione Marche, Gian MarioSpacca”. Quello della realizzazione di una Macroregione è un processo democraticoche parte dal basso, quindi dai cittadini dei singoli comuni, province e regioniche risiedono in un’area e di conseguenza “l’approvazione da parte delConsiglio delle Regioni oltre a rappresentare il massimo riconoscimento diquesta volontà che sale dalla base, garantisce che nel 2014 la MacroregioneAdriatico – Ionica sarà realtà” – conferma Pigliapoco.La definizione della Macroregione Adriatico – Ionica ha una forte valenzapolitica.“Non c’è dubbio. La spinta della Macroregione porterà un forte impulsoall’annessione degli stati che ad oggi sono già in procinto di entrare come laCroazia e il Montenegro e soprattutto agevolerà la procedura di ingresso aquelle nazioni che hanno dinnanzi un percorso più lungo come Serbia,Albania e Bosnia Erzegovina. E’ importante non leggere la presenza di nazioninon ancora all’interno dell’UE come un freno alla costituzione dellaMacroregione, infatti, in quella del Baltico c’è la Russia che sicuramente nonsolo non entrerà mai nell’Unione europea, ma non ne ha nessuna intenzione”.Quali sono le attività che IAI realizzerà a breve?“Intanto va evidenziato come la presidenza di turno serba si stia dando moltoda fare per coinvolgere tutti gli stati aderenti nelle diverse attività. In partico-lare parteciperemo al vertice INCE che si terrà a Belgrado dal 3 al 5 novem-bre; durante questi giorni ci saranno diversi incontri, anche bilaterali semprefunzionali al rafforzamento del concetto di Macroregione. Poi nella primametà di dicembre, proprio in Ancona sarà realizzata una tavola rotonda sultema della cooperazione nel compartimento marittimo”.

Luigi Gagliardi

Macroregion, “in 2014 will become reality” “The European Council has decided that nextMacroregion to being defined will be Adriatic –Ionic one - declares the General Secretary of theAII, Fabio Pigliapoco. It’s about a democraticprocess that starts from the low level and willbecome concrete in 2014”. The definition of theAdriatic - Ionic Macroregion has a strong politicalvalue. “Without doubt. The boost of theMacroregion will carry a strong impulse to theannexation of the states that today are going toenter like Croatia and Montenegro and above allwill make possible the procedure of entrance ofSerbia, Albania and Bosnia Herzegovina”. Which are the activities that AII will realize in theshort? “We will be to INCE meeting that will holdin Belgrade from 3rd to 5th November. Then inthe first half of December, in Ancona will be rea-lized a round table about the cooperation in themaritime district”.

MACROREGIONE, “NEL 2014 DIVENTERÀ REALTÀ”

Il Segretario Generale dell’IAI è estremamente soddisfatto di come si sta evolvendo la Macroregione Adriatico - Ionica

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Istituita nel 2006 l'Euroregione Adriatica (EA) è un'associazione di diritto croatocostituita da enti territoriali di livello Stato meno uno situati lungo le coste del MareAdriatico ed è composta da 25 membri appartenenti a 6 Paesi dell'area adriatica:

Italia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania e Grecia.

Gli obiettivi principali dell'Euroregione Adriatica sono la protezione del patrimo-nio culturale e dell'ambiente, lo sviluppo di un'economia sostenibile nei settoridella pesca, turismo ed agricoltura, il consolidamento della cooperazione tra iPaesi dell'area adriatica, il supporto ai Paesi dell'area adriatica nel percorso diintegrazione europea.Quali sono state le attività realizzate ad oggi e quali quelle future?“Dal 2006 ad oggi – conferma il presidente Michele Iorio - oltre a quelle digestione interna l'EA ha svolto e svolge una serie di attività finalizzate al rag-giungimento degli obiettivi che ci siamo preposti. Nello specifico leCommissioni Tematiche dell'EA hanno realizzato una serie di progetti sulletematiche di interesse specifico; primo fra tutti il progetto Adri.Eur.O.P. (AdriaticEuroregion Operational Plan) finanziato dal Programma Comunitario InterregIIIA che ha costituito il supporto finanziario alle attività dell'Euroregione nella suafase di start-up. Non va poi dimenticata nel 2007 l’apertura di un ufficio di rap-presentanza presso l'Unione Europea oltre ad una serie di altre attività; nel 2008l’incontro con il Commissario Europeo alle Politiche Regionali, Danuta Hubner enel febbraio 2010 l’organizzazione presso il Comitato delle Regioni, della confe-renza “Initiative for the creation of an Adriatic-Strategy – A contribution to theEuropean Integration”.Tra le attività future prevediamo la creazione di un Network delle Euroregioni,la continuazione del percorso di formazione di funzionari pubblici e la contribu-zione al percorso di creazione della strategia adriatico-ionica”.Come si rapporta l’Euroregione Adriatica rispetto alla Macroregione Adriatico-Ionica? “L'Euroregione Adriatica si propone, in quanto associazione che ingloba 6Paesi e 25 membri dell'Area Adriatica, come elemento a supporto della crea-zione della Macroregione Adriatico-Ionica. In definitiva deve rappresentare, il“trait d'union” – risultato di anni di attività di cooperazione e di dialogo tra iPaesi delle due sponde dell'Adriatico – in grado di preparare il terreno fertileper lo sviluppo di un progetto più vasto quale la Strategia Adriatico Ionica. Intale ottica l'EA si pone come facilitatore al raggiungimento di questo obiettivoe giammai quale ostacolo o doppione”.

A support for the MacroregionThe Adriatic Euroregion (AE) was foun-ded in 2006 it’s an association compo-sed by 25 members belonging to 6Countries of the Adriatic area: Italy,Croatia, Bosnia and Herzegovina,Montenegro, Albania and Greece. Mainaims: protection of the cultural heritageand environment, sustainable economicdevelopment of tourism, fishery and agri-culture sector, the consolidation and sup-port between the countries of Adriaticarea.What are the activities realized to thisday and what will be the future activities?“Since 2006– affirms the presidentMichele Iorio - AE realize many activitiesin order to the achieve the aims like theAdri.Eur.O.P plan. (Adriatic EuroregionOperational Plan) that has been thefinancial support to the activities ofEuroregion in its of start-up phase.Among the future activities we previewthe realization of Euroregions network,the prolongation of the way about thetraining of public employees”. How the Adriatic Euroregion relate withthe Adriatic-Ionic Macroregion? “Adriatic Euroregion is proposed like anelement to support the creation ofAdriatic-Ionic Macroregion representing aconcrete element of development.

www.adriaticeuroregion.org.Macroregione Adriatico Ionica 16

UN SUPPORTO PER LA MACROREGIONE

L’associazione si propone come“trait d'union” tra gli stati aderenti e la nuova governance

Michele Iorio Presidente

Euroregione Adriatica

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Lo scorso 24 ottobre il presidente della Camera di Commercio di Ancona, RodolfoGiampieri in qualità di Vice Presidente del Forum delle Camere di Commerciodell’Adriatico e dello Ionio, ha partecipato per la prima volta all’assemblea di

Eurochambres, l’associazione europea delle Camere di Commercio che raggruppa gli enti came-rali di 47 Paesi rappresentando 20 milioni di imprese e 120 milioni di lavoratori.

A distanza di un anno dall’ingresso del Forum delle Camere di Commerciodell’Adriatico e dello Ionio in Eurochambres sono stati notevoli gli sviluppi intervenutiall’interno dell’area adriatico mediterranea: oltre ai percorsi di adesione all’UE di diversiPaesi, si sta concludendo il percorso europeo per il riconoscimento della MacroregioneAdriatico-Ionica, previsto per il 2014.Grande attenzione è stata riservata all’intervento del presidente Giampieri che si è sof-fermato in particolare sul ruolo attivo giocato dal Forum all’interno della MacroregioneAdriatico-Ionica nell’attuazione di progetti di cooperazione territoriale che hannofavorito lo sviluppo delle PMI dell’area.Il Forum è stato valutato come un’esperienza di successo nel processo di avvicinamen-to sociale e culturale tra le due sponde del mare Adriatico nonché nel contributo for-nito in termini di crescita economica scaturita dalle tante iniziative promosse dal 2001anno della sua costituzione.Secondo Giampieri “Per superare il periodo di crisi il mercato europeo necessita che

Ancona and Eurochambers together for the MacroregionLast 24th October the president ofAncona Chamber of Commerce,Rodolfo Giampieri Vice-president ofthe Forum of the Chambers ofCommerce of the Adriatic and Ionianarea, has participated for the first timeto the assembly of Eurochambres, theEuropean association of theChambers of Commerce that groupthe chambers agencies of 47Countries representing 20 millionenterprises and 120 million workers.One year later year by the entrance ofthe Forum of the Chambers ofCommerce of the Adriatic and Ionianarea in Eurochambres there has beenimportant developments in theMediterranean and Adriatic area:

www.forumaic.org.Macroregione Adriatico Ionica 18

Si è tenuto a Spalato (Croazia) il VI Congresso delle ImpreseFemminili promosso dal Tavolo dell'Imprenditoria Femminile delForum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio.I lavori sono stati aperti da Jadranka Radovanic, Presidente delForum e della Camera dell’Economia di Spalato, Patrizia Casagrandepresidente della Provincia di Ancona, Jadranka Kosor, Presidente delGoverno della Repubblica Croata, Željko Kerum, Sindaco di Spalatoe Helena Štimac Radin, Direttore del Dipartimento Pari Opportunità delGoverno della Repubblica Croata.L’iniziativa, dedicata al “NETWORKING: strumento di crescita e dicompetitività” ha avuto relatrici provenienti dai Paesi dellaMacroarea, che hanno approfondito il tema della rete di imprese.Erano presenti anche Eliana Maiolini, assessore della Provincia diAncona e Adriana Brandoni, presidente del comitato imprenditoriafemminile della provincia di Ancona.

VI meeting of women enterprises of the Adriatic and IonianThe meeting of women enterprises held in Split (Croatia) is promotedby women entrepreneurial Table of the forum of the Adriatic and IonianChambers of Commerce. The workshop has started with the speech ofJadranka Radovanic, President of the Chamber of Commerce of Split,Patrizia Casagrande president of the Province of Ancona, JadrankaKosor, President of the Government of Croatian Republic, ŽeljkoKerum, Mayor of Split and Helena Štimac Radin, Director of the depar-tment Equality of the Government of the Republic of Croatia. The initia-tive, dedicated to “NETWORKING: competitiveness and growth instru-ment” has had speakers coming from the Countries of the Macroarea,that have talked about the network of enterprises. There were alsoEliana Maiolini, councillor of the Province of Ancona and AdrianaBrandoni, president of entrepreneurial female committee of the provin-ce of Ancona.

VI CONGRESSO DELLE IMPRESE FEMMINILI DELL’ADRIATICO E DELLO IONIO

Segreteria organizzativa Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, presso la Camera di Commercio di Ancona,

Piazza XXIV Maggio, 1 - 60124 Ancona, Italy - Tel: +39 071 5898249+39 071 5898266 - Fax: +39 071 5898255

www.forumaic.org - [email protected]

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vengano incrementati gli scambi commerciali ed è necessario condividere procedu-re che facilitino il passaggio delle merci in un ottica di trasparenza e sostenibilità.Questo obiettivo può essere raggiunto più facilmente se vi è un organismo sovra terri-toriale, come la Macroregione Adriatica, condiviso e riconosciuto da tutti i Paesi, ingrado di guidare l’armonizzazione delle regole di mercato senza perdere di vista lespecifiche necessità dei diversi territori e che agevoli le PMI nel loro riposizionamentocompetitivo. Ancona e le Marche in questo scenario, possono rivestire un ruolo cen-trale per lo sviluppo di tutta l’area”.Il Forum ha potuto presentare questa posizione poiché riunisce 36 Camere diCommercio sia italiane che estere e rappresenta 100 milioni di abitanti e circa 1 milio-ne di imprese ed un fatturato complessivo di 25 miliardi di dollari di interscambio.

Dalla riunione è emerso che il Forum è uno strumento a disposizione dell’UnioneEuropea per agevolare alcuni processi di più ampio respiro come appunto quello rela-tivo alla Macroregione Adriatico Ionica il cui contributo alla crescita equilibrata esostenibile dell’area potrà essere realmente concreta e tangibile anche per tutti i cit-tadini europei.La prossima iniziativa del Forum sarà a Spalato in Croazia per la sesta edizione delCongresso delle Imprese Femminili dell’area in programma dal 3 al 4 novembre, chevedrà la partecipazione di un gruppo di imprenditrici della provincia di Ancona.

beyond the adhesion to the EU ofmany Countries, is going to end theEuropean way for the acknowledg-ment of the Adriatic-Ionic Macroregion,previewed for 2014. Great attentionhas been classified to the participationof Giampieri who has remarked theimportant role of the Forum in theAdriatic-Ionic Macroregion about therealization of plans of territorial coope-ration that have favourite the develop-ment of the SME of the area. TheForum includes 36 Chambers ofCommerce (both Italians and foreign)and represents 100 million inhabitantsand about 1 million enterprises. TheForum is an instrument of theEuropean Union in order to facilitatesome processes like that of the Adriatic- Ionic Macroregion.

Adriatic Ionian Macroregion.www.forumaic.org

ANCONA E EUROCHAMBRES INSIEME PER LA MACROREGIONE

Per sostenere le imprese dell’areaAdriatico – Ionica, Rodolfo Giampieri relaziona all’assemblea di Eurochambres,sul ruolo della Camera di Commercio di Ancona e del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio,all’interno della strategia dellaMacroregione Adriatico - Ionica

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Rodolfo Giampieri Vice Presidente Forum delle Camere di CommerciodellʼAdriatico e dello Ionio

Jadranka Radovanic Presidente Forum delle Camere di CommerciodellʼAdriatico e dello Ionio

Il Tavolo dell’Imprenditoria Femminile del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e delloIonio ha organizzato ad Ancona nei giorni 30 settembre e 1 ottobre 2011 un’iniziativa formativagratuita rivolta alle imprenditrici che hanno partecipato al concorso “Donne e innovazione”, pro-mosso in collaborazione con la Camera dell'Economia Croata, la Camera di Commercio diAncona, la Provincia di Ancona e con il patrocinio di Unioncamere italiana. Le giornate di forma-zione hanno rappresentato un’importante occasione per rafforzare le competenze delle imprenditricisull’utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione ed sui programmi Europei.

Workshop: “Women and innovation” Women entrepreneurial Table of the forum of the Adriatic and IonianChambers of Commerce has organized in Ancona on 30th September and 1st October 2011 an eventaddressed to the women entrepreneurs who have participated to the competition “Women and innova-tion”, promoted in collaboration with Croatia Chamber of Commerce, the Chamber of Commerce ofAncona, the Province of Ancona with the patronage of Italian Unioncamere. The days have representedan important occasion in order to strengthen the skills entrepreneurs about the use of the information andcommunication technologies and about European projects.

INCONTRO FORMATIVO: “DONNE E INNOVAZIONE”

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UNIADRION: CERVELLI IN RETE

L’unione fa la forza! Questo il motto che guida UniAdrion con l’obiettivo di trovare fondi per la ricerca e lo svilupponella Macroregione Adriatico - Ionica

Nata a Ravenna nell’ambito dell’Iniziativa Adriatico – Ionica, UniAdrion è una"Rete delle Università", con lo scopo di creare un collegamento permanentetra Università e centri di ricerca della Regione Adriatico-Ionica.

Inizialmente affidata all’ateneo bolognese la presidenza è oggi dell’ateneoanconetano “e proprio in Ancona, con la modifica dello statuto voluta dal sot-toscritto - afferma Marco Pacetti, Magnifico Rettore dell'Università Politecnicadelle Marche - non solo abbiamo istituito il Segretariato permanente ma previ-sto la presidenza a rotazione per coinvolgere maggiormente gli altri atenei, siadal punto di vista delle iniziative che da quello del supporto economico dellarete”. Quali attività si stanno realizzando in questo momento?“Sono allo studio alcuni corsi a distanza in particolare nel settore delle politicheagricole e l’istituzione di borse di studio, per dottorati di ricerca, rivolte esclusi-vamente ai paesi extra-UE, oltretutto finanziate direttamente dal nostro ate-neo”.Quali altri atenei marchigiani partecipano ad Uniadrion?Molto attivo è l’aneto urbinate in particolare attraverso iniziative legate ai beniculturali, ma presto anche l’ateneo maceratese farà parte della rete. Quali sono gi atenei più attivi nell’altra sponda dell’Adriatico?“Direi che in Serbia c’è una forte attenzione alla rete anche in funzione dellarichiesta di ammissione all’UE”.La Serbia sembra essere la nazione più interessante per sviluppare rapportiindustriali e di studio.“In effetti è una nazione attraverso la quale si possono aprire i mercati dell’Estcome Russia, Ucraina e Bielorussia. Infatti, le aziende che producono in Serbia,al di là della loro nazionalità, possono usufruire di agevolazioni sui dazi doganaliper esportare nei paesi sopra citati; inoltre dal punto di vista delle risorse umaneci sono ottime competenze, adeguata cultura scientifica e, non ultimo, uncosto del lavoro pari a circa 1/3 di quello italiano”.Cosa si aspetta Uniadrion dalla consacrazione della Macroregione Adriatico –Ionica?“Puntiamo ad avere una regia condivisa per tutta l’area al fine di concentrarefinanziamenti comunitari per la ricerca e lo sviluppo da ridistribuire poi nei variatenei o raggruppamenti di essi. Ci sono già esperienze come il progettoBONUS – 169 promosso e realizzato dalla prima Macroregione riconosciutaovvero quella del Baltico”.

Luigi Gagliardi

UniAdrion: brains on networkUniAdrion was born in Ravenna, it’s a"Network of Universities" established with thepurpose to create a permanent connectionamong Universities and Research centresfrom the Adriatic-Ionian Region. Actually hasa permanent secretariat in Ancona, headedby the Rector of Polytechnic MarcheUniversity Marco Pacetti.What are the actual activities?“There are some distance courses about theagricultural policies sector and the creation ofscholarships, for research doctorates”.Which are the best working athenaeums inthe other side of the Adriatic sea? “In Serbia there is a strong attention to thenetwork also after the request of admission toEU. Moreover the companies that work inSerbia, can use taxes relief about thecustoms duties in order to export in Russia,Ukraine and Byelorussia. Moreover there is agood scientific culture, optimal skills, a costof the job equal to about 1/3 of Italian one”. What Uniadrion expect after the considerationof the Adriatic - Ionic Macroregion?“We bet to have a shared strategy for all thearea with the aim to concentrate communityfinancings for research and development inorder to redistribute them in the several athe-naeums”.

www.uniadrion.net.Macroregione Adriatico Ionica 20

Marco Pacetti Magnifico RettoreUniversità Politecnica delle Marche

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Dopo anni di consolidata amicizia con la sponda opposta e in particolarecon la città di Spalato, attraverso l'input dato dalla città di Ancona, nel1999 è stato fondato il Forum delle Città dell'Adriatico e dello Ionio.

“In un momento storico difficile – ricorda il Segretario Generale del ForumMichele Brisighelli - nell’ambito di scenari geopolitici ancora in parte irrisoltiderivanti dalla guerra dell'ex Jugoslavia, tra le città riuscì a svilupparsi unafitta rete di amicizie e collaborazioni, e un forte messaggio di pace e solida-rietà”.Quali sono gli obiettivi del Forum dei Comuni?“Il Forum è stato creato per rafforzare le relazioni economiche, culturali eturistiche che da sempre caratterizzano i rapporti tra gli enti locali transfron-talieri, e la conservazione del mar Adriatico come strategico bene ambien-tale, volano di grandi e comuni economie ma anche polmone ecologicodei paesi dallo stesso bagnato. A più di dieci anni dalla sua fondazione, pos-siamo dire che su questi orizzonti molta strada si è fatta assieme, grazieanche alla collaborazione con i Forum delle Camere di Commercio e delleUniversità, fondamentali partners del percorso intrapreso. Nell’ambito dellepolitiche comunitarie, il Forum delle città ha sempre sostenuto e rilanciatol’orizzonte di ampliamento ad Est dell’Unione europea, promuovendo nellesue sessioni annuali, momenti di confronto e di approfondimento a sostegnodi tale obiettivo”.La strategia per la definizione della Macroregione Adriatico – Ionica stadando i frutti sperati. Quali le ricadute sulle città del territorio?“Le città del territorio, gli enti locali interessati, non potranno che vedereesaltata e valorizzata la fittissima rete di rapporti che ormai da anni caratte-rizzano la cooperazione transfrontaliera nell’area dell’Adriatico e dello Ionio.In fondo, la strategia relativa alla Macroregione Adriatica nasce e si sviluppain virtù della ormai lunga amicizia, su più livelli realizzata, tra le due sponde.La Macroregione può rappresentare l’organismo più autorevole di consoli-damento, coordinamento e ulteriore sviluppo delle esperienze maturatenegli anni nei Forum delle Città, delle Università, e delle Camere diCommercio, e dell’azione del Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionica(IAI), organismi le cui sedi e segreterie – lo ricordiamo – sono tutte ospitatenella città di Ancona. Le città aderenti al Forum inoltre, raccolgono tramite

New European citizens in the Adriatic muni-cipalitiesAfter many years of friendship with the oppo-site sea side, in particular with Split it hasbeen founded the Forum of Adriatic andIonian Cities. “In a difficult historical moment- the General Secretary of the Forum MicheleBrisighelli affirms - within geopolitical spherestill partially unsolved deriving from ex-Yugoslavia war, between cities succeeded todevelop friendships and collaborations and astrong message of peace and solidarity”. What are the aims of the Forum?“To strengthen the economic, cultural and

tourist relations between the cross borderlocal agencies and the preservation of theAdriatic sea as strategic environmentalasset”.The definition of Adriatic - Ionic Macroregionwhat will be the effects on the cities?“It will be valued the crowded network of

www.faic.eu.Macroregione Adriatico Ionica 22

NUOVI CITTADINI EUROPEINEI COMUNI DELL’ADRIATICO

Il Mediterraneo può esserespazio di sviluppo primariodell’Unione europea e nonsuo confine estremo e inquesto contesto l’Adriaticoè il punto ideale di unionepolitica, economica e cultu-rale fra oriente ed occiden-te nord e sud del Mondo

A destra: il Presidente Faic Željko Kerum (Sindaco di Spalato) e il Vice Presidente Luigi Albore Mascia (Sindaco di Pescara)

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la Macroregione la sfida di una nuova sta-gione di rilancio del percorso di realizzazionedi una sentita ed orgogliosa cittadinanzaeuropea, oggi fin troppo assopita e lontanadal comun sentire che, assieme al consolida-mento delle istituzioni europee, può rappre-sentare il fattore determinante per superarele attuali difficoltà, a partire dalla gravissimacrisi economica. Una sfida in cui coinvolgereuna nuova, giovane generazione di “cittadi-ni europei”, e tutti i paesi che oggi attendo-no di vedersi compiere, o hanno appena ini-ziato, il percorso di ingresso all’internodell’Unione”.Quali sono i prossimi appuntamenti delForum dei Comuni e quali i temi che sarannoaffrontati?“Stiamo organizzando la prossima sessioneplenaria del Forum delle Città, prevista per il mese di dicembre 2011 adAncona. Al centro della riflessione ci saranno due importantissime tematiche:le prospettive future della Macroregione Adriatica e il ruolo degli enti localiall’interno della stessa e, la creazione di una nuova generazione di cittadinieuropei. Per quanto riguarda il primo tema, partner della sessione sarà ovvia-mente la Regione Marche, alla quale abbiamo chiesto di collaborare connoi nell’approfondimento delle relative questioni, con tutti i protagonisti isti-tuzionali e non di questa esaltante prospettiva. Quanto al secondo punto,grazie al progetto proposto dall’assessorato alla cooperazione internaziona-le del Comune di Ancona, “Mar Adriatico, un mare per crescere in pace”,progetto appoggiato dall’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche – con ilquale il Forum ha sottoscritto un protocollo di intesa - e poi approvato eFinanziato dal MIUR, saremo in grado di invitare ad Ancona delegazioni digiovani studenti provenienti da tutte le città dell’Adriatico, onde poter avvia-re con gli stessi un percorso di reciproca conoscenza e di confronto sulletematiche della cittadinanza europea appunto, della MacroregioneAdriatica, e del dialogo tra popoli e culture differenti“.

relationships that are the features of crossborder cooperation in the area. TheMacroregion can represent the most authori-tative body of consolidation, coordinationand further development of the experiencesmatured during the years from several autho-rities and of the action of Secretariat of AII”. What are the next meetings of the CitiesForum and what the themes that will befaced?“There will be the plenary assembly inAncona on December 2011 the main themeswill be: the future perspectives of the Adriatic- Ionic Macroregion, the role of the localagencies, the creation of a new generation ofEuropean citizens. Thanks to the project“Adriatic, a sea in order to grow in peace”,supported by Marche Regional ScholasticOffice, financed by MIUR, we will invite dele-gations of young students coming from allthe cities of the area in order to know them-selves and make comparison about the the-mes of European citizenship, AdriaticMacroregion and the dialogue between diffe-rent people and cultures”.

Adriatic Ionian Macroregion.www.faic.eu 23

Michele BrisighelliSegretario Generale Faic

Una foto della sessioneplenaria tenutasi a Spalato

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ILNAPA, Associazione dei Porti del Nord Adriatico (North AdriaticPorts Association) è stata fondata nel marzo 2010 dalle AutoritàPortuali di Ravenna, Venezia, Trieste e Capodistria. Il porto di Fiume

ne diventerà membro a pieno titolo non appena la Croazia entrerà nell’Unioneeuropea. Un progetto che a prima vista potrebbe sembrare molto giovane, mache in realtà è in fase di incubazione da tantissimi anni. I 20 mesi di vita, quin-di, non debbono trarre in inganno perché il NAPA è già oggi a tutti gli effetti unostakeholder con cui è necessario dialogare quando si affrontano i temi della por-tualità e dell’intermodalità, specialmente se si analizzano le questioni inerentiun’area vasta come quella della Macroregione Adriatica o se si vogliono affron-tare le questioni relative ai flussi di traffico dell’intera area Mitteleuropea.

“I primi risultati raggiunti? Sicuramente essere riusciti, intanto, a realizzareil NAPA!”, ha dichiarato Guido Ceroni, direttore generale dell’AutoritàPortuale di Ravenna. “Non è una cosa da poco passare dalle parole aifatti, specialmente quando si parla di porti, tra loro concorrenti, tutti conpeculiarità, eccellenze e attitudini specifiche, che fino a poco temponon pensavano affatto a coordinarsi. NAPA raggruppa cinque scali dicui tre italiani, due stranieri di cui uno nemmeno appartenenteall’Unione europea; è quindi facile immaginare a quali tipi di problema-tiche legislative e fiscali si vada incontro quando si vuole mettere insie-me un gruppo così eterogeneo sotto un unico cappello”.La comunicazione integrata era fra le priorità del NAPA. Vi siete già pre-sentati a qualche fiera come associazione?“Si, era una delle priorità. Dare un’immagine di queste realtà come unarco di porti che possano rappresentare un unico gate era fondamen-tale, specialmente in alcune aree, come la Cina, dove le dimensioni e inumeri hanno un’importanza fondamentale nelle relazioni atte a svilup-pare business. Questo è stato fatto a Shanghai, ma la stessa formula èstata presentata ad una fiera europea, quella di Monaco. Ma l’attivitàdi NAPA si è fatta sentire anche in altri luoghi istituzionali come la nostrapresenza su alcuni tavoli di lavoro in sede di Commissione europea perla questione del corridoio Adriatico – Baltico e, per alcuni temi specificicon il Governo italiano”.L’intermodalità diviene per voi questione strategica?

Many ports. A single gateNAPA, North Adriatic Port Association has been foun-ded in March 2010 by the Port Authorities of Ravenna,Venice, Trieste and Koper (Slovenia). The Port of Rijekais expected to become a full member, once Croatiajoins the EU. A plan that at first sight could seem veryyoung, but actually it is course of action from manyyears.“The first results achieved? Sure to have been able tocreate NAPA!”- declared Guido Ceroni, general mana-ger of the Port Authority of Ravenna. “It is not easy topass from the words to the actions, especially when wetalk about ports, that up to a time they did not think tocreate a cooperation among them. A fantastic goal.Here because the integrated communication is one ofthe priorities of NAPA. We have introduced ourselveslike a single gate to Shanghai and Monaco”.The intermodality becomes for you a strategic issue? “Absolutely. We must consider that our force area isabout to central Europe and, obviously, at the nationalmarket; therefore, it’s totally useless to make to disem-bark in one of our ports of the goods addressed inGermany, saving navigation days in order to carry thegoods in North Europe, if then a greater time is emplo-yed in order to deliver the goods to the final destinationbecause of bureaucratic or for deficiency of infrastruc-tures already mentioned”.The network is fundamental in order to create a com-munication between the ports associated. Concerningthis situation which are actually the plans? “Actually, we would join all programming languages ofevery single associated port. This is an available aimon which we are working thanks to the European finan-cings granted us by ITS plan Adriatic multi - port gate-way that will be completed in June 2013”.

www.www.portsofnapa.com.Macroregione Adriatico Ionica 24

UN ARCO DI PORTI. UN UNICO GATE

Il NAPA è operativo.Comunicazione internazionaleintegrata dei 5 porti, dialogo coordinato con enti governativi ed è già stata finanziata la prima attività comune fra i cinque porti dall’Unione Europea

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“Assolutamente si. Non si può fare nulla se nonc’è una giusta integrazione fra i porti e i rispet-tivi retro porti, fra la rete viaria e quella ferrovia-ria. Dobbiamo tenere presente che la nostraarea di influenza è relativa alla Mitteleuropa e,ovviamente, al mercato nazionale; quindi, perfare un esempio estremo, è totalmente inutilefar sbarcare in uno dei nostri porti della mercediretta in Germania, risparmiando giorni dinavigazione per portare la merce in NordEuropa, se poi si impiega un tempo maggioreper consegnare la merce alla destinazionefinale a causa di pesantezze burocratiche oper carenza delle infrastrutture sopra citate”.La rete informatica è fondamentale per poterfar dialogare i porti associati. Quali sono i pro-getti in campo a tal proposito oggi? “Al momento vorremmo uniformare tutti i lin-guaggi informatici all’interno di ogni singoloporto associato. Questo, è un obiettivo a porta-ta di mano e su cui stiamo lavorando grazie aifinanziamenti europei concessici con il proget-to ITS Adriatic multi - port gateway. In questaprima fase abbiamo commissionato uno studiodi fattibilità al fine di costituire dei sistemi orga-nici in ogni singolo scalo. L’importo ricevuto èdi 1.442.500 euro e servirà per realizzare unapiattaforma informatica comune (e - platform)che funga da anello di congiunzione, sia oriz-zontale – cioè tra i diversi sistemi di port com-munity esistenti – sia verticale – cioè tra i sistemilato mare e lato terra. Il progetto avrà unadurata complessiva di 30 mesi e sarà completoentro giugno 2013”.

Gabriele Costantini

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I porti del NAPA, da sinistra:Ravenna · Venezia · Trieste - ItalyKoper - SloveniaRijeka (Fiume) - Croazia

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La crescita e l’integrazione delle imprese operanti nel settore nautico costi-tuiscono il principale obiettivo del progetto Cluster Club promosso daUnioncamere del Veneto-Eurosportello e cofinanziato dal programma di

Cooperazione transfrontaliera IPA-Adriatico, un programma europeo volto a pro-muovere iniziative di collaborazione tra soggetti appartenenti alle diverse regionidi frontiera che si affacciano sul mare Adriatico.

Il progetto, grazie ad una partnership costruita cercando di coinvolgere ilmaggior numero possibile di territori dell’area adriatica, include soggettiprovenienti da Italia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Grecia e Serbia,costituiti in gran parte da soggetti del sistema camerale, ma anche daagenzie di sviluppo ed amministrazioni municipali. Il target cui si rivolge il progetto è rappresentato naturalmente dalle impre-se, in particolare le PMI.La prima fase del progetto, già avviata, prevede la mappatura dei territoricoinvolti nel progetto al fine di individuare le reti di impresa esistenti e crea-re un database delle aziende e dei distretti industriali che operano nei set-tori produttivi collegati alla filiera nautica, con particolare attenzione ai set-tori del legno, della meccanica, della plastica del metallo e del tessile. In una fase successiva verranno promossi una serie di incontri business tobusiness e business to credit per permettere alle aziende dei diversi Paesi diconoscersi reciprocamente, presentare i propri prodotti e creare cosìnuove opportunità di sviluppo e collaborazione. Il primo di questi appuntamenti si terrà nella prossima primavera presso ilsalone nautico di Venezia.Tra le altre attività previste vi sono anche una serie di azioni volte a diffon-dere l’informazione sulle nuove tecnologie green applicabili alle imbarca-zioni, anche attraverso l’impiego di una barca tradizionale un tempo utiliz-zata per il trasporto delle merci tra le due sponde dell’Adriatico, ilTrabaccolo, che verrà appositamente allestita per la proiezione di video alfine di promuovere il progetto presso gli eventi organizzati dal partenariatoed altri eventi sul tema della nautica.

Cluster Club: integrated developmentof the enterprises of nautical sectorin the Adriatic areaDevelopment and integration of enterprisesof the nautical sector are the main aims ofthe Cluster Club project, implemented byUnioncamere del Veneto-Eurosportello andco-financed by the IPA-Adriatic CrossBorder Cooperation program.The project, especially addressed to SMEs,involves organizations from Italy, Croatia,Bosnia-Herzegovina, Albania, Greece andSerbia, mainly chambers of commerce butalso agencies for development and muni-cipal authorities.The project aims at mapping the involvedterritories in order to identify the existingnetworks of enterprises and to create adatabase of the companies and the indu-strial clusters working in the nauticalchain. Moreover, a series of business tobusiness and business to credit meetingswill be promoted in order to create newopportunities of development and coopera-tion.The project also foresees information acti-vities about new green technologies appli-cable to boats, also through the use of atraditional boat once used for goods tran-sport between the two sides of the Adriatic,the Trabaccolo, that will be specifically setup to show video.

www.eurosportelloveneto.it.Macroregione Adriatico Ionica 26

CLUSTER CLUB: SVILUPPO INTEGRATO DELLE IMPRESE NAUTICHENELL’ADRIATICO

CLUSTERCLU

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Unioncamere del Veneto è la struttura che associa le Camere diCommercio della regione svolgendo funzioni di supporto e di promozione del siste-ma produttivo, coordinando i rapporti con la Regione Veneto e le rappresentanze

degli enti locali.

Il dipartimento politiche comunitarie di Unioncamere del Veneto, Eurosportello, ospitauno dei più importanti desk europei di Enterprise Europe Network, la rete della DirezioneGenerale Imprese della Commissione Europea, composta da oltre 500 punti di contattoe 4.000 esperti, creata con l’obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese a sviluppareil loro potenziale di innovazione e dar loro la possibilità di rivolgersi ad uno sportello unicopresso cui usufruire di un’ampia gamma di servizi di informazione e assistenza.Eurosportello del Veneto coordina uno dei 5 consorzi italiani di questo network, denomi-nato Friend Europe, formato da nove punti di contatto EEN situati tra Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Ma Eurosportello realizza la sua missione di promo-zione del tessuto produttivo regionale anche attraverso la partecipazione diretta ad unelevato numero di progetti europei nei diversi ambiti della programmazione comunita-ria. In particolare, Eurosportello è impegnato nei settori impresa, ambiente, ricerca einnovazione, turismo, trasporti ed energia. Molte delle iniziative progettuali portate avan-ti in questi anni sono state promosse nel quadro dei programmi di cooperazione territo-riale europea: Eurosportello è stato coinvolto, in qualità di capofila o partner, nei pro-grammi IPA Adriatic, South-East Europe, Central Europe, Spazio Alpino, Italia-Slovenia eItalia-Austria. “La cooperazione territoriale rappresenta una grande opportunità per isoggetti pubblici come le Camere di Commercio dei diversi Paesi europei che, puntan-do su specifiche tematiche, possono unire i propri sforzi per promuovere lo sviluppo deirispettivi territori in chiave europea – commenta Gian Angelo Bellati, segretario generaleUnioncamere del Veneto – Eurosportello –. L’integrazione tra le diverse regioni che siaffacciano sulle due sponde dell’Adriatico, appartenenti a Stati diversi ma storicamenteunite da legami culturali e commerciali, rappresenterà sicuramente uno dei principalicanali di sviluppo dei prossimi anni. In questo ambito il Veneto e il suo tessuto produttivodi PMI con forte propensione all’export potranno giocare un ruolo chiave. Per questomotivo, attraverso i progetti che stiamo portando avanti, ci stiamo impegnando per farcogliere alle nostre imprese la portata di questa iniziativa e le potenzialità di sviluppo daessa offerte”.

At the enterprise service for the developmentThe European Policies department ofUnioncamere del Veneto, Eurosportello,hosts an important European desk ofEnterprise Europe Network, the net-work created by the DG Enterprise ofthe European Commission with theaim to help SMEs to develop theirpotential in the European market. ButEurosportello realizes its mission alsoparticipating to European projects indifferent sectors. Many initiativesduring the last years have been pro-moted in the area of the Europeanprograms of territorial cooperation,like IPA Adriatic, South-East Europe,Central Europe, Alpine Space, Italy-Slovenia and Italy-Austria. “Territorialcooperation represents a great oppor-tunity for public authorities likeChambers of Commerce that can jointheir own efforts in order to promote thedevelopment of the territories in whichthey operate - Gian Angelo Bellati,general secretary of Unioncamere delVeneto - Eurosportello affirms -. Theintegration among the different regionsof the two sides of the Adriatic sea,belonging to different States but histori-cally joined by cultural and trade rela-tionships, will represent one of themain channels for future development”.

Adriatic Ionian Macroregion.www.eurosportelloveneto.it 27

AL SERVIZIO DELLE IMPRESEPER LO SVILUPPO

Cooperazione e integrazione tra le diverse regioni dell’area Adriatico - Ionica per la crescita economica

Gian Angelo Bellatisegretario generale

Unioncamere del Veneto – Eurosportello

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Si sono riuniti il 18 e 19 ottobre scorsi a Mawgan Porth, con la splendidacosta della Cornovaglia come cornice, i membri del partenariato del proget-to Regions for Sustainable Change (RSC), che ha visto in questi ultimi tre

anni la Regione Marche impegnata assiduamente nella ricerca di soluzioni per ridur-re le emissioni di gas serra e nello sviluppo di strumenti innovativi che traducanol’aspirazione ad un mondo più sostenibile in una pianificazione coerente ed in con-crete politiche di sviluppo.

La conferenza finale del progetto ha offerto ai partner l’occasione di con-frontarsi sulle sfide che li attendono nella temperie di una crisi economicache detta l’agenda europea, ridefinisce le priorità, disegna prospettive finan-ziarie.Come conciliare crescita e sviluppo sostenibile o, in altri termini, come ripen-sare un intero sistema produttivo per orientarlo in senso sostenibile ed evitarepesanti ricadute in termini occupazionali? Come arricchire e precisare le nostre nozioni di crescita o di benessere affran-candole da un parametro puramente quantitativo come il PIL?Gli obiettivi di riduzione entro il 2050 delle emissioni di gas serra dell’80% rispet-to ai valori del 1990, stabiliti dalla tabella di marcia pubblicata nel marzo scor-so dalla Commissione Europea, sono forse troppo ambiziosi? Impongonosacrifici sproporzionati rispetto ai benefici attesi?Se queste domande hanno animato un dibattito appassionante, i partner sisono alla fine trovati unanimi nel ritenere che la crescita sostenibile oltre adimporsi come necessità ambientale rappresenti una formidabile occasione di

www.rscproject.org.Macroregione Adriatico Ionica 28

IN CORNOVAGLIA SI CHIUDE IL PROGETTO REGIONS FOR SUSTAINABLE CHANGE

Regions for Sustainable Change (RSC) è un progetto svilup-pato da un partenariato composto da 12 organizzazioni/entidi 8 Stati membri dell’UE. Il progetto triennale è stato lanciatonell’ottobre 2008 ed è cofinanziato dal programma di coo-perazione interregionale Interreg IVC. La Regione Marche,attraverso il Servizio Territorio Ambiente Energia, è partner delprogetto.

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sviluppo e di progresso economico e sociale.L’ultimo ed atteso output di progetto, il manuale per leregioni europee Building a low-carbon economy, èstato presentato alla conferenza e si pone come stru-mento volto ad ispirare l’azione delle regioni nel pas-saggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio.Il manuale raccoglie strumenti, linee guida e metodisviluppati all’interno del partenariato ed oltre.La Regione Marche, rappresentata dalla sua agenziadi sviluppo SVIM, che ha collaborato attivamente nellediverse fasi del progetto, è intervenuta alla conferenzaillustrando la propria esperienza, il proprio impegnoconfermato dall’adozione del Piano Regionale per ilClima, le lezioni tratte dal progetto, ed indicando alcu-ne opportunità di cooperazione futura. Avendo peral-tro beneficiato nell’ambito del progetto, così come ilBurgenland e la Cornovaglia, dello strumento di analisi quantitativa PACE(Prioritarisation of Actions for a Low-Carbon Economy), ha potuto testimo-niare della sua efficacia nella valutazione comparata delle misure di ridu-zione delle emissioni. Soddisfazione è stata altresì espressa per uno strumen-to di valutazione, anch’esso prodotto nell’ambito del progetto, come ilRegional Climate Confidence Index (RCCI), che attraverso un set di indica-tori permette di stabilire un “indice di fiducia climatica regionale” e di iden-tificare quindi forze e debolezze di ogni strategia regionale di lotta contro ilcambiamento climatico.L’integrazione delle preoccupazioni climatiche nella pianificazione regio-nale può e deve avvalersi, come è stato più volte ricordato, dellaValutazione Ambientale Strategica (VAS), resa obbligatoria dalla direttivaeuropea 2001/42/EC per i piani e programmi suscettibili di avere effetti signi-ficativi sull’ambiente.Quanto ai molti passi che restano ancora da compiere il partenariato RSCha individuato una serie di azioni chiave, tra cui il coinvolgimento di tutte leparti interessate nel processo decisionale, la separazione della crescitaeconomica dalle emissioni e dall’uso dell’energia tramite una molteplicitàdi soluzioni di efficienza energetica e di energie rinnovabili, la disponibilitàdi informazioni e dati adeguati e regolarmente aggiornati sulle caratteristi-che delle emissioni regionali.Molte aree restano ancora inesplorate e richiedono un’analisi approfondi-ta, come la possibilità di ricorrere a meccanismi di finanziamento che orien-tino le scelte dei consumatori e promuovano investimenti nelle tecnologiea basse emissioni di carbonio, ovvero ancora appalti pubblici che stimolinoprodotti e servizi sostenibili. La cooperazione, anche nel caso di Regions forSustainable Change, ha dimostrato di poter offrire soluzioni nel quadro diuna condivisione delle conoscenze e di un impegno comune.

In Cornwall, after three year’s work, the pro-ject Regions for Sustainable Change is closed On 18th and 19th October there has been themeeting in Mawgan Porth with the members ofpartnership belonging to the project Regionsfor Sustainable Change (RSC), that has seenin these last three years the Marche Regionassiduously engaged in the research of solu-tions in order to reduce the emissions of gre-enhouse gas and in the development of inno-vative instruments for a more sustainableworld. The last output of the project, the han-dbook for the European regions Building alow-carbon economy, has been introducedduring the meeting and it’s an instrument inorder to motivate the action of the regions inthe passage for a low carbon economy. Thehandbook has instruments, guidelines andmethods developed inside the partnership. TheMarche Region is cut in the conference illustra-ting own experience, having moreover profitedin the sphere of the project of the instrument ofquantitative analysis PEACE. It has beenexpressed satisfaction for a valuation instru-ment Regional Climate Confidence Index(RCCI), that through many pointers it allows toestablish an “index of regional climatic confi-dence”.

www.rscproject.org.Macroregione Adriatico Ionica 30

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Costituito nel 1985 Markexport è un consorzio export che asso-cia piccole e medie imprese operanti in diversi settori merceo-logici. Il consorzio ha una forte vocazione manifatturiera ed

export-oriented con prevalenza del settore meccanico sia in termini nume-rici sia in termini di valore aggiunto, ma trovano espressione ancheaziende del settore moda, dell'agroalimentare, del mobile, della chimica.

“La gamma dei servizi offerti è molto ampia – spiega SanteCantori presidente di Markexport -. Si va dalla consulenzaimport/export, alla partecipazione collettiva ad eventi fieristiciinternazionali, all’organizzazione di missioni all'estero e di missioniincoming, ai servizi di traduzione ed interpretariato, fino all’orga-nizzazione di corsi di lingua e convenzioni con corrieri espressiinternazionali”.Il presidente Gian Mario Spacca sta facendo molti sforzi per ilriconoscimento della Macroregione Adriatico – Ionica, come sista muovendo a riguardo il consorzio? “Scopo principale del consorzio è quello di espandersi il più possi-bile. E’ logico dunque cercare di cogliere le opportunità che cisono più vicine prima di affrontare mercati più lontani e più diffici-li. In quest’ottica apprezziamo gli sforzi che il Presidente Spaccasta facendo per ottenere il riconoscimento della MacroregioneAdriatico Ionica, che potrebbe diventare un'area comune di cre-scita e di sviluppo in grado di unire le due sponde dell'Adriatico edello Ionio, con ricadute senza dubbio positive per il nostro territo-rio”.Quali settori potrebbero avere interessi in quest’area?“Credo vi siano prospettive interessanti per la nautica, la mecca-nica – ricordo che in Serbia c'è lo stabilimento FIAT e si dovrà crea-re un indotto - e le nuove energie. Ma soprattutto per il settoreturistico/alberghiero che sta crescendo per soddisfare una richie-sta di maggiore qualità da parte del pubblico. E l’ammoderna-mento delle strutture ricettive porta con sé un indotto nel settoredel mobile, dei materiali per l’edilizia, dei complementi d’arredo,fino alla formazione del personale”.

United we stand, divided we fall! Markexport was born in 1985 it’s an export consortiumwith a strong predominance of the mechanical sector butincludes also fashion companies, food sector, furnishingand chemistry. “The range of the services offered is verywide - explains Sante Cantori president of Markexport -.consulting, collective participation at exhibition events,organization of missions, translation services and interpre-ting, organization of language courses and conventionswith international forwarding agents”. How the consortium is acting about the Adriatic - IonicMacroregion?“The main aim of the consortium is to expand itself asmuch as possible in the nearer areas then in the farther anddifficult markets. In this point of view we appreciate theefforts of the President Spacca in order to obtain the reco-gnition of Adriatic-Ionic Macroregion, that could become acommon area of development, with positive results for ourterritory”.Which are the sectors that could have interests in this area? “There are interesting perspective for the boating sector, themechanic and the new energies sectors. Moreover the tou-rist/hotel sector of quality that with the modernization of thestructures has many incomes in the furnishing sector, buil-dings materials, furnishings accessories, till the staff trai-ning”.

Adriatic Ionian Macroregion.www.confindustria.an.it

L’UNIONE FA LA FORZA!Le aziende locali sono per la maggior parte piccole e medio piccole ciascuna con prodotti e servizi di elevataqualità e devono essere capaci di affrontare i mercati insieme

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Sante Cantori

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ITALIA PRIMO PARTNER COMMERCIALEDELLA CROAZIA

Nel luglio 2013 la Croazia dovrebbe entrare nell’UE, Valentina Jačan general manager di Driope D.o.o. ci spiega perché e come internazionalizzarsi sull’altra sponda dell’Adriatico

L’obiettivo è fissato, il suo raggiungimento? Luglio 2013. E’ questa la data incui è previsto il plausibile accesso della Croazia all’interno dell’Unione euro-pea. Meno di due anni per poter integrare due Paesi, l’Italia e la Croazia,

divisi dal mare Adriatico, ma sempre caratterizzati da una profonda influenza reciprocadal punto di vista storico culturale e, non da ultimo, economico commerciale.

“Dal 2000, l’Italia è il principale partner commerciale della Croazia, il suo primofornitore ed anche il suo maggior cliente – ha sottolineato Valentina Jačan,general manager di Driope D.o.o., società di consulenza italo – croata per l’in-ternazionalizzazione delle imprese italiane, locata a Zara - un trend in continuae costante crescita confermato anche dai dati del primo semestre 2011. Leesportazioni italiane si attestano su un valore di circa 2 miliardi di euro e i pro-dotti maggiormente richiesti dal mercato croato sono quelli del settore moda,dei mobili, del comparto macchine e mezzi di trasporto e del settore alimenti,ma anche i prodotti chimici e i raffinati energetici. Ma c’è ancora molto dafare soprattutto per quanto riguarda il “trasferimento” delle eccellenze e delmade in Italy e nei mercati di nicchia”. Perché investire in Croazia?“Ci sono diverse ragioni: il vicino ingresso nell’UE, la posizione strategica di cro-cevia nelle reti trans europee di trasporto dei corridoi V e X, una rete infrastrut-turale fatta di porti, aeroporti e assi viari interni in fase di veloce potenziamento.Non bisogna poi dimenticare l’alto livello d’istruzione delle risorse umane croa-

www.driope.hr.Macroregione Adriatico Ionica 32

SERVIZI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONEPRODOTTI INFORMATIVI:Scheda paeseRicerche di mercato settorialiServizi di affidabilità sui clienti e partner

MISSIONI ED EVENTI PROMOZIONALI:Organizzazione delle missioni incominged outgoingOrganizzazione di incontri con enti e le istituzioni localiOrganizzazione di semminari, workshop,giornate di formazione ecc.Supporto alla partecipazione ad eventi settoriali e fiere

ALTRI SERVIZI DI EXPORT MANAGEMENT

Servizi di interpretariato e traduzioneAssistenza nella contrattualistica nazionale ed internazionaleCostituzione della societàPromozione e/o lancio nuovi prodottiGestione della rete di venditaConsulenze doganaCertificazione aziendale e standardizzazione di processi (ISO 9001 -ISO 14001 - OHSAS 18001 - ISO 27001ISO 22000/HACCP - ISO 26000 SA 8000)

GLOBAL SMART SOLUTIONSSMART OFFICEServizi di segreteria aziendale con copertura orari d’ufficio con professionisti bilingue Problem solving legati alle pratiche dognali, trasporti, reclami e/o resi merce.

Rent a desk - postazioni attrezzate Soluzioni per la gestione dell’imprevisto

OPPORTUNITÀ DI BUSINESS Segnalazione opportunità su misura per accordi di natura finanziaria,commer ciale e tecnico-produttivaSegnalazione di partner per laprogettazione comunitariaSegnalazione opportunità immobiliari

PARTNERSHIP & FINANZAValutazione della fattibilità finanziaria dei progetti industrialiRaccolta capitale di debito e di rischioConsulenza in operazioni di M&AAttività di advisor nel settore immobiliareed energeticoRicerca partner industriali/finanziari(Joint venture)

I SERVIZI DI DRIOPE d.o.o.

Valentina Jačangeneral manager Driope D.o.o.

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te, sia per le conoscenze tecniche – scientifiche che perla padronanza delle lingue, il tutto a un costo del lavoromediamente inferiore ai livelli dell'UE. Non da ultimo lenuove leggi incentivo sugli investimenti con le agevola-zioni fiscali, doganali e le sovvenzioni statali, inoltre è adisposizione il supporto finanziario dell’UE: l’IPA (Instrumentfor Pre-accesion Assistance), i finanziamenti della BancaEuropea per gli Investimenti (BEI) e i Finanziamenti dellaBanca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS)”.Quali saranno, nell’immediato futuro, i comparti trainantidell’economia croata?“Per il futuro si prospetta uno sviluppo deciso di tutti queicomparti collegati alla tutela dell’ambiente, alla gestio-ne dei rifiuti e del settore energetico. L’edilizia partecipaal PIL del Paese per l’8% circa e il settore è considerato distrategica importanza per lo sviluppo economico delPaese. Sarà sicuramente tra i primi a segnare una ripresa,ciò vale in primis per alcune opere pubbliche e grandiinfrastrutture, ma anche per opere di edilizia privata”.Quali sono i servizi che Driope propone alle aziende chevogliono internazionalizzare in Croazia?“Disponiamo di una piattaforma di servizi integrati e inno-vativi su tutto il territorio della Macroregione con un teamaltamente qualificato, multidisciplinare e plurilingue, ingrado di offrire una serie di soluzioni personalizzate e fles-sibili sia per le aziende che affrontano l’internazionalizza-zione per la prima volta, sia per quelle che sono già pre-senti sul mercato, ma che hanno bisogno di un più effica-cie supporto operativo”.

Quali nello specifico?“I nostri servizi per l’internazionalizzazione aiutano i clien-ti in tutte le fasi del processo: dalla ricerca di mercatoalla selezione dei partner, dall’organizzazione di missionmirate alla costituzione di società ecc. I servizi “global smart solution” sono basati sul concettodella “dematerializzazione” dell’ufficio estero con i qualigarantiamo ai nostri clienti le attività di segreteria in lin-gua con report settimanali senza dover costituire un pro-prio ufficio estero e, infine, “partnership & finanza” dovericerchiamo i partner industriali e finanziari per i progettistrategici. Ovviamente l’offerta di collaborazione fattaai clienti può essere modulata e integrata in manieratotalmente customer al fine di ottimizzare la collabora-zione e il raggiungimento del target individuato”. La Camera di Commercio di Ancona e la sua aziendaspeciale Marchet hanno incontrato i vertici dellaCamera dell’Economia della contea di Zara. Lei cosa nepensa?“Sottoscrivere un accordo di collaborazione che pro-muova e favorisca le relazioni commerciali, culturali e irapporti di collaborazione economica – tecnica traimprese della provincia di Ancona e quelle della conteadi Zara è un’azione estremamente lungimirante. Una missione concreta che si inserisce perfettamentenella strategia macroregionale sulla quale tanto si staadoperando anche il Governatore Gian Mario Spaccain sede europea e che sta dando i primi, interessanti,risultati”.

Italy first business partner of Croatia July 2013. This is the date previewed of accession ofCroatia to the EU and to join Italy and Croatia from a cul-tural, economic, historical and business point of view.“Italy is the first business partner of Croatia - affirmsValentina Jačan, general manager of Driope d.o.o.,Italian- Croatian consulting company for the businessdevelopment In Adriatic-Ionian Macroregion – either forthe volumes of exports or imports of goods”.Why to invest in Croatia? “The next entrance in the EU,the strategic geographical position, an infrastructuralnetwork of ports, airports and internal axes in develo-ping, the high level of education and the cost of the jobthat is lower if compared to the level of EU. Moreover theincentives to the governmental investments and other UEfinancial assistance as IPA funds, EIB (EuropeanInvestment Bank) and EBRB (European Bank forReconstruction and Development). Whatare the services proposed by Driope?“We provide “services for the internationalization ofItalian companies with the support on local level, the“Global smart solution” a secretarial service based onthe dematerialization of the foreign office and “partner-ship & finance” that is the search of industrial and finan-cial partner for strategic projects. The Chamber ofCommerce of Ancona and its Azienda Speciale Marchethas met the leaders of the Chamber of the Economy ofthe county of Zadar. What do you think about? “To signan agreement of cooperation that promotes and reinforceeconomc and cultural relations, it’s an extremely farsi-ghted action. A concrete mission that becomes part inthe macroregional strategy supported by the work of thepresident Gian Mario Spacca.

Adriatic Ionian Macroregion.www.driope.hr 33

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www.an.camcom.gov.it .Macroregione Adriatico Ionica 34

Missione istituzionale a Zara per la Camera di Commercio di Ancona e per l’azienda speciale per l’internazionalità delle pmi Marchet

Una delegazione composta da Camera di Commercio di Ancona e della suaAzienda Speciale per la promozione estera delle PMI, Marchet, ha incon-trato i vertici della Camera dell’Economia della contea di Zara (Croazia) per

sottoscrivere un accordo di collaborazione che promuova e favorisca le relazionicommerciali, finanziarie e culturali nonché i rapporti di collaborazione economico-tecnica tra imprese della provincia di Ancona e quelle della contea di Zara.

Primo risultato della missione sarà l’apertura nel 2012 a Zara di un desk ope-rativo a servizio delle imprese coordinato dall’Azienda Speciale Marchet.La delegazione anconetana era composta da Rodolfo Giampieri, Presidentedella Camera di Commercio di Ancona, Michele De Vita, SegretarioGenerale della Camera di Commercio di Ancona e Direttore pro temporedell’azienda Speciale e Paolo Leonardi, referente di Marchet per l’Area deiBalcani.Gli incontri istituzionali hanno visto la partecipazione di Dario Jurin –Presidente della Camera dell’Economia della contea di Zara, Denis Ikić -Segretario Generale della Camera dell’Economia della contea di Zara, PetarPedesič - dirigente della Camera di Zara, Đoni Štambuk – Vice PresidenteAutorità Portuale di Zara, Nives Kosulič - Presidente dell’ufficio pianificazioneterritoriale della Contea di Zara e componente del Consiglio della Contea diZara.“Per sostenere la competitività delle PMI - ricorda Rodolfo GiampieriPresidente della Camera di Commercio di Ancona - attraverso la nostraAzienda Speciale Marchet, abbiamo individuato nei Paesi del bacinoAdriatico un’area di primario interesse cui destinare politiche di internaziona-lizzazione. La Croazia è un territorio storicamente e culturalmente vicino alnostro; in questo momento anche la sua economia sta affrontando la crisi,ma ho visto tanto fermento e voglia di fare, buoni segnali che fanno intrave-dere la ripresa. Non si è parlato solo di opportunità per i diversi settori produt-tivi, ma anche della necessità di creare sinergie nella logistica, le infrastruttureinfatti sono fondamentali per supportare gli scambi commerciali. L’accordodi oggi si può inquadrare anche nella cornice internazionale dellaMacroregione Adriatica e rafforza il ruolo di Ancona come città centralenelle politiche e negli indirizzi che governano l’intera area”.“Ad oggi – riporta Paolo Leonardi Vicepresidente di Marchet - gestiamo due

In order to get through the crisis are concluded the alliance with the nearest markets A delegation composed by Chamber ofCommerce of Ancona and its “AziendaSpeciale” for the foreign promotion of theSME, Marchet, has met the heads of theChamber of the Economy of the county ofZadar (Croatia) in order to sign a culturalagreement of cooperation that promotesand favours business, financial and cultu-ral trades as well as the relations of econo-mic and technical collaboration betweenenterprises of the province of Ancona andthose of the county of Zadar. First result ofthe mission will be the opening in 2012 inthe city of Zara a working desk at the servi-ce of the enterprises, coordinated byMarchet “Azienda Speciale”. The delegationof Ancona composed by Rodolfo Giampieri,President of the Chamber of Commerce ofAncona, Michele De Vita General Secretaryof the Chamber of Commerce of Anconaand Director pro tempore of AziendaSpeciale and Paolo Leonardi, delegate of

Da sinistra: Michele De Vita, Segretario Generale della Camera di Commercio di Ancona; Rodolfo Giampieri, Presidente della Camera di Commercio di Ancona; Paolo Leonardi, referente Marchet per lʼArea dei Balcani.Nella pagina seguente: Dario Jurin, Presidente Camera dellʼEconomia contea di Zadar e Rodolfo Giampieri firmano lʼaccordo

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desk operativi al servizio delle imprese localizzati nei Balcani, uno a Tirana euno a Belgrado. Con il nuovo a Zara intendiamo offrire alle imprese un serviziosempre più efficiente e puntuale per la promozione, il supporto logistico e l’as-sistenza in questi territori. Puntiamo su questo network di contatti stabili perfacilitare le imprese nello sviluppo di nuovi scambi commerciali. Tutti i distrettiproduttivi del nostro territorio sono risultati di interesse per la Croazia, in parti-colare edilizia, materiali da costruzione e tecnologie per la produzione di ener-gia alternativa, senza però dimenticare i settori tipici del Made in Italy qualimoda, agroalimentare e vino”. In base all’accordo sottoscritto, sono state programmate delle iniziative darealizzare nel 2012: incontri b2b tra imprenditori marchigiani e croati, una mis-sione conoscitiva dedicata alla piattaforma logistica delle Marche da partedell’Autorità Portuale diZara, della Cameradell’Economia e delle altreistituzioni croate, un pro-getto promozionale desti-nato al settore del vino.La Camera di Commerciodi Ancona e Marchet stan-no valutando l’opportuni-tà di integrare i servizi deldesk Zara, con quelli offertida desk camerali già attiviin Croazia in modo daoffrire alle imprese una piùampia copertura territoria-le.

Marchet for the Area of the Balkans. At theinstitutional meeting there were also DarioJurin - President of the Chamber ofEconomy of the county of Zadar, Denis Ikić- General Secretary of the Chamber ofEconomy of the county of Zadar, PetarPedesič – manager of the Chamber ofZadar, Đoni Štambuk - Vice-president ofHarbour Authority of Zadar, Nives Kosulič -President of the territorial planning depar-tment of the County of Zadar and memberof the Council of the County of Zadar.

According to the agree-ment signed, has beenplanned the initiatives torealize in 2012: mee-tings between Marcheand Croatian entrepre-neurs, a cognitive mis-sion about the logisticplatform of the Marcheregion from the HarbourAuthority of Zadar,Chamber of Economyand other Croatian insti-tutions, a promotionplan addressed to thewine sector.

PER SUPERARE LA CRISI SI STRINGONO ALLEANZECON I MERCATI VICINI

Ancona, basilica di San Ciriaco Zadar, chiesa di San Donato

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Il territorio della Croazia è suddiviso amministrativamente in: 20 contee 127 città e 429municipi. La Contea di Zara è situata nella Dalmazia centro - settentrionale e compren-de il litorale ed entroterra della regione tra i fiumi Zrmanja, Krka e Bukovica. Dalla parte

continentale della Croazia è divisa da montagna di Velebit che per anni ha influenzato elimitato in parte il suo sviluppo.

Oggi, invece, grazie al tunnel di San Rocco (Autostrada A1) rappresenta il nodostrategico di collegamento tra il nord - sud della Croazia.L’economia della contea di Zara è fondata sul turismo, trasporto marittimo, agri-coltura, attività di trasformazione della pesca e sulla maricoltura e, in misura infe-riore, sull’industria, artigianato e servizi. Il tessuto imprenditoriale della contea ècomposto dalle PMI in particolare da 2.698 imprese e 5.490 attività artigiane. L'offerta turistica dispone di 12.494 posti letto nelle strutture alberghiere, 52.627 inalloggi privati o pensioni, 15.400 in campeggi. Le sei Marine della contea dispon-gono di n. 4.880 ormeggi di cui 3.000 in mare e circa 2.000 sulla terraferma. “L’aver sottoscritto un accordo di collaborazione che promuova e favorisca lerelazioni tra imprese della provincia di Ancona e quelle della contea di Zara – hasottolineato Dario Jurin presidente della Camera dell’Economia della contea diZara – avvicina sempre più le due sponde dell’Adriatico. Un ritorno al passato miverrebbe da dire, anche se i rapporti fra Ancona e Zara sono sempre stati eccel-lenti. Sono convinto che con il termine della costruzione del porto industriale diGaženica poi le cose non potranno che migliorare. Questo nuovo gate è da noiconsiderato il progetto del millennio. Con un investimento di 236 milioni di eurocambierà la vita economica e il volto della città. La realizzazione del progettoGaženica racchiude un pacchetto di grandi investimenti infrastrutturali nellaregione di Zara il cui nucleo è costituito dall’autostrada A1 da Zagabria a Zara edalla ‘Kalmetina”, la superstrada diretta che collega l'autostrada al terminal deitraghetti. Le linee marittime internazionali Ancona - Zara, diventeranno uno deiprincipali itinerari di collegamento passeggeri e veicoli da sud verso l’Europa cen-trale e orientale, e viceversa”.

Opportunities from the other side The County of Zadar is situated in the North ofDalmatia - it’s composed by the seacoast andthe hinterland of the mountain region of Velebitthat today, thanks to the tunnel of S.Roccorepresents the connection between the northand the south of Croatia. The economy of thecounty is based on the tourism, sea transport,agriculture, activity of transformation of thefishing. The entrepreneurial sector it’s compo-sed by SME. The tourist offer has 12.494 bedsin the hotels, 52.627 in private lodgings orpensions. “The agreement signed favours therelations, between enterprises of the province ofAncona and those of the county of Zadar - hasaffirmed Dario Jurin president of the Chamberof the Economy of the county of Zadar - I’msure that with the completition of the industrialport of Gaženica, considered the millenniumplan, the exchanges will improve. The realiza-tion of the Gaženica plan encloses a packageof great infrastructural investments in the regionof Zadar whose nucleus is the A1 freeway fromZagreb to Zadar and from “Kalmetina”, thedirect dual carriage way that connects freewayto the terminal of the ferries”.

www.hgk.hr.Macroregione Adriatico Ionica 36

PROSPETTIVE DALL’ALTRA SPONDA

Zara: turismo, trasporto marittimo, industria e servizi. Il nuovoporto industriale di Gaženica è il progetto del millennio

Dario Jurin Presidente Camera dellʼEconomia contea di Zara

Il porto industriale di Gaženica rappresenta il maggioreinvestimento croato per quanto riguarda un terminal passeggeri – merci

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PRODOTTI PETROLIFERI: FALCONARA - RAVENNACONTAINERS: ANCONA - RAVENNA

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE: FALCONARA VIA FIUMESINO - TEL. 071.914234/5

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“La volete sapere una cosa? La ricerca e tutto il mondo delle uni-versità vivono grazie ai rapporti che si sviluppano con le aziende. Se questi non ci fos-sero, specialmente in questo momento così delicato per tutti gli Atenei italiani, di ricerca,

in Italia non se ne farebbe proprio!”.

Queste le prime parole del prof. Emo Chiellini al momento del nostro incontro: clas-se ’37, una vita spesa per la ricerca con un’attività scientifica che si concentra sullachimica molecolare, la chimica organica di polimeri sintetici, polimerizzazione ste-reospecifica, studio delle proprietà conformazionali in soluzione di polimeri chirali, ipolimeri nelle applicazioni biomediche, farmaceutiche ed ambientali, polimeriliquido-cristallini. Fra i tantissimi incarichi il prof. Chiellini è professore a titolo gratuitocoordinatore delle attività di ricerca a Biolab partner scientifico con la Fiorini SpAdi Senigallia nella realizzazione del nuovissimo sacco Gh2ost.Professore ci può fare un bilancio dell’attività svolta in Fiorini?“Sicuramente positivo. Sono molto soddisfatto come studioso di aver avuto l’occa-sione di creare con questa azienda un sacco, come Gh2ost, che è diventato unvero e proprio punto di riferimento mondiale per questo mercato. Ottimo il rappor-to con il team interno dell’azienda. D’altronde ritengo fondamentali ed interessan-tissime le relazioni che nascono con aziende di media dimensione come la Fiorini.Qui si vivono le criticità di tutti i giorni, il “problem solving” diviene il pane quotidianoe il rapporto diretto con tecnici ed imprenditori è estremamente appagante! Lodico da anni i ricercatori come noi in azienda portano sì competenze, ma appren-dono anche tanto dalle imprese in cui operano. E’ un rapporto biunivoco che cipermette, una volta tornati in università di impostare una didattica fatta di tesi estudi su casi reali al fine di diminuire sempre più la distanza che esiste fra il mondodella ricerca e il mondo del lavoro: il tutto a vantaggio dei nuovi studenti. Ma il rap-porto fra noi e la Fiorini non finisce qui. L’esperienza di Gh2ost è sicuramente laprima di una lunga serie di ricerche che andremo a sviluppare in azienda in strettacollaborazione anche con la società Ecopol spa - Capannori (Lucca)”.

Research and innovation in Fiorini The research and all the university sphere livethanks to the relationships that are developedwith the companies”. These are the first words of Prof. EmoChiellini who has spent his live in the sear-ching with a scientific activity that is concen-trated on molecular chemistry, study of theproperties of the conformations in solution ofthe polymers, the polymers in the biomedicaland environmental applications. Among theassignments of prof. Chiellini that one of pro-fessor coordinator at university of the activi-ties of research to Biolab scientific partnerwith the Fiorini SpA about the realization ofthe newest Gh2ost bag.Can you explain us the first valuation aboutthe activity of Fiorini? “Sure positive. I’m very satisfied as resear-cher to have had the occasion to create with

www.fiorini.biz.Focus38

RICERCA E INNOVAZIONE IN FIORINI

Gh2ost è il nuovo prodotto di riferimento nel mercato mondiale del packaging, parola del prof. Emo Chiellini, Università di Pisa, scienziato e coordinatore delle attività di ricerca al Biolab (Dipartimento di Chimica e ChimicaIndustriale - Università di Pisa) partner scientifico con la Fiorini SpA di Senigallia nella realizzazione del nuovissimo sacco

Prof. Emo Chiellini coordinatore attività di ricerca presso Biolab

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Innovazione e ricerca possono essere sempre più, in un momento critico per l’eco-nomia mondiale come questo, la chiave del successo per le imprese italiane?“Assolutamente sì! Innovazione e ricerca da sempre sono garanzia di successo diun’impresa e in questo momento la regola è più che mai valida. Pensiamo a Gh2ostun prodotto innovativo con due anime: la prima è quella ecologica, la seconda èrelativa al contenuto dell’imballaggio stesso. Il sacco ha caratteristiche uniche diidrosolubilità e biodegradabilità in comparti ambientali acquosi che gli permettonouno smaltimento diretto in cantiere, magari utilizzando una betoniera. Questo gli per-mette di non essere più qualificato come rifiuto speciale con un guadagno sostan-ziale nelle spese di smaltimento e rispetto ambientale, grazie al suo film idrosolubile.Tuttavia se questo film viene trasformato in colla il sacco diviene altamente idroresi-stente migliorando, di fatto, la conservazione dei prodotti trasportati. Per il cemento,ad esempio, gli studi evidenziano un miglior rendimento della materia trasportatache fa raggiungere al prodotto prestazioni di resistenza meccanica ben superiori allamedia: in sintesi ci si trova di fronte ad un cemento più performante! Se andassimoad analizzare la catena del valore di questo prodotto di packaging anche un occhiopoco attento vi riesce a scorgere un indiscusso beneficio economico finanziario con-nesso ad un ridotto se non nullo carico ambientale potenzialmente associabile al suosmaltimento”.

Gabriele Costantini

this company a bag, Gh2ost, that hasbecome a real world-wide point of referen-ce for this market. It ‘s a relationship one toone that allows us, to create a didacticsmade by thesis and studies on real casesin order to decrease more and more thedistance between the world of the researchand the world of the job”.Innovation and research can be more andmore, in a critical moment for the world-wide economy, the key to success forItalian enterprises? “Absolutely! Innovation and research allalong are guarantee of success. We talkabout Gh2ost a new product with two souls:the first is ecological, the second one con-cerns the content of the packing itself. Thebag has the unique features of water solu-bility in the water that allows a direct wastein the yard. In this way the bag it’s not classified asspecial waste thanks to its water solubilityfilm.However if this film is transformed in paste,the bag becomes highly water resist. If weanalyze the chain of the value of this pro-duct of packaging also an inexpert eye isable to see an economic benefits”.

39Focus.www.fiorini.biz

FIORINILOOKS BEYONDFiorini dal 1947 progetta e stam-pa sacchi in carta per uso indu-striale.L'azienda nata a Senigallia (An)dove mantiene la sua sede dire-zionale, gli uffici e due stabili-menti produttivi, è presenteoggi in 35 paesi tramite rappre-sentanze e uffici commercialidiretti. La sua attenzione costan-te alla ricerca, all'innovazione,al servizio le hanno consentito didistinguersi per l'attenzione alcliente al quale si dedica sianelle fasi di pre-stampa che nelpost-stampa, offrendo prodottitotalmente personalizzati e sumisura, stampa sino a 10 colori,tempi di consegna altamentecompetitivi, servizi di logistica emagazzino, tracciabilità dell'or-dine in tutto il mondo e costanteattività di ricerca di soluzioni bio-compatibili. Fiorini però è anche tradizione,testimone di un modo di fareimpresa ispirato ai valori sui qualisi base ancora oggi l'azienda,proiettandosi sempre in avantiquindi, senza dimenticare peròla propria storia e le personeche contribuiscono a renderlagrande ogni giorno.

Parco scientifico Biolab

Lo stabilimento della Fiorini

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“La sicurezza è una condizione fondamentale della vita umana che deveessere ricercata e perseguita, avvalendosi di tutti gli strumenti tecnici,ingegneristici e normativi a nostra disposizione”. Così l’ingegnere

Tiziano Zuccaro apre la nostra chiacchierata sul tema della sicurezza antin-cendio, un argomento questo che conosce molto bene vista la pluriennaleesperienza maturata sia a livello nazionale che internazionale.

Ingegnere aeronautico, si è occupato in primis di sicurezza integrataper due grandi multinazionali inglesi; dopo essere stato assuntodall’Eusebi Impianti di Ancona, si è specializzato nell’installazione e nelcollaudo di impianti di spegnimento incendi a bordo della MarianaMilitare Italiana. Attualmente è titolare dell’Isaq Studio Srl, società diconsulenza dei settori dell’Antincendio, della Sicurezza edell’Ambiente. L’ing. Zuccaro vanta davvero un curriculum eccellentee per capire la chiave del suo successo ritorniamo alle origini.“L’esperienza con l’Eusebi – confessa – è stata molto importante per lamia crescita professionale. Ricordo che abbiamo lavorato sugli impiantidi spegnimento incendi della portaerei Giuseppe Garibaldi, ammiragliadella marina militare, stazionando a La Spezia per circa due anni. Lerichieste erano specifiche e la commessa importante. E’ stata una sfidainteressante che ha messo alla prova le mie competenze e capacitàtecniche”. Andiamo nello specifico. Quali sono le misure tecniche di prevenzioneincendi che le imprese devono adottare?“La normativa in merito è complessa ed articolata. Le misure da adot-tare sono di tipo “orizzontale”, ossia si applicano su tutte le attività eprevedono la determinazione a priori dei pericoli presenti per una dataattività; la determinazione dei rischi; l’individuazione delle misure attealle compensazione dei rischi e, infine, determinano in modo oggettivoil livello di sicurezza minimo accettabile dalla collettività. Si tratta, insostanza, di misure prescrittive in quando si basano sulla determinazio-ne a priori degli scenari di incidenti possibili. Sebbene questa forma ditutela normativa abbia degli indubbi meriti, si sposa poco con le speci-ficità delle imprese che si affacciano sul mercato globale. C’è bisognodi flessibilità. Per rispondere a queste esigenze il 9 maggio 2007 è stato

Fire prevention between bureaucracy and simplification“The safety is a basic condition of the human lifethat must be followed, using all technical, engi-neering and juridical instruments available”. TheEngineer Tiziano Zuccaro talks about fire safety.“The experience with Eusebi – he declares - hasbeen very important for my career. I rememberthat we have worked for fire prevention systemsof the aircraft carrier Giuseppe Garibaldi, flag-ship of navy, parking at La Spezia for about twoyears. The requests were specific and the ordervery important. It has been an interesting chal-lenge that has tested my skills”. What are the measures of fire prevention that theenterprises must use? “The fire prevention law is difficult and structu-

red. The measures to adopt are “horizontal” andprescriptive type, because they are based on theprior indication of the possible incidents.Although this protection law has uncertainmerits, it’s not linked with the specificities of theenterprises that face on the global market. Inorder to answer to these needs on 9th May 2007has been enacted it has been emanated theministerial decree that introduce in Italy the “FireSafe Engineering” a normative corpus thatallows to pass from the prescription treatment or

www.isaq.it.Fare impresa40

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emanato il decreto ministeriale che introduce anche in Italia il “Fire SafeEngineering”, un corpus normativo che permette di passare dal regime diprescrizione o “consiglio cogente” precedente a un “consiglio tecnico” basa-to su analisi specifiche di scenari di incendi probabili, specifici al tipo di azien-da ed attività svolta. Il Fire Safe Engineering consiste in analisi tecniche portate avanti con strumen-ti informatici ed ingegneristici molto avanzati. Il problema risiede nel fatto chequesto tipo di valutazione può essere applicato solo su piccole strutture,quando invece sarebbe utile e profittevole solo su grandi costruzioni.Sicuramente il Fire Safe Engineering è stato un primo passo alla semplificazio-ne normativa, anche se l’obiettivo prefissato è stato raggiunto solo in parte inquanto, vista la complessità delle procedure, dovrebbero essere giustificatesolo in progetti di prevenzione complessi”.Quale potrebbe essere la soluzione?“Bisognerebbe capire qual è il livello di rischio accettabile per ogni tipologiadi attività attraverso il monitoraggio europeo di strutture/aziende soggette arischi incendio dovuti alla gestione di sostanze pericolose, inneschi, carenze ditipo strutturale e carenze di tipo organizzativo. Con un campionamentonumericamente significativo della durata di una decina di anni, si riuscirebbea riequilibrare i livelli di rischio e, di conseguenza, attuare politiche di preven-zioni efficienti ed efficaci”.

“an obliged council” before to a “techni-cal council” based on specific analysesof possible fire scenarios, specific accor-ding to different enterprises and activi-ties. The Fire Safe Engineering consistsin technical analyses made by computerand engineering instruments technologi-cally developed. The problem is that thistype of valuation can be applied only onsmall structures, instead it would be use-ful on big buildings only”.

Fare impresa.www.eusebigroup.com

ANTINCENDIO TRA BUROCRAZIA E SEMPLIFICAZIONE

Alla luce della sua esperienza pluriennale,l’ing. Tiziano Zuccaro parla dell’importanzadella prevenzione antincendio. Stabilire livellidi rischio credibili è il passo fondamentaleper l’installazione di impianti adeguati

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Tiziano Zuccaroingegnere aeronautico

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Imprenditori, operatori economici e rappresentanti della associazioni di catego-ria hanno preso parte in gran numero al convegno “Dai distretti industriali allereti d’impresa per superare la crisi” organizzato dalla Carifac presso il Teatro

delle Muse di Ancona.

Il contratto di rete è infatti uno strumento diretto a far sì che le imprese pos-sano collaborare per realizzare progetti e obiettivi comuni, accrescendo lapropria capacità innovativa e la propria competitività. Le imprese contraen-ti, pur mantenendo la propria indipendenza, concertano e sviluppano pro-gettualità condivise (sviluppo di un nuovo prodotto o servizio, innovazionetecnologica, apertura di un nuovo mercato di sbocco, ecc) che si concre-tizzano in un “programma comune di rete”.L’appuntamento si è aperto con i saluti del Presidente e del Direttore dellaCarifac Domenico Girali e Paolo Mariani, di Valdimiro Belvederesi(Presidente Confartigianato Ancona) e Marco Tiranti (Presidente CNAAncona).“In Italia è ampliamente dimostrato dai fatti che far crescere per linee inter-ne un’azienda è difficilissimo e le fusioni non funzionano, soprattutto per lastretta simbiosi che c’è tra l’impresa e l’imprenditore – ha spiegato ilPresidente di Astrea Ricerche Enrico Finzi -. Per questo credo che le reti pos-sano funzionare, a patto che da moda diventino un fatto sostanziale. Contale soluzione, infatti, si mantengono le singole sovranità delle imprese, alle-andosi su specifici obiettivi e compiendo tratti di strada, anche cospicui,insieme. Il fenomeno delle reti d’impresa per ora in Italia è ancora moltocontenuto ma in forte crescita. Ci vorrebbe però maggiore informazione econsulenza in merito. Quel che è certo – ha sottolineato – è che di fatto lerisposte al momento attuale possono venire dal basso, dalle nostre realtàlocali che ancora una volta debbono muoversi veloci e agili, senza aspetta-re le grandi Istituzioni”. “Non bisogna pensare di mettersi insieme meramente per essere più grandi,ma per essere più bravi e quindi competitivi. Ed avendo da subito ben chiarigli obiettivi pratici condivisi – ha ammonito Roberto Grandinetti, docente di

If the district is not anymore enoughEntrepreneurs, economic workers andmany representatives of the professionalcategories associations have taken part tothe meeting “From the industrial districtsto the enterprise networks in order to exce-ed the crisis” organized by Carifac inAncona in the Muse theatre. The network contract is an instrument thathelps the enterprises to cooperate in orderto realize common plans and aims,increasing own innovative ability. Thecontracting enterprises, also maintainingown independence, develop shared plan-ning that are realized in a “common pro-gram of network”. After the greetings of the President andDirector of Carifac Domenico Girali andPaolo Mariani, has talked the President ofAstrea Ricerche Enrico Finzi explainingthat “In Italy it’s very difficult to make growby inner lines a company, the mergers donot work for the symbiosis between enter-prise and entrepreneur.

www.carifac.it.Convegno42

SE IL DISTRETTO NON BASTA PIÙ

Tavola rotonda, da sinistra: Giorgio Cataldi, Marco Liera, Vincenzo Consoli, Otello Gregorini, Daniele Mantucci

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Gestione delle Imprese all’Università di Padova -. Nell’attuale contesto compe-titivo e globale non sempre il partner industriale ideale è il ‘vicino di casa’,come è nella logica dei Distretti dove per altro i rapporti tra imprese sono per lopiù di tipo gerarchico e verticale: con un rapporto ibrido tra collaborazione ecompetizione che oggi non basta più”.Animata e vivace la Tavola Rotonda che ha chiuso i lavori, coordinata dal gior-nalista de IlSole24Ore Marco Liera.“Dopo una prima metà del 2011 incoraggiante per la nostra economia è arriva-ta una improvvisa nuova caduta – ha spiegato l’Amministratore del GruppoVeneto Banca Vincenzo Consoli -. Per quanto ci riguarda siamo vicini quantopiù possibile alle PMI per scongiurare il pericolo del credit crunch. Le reti diimpresa possono certamente essere un’opportunità, seppur non certo unapanacea delle criticità delle nostre imprese, a patto che abbiano maggioredefinizione e chiarezza normativa”.E sulla necessita che vengano meglio definiti dal legislatore i dettami del con-tratto di rete hanno puntato l’indice anche i rappresentanti delle associazioniartigiane Giorgio Cataldi (Segretario Confartigianato Ancona) e OtelloGregorini (Direttore CNA Ancona). “Ad oggi la normativa è troppo larga e didifficile interpretazione, così da lasciare inespresso un potenziale prezioso stru-mento – hanno spiegato -. Non a caso vi sono molte realtà di collaborazioneche possiamo definire come reti di impresa ancora non formalizzate”. “Neabbiamo – ha aggiunto Cataldi – soprattutto nel Distretto Digitale, ma sonoappunto ancora informali”.Entrambi hanno inoltre lanciato un appello alle Istituzioni per una vera e bendelineata politica industriale: “altrimenti perdiamo sempre più le potenzialitàdel nostro Paese. Da troppo tempo non si investe più nell’economia reale, quel-la della produzione. Gli imprenditori non si tirano indietro ma la situazione stadiventando insostenibile”.Una interessante proposta è stata lanciata dal prof. Daniele Mantuccidell’Università Politecnica delle Marche: “Analizzare il rapporto che c’è traimpresa e famiglie imprenditoriali: un connubio che ne determina i successi maanche i limiti, tanto che in Italia le aziende ‘durano’ in media due generazioni”.

For this reason I think that the networkscan work, on condition that becomes asubstantial reality. The phenomenon atthe moment in Italy is much limited butrapidly rising, it needs of greater infor-mation and advising”. “To have very clear the aims to share it’sessential – said Roberto Grandinetti,teacher of Management of theEnterprises to the University of Padua -It does not have to think to join in orderto be bigger, but to be better and there-fore competitive, today, the ideal partnercould not be close physically like indistricts logic”. Then the observation of theAdministrator of Veneto Banca GroupVincenzo Consoli who has emphasizedthat “After a first half of 2011 encoura-ging for our economy has arrived anunexpected downfall. The networks ofenterprise can sure be a chance, butmust have greater definition and claritylaws”.

Convegno.www.carifac.it

Successo di presenze per il convegno Carifac sulle Reti d’Impresa al Teatro delle Muse di Ancona:

“Collaborare non tanto per essere più grandi, ma più bravi”

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Paolo MarianiDirettore Generale

Carifac

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Mappa dei parchiscientifici tecnologici italiani

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Per la prima volta negli ultimi trent’anni la pro-duzione scientifica italiana ha smesso di cre-scere. E’ questa la notizia diffusa a fine estate

dalla pubblicazione “Research policy”, notizia che non fache confermare un trend di sviluppo negativo. Sebbene ilquadro non sia dei più incoraggianti, in Italia c’è ancoramodo di fare impresa: l’insediamento nei parchi tecnologi-ci. Attraverso la testimonianza del Presidente dell’APSTI egli interventi dei direttori dei maggiori parchi tecnologidell’area adriatica, lo speciale “Più innovazione, più ripre-sa” vuole fare luce sui vantaggi in innovazione e ricercaofferti alle aziende. Perché “pensare differente” è possibi-le, anche in Italia.

Più ricerca più ripresa

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Poche risorse per la ricerca, eccessiva pressione fiscale e una scarsa com-petitività commerciale a livello globale fanno dell’Italia un paese tecnologi-camente retrogrado. E’ quanto emerge dal Global Innovation Index, il rap-

porto che ogni anno stila una classifica di 125 nazioni di tutto il mondo in materia diinnovazione e sviluppo economico e che vede l’Italia al 35° posto.

Un quadro tutt’altro che incoraggiante, soprattutto alla luce dei continui tagliad istituzione ed enti di ricerca. Non ci resta che piangere, quindi?“Assolutamente no – risponde battagliero Alessandro Giari, presidentedell’APSTI e del Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa). Gli incubatori e i parchidiffusi su tutto il territorio nazionale promuovono in modo sistematico strumentie politiche di trasferimento tecnologico per aiutare le piccole e medie impre-se ad affrontare con competitività il sistema economico internazionale. Sonostrumenti di integrazione che garantiscono la riqualificazione di imprese non-ché la nascita e sviluppo di start up, soprattutto del settore hi–tech”.Qual è la differenza tra incubatore e parco tecnologico e quale è la destina-zione delle imprese?“La differenza maggiore sta nella funzione che svolgono. L’incubatore ospitadelle idee imprenditoriali non ancora mature e opera al fine di trasformarel’idea di prodotto/servizio in una start up imprenditoriale. Durante la fase dipre-incubazione, piuttosto lunga, si analizzano i requisiti minimi di imprendito-rialità dell’idea da sviluppare e si redige un business plan. Una volta visionatoed approvato da una commissione esaminatrice, il progetto viene avviato alprocesso di incubazione che prevede, oltre che l’erogazione di servizi di base(canone di affitto, telefono, internet, sala riunione, ufficio stampa e corso diformazione aziendale), la consulenza di esperti legali, economici e di brevettoin grado di trasformare l’esperienza tecnologica in esperienza imprenditoria-le. Successivamente si misura l’efficacia dell’incubazione, secondo una rigidapolitica di entrata ed uscita. Gli incubatori prevedono un tempo che va dai2/3 anni fino ad un massimo di 5/6 anni a seconda del settore. Tutti questi ser-vizi sono forniti a costi bassissimi perché il fine è quello di agevolare ed alleg-gerire la nascita di nuove start up che, da sole, sarebbero schiacciate dallaburocrazia e della pressione fiscale. Il parco scientifico e tecnologico invece funge da infrastruttura; permette allepiccole e medie imprese di sviluppare un core business, unico e specifico,

To innovate starting from the need of the enterprises According to the Global Innovation Index Italyis at 35° place about innovation and rese-arch. Because of crisis are the costs of theinnovation to scare the entrepreneurs. Butthere is a solution: the settlement of the enter-prises in technological and business parks.The difference between two realities, asAlessandro Giari, president of theAssociations of scientific and technologicalItalian Parks, explains, is in the duties thatthey execute. The business incubators are reserved to theentrepreneur ideas not still mature that need,in addition to laboratories and special con-sumption, training and advisories (licence,lawyers, business, financial institutions, etc.)able to transform the idea in enterprise. Theparks instead act as infrastructure where thecompanies can be integrated and createsystem in order to become competitive on theglobal market. The usefulness of these structures is confir-med by numbers; in 2010 the settled enterpri-ses in the technological parks are increased of40%. According to Giari “so that the stalema-te situation of Italian economy is unblocked,first it’s necessary that the small and mediumenterprises are innovated in order to reconvertthemselves towards the real needs of the mar-ket. Then, the enterprises would have to startcollaborations with start up hi-tech compa-nies, reality nearest to the research institutesin order to create the winning triangulations”.

www.apsti.it.Più ricerca, più ripresa46

INNOVARE PARTENDO DAL BISOGNODELLE IMPRESE

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grazie all’integrazione con il mondo della ricerca. La vicinanza con altreimprese funziona da brodo di coltura per la nascita di nuove idee e age-vola la nascita di partnership. A guardare i numeri sembra che la formulafunzioni; nel solo 2010 le imprese insediate nei parchi tecnologici sonoaumentate del 40%”.Presa in considerazione la situazione economica attuale, l’Italia sembraaver perso la sfida del mercato globale… “L’Italia ha enormi potenzialità che devono essere riscoperte con corag-gio ed intelligenza. Per prima cosa è necessario svecchiare le imprese,riconvertirle verso i reali bisogni di mercato. Secondo, le imprese dovreb-bero avviare collaborazioni con start up hi-tech, realtà vicinissime agli entidi ricerca al fine di dar vita a triangolazioni di successo. Sicuramente sitratta di procedimenti lunghi da attuare, ma necessari che dovrebberoessere affiancati a strategie immediate quali: eliminazioni delle spese eintroduzione di meccanismi incentivanti per i punti di eccellenza. Giàqualcosa si sta muovendo. Nel 2011 noi dell’APSTI abbiamo siglato un pro-tocollo di intesa con l’Agenzia per l’Innovazione con l’obiettivo di portarei parchi e le loro eccellenze innovative all’interno dell’iniziativa “Italiadegli Innovatori”. Inoltre collaboriamo attivamente con Confindustria per-ché siamo fermamente convinti che per produrre crescita innovativa sianecessario partire dal bisogno dell’impresa”.

Rachele Bifolchi

Più ricerca, più ripresa.www.apsti.it

Nonostante i tagli agli enti di ricerca, una via per l’innovazionec’è: il parco tecnologico. L’APSTI, l’Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici, aiuta le PMI ad affrontare in maniera competitiva il mercato globale

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Alessandro Giari, presidente APSTI e del Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa)

è il Network nazionale dei Parchi Scientifici e Tecnologici, finalizzato alsostegno dello sviluppo economico attraverso l’innovazione e si componeattualmente di 31 associati attivi su tutto il territorio nazionale.L’associazione opera per mettere a sistema le funzioni dei tanti soggetti cheinteragiscono nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologicomediante un’attività di integrazione tra i bisogni di crescita innovativa delleimprese, con particolare riferimento a quelle piccole e piccolissime e il patri-monio di conoscenza espresso dai poli di eccellenza tecnologica e scienti-fica, dalle università e dai centri di ricerca. La rete dei parchi si consolida esi qualifica attraverso il lavoro delle seguenti commissioni: 1) tecnologie perl’agroalimentare; 2) biotecnologie; 3) incubatori tecnologici; 4) internazio-nalizzazione; 5) rete dei laboratori; 6) finanza per l’innovazione e networkweb based; 7) energie rinnovabili e efficienza energetica; 8) tecnologie ICT.

APSTI – ASSOCIAZIONE PARCHI SCIENTIFICI

E TECNOLOGICI ITALIANI

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Èquesto l’obiettivo che si pone il Parco Scientifico e Tecnologico delle Marche, secondo ilpresidente di Tecnomarche prof. Emidio Andreani, attraverso azioni di aggregazione diimprese e sviluppo di progetti innovativi nelle due sedi Ascoli Piceno e Civitanova Marche.

Nella prima, attraverso i laboratori di ricerca IT Lab e ET Lab si sviluppano iniziative nelsettore dell’Information & Communication Tecnology, Elettronica e Nuove Tecnologie.Progetti quest’ultimi svolti prioritariamente nel campo della domotica dedicata all’assi-stenza ai disabili, all’automazione di ambienti e all’efficienza energetica nel building.A Civitanova Marche, invece, operano con successo: il Material Point, che è uno stru-mento di trasferimento tecnologico alle imprese per l’innovazione di prodotti mediantela ricerca sui materiali con elevate prestazioni e qualità e il P3 Lab che si occupa di pro-gettazione e processi produttivi e che ultimamente vede una crescente attività sulla pro-gettazione di sistemi innovativi di prototipazione virtuale per i settori fashion e mobiliero.“Il Parco Tecnologico delle Marche – ci dice il Direttore Ing. Roberto Bedini – ha in avviovari progetti di ricerca e innovazione di valenza nazionale, per i quali sono stati decisiinvestimenti pari a circa 3 milioni di euro. Questo anche in ragione di un crescente livellodi conoscenza delle esigenze ed opportunità di innovazione delle imprese del territorioche restano i nostri primari interlocutori nell’azione progettuale”.Tali impegni prevedono anche l’utilizzo di risorse umane di rete?“Dal 2010 ad oggi siamo passati da 19 progettisti a 28, con la previsione di arrivare acirca 40 nell’arco del 2012. Ma altro vero valore aggiunto che portiamo sul territorio èche l’età media di questi addetti è di 32 anni e sono nella maggior parte ingegneri congrande voglia di innovare e portare nuove idee”.Che caratteristiche hanno le aziende con le quali operate?“Sono principalmente PMI e microimprese. Per operare con queste realtà occorre anti-cipare i loro bisogni, provare a capire prima di loro le effettive esigenze e poi proporrele soluzioni. Non va dimenticato che il ciclo di sviluppo di progetti di ricerca industrialeè 24 - 30 mesi e questa caratteristica costituisce talvolta una barriera per le piccoleimprese che generalmente hanno esigenze di innovazione da soddisfare in tempi noncosì “lontani”. Oggi, ancor più di prima, tali realtà ragionano su tempi che sono il bime-stre e poco più!!!”.Come sono i rapporti con le istituzioni locali?“Assolutamente positivi. Prova ne sia l’ottima collaborazione che costruita negli annicon la Camera di Commercio di Macerata e la Provincia di Macerata, supportatedella Fondazione Carima, nella qualificazione del Material Point, centro espositivo di

At the side of enterprises in order to grow and innovateTo increase the competitiveness ofMarche territory. This is the aim of Scientific andTechnological Park of the Marcheregion through the actions of aggre-gation and development of innovati-ve projects in the two offices in thecity of Ascoli Piceno and CivitanovaMarche.In the first city through the laborato-ries of research IT Lab and ET Labare developed initiatives in the sectorof Information & CommunicationTechnology, Electronics and NewTechnologies. The main activity is P3 lab aboutplanning and productive projects inwhich are developed new system ofprototyping for fashion mobile andchemical sector. In the office of Civitanova Marchethere is the Material Point that makesresearches in order to propose to thecompanies the use of new materialswith the aim to improve performan-ces and quality. This engagements preview also theuse of human resources? “Since 2005 until now, we have

www.pstmarche.it.Più ricerca, più ripresa48

Nella foto campioni di materiali utilizzabili per sviluppare prodotti innovativi

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materiali innovativi attivo da circa un anno a grazie al quale sono in corso già una decinadi progetti sull’innovazione di prodotto attraverso l’utilizzo di materiali innovativi. In pratica,capite le esigenze delle aziende, attraverso una serie di incontri mirati, proponiamo solu-zioni che utilizzino materiali diversi per realizzare i loro prodotti. L’aspetto più interessante èche i settori di intervento sono stati diversi: dalla prefabbricazione all’hi-fi al legno sino adarrivare a marmi e gomma”.Quindi la vostra attività è multisettoriale?“In effetti il nostro ruolo è quello di provare a soddisfare le esigenze delle imprese e di pro-muovere un’innovazione che possa essere fruibile anche in settori diversi, addirittura lonta-ni tra loro. E non potrebbe essere altrimenti visto e considerato che, al 2010 abbiamoincontrato 697 aziende del territorio e avviato attività progettuali con ben 96 di esse”.Quindi con le aziende c’è una sorta di scambio reciproco?“Esatto! Alle aziende trasferiamo conoscenza tecnologica ma al contempo dalle stesseacquisiamo la conoscenza industriale ed applicativa, comprendendo i loro bisogni ed esi-genze”.Qual è il vostro ruolo rispetto le Università?“Credo che la richiesta ed esigenza di nuova conoscenza nel territorio sia elevatissima esia noi che le università possiamo giocare un ruolo importante. Noi abbiamo consolidatoun'attitudine al rapporto con le imprese e riusciamo a reperire le competenze necessariepresso le università marchigiane, ma anche presso altri atenei e centri di ricerca nazionalied esteri; tutto ciò al fine di offrire alle imprese quanto di meglio è dato di poter reperire”. A proposito di università, Uniadrion crede che la realizzazione della strategia dellaMacroregione Adriatico - Ionica possa essere il volano per aggiudicarsi una maggiorquantità di finanziamenti. È d’accordo?“Sicuramente l’essere riuniti sotto un’unica regia aiuta, in particolare, nel momento in cuisi promuovono iniziative importanti; credo che anche i parchi tecnologici e scientifici simuoveranno presto per definire una loro rete capace di promuovere e sostenere lo svilup-po dei territori dell'area adriatica, questo è il nostro auspicio già manifestato un anno fa insede regionale. Il reperimento di fondi necessari sarà sicuramente possibile se università,centri di eccellenza tecnologica come il nostro ed imprese sapranno collaborare e pro-porre”.

doubled the employers, may bethey will be 40 next year.What are the features of thecompanies with which you areworking?“We work with SME and smallenterprises.In order to work with these reali-ties it’s necessary to predict theirneeds, try to understand beforethem the real requirements andthen propose the solutions. Is your activity multi sectional?“In effects our role is that to tryto satisfy the requests of theenterprises and to promote aninnovation that can be usablealso in different sectors, wemove knowledge to the enterpri-ses and at the same time weknow their needs and require-ments”.Which is your role as regardsthe University? “I think that the request and theneed of new knowledge aboutterritory is very high and bothourselves and university canhave an important role, withoutto expect to manage the deve-lopment processes”.

Più ricerca, più ripresa.www.pstmarche.it

TECNOMARCHEAL FIANCO DELLE IMPRESEPER CRESCERE E INNOVARE

Solo attraverso il dialogo assiduo con le imprese del territoriosi possono conoscere i veri bisogni delle stesse e realizzareprogetti che li soddisfino e in tal modo corrispondere alle esigenze di competitività del territorio regionale marchigiano

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Roberto Bedini Direttore Tecnomarche

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50 www.aii-ps.org.Iniziativa Adriatico Ionica

Trieste è una città giovane, transfrontaliera e cosmopolita che ha saputo fungereda humus produttivo per ricercatori e scienziati. Qui, da oltre trent’anni esiste l’AREAScience Park, parco scientifico e tecnologico multisettoriale in cui operano 89 tra

aziende ed istituti pubblici e privati attivi nel campo della ricerca e dell’innovazione. Il parco,che lavora in stretta collaborazione con le Università di Trieste e Udine, ha contribuito negliultimi cinque anni all’elaborazione di circa 150 brevetti ed ha accompagnato la nascita dicirca quaranta imprese con una percentuale di sopravvivenza del 90%.

Un risultato importante dovuto ad anni di esperienza in seno alla ricerca, in parti-colare nello sviluppo di nuove fonti di energia alternative e nel risparmio energe-tico. “E’ proprio nella lotta ai consumi e nell’efficienza produttiva - dichiara ilPresidente Corrado Clini - che si gioca una partita globale. L’utilizzo di tecnologiedi gestione intelligenti aiutano le imprese a trovare gli sprechi e a sanarli in modoche possano liberare capitali da investire nell’innovazione. Il parco tecnologicoaiuta in questo processo fornendo servizi, strutture e consulenti”.Anche l’internazionalizzazione gioca un ruolo molto importante per le PMI…“Abbiamo collaborato con oltre trenta nazioni e avviato sinergie su progetti, euro-pei e non, con circa 350 partner. Inoltre, vista la particolare posizione geografica,siamo in stretto contatto con i paesi dell’Europa centro – orientale. L’obiettivo èaiutare le aziende insediate a divenire “glocal”, ossia farsi forti delle specificità chederivano dal territorio per competere sui mercati mondiali”.Tagli all’università, niente fondi per lo sviluppo, “fuga di cervelli” e il Paese non cre-sce. Che fare?“La recente manovra economica introduce il credito di imposta per le aziendeche investono in ricerca e sviluppo ma le risorse sono poche e andrebbero ridistri-buite in maniera equa. Siglando accordi con i parchi tecnologici potrebbe essereun buon metodo per evitare la dispersione di risorse. Altri passi fondamentali sonol’intercettazione di fondi internazionali e comunitari ed instaurare rapporti di colla-borazione con gli istituti di credito al fine di creare sportelli specifici per il finanzia-mento di progetti innovativi”.

R. B.

Courage and fantasy: here the future enterprises AREA Science Park is situated in Trieste forover 30 years , multi-sectoral Science andTechnology Park in which work 89 compa-nies in the field of the research and the inno-vation. The park, that works in collaborationwith the University of Trieste and Udine, hascontributed in the last five years to the ela-boration of about 150 licences and hasbeen involved in the birth of about fortyenterprises with a percentage of survival of90%. An important result that comes frommany years of experience about research, inparticular way in the development of newalternative energy sources and in the ener-getic saving. The AREA, moreover, helps theSME in the difficult process of internationali-zation cooperating with beyond thirtynations and starting synergies about planswith approximately 350 partner. The aim -as Corrado Clini, director of AREA SciencePark, affirms, is to help the settled compa-nies to become “glocal”, it means to havestrong features that come from the territory inorder to compete on the world-wide mar-kets”.

CORAGGIO E FANTASIA: ECCO LE IMPRESE DEL FUTURO

L’AREA Science Park aiuta le imprese a sviluppare idee innovative e riconvertire la produzione in nome dell’efficienza in una visione globale del mercato

Corrado Clini, presidente dellʼAREAScience Park e direttore generaleper lo sviluppo sostenibile, lʼenergia e il clima del Ministero dellʼAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare

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“Che cosa è l’innovazione? Un atto di disobbedienza orga-nizzata”. Così Michele Vianello, direttore del Parco Scientifico di Venezia, ilVegaPark, risponde in maniera provocatoria e senza indugi alla nostra prima

domanda mettendo in luce il lato più prorompente dei processi di innovazione ossiala distruzione del vecchio per la creazione del nuovo. Che, calato nella particolarecompagine produttiva italiana costituita per il 90% da PMI significa “ripensare ex novoal processo produttivo e al suo posizionamento sul mercato globale, non tanto al pro-dotto.

Il VegaPark aiuta le aziende insediate a scovare le defaillance nel sistema diproduzione e a sanarle in nome dell’efficienze e del risparmio energetico.Inoltre costituisce l’humus necessario per la creazioni di reti di imprese che rie-scano a mettere a sistema le competenze per vincere la sfida della compe-titività internazionale. I nostri competitor, infatti, non sono più quelli della portaaccanto, ma si trovano dell’altra parte del mondo e sono più agguerriti chemai”.Parliamo del VegaPark. Quali sono i settori peculiari?“I settori di punta dell’innovazione quali Nanotecnologie, ICT (Informationand Communication Technology), applicazioni, cloud computing e greeneconomy. Proprio a questo settore sono particolarmente legato. Quest’annoinfatti parteciperò alla quindicesima edizione di Ecomondo, fiera internazio-nale del recupero di materia ed Energia e dello sviluppo sostenibile, per par-lare del progetto “Smart Cities”, edifici intelligenti in grado di legare rispettoper l’ambiente, domotica, high-tech”.Ci può fare un esempio di casi di eccellenza nati e cresciuti al VegaPark?“Rimanendo nell’ambito ambientale, sicuramente EAmbiente, società diconsulenza ed ingegneria ambientale specializzata nelle indagini e bonifichedei siti inquinati, nella pianificazione e gestione delle risorse energetiche non-ché nella formazione. L’azienda ha vissuto per circa cinque anni all’internodel Parco e grazie alla preparazione, volontà e alla lungimiranza dell’ammi-nistratore delegato Gabriella Chiellino è riuscita ad imporsi come punto diriferimento nelle tematiche ambientali sia a livello nazionale che internazio-nale”.

Destroy in order to create “What is the innovation? An action of organized diso-bedience”. Michele Vianello, director of the ScientificPark of Venice, called VegaPark, answers in challen-ging way without delays to our first question emphasi-zing the strongest innovation processes that is thedestruction of the old one for the creation of the newone. In consideration of Italian productive body consti-tuted by SME at 90% it means “to think again at theproduction process and its positioning on the globalmarket”. VegaPark helps the companies settled todiscover the defiance in the production system and tobalance them in the name of the efficiencies and ener-getic saving. Moreover it constitutes the humus neces-sary for the creations of networks of enterprises thatable to organize the competences in order to win thechallenge of the international competitiveness on theinnovation sectors like Nanotecnologie, ICT, cloudcomputing and green economy. Between the bestcases that were born to the VegaPark there isEAmbiente advising society and environmental engi-neering working in national and international areas.

www.vegapark.ve.it.Più ricerca, più ripresa

DISTRUGGEREPER CREARE

L’innovazione non è un processo indolore; prevede radicali cambiamentiper raggiungere ambiziosi risultati. Il VegaPark aiuta le imprese insediate a sanare gli errori dei processi produttiviche minano la competitività e forniscono il supporto necessario all’internazionalizzazione

Vega Park, prototipo Green Oil; Michele Vianello, direttore del Parco Scientifico di Venezia; esterno del Parco tecnologico

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Nato nel 1997, il PST Galileo è una Società Consortile composta da Camere diCommercio di Padova, Treviso, Vicenza e Belluno, Università di Padova, Comunee Provincia di Padova, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e

Veneto Innovazione. La sua missione è sostenere la competitività delle imprese attraversoinnovazione, trasferimento di tecnologia e ricerca applicata. La sua attività, profondamenteradicata nel territorio industriale veneto, si sviluppa in quattro macro aree: diffusione dell'in-novazione; design e materiali innovativi; qualità e certificazione dei prodotti; nuova impresa.

Auditech è il settore del PST Galileo in cui si sviluppano progetti di innovazione coniniziative di promozione e divulgazione delle tecnologie, come ha spiegato l'inge-gner Malaguti direttore del Parco. “Il Design creativo è considerato una delle risorsefondamentali per aumentare la capacità competitiva delle aziende, che il PSTGalileo concretizza attraverso l'esperienza di formazione della Scuola ItalianaDesign. Durante il corso biennale e il master annuale, i ragazzi imparano i linguaggidel design industriale e il metodo creativo per generare nuove idee, con lo sviluppodi progetti specifici su temi assegnati dalle aziende, creando anche occasioni diassunzioni per i giovani. L'attività nel design creativo si unisce alla ricerca di materialiinnovativi nel Matech, il centro del Parco Galileo rivolto allo studio delle prestazionidi nuovi materiali”. Dalla gioielleria al mobile alla meccanica di precisione. “in unpanorama economico-produttivo de localizzato – dichiara Malaguti - , costituitoda piccole e medie imprese che si sono evolute da sub-fornitrici a produttori indi-pendenti, lo sviluppo e l'applicazione di nuovi materiali nei prodotti diventa fonda-mentale per la riduzione dei tempi e dei costi di produzione. Un esempio concretoè stato il seggiolino da tavolo per bambini Chicco Arsana: partendo dalla sedutafissa del seggiolino originario è stata introdotta una seduta mobile orientabile concestino girevole per poter girare il bambino da seduto e dargli da mangiare fron-talmente. L'evoluzione è stata brevettata e diffusa su scala internazionale”.I valori alla base dell'attività del PST Galileo sono "strumenti" sufficienti di fronte allacrisi economica attuale? “Per le aziende italiane, è difficile competere sul prezzo dei prodotti con paesiemergenti; ma qualità, ricerca e innovazione sono i valori su cui puntare. Questa èuna condizione necessaria per essere competitivi, ma non sufficiente in questomomento in cui occorre l'intervento dello stato, con politiche di sviluppo e sostegnosoprattutto per le piccole e medie imprese del territorio”.

Silvia Badon

Research, innovation and technology in the ser-vice of enterprisesThe Galileo Science and Technology Park (STP)is an association joined by the Chambers ofCommerce of Padua, Treviso,Vicenza andBelluno, the University of Padua, the Municipalityand the Province of Padua, the FondazioneCassa di Risparmio di Padova e Rovigo andVeneto Innovazione. Galileo's mission consistsin sustaining the competitive skills of enterprisesthrough the implementation of activities and ser-vices to support the innovation.The Park’s activi-ties stand out in 4 areas: the supply of innova-tion, design and new materials, quality and cer-tification of products and start-up businesses.The innovation spreading area, called Auditech,involves Galileo STP. As Eng. Malaguti, directorof the park affirmed, are analyzed the needs ofrenewal of all the enterprises contacted. In agree-ment with the University of Padua and theCategory Associations, Auditech particularly pro-motes actions to give more value to Masters andPh Doctorates. About the certification of productsGalileo has created SIL-Laboratories Systemactivity in cooperation with the Laboratories ofthe University of Padua in order to support firmsin the test activities and certification of products.

Più ricerca, più ripresa.www.galileopark.it

RICERCA, INNOVAZIONE E TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLE IMPRESE

La missione del Parco Scientifico Tecnologico Galileo di Padova dal 1997 è quella di innovare per competere

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ILparco scientifico e tecnologico Centura-rit della Romagna vanta una storiaspeciale. A differenza degli altri parchi tecnologici, è una società consortile aresponsabilità limitata la cui base sociale è composta da oltre 70 tra aziende

e Amministrazioni Pubbliche, comprese nell’area fra Rimini e Imola, che hanno decisodi unirsi al fine di favorire lo sviluppo attraverso l’innovazione tecnologica ed organizza-tiva, in particolare nel settore manifatturiero, meccanico ed agroalimentare.

La formula vincente del Centuria-rit non sta nella locazione di uffici o uso dilaboratori di ricerca, ma nell’offerta di servizi immateriali (ricerca brevetti, sup-porto alla partecipazione a bandi nazionali ed internazionali, attività di proget-tazione e consulenziale), finalizzati a trasformare l’idea innovativa in attivitàimprenditoriale. Come dichiara il dott. Dario Monti, responsabile neo-imprendi-toria e socio fondatore di Centura-rit “il nostro è un approccio soft per rispon-dere in maniera efficace e flessibile ai bisogni del nostro tessuto industriale.Siamo ben consci che gli imprenditori soffrono particolarmente la crisi e che,interpretando la parola innovazione come “rivoluzione” del sistema produttivo,sono spaventati dai costi. Ma non è così. Innovare significa anche apportarepiccoli cambiamenti migliorativi che sommati permettono di raggiungere unbuon risultato dal punto dell’efficienza e della competitività”. Il Centura–rit, oltreche fornire servizi di consulenza, gestisce i due incubatori di Lugo e Toricelli neiquali sono nate e cresciute start up di successo. Come la Nerea-Aida, spin – offdell’università di Bologna specializzata nella conservazione e valorizzazione deibeni culturali. Si avvale di uno speciale software per monitorare a distanza gliedifici. Tramite una scansione tridimensionale, il programma analizza lo stato diconservazione ed elabora una diagnosi avanzata senza che ricercatori e/orestauratori prelevino alcun campione. “L’operato della Nerea-Aida sta riscuo-tendo successi a livello internazionale. Sono tanti i progetti che questa start upsta portando avanti in Italia e moltissimi sono i rapporti di collaborazione avviaticon gli Istituti di conservazione dei beni culturali in Medio-Oriente. Siamo moltoorgogliosi si essere stati parte attiva di questa nascita e speriamo che altri gio-vani innovatori, aspiranti imprenditori, ne vogliano seguire le orme”.

R. B.

To innovate by small stepsCentura-rit is a consortium limited liability companywhose social base is composed by beyond 70 com-panies and Public Administrations, situated in thearea between Rimini and Imola, that have decided tojoin with the aim to favour the development bytechnological and organizational innovation. Thewinning formula of Centuria-rit is in the offer ofimmaterial services, finalized to transform the inno-vative idea in entrepreneurial activity. As Dario Monti,responsible for new business and associate ofCenturia-rit, declares “Our approach is soft in order toanswer in effective and flexible way to the needs ofour industrial sector”. Centura - rit, beyond to supplyconsulting services, manages two business incuba-tor of Lugo and Toricelli in which was born and deve-loped famous start-up like Aida-Near, spin - off of theuniversity of Bologna specialized in the conservationand valorisation of the cultural assets.

www.centuria-rit.com.Più ricerca, più ripresa54

INNOVARE A PICCOLI PASSI

Meccanica, manifatturiero e agroalimentare. Sono questi i principali settori in cui il Centura-rit,parco scientifico e tecnologico della Romagna, opera al fine di migliorare i processi produttivi e promuovere idee imprenditoriali

Dario Monti, responsabile neo-imprenditoria

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La Città Sostenibile è una delle proposte qualificanti diECOMONDO. Nell´edizione 2011 (Rimini Fiera, 9-12novembre) saranno moltissime le esperienze innovati-

ve proposte da un´area che si pone l´obiettivo di mettere inluce una selezione di progetti nazionali e internazionali sullemigliori esperienze di ´città integrate´, che hanno cioè appli-cato piani concreti di azione per migliorare i parametri dellasostenibilità.

Città Sostenibile diventa quindi sempre più luogo privi-legiato di incontri e azioni concrete. Con il patrociniodel Ministero dell´Ambiente, che sarà protagonistaanche in un evento specifico sui temi della mobilità,quello di ANCI e del coordinamento Agenda 21, il pro-gramma di tavole rotonde sarà ricco e interessante:Patto dei Sindaci, strumenti finanziari e molto altro.Il Gruppo Loccioni presenterà progetti innovativi sudomotica e mobilità; Enel Sole illustrerà le azioni svoltenei Comuni; eEnergia, grazie alla partnership con ilgruppo spagnolo N2S, spiegherà un progetto innovati-vo di monitoraggio e abbattimento dei consumi ener-getici nei grandi edifici; il Massachusetts Institute ofTechnology (MIT) proporrà l´eccellenza di progettilegati al Greenbuilding; l´APSTI, Associazione ParchiScientifici e Tecnologici Italiani sarà presente con una

Sustainable City Sustainable City is one of the proposals ofEcomondo. The 2011 edition (Rimini 9-12November 2011) it will be very much inno-vative the experiences proposed with the aimto highlight selected both national and inter-national projects about the better experiencesof integrated cities that have applied concreteplans of action in order to improve the para-meters of the sustainability. The LoccioniGroup will introduce the innovative projectabout domotics and mobility; Enel Sole willshow the actions carried out in the municipa-lities; eEnergia, thanks to the partnership withSpanish group N2S, will explain an innovati-ve plan of monitoring and reduction of theenergetic consumption in the big buildings;Massachusetts Institute of Technology (MIT)will propose the excellence of projects linkedto the green building; the PST, ItalianAssociation of Science and Technology parkswill be present with innovative projects in theseveral spheres of Sustainable City. Aboutthe international authorities, there will be thecities of Friburgo and Vienna. Moreover, theEuropean network Eurocities will introducethe NiCE (Networking intelligent Cities forEnergy Efficiency) project at the presence ofPedro Ballesteros Torres, belonging to theEuropean Commission of general departmentoffice about Energy. A summary about inno-vation in terms of green economy, there willbe the delivered the traditional Award ForSustainable Development organized byFoundation for the Sustainable Developmentand Ecomondo.

La città sostenibile

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Centro Assistenza Ecologica srlVia Caduti del Lavoro, 24/iTel. 071 290201 r.a. · Telefax 071 [email protected] · www.ecocae.it

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selezione di progetti innovativi e all’avanguardia nei vari ambiti di CittàSostenibile. Le Agende 21 Locali italiane presenteranno il progetto CHAMP, nelquale le autorità locali di quattro paesi (Italia, Germania, Finlandia, Ungheria)sono coinvolte per implementare un sistema di gestione integrata atto ad affron-tare i problemi del cambiamento climatico.Nell´area, anche le esperienze condotte dalla Provincia di Venezia, dal Comunedi Padova e l’attività svolta dal progetto Corrente in Movimento, il viaggio intera-mente elettrico’ alla scoperta delle eccellenze italiane nel campo delle energierinnovabili. Inoltre, Legambiente, GBC e AUDIS presenteranno in anteprima le lineeguida per gli eco quartieri.Per quanto riguarda le istituzioni internazionali, saranno presenti le città di Friburgoe Vienna (vincitrice del premio internazionale ‘World city closed to sustainablewaste management’). Inoltre, la rete europea Eurocities presenterà il progettoNiCE (Networking intelligent Cities for Energy Efficiency) alla presenza di PedroBallesteros Torres della Direzione Generale Energia della Commissione Europea,nonché promotore del Patto dei Sindaci.Infine, grazie all´accordo tra Città Sostenibile Ecomondo e l’Associazione deiComuni Virtuosi, il Comune di Castellarano (Reggio Emilia), vincitore del premio´Comuni a 5 Stelle´, illustrerà il proprio esempio diretto e virtuoso all’interno di unarosa di progetti innovativi selezionati tra i migliori in Europa.Un momento di sintesi dell´innovazione in termini di green economy lo si avrà allaconsegna dell´ormai tradizionale Premio Sviluppo Sostenibile, organizzato dallaFondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da ECOMONDO, istituito con il patrociniodel Presidente della Repubblica.In un anno di economia in rosso, le aziende ‘verdi’ hanno dimostrato di essere inbuona salute e confermato la validità della loro eco ricetta anti-crisi. Tre le cate-gorie sulle quali si confrontano le imprese: rifiuti (prevenzione, riciclo e recuperoenergetico), energia (efficienza, risparmio, fonti rinnovabili), prodotti e servizi inno-vativi ad elevate prestazioni ambientali. La consegna dei premi e dei riconosci-menti avverrà il 10 novembre.In contemporanea ad ECOMONDO si svolgeranno KEY ENERGY, 5a fiera internazio-nale per l´energia e la mobilità sostenibili e COOPERAMBIENTE, 4a manifestazionededicata all´offerta cooperativa di energia e servizi per l´ambiente, a cura diLegaCoop.Le manifestazioni hanno il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri .Dipartimento per le Politiche Europee e del Ministero dell’Ambiente e della Tuteladel Territorio e del Mare.

Ad Ecomondo un’area dedicata ai progetti più innovativi a livello internazionale

www.ecomondo.com.Ambiente58

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Tre giorni di iniziative e di eventi che hanno coinvolto l’intera città di Ravennasui temi dell’ambiente, della sostenibilità, delle politiche di utilizzo e rici-claggio delle risorse, della comunicazione ambientale, ha chiuso i battenti

con un bilancio fortemente positivo sotto ogni profilo.

Il ricchissimo programma (4 Conferenze, 18 Workshop, 14 labMeeting, 12Eventi Culturali) unitamente alla tradizionale capacità di accoglienza diRavenna (gioiello storico-architettonico ma anche seducente attrattivagastronomica) hanno favorito la presenza di operatori e di esperti regi-strando – nonostante le restrizioni della crisi economica – un incrementodi oltre il 20 per cento rispetto al pur considerevole risultato del 2010. Lemanifestazioni di piazza e gli eventi culturali hanno coinvolto l’intera cit-tadinanza e la trasmissione in diretta web (modalità video-streaming)delle principali conferenze, ha consentito di raggiungere anche moltioperatori impossibilitati a venire a Ravenna, registrando picchi di 2.000accessi come nel caso della conferenza di Philippe Daverio. Giunta allaquarta edizione, Ravenna2011 deve il suo successo sia alla grande attua-lità dei temi trattati, sia alla particolare formula organizzativa, unica nelsuo genere, basata sia sull’ampio coinvolgimento degli operatori pubblicie privati e degli enti locali, sia sulla distribuzione degli eventi in tutto il cen-tro di Ravenna. Tra le ragioni del successo di Ravenna2011 c’è sicuramen-te la particolare struttura organizzativa di Labelab, consistente in un net-work di professionisti con esperienza tecnica specifica, operanti su tutto ilterritorio nazionale, da anni impegnati su tali tematiche a livello universi-tario e di operatività sul territorio.

“Ravenna 2011” closed with successThree days full of events about environment,sustainability, policies of using and recyclingof the resources, environmental communica-tion, the exhibition has closed down with suc-cess. The rich program has favourite the pre-sence of workers and experts recording anincrement of 20% compared to the resultsobtained in 2010. The broadcasting live byweb of the main meetings, has allowed reachalso many workers enabled to come toRavenna, recording pick time of 2000 internetaccess as during the meeting of PhilippeDaverio. The manifestation is at fourth edition,the success is due to the great new topical the-mes but also for the organizational formulabased on the involvement of publics and pri-vates of local authorities and on the distribu-tion of the events in the centre of Ravenna.Among the reasons of the success there is theorganizational structure of Labelab, that is anetwork of professionals with technical expe-rience, working on the national territory formany years engaged on themes to universitylevel.

CHIUDE IN CRESCENDO‘RAVENNA2011’

Temi di grandissima attualità, relatori di

fama mondiale, aumento

degli eventi resi disponibili

su Web via video-streaming,

coinvolgimento dell’intera città

con consistente ritorno economico

e d’immagine, collaborazione

e supporto da parte delle organizzazioni

e delle istituzioni locali

www.ravenna2011.it.Ambiente60

Labelab, il laboratorio per la gestionedei rifiuti, dell’acqua, dell’energia, operadal 2001 nel settore dei servizi pub-blici locali, raggruppa 50 professio-nisti operanti a livello nazionale con espe-rienza decennale nel settore dei rifiuti,acqua, energia. Le principali iniziati-ve di Labelab riguardano la realizza-zione e gestione dei portaliinternet:Rifiutilab (www.rifiutilab.it), Acqualab (www.acqualab.it) Energialab (www.energialab.it). Il progetto è nato con l’obiettivo di offrire

un contributo all’innovazione del settoredella gestione dei rifiuti, dell’acqua e del-l’energia attraverso la condivisione dellaconoscenza e la creazione di unarete di tecnici (progettisti, gestori, for-nitori di attrezzature e di servizi, comunitàscientifica) diffusa su tutto il territo-rio nazionale ed internazionale.Le raccolte ed elaborazioni di dati, la diffu-sione delle informazioni permetterannoinfatti il confronto, al fine dell’innovazione,dei settori. Il successo del sitowww.rifiutilab.it (attivo dal set-tembre 2001) e degli altri portali, è testi-

moniato dall’elevato interesse degli addettidel settore e della comunità scientifica, daiquali viene considerato come lo stru-mento tecnico privilegiato perl’accesso alle informazioni in retesui rifiuti. In coincidenza con la parteci-pazione italiana all’Expo 2010 di Shanghaidedicata al tema “Better City , better life”,Labelab con i suoi softwareper la gestione dei serviziambientali è stata inclusa nell’inizia-tiva “Italia degli Innovatori”www.italianvalley.it, iniziativa dedicata alleeccellenze tecnologiche del nostro Paese.

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Ecologia, Sicurezza, Igiene del lavoro. Sono questi i settori portanti del CAE,Centro Assistenza ecologica di Ancona. Nato nel 1979 come centro di pro-gettazione di impianti di trattamento delle acque reflue industriali e del loro

controllo analitico, il CAE è cresciuto negli anni fino a divenire una delle prime socie-tà private a livello nazionale che offre servizi di gestione ambientale a soggetti pub-blici e privati.

Il centro vanta un proprio laboratorio che permette di svolgere analisi chimi-che, fisiche e microbiologici su tutte le matrici per il controllo ambientale(acqua, rifiuti e aria), matrici per l’autocontrollo delle industrie alimentari(materie prime, prodotti finiti, tamponi ambientali) e controllo qualità per set-tori specifici. L’aggiornamento continuo delle strumentazione nonché lacompetenza dei consulenti garantiscono ai clienti risultati affidabili ed elevatilivelli di sicurezza. Il CAE inoltre è specializzato nel monitoraggio della qualitàdell’aria. Per tale attività si avvale di un mezzo mobile, equipaggiato con stru-mentazioni di controllo altamente sofisticate in grado di valutare la qualitàdell’aria in qualsiasi ambiente esterno. A completamento del settore si effet-tuano tutte le indagini in ambiente di lavoro per la valutazione dell’esposizio-ne degli operatori ad agenti fisici, chimici e microbiologici. Sebbene questi

Many services, an only enterpriseEcology, Safety, hygiene of the work. Theseare the main sectors of CAE, CentreEcological Service of Ancona. The companywas born in 1979 as centre of planningsystem about the industrial sewage dispo-sal and their analytical check, CAE companyhas grown during the years till to becomeone of the first private companies on a natio-nal level that offers environmental manage-ment services to privates and publics autho-rities. The centre boasts an own lab thatallows to do chemical, physical and micro-biological analysis, on all the matrices forthe environmental control (water, wastesand air), matrices for the self-control of thefood industries (raw materials, finished pro-duct, environmental pads) and quality con-trol for specific sectors. The incessant upda-

www.ecocae.it.Ambiente62

TANTI SERVIZI, UN’UNICA IMPRESA

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servizi sarebbero sufficienti ad etichettare il Centro di Assistenza Ecologicacome un modello da seguire per la pluralità dell’offerta e l’efficienza, il CAE èmolto di più. Dal 1989, anno in cui a livello europeo iniziano ad essere fornite gliordinamenti futuri per la gestione della sicurezza del lavoro (Direttiva 89/391) ilCentro di Ancona offre un servizio di consulenza in grado di fornire un supportoqualificato su tutti gli aspetti di sicurezza, compresa la prevenzione antincendio.Grazie alla professionalità e alla competenza dei suoi tecnici, il Centro ha avvia-to inoltre un servizio di consulenza per il miglioramento dei servizi dei sistemi digestione conformi ai vari standard internazionali ed europei. Da ultimo, ma nonper importanza, l’attenzione riservate alle aziende attive dell’agroalimentare.Aggiornamento sulle normative e piani di autocontrollo sono solo alcuni dei ser-vizi offerti alle aziende al fine di agevolare le imprese nella commercializzazionedi prodotti non solo in Italia, ma anche in Europa. Alla luce dell’esperienza matu-rata e delle competenze acquisite, il Centro di Assistenza Ecologica è in gradodi fornire servizi a 360° nel campo della gestione ambientale. E’ proprio il titolare del CAE, Andrea Ascani, a commentare il successodell’Azienda. “Una delle principali caratteristiche del Centro – spiega Ascani – èquello di presentarsi come un interlocutore unico per tutti quegli aspetti legatialla sicurezza, ambiente e igiene industriale. Questa “compattezza” ci permettedi rispondere ai bisogni di ogni tipologia di azienda e di migliorarne la gestionee performance. Ma credo che sia lostretto coinvolgimento con i nostri clien-ti a giustificare anni di successi. Tutti iconsulenti e tecnici del CAE infattiavviano un rapporto quasi di partner-ship con i nostri interlocutori al fine digestire in maniera globale e condivisale problematiche da affrontare.Sicuramente anche l’acquisizione diuna serie di certificazioni a livello nazio-nale quali: l’accreditamento rilasciatoda ACCREDIA (Sistema nazionale diAccreditamento dei Laboratori diProva) l’iscrizione negli elenchi delMIUR come laboratorio di ricerca alta-mente qualificato e le certificazioni BVsecondo lo standard delle norme ISO9000 – 18001 – ed il regolamento EMAS,sono stati importanti. Ci hanno permes-so infatti di distinguerci per professiona-lità ed efficienza non solo nella regioneMarche, ma su tutto il territorio nazio-nale”.

ting of the instrument and the compe-tence of the advisers guarantee to thecustomers reliable results and highlevels of safety. CAE company ismoreover specialized about the monito-ring of the quality of the air. For thisactivity it use a mobile transport, equip-ped with highly sophisticated instru-ments of control able to value the qua-lity of the air in any external atmosphe-re. In addition the company makes allthe researches in the work environmentin order to value the exposure of theworkers to physical, chemical andmicrobiological agents. From 1989, thecompany offers a consulting in order tosupply a support about all the aspectsof safety and fire prevention. From last,but not the least, the attention for all theenterprises of food sector.

Ambiente.www.ecocae.it

Il Cento AssistenzaEcologica offre servizidi monitoraggio e consulenza alle aziende, sugli aspetti di correlati,all’ecologia, allagestione ambientale,alla sicurezza e igienedel lavoro, alla medicina del lavoro ed all’igienedei prodotti alimentari

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Èstato un grande successo “Le Giornate dell’Energia”, l’iniziativa promossa daConfindustria Ancona che si è svolta nel capoluogo dorico il 5 e 6 ottobre. Hanno par-tecipato oltre 300 aziende del settore e 20 relatori autorevoli, provenienti da tutta Italia.

Come dichiara Giuseppe Casali, presidente di Confindustria Ancona, l’obiettivo della manifesta-zione è stato quello di “affrontare il tema dell’energia, considerandola non solo una voce di bilan-cio importante per le tante aziende del nostro territorio, visto che mediamente paghiamo il 30%in più rispetto ai competitor europei, ma anche come una risorsa da valorizzare e un’opportunitàdi business da cogliere”.L’auspicio espresso non solo da Casali, ma anche degli altri sponsor promotori dellamanifestazione tra cui Carifac e Camere di commercio, è quello che questa duegiorni non si risolva in un episodio isolato, ma che diventi un appuntamento fissolungo un percorso che si svilupperà in futuro. Auspicio, questo, assolutamente con-divisibile visto il profondo interesse delle tematiche trattate. Durante la prima gior-nata si è fatto il punto sulla situazione energetica italiana, delineando prospettiveed obiettivi grazie al contributo di operatori di primissimo piano quali Terna, Gse,Tera e l’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Nel tardo pomeriggio si è svolto unfocus sul tema dell’efficienza energetica. In particolare si è parlato delle opportu-nità di business e degli interventi utili per la riduzione degli sprechi, un tema quest’ul-timo molto caro agli imprenditori che vogliono essere competitivi sul mercato glo-bale. La giornata del 6 ottobre, invece, è stata tutta incentrata sul futuro delle ener-gie rinnovabili al fine di offrire un quadro completo delle fonti pulite. Oltre che delfotovoltaico e dell’eolico, fonti energetiche estremamente conosciute e discusse,si è parlato di biomasse e di geotermico. L’energia da biomasse, infatti, è ad oggiancora poco sfruttata nelle Marche e in Italia sebbene presenti importanti prospet-tive, soprattutto dal punto vista occupazionale. Per quanto riguarda lo sfruttamen-to del calore dal sottosuolo (geotermia), l’Italia vanta una decennale tradizione

Ancona, two energy days It has been a great success “Energy days”,the initiative promoted by ConfindustriaAncona held in the Doric city on 6-5thOctober 2011. There were beyond 300 enterprises belon-ging to the energy sector and 20 importantspeakers coming from all over Italy. As declares Giuseppe Casali, president ofConfindustria Ancona, the aim of the eventhas been “to face the theme of the energy,considering it not only an important bud-get item for many companies of our terri-tory, but also like a resource to value anda business chance to take”. During the first day has been taken thestock about Italian energetic situation, tal-king about perspective and general aimsthanks to the contribution of important pro-fessionals as Terna, Gse, Tera and theAuthority for the electric power and gas. In the afternoon there has been a focusabout the energetic efficiency matter. In particular about the business chanceand the useful participations for the reduc-tion of wastages, a topic very important for

Efficienza energetica, fonti pulite e progetti innovativi sono stati i temi importanti della manifestazione “Le Giornate dell’Energia”, promossa da Confindustria Ancona.

Aziende del settore e opinion leader si sono dati appuntamentoal fine di delineare le prospettive di sviluppo energetico marchigiane e nazionali

www.confindustria.an.it.Ambiente64

ANCONA, DUE GIORNATE PER L’ENERGIA

Giuseppe Casali presidente Confindustria Ancona

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per la produzione di energia ad alta entalpia. La sfida futura consisterà proprio nel-l’affinare metodi e scoprire nuove tecnologie per lo sfruttamento del geotermico abasse temperature del suolo. E proprio con il tema “nuove tecnologie” si è chiusa laseconda ed ultima giornata, momento in cui sono stati illustrati ai presenti, più di 700persone, importanti esempi di innovazione. Come il progetto “Impetus” che puntaad ottenere energia dalle onde del mare, presentato da Vincenzo Franzittadell’Università di Palermo o il progetto che prevede l’analisi di fattibilità di un parcoeolico in Adriatico, portato avanti da Renato Ricci dell’Università Politecnica delleMarche.A trarre la conclusione è stato Filippo Schiattone, direttore di Confindustria Anconache, con entusiasmo, ha dichiarato che “cogliere l’opportunità di una terza rivoluzio-ne industriale fondata sull’energia è la sfida di oggi. Questa due giorni ha conferma-to che il tema è assolutamente centrale e lo è tanto più per le Marche, regione chepresenta un deficit energetico al 50%, dove gli obiettivi del Pear come produzioneda rinnovabili sono raggiunti solo al 46% e dove spicca la crescita nel fotovoltaico.Dunque è doveroso che l’Associazione degli industriali diventi luogo di confronto eriflessione sul tema, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica, su cui siconcentrano le maggiori aspettative, sia sul fronte dei risparmi che delle opportunitàdi business”.

the entrepreneurs whom want to becompetitive on the global market. On6th October, instead, the day has beenfully focused on the future of the rene-wable energies with the aim to offer acomplete situation of the clean sources. Beyond the photovoltaic and the windenergies, there was talk about biomas-ses and geothermal. The theme “new technologies” has clo-sed the second last day, moment inwhich have been illustrated importantexamples of innovation to more than700 people. Like the “Impetus” project that bets toobtain energy from the sea waves orthe plan that previews the analysis offeasibility of the wind park in theAdriatic sea.

www.confindustria.an.it.Ambiente66

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Il dati presentati da SVIMEZ (Associazione per lo Sviluppodell’industria del Mezzogiorno) mostrano una situazione indeclino per il settore occupazionale del Mezzogiorno. Il Pilpro capite registrato nel 2010 ammonta a 16.932 euro (-0,2%rispetto all'anno precedente), attualmente una delle regionipiù povere del Sud Italia. Preoccupante la situazione delmercato del lavoro e del calo occupazionale, che colpiscesoprattutto i giovani che spesso decidono di spostarsi nelleregioni del Centro-Nord. Il maggior rischio è che l’area meri-dionale diventi spopolata e sempre più dipendente dalresto del Paese. Le possibili soluzioni indicate dall’istituto SVI-MEZ potrebbero riguardare il potenziamento del settoredelle infrastrutture di trasporto, lo sviluppo delle filiere logisti-che territoriali e quelle del settore geotermico.

Svimez report 2011The data published by SVIMEZ (Association for the Development

of the industry of Southern Italy) show a dramatic situation forthe employment sector of Southern Italy. The GDP recorded per

capita in 2010 is 16.932 euro. The possible solutions indicatedby SVIMEZ could involve the transport infrastructures, the deve-

lopment of the territorial logistic chain and the geothermal sector.

RAPPORTO SVIMEZ 2011

Unioncamere Puglia in collaborazione con la sedeUnioncamere Puglia di Tirana, organizza dal 23 al 25novembre 2011 una “Missione Internazionale in Albania”.Obiettivo del progetto quello di avvicinare le imprese ita-liane alla realtà albanese al fine di stringere accordi dicooperazione tecnologica, licence agreement, scambiotecnologico, trasferimento di know-how, e accordi com-merciali e di rappresentanza con imprese ed enti albane-si. Le aziende partecipanti al progetto appartengono alsettore metalmeccanico ed engineering: materiali e siste-mi per l’edilizia e bioedilizia; produzioni macchinari, uten-sili, metallo, costruzione navi, industria acciaio. Gli incontritra imprenditori pugliesi e imprenditori albanesi sarannoda input per lo sviluppo di partnership commerciali.

Cooperation in Albania Unioncamere Puglia and the

office of UnioncamerePuglia of Tirana, organizes

from 23th to 25th November2011 an “International

Mission in Albania”. Theaim of the project is to

approach the Italian enter-prises to the Albanian com-panies with the aim of sign

economic agreements.

COOPERAZIONE IN ALBANIA

L’edizione 2011 del Cumbre Industrial yTecnologica – salone Subcontractationsvoltosi a Bilbao, ha avuto ottimi riscon-tri per la regione, la cui partecipazioneè servita per far conoscere meglio aglioperatori internazionali e spagnoli, ilivelli d’eccellenza raggiunti dal com-parto regionale della meccanica. Glioperatori pugliesi hanno avuto l’op-portunità di incontrare sia potenzialipartner spagnoli che partner prove-nienti da altri Paesi europei, soprattuttodalla Francia. Loredana Capone, vice-presidente e assessore allo Sviluppoeconomico ha dichiarato: “Il settoredella meccanica pugliese, in fase diforte ascesa sui mercati esteri, ha tuttele carte in regola per potenziare ulte-riormente i risultati ottenuti fino ad oggiAver partecipato al Salone di Bilbao hasicuramente contribuito al raggiungi-mento di questo obiettivo”.

Apulia mechanics: success in Bilbao The 2011 edition of Technology Summitexhibition in Bilbao, has had a greatsuccess for Apulia enterprises. Theregional entrepreneurs of mechanic sec-tor have had the chance to meet foreignpartners in order to sign trade agree-ments.

MECCANICA PUGLIESE: SUCCESSO A BILBAO

67Aree dell’Adriatico PUGLIA. .www.regione.puglia.it

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“La realizzazione di quest’opera, consentirà di svilupparecontatti e scambi commerciali e turistici con altri Paesi”,parola dell’avvocato Ottavio Balducci, presidente diAvioproject s.r.l. Questo è uno degli aspetti base relativi alprogetto per la costruzione di un aeroporto nel Molise, unarealizzazione promossa e diretta dalla Società Avioprojects.r.l. Fermamente convinta che l’opera segnerà una svoltaepocale nei trasporti molisani e produrrà un forte sviluppodel territorio anche in termini occupazionali, la Avioprojectha individuato nel territorio dei comuni di Cantalupo nelSannio (Isernia) e San Massimo (Campobasso) la posizioneideale per la realizzazione del progetto.Avvocato Balducci nel 2009 avete avuto il beneplacitodell’ENAC – Ente Nazionale Aviazione Civile. Con la “benedi-zione” di questo importante organismo aeronautico, preve-dete, nel futuro, un ampliamento dei collegamenti ad esem-pio da e per i paesi Balcani?“Sicuramente l’interesse c’è a poter fare da scalo e portaverso i Balcani anche perché, a differenza degli scali diPescara, Bari e Foggia, quello del Molise risulta avvantaggia-to per il diretto sbocco all'area tirrenica e, pur non potendo-ci mettere in competizione con le vicine regioni, sicuramen-te l’ampliamento verso i paesi Balcani è uno dei nostri obiet-tivi, anzi è una naturale risposta in un contesto di infrastruttu-ra rientrante nella Macroregione Adriatica. Credo che biso-gna uscire fuori dall'idea che si ha dei grandi aeroporti incompetizione tra di loro. Un aeroporto, anche una sempliceaviosuperficie con caratteristiche tecniche e di sicurezza diaeroporto come quella prevista per il Molise, proprio per lasua versatilità', può' seguire le necessità economiche esociali di una regione e raccogliere la domanda di movi-mento delle persone o delle merci. Recentemente, l'inter-vento infrastrutturale è stato anche inserito nel piano regio-nale dei trasporti della Regione Molise e la sua realizzazionepotrebbe avvenire in 18-24 mesi dal momento dell'effettivofinanziamento CIPE, già programmato su istanza dei Comuniproponenti”.Mafalda Bruno

AEROPORTO DEL MOLISE:LA REGIONE

SI PREPARA AL DECOLLO

Un’opera che cambierà il volto della regione con l’obiettivo di intercettare

i traffici est – ovest nell’area Adriatica

Airport of Molise: the Region is ready to takeoff “The realization of this work, will develop trade andtourist exchanges with other Countries”, the lawyerOttavio Balducci, president of Avioproject s.r.l, hasaffirmed. This is one of the base aspects about theproject for the construction of an airport in Molise, arealization promoted and directed by the AvioprojectSociety s.r.l convinced that the work will mark anepochal turning point about the transports ofMolise and will produce a strong development ofthe territory in the employment field also,Avioproject has identified in the territory ofCantalupo nel Sannio (Isernia) and S.Massimo(Campobasso) the perfect position about the reali-zation of the project.In 2009 you have had the consent of ENAC -National Civil aviation Authority. With the “blessing”of this important aeronautical authority, you pre-view, in the future a widening of connections fromand for the Balkans countries? “Sure we have the interest to become dock andgateway towards Balkans. Recently, the infrastruc-tural participation has been also inserted in theregional plan of the transports of Molise region andits realization could happen after 18-24 monthsfrom the real financing CIPE period, already sche-duled on request of the proposing municipalities”.

Aree dell’Adriatico MOLISE. .www.regione.molise.it68

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Grande esportatrice a livello mondiale di vino e olio, sonoquesti i dati pubblicati dall’Istat in merito alle esportazioniregionali che hanno dato un nuovo impulso all’economiaabruzzese. L’esportazione di prodotti tipici è diretta princi-palmente a Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi eUsa. L’export di olio ha registrato un + 18.2%, quello del vinosegna + 5.3%. L’assessore regionale alle Politiche agricoleMauro Febbo ha dichiarato: “Sicuramente il momento didifficoltà per la nostra economia non può dirsi superato, ledifficoltà persistono ma questi dati ci invitano ad essereottimisti. Bisogna continuare a puntare sui prodotti cherestano la massima espressione delle nostre tradizioni e chegrazie alla loro qualità accrescono sempre più la loro rico-noscibilità a livello mondiale”.

Wine and oil increase the exportThe data published by Istat showthat the region is a great exporterat the world level of wine and oil.

The export of typical products ismainly addressed to Germany,

France, United Kingdom, Hollandand USA. The oil exported has

recorded +18,2%, while the exportof wine has marked + 5,3%.

VINO E OLIO INCREMENTANO L’EXPORT

Promuovere lo sviluppo, l'inno-vazione e la competitività delterritorio pescarese attraverso

contributi regionali, questi gliobiettivi che si pone la Camera

di Commercio al fine di risolle-vare la situazione economica

abruzzese. I bandi pubblicati sulsito istituzionale riguardano: l'in-

tegrazione dei fondi di garanziaai Confidi dell'artigianato, del

commercio, dell'agricoltura,dell'industria e misti, per un importo pari a 350.000,00

euro in modo da sostenere l’attività dei confidi; la certifi-cazione di qualità, fino ad un importo di 50.000,00 euro; ilcontrollo di gestione, attraverso la creazione di piattafor-

me tecnologiche, per un ammontare massimo di50.000,00 euro. In questo modo le aziende potranno sen-

tirsi incentivate ad investire su infrastrutture e processiproduttivi a vantaggio dell’economia regionale.

New bans for enterprises In order to promote the development, innovation and the com-petitiveness of Pescara enterprises through regional contribu-

tions, the Chamber of Commerce has published three bansabout the integration of guarantee funds to consortium, quality

certification and control of management.

NUOVI BANDI PER LE IMPRESE

Presso il Trade Fair Congress Centre diVarsavia si è svolta la mostra interna-zionale Tour & Travel 2011 a cui hapartecipato l’assessore al TurismoMauro Di Dalmazio e una rappresen-tanza di tour operator regionali.Obiettivo principale conquistare il set-tore turistico polacco, attraverso lapresentazione di una serie di pac-chetti turistici promozionali del prodot-to mare e montagna.Di Dalmazio ha dichiarato: “La pre-senza dell'Abruzzo turistico a Varsaviarientra in quella strategia avviatadalla Regione di penetrazione in mer-cati nuovi per l'Abruzzo. In questosenso siamo confortati dai risultatipositivi finora riscontrati con la promo-zione specifica avviata nella passatastagione su mercati finora poco bat-tuti dall'Abruzzo: Austria, Olanda eRepubblica Ceca che nella stagioneestiva hanno risposto in maniera sod-disfacente all'offerta di incoming pre-sentata”.

Warsaw: resource for the regional tourismAt Trade Fair Congress Centre of Warsawhas took place the international exhibi-tion Tour & Travel 2011. There were theregional councillor for Tourism Mauro DiDalmazio and many tour operators. Mainaim is to corner the Polish market offe-ring interesting vacation packages.

VARSAVIA: RISORSAPER IL TURISMOREGIONALE

69Aree dell’Adriatico ABRUZZO. .www.regione.abruzzo.it

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UN “MATTONE” TRA REGIONI E EUROPA

Portare la sanità delle Regioni in Europa e l’Europa nei sistemi sanitaridelle regioni italiane, è questo il motto del Progetto MattoneInternazionale, realizzato in collaborazione con le regioni Veneto e

Toscana, le cui attività prenderanno il via nei prossimi giorni.

Gli obiettivi generali del Progetto Mattone Internazionale sono: innanzituttocostruire un ambito unitario nel quale fare confluire e crescere la presenzaitaliana all'interno delle istituzioni europee e internazionali (OMS, BancaMondiale, OCSE) nel settore della Salute, con il contributo attivo di espertiregionali; e in secondo luogo, pianificare, realizzare e rendere sostenibili iprogetti che Stato e Regioni organizzano nei vari contesti internazionali,con particolare riferimento all'area mediterranea, balcanica, dei paesi exURSS e del medio Oriente, anche attraverso una diversa gestione dellemodalità di negoziazione degli Accordi bilaterali intergovernativi. Si tratta quindi di un progetto che facilita nuove relazioni stabili attraversouna nuova organizzazione condivisa a livello nazionale e regionale.Il lavoro comune dovrà permettere di “mettere a sistema” le numerose ini-ziative italiane in varie aree, esportare i saperi e i saper fare valorizzando letematiche già oggetto dei precedenti “Mattoni” e, in particolare, di acqui-sire e diffondere strumenti comuni di indirizzo, linee guida, indicatori; valo-rizzare i progetti nel campo della cross border health care; creare le condi-zioni per massimizzare l’accesso a programmi e risorse comunitarie.

A “brick” between Regions and EuropeTo shift the public health of the Regions inEurope and Europe in the health system ofthe Italian regions, this is the motto of theInternational brick Plan, realized in collabo-ration with the regions Veneto and Tuscany,whose activities will start next few days. Thegeneral aim of the International brick Plan:first of all to create an uniform sphere inwhich to grow and increase the Italian pre-sence in the European and internationalinstitution (WHO, World Bank, OECD) in thehealth sector, with the active contribution ofregional experts; then, to plan, realize and tomake sustainable the plans that Regionsorganize in the several international con-texts, with particular attention to theMediterranean and Balkan area, of the coun-tries of ex-USSR and the Middle East, alsothrough a different organization of the nego-tiation of the inter-governmental bilateralagreements.

www.europa.marche.it.Aree dell’Adriatico MARCHE70

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Le linee operative del progetto prevedono, tra l’altro, la raccolta, l’ordi-namento logico e la revisione documentale, la mappatura del quadroistituzionale, il censimento di iniziative, la valutazione dei risultati. E sui risultati sarà valutata l’efficacia del progetto: quanto l’Italia riusciràa influenzare il processo di formazione delle policies, quali saranno ibenefici acquisiti dalla partecipazione ai bandi e dal numero di progettiassegnati all’Italia, la sistematizzazione delle iniziative internazionali e,complessivamente, i riconoscimenti in termini di immagine del “SistemaPaese” e, non ultima, la capacità di comunicare sviluppata.La Regione Marche è stata tra le prime regioni ad aderire al progetto,attraverso la collaborazione delle strutture “Ricerca sanitaria e biomedi-ca, innovazione e formazione”, dell’Agenzia Regionale Sanitaria e le“Politiche comunitarie – Autorità di Gestione del FESR e FSE”.Il progetto prevede, inoltre, l’attivazione del Piano Nazionale diFormazione per gli operatori Socio Sanitari di tutte le Regioni con l’obiet-tivo generale di promuovere la cultura internazionale nel settore, al finedi incrementare le conoscenze scientifiche, le motivazioni e le capacitàprofessionali del personale che abitualmente opera nei sistemi sanitariregionali.Il piano di formazione prevede la progettazione di corsi formativi per for-matori i quali, a loro volta, siano in grado di moltiplicare il messaggiodidattico con un meccanismo “a cascata” che coinvolga tutte leRegioni; il confronto tra modelli organizzativi attualmente in uso nelleRegioni Europee al fine di armonizzare l’offerta assistenziale di eccellen-za; la progettazione di moduli didattici “tipo” facilmente riproducibili sututto il territorio nazionale e costruiti sulle categorie professionali destina-tarie dei corsi sulla progettazione europea ed internazionale; la fornituradi assistenza alle Regioni per la replicazione dei corsi; il confronto tra leesperienze e le problematiche internazionali nell’ambito della salute glo-bale al fine di poter progettare attività di cooperazione decentrata diqualità.Le attività dirette ai beneficiari hanno preso avvio ad inizio 2011 con ilcoordinamento della Regione del Veneto della Regione Toscana.

The common job will have to allow “to realize”many Italian initiatives in several areas, toexport the culture valuing the themes alreadyobject of the previous “bricks” and to developand diffuse the common instruments guideli-nes, pointers; to value the plans in the field ofcross border health care; to create the condi-tions in order to maximize the access to pro-grams and community resources. The MarcheRegion has been the first between the regions tojoin to the plan, through the collaboration of thestructures “health and biomedical research,innovation and training”, of the RegionalHealthy Agency and the “community Policies -Authority of Management of ERDF and ESF”.The plan previews, moreover, the activation ofthe National training Plan for the healthcare andsocial workers of all regions with the generalaim to promote the international culture in thefield that, to they turn will become trainer sothat to multiply the message through a “casca-ding” moving that involves all the regions.

MARCHE Aree dell’Adriatico.www.europa.marche.it

Far confluire la presenza italiana all’interno delle istituzioni europee e internazionali nel settoredella Salute è l’obiettivo del progetto “Mattone Internazionale”. Le Regioni avranno un ruolo chiave perché promotrici dell’iniziativa

71

Paolo Petrini assessore Politiche Comunitarie

Regione Marche

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“E’ un momento di incontro molto importante – ha sottolineato il presidente nazionale settoremoda di Confartigianato, Giuseppe Mazzarella – per le PMI che vogliono sempre più aprirsiai nuovi mercati emergenti come quello cinese e indiano”. Questo in sintesi la mission della

la quarta edizione di “100 Finestre”, manifestazione svoltasi presso i padiglioni della fiera diAncona.

Un evento importante che ha visto la partecipazione di circa 90 buyers cinesi oltre che di80 imprese della moda e delle calzature, provenienti da tutta Italia (52 marchigiane e 22da Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Umbria, Toscana).Un passaggio dalle grandi griffe più famose dell’abbigliamento ai prodotti artigianali?“Diciamo che le grandi griffe sono ormai ben presenti in Cina, il mercato è quindi maturoper capire l’italian style in tutta la sua completezza, con questi prodotti artigianali, fatti amano e che affascinano questa seconda e sempre più matura generazione di consuma-tori. Non è un caso che fra i tantissimi operatori cinesi molti intervenuti siano distributori”.Presidente quali saranno le tematiche su cui l’associazione lavorerà nei prossimi mesi?“Diciamo almeno tre. Prima fra tutti comunicazione e sviluppo delle reti di impresa cheoggi sono fondamentali per affrontare i mercati esteri, ma anche per poter avere lamassa critica e potere contrattuale con fornitori di materie prime e banche. Secondo poila presenza sui tavoli di lavoro come interlocutori che ci permette di spingere il concettodelle proporzionalità delle norme in base alle reali dimensioni delle aziende. Penso, adesempio, alle norme sulla sicurezza sul lavoro che non possono essere uguali per una PMIe una grande azienda. Da ultimo, ma non per importanza, la formazione oggi poco ade-guata rispetto alle reali richieste del mercato”.

Pietro Ceccarelli

Together in order to work the systemAs Giuseppe Mazzarella nationalpresident of Confartigianatofashion sector, declares “thefourth edition of “100 Finestre”is “an important event for SMEthat want to open towardsChinese and Indian markets”.Ninety Chinese buyers have par-ticipated and beyond 80 SMEbelonging at fashion and Italianfootwear. “The Chinese market isready to the commercializationof handicraft products - assertsMazzarella.Our association will work onthree sides in order to help thedevelopment of partnership thatis: communication and enterpri-ses development networks, wor-kshop tables and training”.

INSIEME PER FARE SISTEMA

100 Finestre: incontri con buyers perpoter competere con le multinazio-nali della moda sul mercato cinese

Giuseppe Mazzarellapresidente nazionale settore moda Confartigianato

C52 è un brand che racchiude aziende marchigiane operanti nel settore moda. C sta per char-me, il numero 52 richiama l'anno 1952, in cui a Palazzo Pitti si è tenuta la prima sfilata. Una nuovarete di impresa quindi, che ha l’obiettivo di poter competere al meglio sui mercati nazionali edesteri in un momento così delicato dell’economia. Dalla produzione alla pubblicizzazione allavendita anche on line, C52 copre tutte le fasi dell'attività imprenditoriale perché, come ha pre-cisato Mario Carlocchia dell’agenzia MAP che è a capo del progetto, "i marchigiani hanno ildifetto di non valorizzarsi". C52 ha già partecipato al Micam di Milano, il più prestigioso saloneinternazionale dedicato alla calzatura ed al progetto “100 Finestre” tenutosi ad Ancona.Arrivato alla sua quarta edizione 100 Finestre è un momento di incontro fra gli operatori cinesi ele imprese italiane estremamente interessante per chi vuole operare in un mercato così com-plesso come quello cinese.A network system in order to compete on the global marketC52 is a brand that encloses marche enterprises working the fashion sector. A new network of enterprisethat has the aim to compete at best on the national and foreign markets in a difficult moment of the eco-nomy. C52 has already participated to the Micam held in Milan and to the project “100 Finestre” held inAncona.

C52 UNA NUOVA RETE D’IMPRESA PER IL FASHION MADE IN MARCHE

Mario Carlocchia

MARCHE Aree dell’Adriatico.www.mapwork.it72

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Tutela e ripresa del comparto edile. Sono questi gli obiettiviprefissati nel documento con proposte fattive siglato daFrancesca Busignani, Segretario Industria USL e il direttivodell’ASES, Associazione Settore Edile Sammarinese. Il settoredell’edilizia contava oltre 400 imprese con un indotto di 2000dipendenti che, tra sammarinesi e frontalieri, sono stati dimolto ridotti. Come dichiara Busignani, “l’attività congiuntadell’ASES e dell’USL vuole tutelare il lavoro serio ed onesto,estirpando ciò che è illecito e dannoso per tutto il paese.Affiancare gli imprenditori onesti del settore Edile con la stesu-ra di proposte concrete da fare al Governo significa garanti-re chiarezza, occupazionalità e competitività del sistema alfine di salvaguardare e rilanciare questo importante settore”.

USL and ASES together for the buildingThe secretary Industry USL and the directive of the ASES have wor-

ked together in order to relaunch the building sector. The docu-ment has the aim to place side by side the entrepreneurs of the

sector in order to guarantee clarity, employment and competitive-ness of the system.

USL E ASES INSIEME PER L’EDILIZIA

Si fanno sempre piùstretti i rapporti trala Repubblica diSan Marino e loStato di Israele. Adimostrarlo la visitache il Segretario diStato per gli AffariEsteri e Politici dellaRepubblica delTitano, AntonellaMularoni ha com-piuto a metà otto-bre, incontrando ilVice Primo Ministroe Ministro degliAffari Esteri, AvigorLiberman. Hannoscambiato vedute

sulla situazione internazionale e ribadito la volontà diintensificare le già ottime relazioni bilaterali, sia sul pianodelle reciproca conoscenza che su quello della collabo-razione in campo economico, commerciale, turistico eculturale. Al fine di approfondire questi temi il Segretario diStato Mularoni e la delegazione sammarinese hannoincontrato i rappresentanti del mondo economico edimprenditoriale israeliano.

San Marino and Israel more and more closed The Secretary of State for the Foreign and policies affaires of

San Marino, Antonella Mularoni has met the first ViceMinister and Minister of the Foreign affaires, Avigor

Liberman. They have remarked the will to intensify the opti-mal bilateral relationship.

SAN MARINO E ISRAELE SEMPRE PIÙ VICINI

Il Credito Sammarinese non gode piùdell’autorizzazione all’esercizio delleattività riservate. Questo è quantodisposto dalla Banca Centrale di SanMarino con un provvedimento dell’11ottobre. Il Credito Sammarinese eragià in regime di amministrazione stra-ordinaria e in sospensione dei paga-menti con conseguente sottoposizio-ne alla procedura della liquidazionecoatta amministrativa. L’accordosiglato tra il commissario liquidatore esei banche sammarinesi prevede dirilevare parte delle attività e dellapassività verso la clientela delCredito Sammarinese S.p.A al fine diassicurare la piena tutela dei dirittipatrimoniali dei risparmiatori, per l’in-tero ammontare dei risparmi.L’accordo prevede la ripartizione deidepositi tra Banca di San Marino,Banca Agricola Commerciale, Cassadi Risparmio della Repubblica di SanMarino, Asset Banca, Banca Partnere Euro Commercial Bank.

Revoked authorization for San Marino credit San Marino Credit has not the authoriza-tion for the activities reserved. This hasbeen decided by the Central bank of SanMarino. The agreement signed previewsto take part of the activities and the pas-sivity towards the customers of SanMarino credit S.p.A

Aree dell’Adriatico REPUBBLICA DI SAN MARINO. .www.visitsanmarino.com

AUTORIZZAZIONEREVOCATA PER IL CREDITOSAMMARINESE

Antonella Mularoni con Avigor Liberman

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Vasco Errani, presidente della Regione nel corsodel meeting sull’avvio del nuovo ProgrammaTriennale delle attività produttive 2012-2014 haaffermato: “Realizzeremo un programma perl’economia che poggia sulla partecipazione,più allargata possibile, di tutto il sistema emilia-no-romagnolo. Lo faremo nel solco del proget-to e delle azioni che abbiamo messo in campofino ad ora. Solo così potremo superare la fram-mentazione sociale che è sotto gli occhi di tutti:la nostra parola d’ordine sarà, da oggi, speran-za”. Secondo Errani sarà indispensabile puntaresulle infrastrutture e sulla formazione tecnicaimprenditoriale. Ulteriore commento al nuovoprogramma anche da Gian Carlo Muzzarelli,assessore regionale alle Attività produttive, cheha dichiarato la necessità di favorire gli investi-menti sia interni che esteri.

Productive activities project 2012-2014Vasco Errani, president of the Region, during the

meeting about the new triennial program ofProductive activities 2012-2014 has declared: “Wewill realize a program for the economy that involvesall the regional system, it will be essential to bet on

infrastructures”.

PROGRAMMA ATTIVITÀPRODUTTIVE 2012-2014

Ammontano a circa 3 milioni e 130 mila euro i fondi stan-ziati dalla Regione a sostegno di 24 progetti di aggregazio-ni di imprese. Le aziende coinvolte sono 210, gran partedei progetti riguarda il settore della meccanica, seguitodal macro-settore dell'abitare e costruire, abbigliamento,alimentare, energia e informatica. L'assessore alle Attivitàproduttive Gian Carlo Muzzarelli ha dichiarato: “Il bilanciodel bando regionale è quindi nettamente positivo per l'al-ta adesione e interesse delle imprese e per la consonanzatra Regione e imprese in relazione ai mercati target maanche per la buona composizione delle imprese in terminidi filiera. Per le imprese di questa regione, l'export garanti-sce le migliori opportunità per continuare a crescere e svi-lupparsi”.

Funds for temporary cooperation of enterprises

The funds allocated by Region areabout 3 million in order to support

24 projects of cooperation of enter-prises. Many projects involve the

sector of the mechanics, followedby the macro-sector of building,

clothing, food, energy and compu-ter technology.

FONDI PER AGGREGAZIONITEMPORANEE DI IMPRESE

Il 6 ottobre è entrata in vigore lanuova norma regionale relativa alrendimento energetico degli edifici,Delibera 1366 del 26 settembre 2011.Con il provvedimento, l’Emilia-Romagna è la prima Regione arecepire nella propria disciplina ledisposizioni del Dlgs 28/2011 in mate-ria di integrazione di impianti adenergia rinnovabile negli edifici. Leprincipali modifiche rispetto all’at-tuale disciplina, riguardano la dota-zione di impianti a fonte rinnovabileper gli edifici di nuova costruzione osoggetti a ristrutturazione rilevante.Una significativa modifica riguardal’attestato di certificazione energeti-ca degli edifici: a partire dal 6 otto-bre 2011, l’indice di prestazioneenergetica e la relativa classe con-tenuti nell’attestato devono essereriportati negli annunci commercialidi vendita di edifici o di singole unitàimmobiliari.

Ready new laws about the energy efficiencyOn 6th October come into effect the newregional law about the energetic efficien-cy of the buildings, Deliberation 1366of 26th September 2011. A meaningfulmodification regards the license of ener-getic certification of the buildings thatmust put on the business ad of buil-dings or single unit estate on sale.

Aree dell’Adriatico EMILIA ROMAGNA. .www.regione.emilia-romagna.it74

AL VIA NUOVE NORME SUL RENDIMENTOENERGETICO

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In piena attuazione il piano realizzato in collaborazione conil Ministero dello Sviluppo Economico per l’estensione dellafibra ottica sul territorio regionale. Il programma regionaleche ammonta a 40 milioni di euro, è finanziato sia dalMinistero che da fondi regionali ed europei. Sono 280 gliinterventi previsti sul territorio, circa 415 mila le personecoinvolte dal progetto. Il vicepresidente della giunta vene-ta Marino Zorzato si augura di riuscire entro il 2013 a copriremolte delle aree regionali che attualmente non sono servi-te dalla banda larga. L’obiettivo futuro è quello di dotare ilVeneto di un’infrastruttura ad alta velocità che possa

coprire il fabbisogno diaziende e famiglie.

The region uses the optical fibre

The plan is realized in col-laboration with the Ministryof Economic Developmentfor the enlargement of the

optical fibre on the regionalterritory. The plan amountsto 40 million euro. Within2013 the aim is to create

an infrastructure at highspeed able to cover all the

enterprises and familiesneeds.

LA REGIONE VIAGGIA SU FIBRA OTTICA

Dodici milioni di Watt installati su tetti di18 edifici, è consi-derato il tetto fotovoltaico più grande d’Italia. Sette pen-siline predisposte al parcheggio auto dell’interporto diPadova. L’impianto è stato da un’azienda italiana Solonspa appartenente al gruppo berlinese Solon SE diCarmignano di Brenta. leader nella produzione di impian-ti e moduli fotovoltaici. L'impianto realizzato produceenergia e la immette in rete con una potenza prodottatale che il tetto dell'Interporto di Padova potrà dare ener-gia elettrica a circa 4.000 famiglie. “Entro l'anno altri dueimportanti impianti verranno allacciati alla rete elettrica -ha dichiarato il sindaco di Padova Paolo Zorzato - quellosopra il nuovo pala indoor e quello in fase di montaggiosul tetto del PalaFabris”.

Padua: the biggest photovoltaic roof in ItalyTwelve million Watt installed on 18 buildings. The system hasbeen build by Italian company Solon spa. The system realized

produces energy and introduce it on the network with a highpower so that the roof of the freight village of Padua will be

able to give to electric power to 4.000 families.

PADOVA: TETTO FOTOVOLTAICO

PIÙ GRANDE D’ITALIA

Le imprese venete tra ottobre edicembre 2011 prevedono di effet-tuare non più di 9 mila assunzioni.E’quanto si evince da un comunica-to diffuso da Unioncamere Venetosulla base di un’indagine sui fabbiso-gni occupazionali delle imprese, svol-ta nell'ambito del Sistema InformativoExcelsior. Rispetto alle previsioni annuali, chepreannunciavano una domandagenerale di 80mila assunzioni entrofine 2011, gli imprenditori veneti, con-dizionati anche dalla grave situazio-ne economica generale, hannomodificato i propri fabbisogni profes-sionali, fermandosi a 9 mila nuoviingressi previsti. Saranno le impreseche di servizi che faranno da trainoalle richieste di lavoro, assorbiranno,infatti, il 70% delle domande di impie-go, la maggior parte a tempo deter-minato anche a causa del bassolivello di produttività imprenditoriale

Regional job applications falling The regional enterprises between Octoberand December 2011 preview to realize 9thousand assumption only. This is thedata, published by Unioncamere Veneto.The regional entrepreneurs have modifiedthe professional needs as a consequenceof the global economic crisis.

Aree dell’Adriatico VENETO. .www.regione.veneto.it

ASSUNZIONI REGIONALI IN CALO

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Il progetto "Turismo accessibile Alpe Adria L.I.F.E.: LearningIntegration For Environment", finanziato nell’ambito del pro-gramma Interreg IV Italia-Austria 2007- 2013, mira a renderepiù accessibili gli spazi turistici a differenti tipologie di clien-

tela offrendo servizi migliori e più accurati. L’iniziativa èvolta a creare migliori pratiche in materia di ricettività da

proporre in ambito transfrontaliero dal Friuli Venezia Giulia,al Cadore, alla Carinzia, territori di maggiore interesse turisti-

co che vogliono affrontare in modo innovativo gli aspettidell'accessibilità. Un nuovo modo di fare turismo puntando

all’accessibilità per tutti. Il valore aggiunto offerto alla clien-tela che potrebbe scegliere una località rispetto all’altra,

una risposta concreta quindi alla crisi economica globale.

“Accessible tourism AlpeAdria” project

The project "Accessibletourism Alpe Adria L.I.F.E.:

Learning Integration ForEnvironment", has the aim

to make easier to reachmany tourist areas for dif-ferent kind of tourists offe-

ring better services inFriuli, in the area of

Cadore and Carinthia inorder to favouring the stre-

am of tourists.

PROGETTO "TURISMOACCESSIBILE ALPE ADRIA”

La creazione di una nuova linea ferroviaria tra il porto diRades in Tunisia e quello di Trieste con scali intermedi a La

Valletta (Malta) e ad Augusta, in Sicilia, potrebbe diventa-re realtà. Sono queste le prospettive del progetto

“Italmed” che mira alla cooperazione interregionale sull'in-tegrazione logistica e dei trasporti tra il sistema regionale

italiano e i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Il Friuliè partner del sottoprogetto che riguarda lo sviluppo dellerelazioni nel campo dei trasporti delle merci e della logisti-

ca con la Tunisia. L’assessore alle Relazioni internazionaliElio De Anna ha commentato: “Il progetto si inserisce nellascelta della Regione Friuli di attuare, con le autostrade del

mare, lo spazio mediterraneo della mobilità ribadito nelcorso dell'incontro lo scorso febbraio a Trieste”.

New sea route between Tunis and Trieste The creation of a new railway line between the port of Rades

(Tunisia) and that one of Trieste with intermediate ports atLaValletta (Malta) and Augusta, (Sicily), could become reality.

The project called “Italmed” has the aim to create a cooperationin terms of logistic transport among Italy and the countries of

Mediterranean area.

NUOVA CONNESSIONEMARITTIMA

TRA TUNISI E TRIESTE

L’assessore alla Viabilità e Trasporti delFriuli Riccardo Riccardi, insieme al pre-sidente del territorio austriaco dellaStiria Franz Voves, nel corso di un mee-ting al parlamento europeo hannosottolineato alla commissione trasporti,la comune volontà dei territori nelconcretizzare l’inserimento del“Corridoio baltico Adriatico” nella pro-grammazione Ue dei progetti di tra-sporto ferroviario europeo. Riccardi haaffermato: “Il Corridoio Baltico-Adriatico rappresenterebbe non soloun asse strategico di connessione tragli scali polacchi del Baltico ed i portidi Friuli Venezia Giulia, Veneto edEmilia-Romagna, ma anche la possibi-lità di sviluppare nuove collaborazionieconomiche lungo questo nuovo assedi trasporto su rotaia Nord-Sud”.

Synergy between Baltic and Adriatic seaThe councillor to the Practicability andTransports of Friuli Venezia GiuliaRiccardo Riccardi with to the president ofthe Austrian area of Stiria Franz Voves,during a meeting at the EuropeanParliament have emphasized the commonwill of the territories about the creation ofthe “Adriatic Baltic Corridor” in order tofavour the economic cooperation also.

Aree dell’Adriatico FRIULI VENEZIA GIULIA. .www.regione.fvg.it76

SINERGIA TRA BALTICO E ADRIATICO

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L’azienda slovena Pipistrel di Aidussina ha ricevuto il premio“Green Flight Challenge” partecipando al concorso indet-to dalla NASA lo scorso agosto. La gara consisteva nel riu-scire a costruire dei velivoli con il più basso consumo di car-burante o energia elettrica. L’aereo costruito dalla Pipistreldenominato Taurus G4, è in grado di volare per 200 migliain meno di due ore e utilizzando meno di un gallone di car-burante per passeggero, o l’equivalente in elettricità. Il pre-mio ammonta a 1,35 milioni dollari. Il presidente dellaPipistrel USA Jack W. Langelaan ha dichiarato: “Insiemeabbiamo dimostrato che l’elettricità è un valido carburan-te alternativo per alimentare gli aerei. Stiamo assistendo epartecipando alla nascita del trasporto aereo con fontienergetiche verdi”.

Slovenian company won “Green Flight Challenge” prize

Slovenian company Pipistrel has recei-ved the prize “Green Flight Challenge” a

competition with the aim to build aircraftsby lowest fuel consumption or electric

power. The Pipistrel’s arircraft is capableof driving 250 miles with the averagespeed higher than 100 miles per hour

and the fuel consumption of less thankone gallon per passenger.

AZIENDA SLOVENA VINCEIL PREMIO GREEN FLIGHT

Finalmente esecutivo il progetto ADRIA A(Accessibilità e sviluppo per il ri-lancio dell’area

dell’Adriatico interno), co-finanziato dal Programmadi Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 dotato di 3,289 mln di euro, si pone l’obbiettivodi contribuire alla riorganizzazione dell’accessibilità edei trasporti dell’intera area transfrontaliera italo-slo-

vena con il fine di formare un’area metropolitanaintegrata. Il programma prevede il coinvolgimento

dei rappresentanti degli aeroporti come Ronchi deiLegionari di Trieste, Marco Polo di Venezia e Joze

Pucnik di Lubiana al fine di realizzare un servizio dimetropolitana leggera tra le aree urbane di Trieste e

Capodistria ed i loro porti,Gorizia con Nova Dorica el’entroterra sloveno ed i tre

aeroporti.

Adria A project readyThe project Adria A (Accessibility

and development for the re-launchof the internal area of the Adriatic

sea) co-financed by Italy-Slovenia 2007-2013 cross-bordercooperation program aims to risethe transport network in the area

between Veneto, Friuli VeneziaGiulia and Slovenia, projecting

new transport lines and improvingand services already in use.

PROGETTO ADRIA A AL VIA

A seguito di un seminario organizzatodalla Camera di Commercio eIndustria regionale, sono state elen-cate le molteplici possibilità per fron-teggiare la crisi e migliorare le condi-zioni economiche del territorio slove-no. Reale la possibilità di sbocchicommerciali dal vicino mercatoucraino secondo Milos Prislan, advisoreconomico dell'ambasciata slovenaa Kiev, per poter concretizzare i possi-bili vantaggi economici è necessarioabbattere i freni allo sviluppo comela ridotta dimensione delle compagi-ni societarie. Inoltre la ricerca dellaCamera di Commercio ha dimostra-to come la Slovenia potrebbe sfrutta-re il comparto delle infrastrutture perfavorire il settore turistico.

Economic outlooks from Ukrainian marketDuring a meeting organized by the regio-nal Chamber of Commerce and Industry,the economic advisor at the SlovenianEmbassy in Kiev, Milos Prislan has affir-med that Ukrainian market offers manyopportunities for Slovenian companies,but due to its size and special conditionscompanies have problems entering it ontheir own.

Aree dell’Adriatico SLOVENIA. .www.slovenia.info

PROSPETTIVE ECONOMICHE DALMERCATO UCRAINO

Page 78: Adriaeco 21/11

Premiato l’impegno delpersonale del Dubrovnik

Palace Hotel che haricevuto il premio dell’or-

ganizzazione turistica''World Travel Award'',

conosciuta anche come''Oscar turistico”, per il

miglior albergo resort eSPA in Europa, superan-

do paesi in gara come Italia, Francia, Irlanda, Spagna eGrecia. Ottima la location del resort che offre una vista

unica delle famose isole Elaphiti. Recentemente sono statimigliorati i servizi offerti alla clientela così come le numeroseattività e facilities anche in considerazione del mercato turi-

stico internazionale spesso molto esigente. Piena soddisfa-zione per Rade Malobabic, direttore dell’albergo che ha

riconosciuto l’impegno dei suoi dipendenti. Le Meridien Lavha invece vinto il premio come migliore casinò resort del

Vecchio Continente.

The region leader about the resort awardDubrovnik Palace Hotel in Croatia received “World Travel Award”

as the best resort hotel in Europe. Recently the hotel has investeda lot of effort into improving the quality of service and introducing

many additional facilities and activities, so that the hotel couldbecome regional leader in an extremely demanding international

tourist market.

LA REGIONE LEADER PER RICONOSCIMENTI

ALBERGHIERI

Raddoppia rispetto allo scorso anno la presenza di turististranieri in Croazia (circa 518,000), come evidenziano i

dati pubblicati dall’Ente Nazionale Croato per il turismo.Positivi i commenti del Ministro del Turismo Damir Bajs che

ha affermato di voler raggiungere nel 2012 risultatimigliori della stagione 2011. Fondamentale per il Ministroè “Affrontare la prossima stagione molto più preparati e

con maggiori attività rivolte allo sviluppo del turismocontinentale”. A questo proposito è stato sottoscritto dalMinistro Bajs e dalla Direttrice dell'Istituto croato per il turi-smo, Sandra Corak, il programma denominato“Progetto

principale e Strategia di sviluppo del turismo dellaCroazia'' considerato la base per lo sviluppo turistico fino

al 2020 il cui valore ammonta a 4,5 milioni di kune.

Great results for tourist sectorDoubled the presence of tourists in the region if compared to

the data of last year. Damir Bajs Croatian Tourism Minister hasaffirmed that investments are being made in continental tou-

rism. An agreement about the development of regional tourismhas been signed by Damir Bajs and the director of Croatian

institute for tourism Sandra Corak

OTTIMI RISULTATI PER IL SETTORE TURISTICO

"Promozione e valorizzazione con-giunta dei beni culturali, ambientali estorici tra Istria e Varaždin", questo iltema oggetto della visita della dele-gazione croata che ha avuto luogoin Friuli Venezia Giulia. I rappresentan-ti croati attraverso lo studio del mar-keting territoriale e a strategie pro-mozionali hanno cercato di crearepossibili collaborazioni tra amministra-zioni, istituzioni e soggetti del settoreprivato locali, in modo da riuscire arafforzare la propria economia e ilsettore turistico. I rappresentanti dellaCroazia sono esperti funzionari prove-nienti dall’Istria e da Varaždin il cuiprincipale interesse è stato approfon-dire la conoscenza di modelli di svi-luppo sostenibile nel settore turisticoche il Friuli ha realizzato di recentegrazie all’utilizzo di fondi strutturali.

Croatian delegation in Friuli "Promotion and valorisation of cultural,environmental and historic assets, bet-ween Istria and Varaždin". The aim of theCroatian delegation of Istria and Varaždinis to create cooperation amongAuthorities and enterprises in order tostrengthen the economic sector.

Aree dell’Adriatico CROAZIA. .www.croatia.hr78

DELEGAZIONE CROATA IN FRIULI

Page 79: Adriaeco 21/11

79

Ljlijana Filipović, vice presidente della Camera di commer-cio del Montenegro ha affermato in una recente intervista,che il governo montenegrino si sta attivando per la creazio-ne di un piano strategico al fine di sviluppare le piccole emedie imprese presenti nel territorio, esse infatti rappresen-tano il 99% della struttura economica del paese, coprono il31% delle esportazioni e il 61,8% dei posti di lavoro offerti.L'obiettivo è quello attraverso le riforme, di migliorare l'am-biente economico in cui le Pmi operano. Tra le misure pre-viste il miglioramento delle condizioni di accesso al credito.Nel 2010 è stato istituito il Fondo di investimento e sviluppodel Montenegro con l'obiettivo di promuovere la crescitaeconomica attraverso sostegno finanziario e non a micro,piccole e medie imprese. Ulteriore importanza rivesteanche l’innovazione aziendale al fine di poter raggiungerealti livelli di competitività con il mercato internazionale.

Aim: development of SMELjlijana Filipović, vice-president of the Chamber of Commerce ofMontenegro has asserted that Montenegrin government want tocreate a strategic plan in order to favour and improve the smalland medium enterprises development, making easy the access

to credit. Very important is to increase also the innovation inorder to be competitive.

OBIETTIVO:SVILUPPO DELLE PMI

Zoran Jelić direttore del centro per l’impiego dellaCroazia e Ankica Paun-Jerallah suo omonimo in

Montenegro, hanno stipulato un accordo che mira allacooperazione tra i rispettivi centri per l’impiego al fine dimigliorare sia servizi offerti ai disoccupati sia l’incrocio tradomande e offerte di lavoro. Saranno analiz-

zati i problemi legati al mercato occupazio-nale anche grazie alla collaborazione di istitu-

zioni pubbliche e internazionali. Uno degliobiettivi da raggiungere attraverso la colla-borazione con la Croazia è la creazione di

software specifici che siano in grado di segui-re tutte le attività legate alla gestione dei

fondi europei legati all’impiego. Tra i progettiapprovati: “L’educazione per lo sviluppo del

basso Adriatico”mirante all’aumento dellaflessibilità sul mercato della forza lavoro.

Cooperation with Croatian employment agencyZoran Jelić director of Croatian employment agen-

cy and Ankica Paun-Jerallah his homonym inMontenegro, have signed an agreement to aim acooperation among the employment agencies in

order to improve the services offered to unemplo-yed. It will be analysed also the problems liked to

the job market.

COOPERAZIONE CON AGENZIA

PER L’IMPIEGO CROATA

Come ogni anno il World EconomicForum (WEF), organizzazione interna-zionale che periodicamente riuniscepersonalità politiche ed economichemondiali per discutere e definire lepolitiche del futuro, ha stilato la clas-sifica relativa alla competitività delleaziende sui mercati internazionali; perla regione montenegrina deludenti irisultati: dal 42esimo al 60esimo posto.Per quanto concerne le condizionieconomiche generali si classifica al57 esimo posto. Gli ostacoli maggioriper l’economia montenegrina sono: ildifficile accesso al credito, l’elevatatassazione per le aziende, seguitadalle norme restrittive nel mercatodel lavoro, infrastrutture inadeguate,lentezze burocratiche e poca profes-sionalità in ambito aziendale.

Decreases international competitiveness During the World Economic Forum hasbeen analysed the economicMontenegrin situation on internationalmarkets. The results published have notbeen positive, the main obstacles are thedifficulty about the access to credit, thehigh tax and the restrictive laws.

Aree dell’Adriatico MONTENEGRO. .www.gov.me/en

IN CALO LA COMPETITIVITÀSUI MERCATI INTERNAZIONALI

Page 80: Adriaeco 21/11

Nonostante la crisi economica generale il mercato assicu-rativo albanese ha riscontrato una crescita del 5%. Lodimostrano i dati diffusi dalla Autorità di SupervisioneFinanziaria Albanese che ha analizzato la situazione neiprimi 6 mesi del 2011. Le sottoscrizioni ammontano a 30,4milioni di unità, mentre il valore dei risarcimenti pagati dagliassicuratori albanesi è ammontato a 7,8 milioni di euro. Lecompagnie assicurative regionali offrono prodotti molto

semplici a prezzi competitivi, a pri-meggiare le assicurazioni di tipogenerico, il cui volume ammontaa 580.101. Il ramo delle polizze“non vita” copre l’88% del totaledei premi assicurativi. I contratticonclusi nella prima metà del2011 hanno subito un incrementodel 105%. Un trend positivo si regi-stra anche nel mercato delle assi-curazioni sanitarie cresciute del424%.

Insurance market grew In spite of the general economic cri-

sis, the insurance market has had anincrease of 5%. The total volume ofunderwritings reaching about 30,4

million euro. On insurance classes,the activity on the non-life segmentrepresented about 88% of the total

volume earned from premiums.

TREND IN CRESCITA PER IL MERCATO ASSICURATIVO

L’Istituto Albanese di statistica INSTAT, ha diffuso i dati rela-tivi alle esportazioni e al deficit commerciale. Si è riscon-trato un disavanzo commerciale di 215 milioni di euro e

una netta diminuzione del deficit dello 0.4%. Le esporta-zioni ammontano a 128 milioni di euro, un dato estrema-

mente positivo (+7.7%) se paragonato a quello di Giugno2011. Il numero relativo alle importazioni ha subito un

incremento del 2.4% su base mensile. I rapporti commer-ciali con Italia e Grecia considerati i maggiori partners

europei, hanno favorito la crescita economica. Ai primiposti della classifica dei prodotti maggiormente esportati

nei mesi di Luglio-Agosto 2011 si segnalano i minerali,l’elettricità e i carburanti che hanno delineato una cre-

scita pari al 30,3% rispetto al mese di Giugno 2011.

Export raising The Albanian Institute of Statistics has published the data about

the volume of exports and the trade deficit. The total exportsamount to 128 mln euro. Trade with the EU countries has

encouraged the economic rise especially with the main tradepartners Italy and Greece. Minerals, fuels, electricity are the

main products exported.

INCREMENTO DELLE ESPORTAZIONI

La società albanese di telecomuni-cazioni ALBtelecom ha stipulato unaccordo con la società Motorola perla fornitura e l’installazione della tec-nologia su tutto il territorio albanesedi servizi internet a banda larga. Inquesto modo anche i territori mon-tuosi di difficile accesso saranno piùfacilmente raggiungibili. Nel comuni-cato stampa diffuso da ALBtelecom,Orhan Coskun, General Managerdella società albanese, garantisce laqualità della rete e la massima effi-cienza della banda larga in tutto ilterritorio. Numerosi i vantaggi deri-vanti dall’accordo soprattutto per ilsistema scolastico e universitario delleregioni montuose. Attualmente i vil-laggi coperti sono 350 ma l’obiettivodell’accordo è estendere la copertu-ra a 1300 villaggi.

Signed plan about the decrease of digi-tal divideALBtelecom, Albania's phone companyand Motorola have signed an agreementin order to supply and install internettechnology broadband all over Albaniaregion. The project will serve also to theeducation system as it will increase thequality of internet service in the schoolsand universities system in the mountainregions.

Aree dell’Adriatico ALBANIA. .www.albaniatourism.com80

APPROVATO PROGETTO PER ABBATTIMENTODEL DIGITAL DIVIDE

Page 81: Adriaeco 21/11

81

La grave crisi finanziaria che il Governo ellenico sta affron-tando, continua a colpire anche il settore edile che vedemolti progetti riguardanti le infrastrutture stradali ancora instand-by. Infatti gran parte delle grandi opere stradali, pre-cedentemente avviate nella forma delle PartnershipPubblico - Privato, non sono mai state concluse. Le impresedi costruzioni elleniche a seguito della crisi del settore,hanno subito gravi perdite anche in borsa. Molti i progetticonclusi ma non pagati dallo Stato il cui debito supera idue miliardi di euro. Attualmente sono state congelateanche le aste per le opere pubbliche come la realizzazionedell’aeroporto Kastelli di Creta, a causa della mancanza difiducia da parte delle banche.

The crisis continues in the building sectorConstruction industry has seen a continuous decline. Many

governmental infrastructures have never been completed. Manyprojects realized have not been paid by state, the amount of

state debt is about 2 billion euro. Actually also the public salehave been stopped.

LA CRISI PERMANE NEL SETTORE EDILE

Successo per una piccola impresa greca che è stata ingrado di creare una piattaforma web che permette l’uti-lizzo e la gestione della firma digitale di nuova generazio-ne. Uno strumento che supporta l’applicazione della firmadigitale su più media player garantendo la sua compati-bilità con vari sistemi operativi, la gestione dinamica diimprevisti o di ambienti di rete instabili, si utilizzano diverseinterfacce, dalla semplice tastiera al riconoscimentovocale, dal codice a barra al touch screen. L’impresaellenica è pronta anche a partnership con altre aziendespecializzate nel settore per concludere accordi commer-ciali, assistenza tecnica o contratti di licenza.

Digital signature on line for the enterprises Great success for a small Greek company that has been ableto create a web platform that allows to use and manage the

digital signature. An instrument that supports the application ofthe digital signature on different media player guaranteeing its

compatibility with several operating systems.

FIRMA DIGITALE ON LINEPER LE IMPRESE

Una nuova proposta per uscire dallacrisi è stata presentata dal Governoellenico che si candida a diventarela centrale energetica solare euro-pea. Il progetto denominato “Helios”mira ad ottenere cospicui investimen-ti europei utilizzabili nel settore dellerinnovabili, in particolar modo sulsolare Potrebbero essere costruitiimpianti che porteranno la produzio-ne dai 206 MW del 2010, a 2,2 GWnel 202 e a 10 GW nel 2050.GeorgePapaconstantinou, Ministro dell’ener-gia greco, ha sottolineato come laregione goda di 300 giorni di soleall’anno, oltre il 50 % in più rispettoalla Germania, leader globale delsettore fotovoltaico. Il progetto incaso di successo contribuirà a rispet-tare gli obbiettivi relativi alle rinnova-bili stabiliti dall’Unione per il 2020.

Renewable: investments in solar powerThe country’s Energy Minister GeorgePapaconstantinou has proposed a newproject about the solar power. The projectis called Helios and it would see theinstallation of 10 GW worth of solarpanels in the country most of the fundingwill come from the EU.

Aree dell’Adriatico GRECIA. .www.ente-turismoellenico.com

RINNOVABILI: INVESTIMENTI NEL SOLARE

Page 82: Adriaeco 21/11

.Avviso ai naviganti82

Ride Sarkozy, sghignazza Angela Merkel, ironizza il premier Berlusconi, ma si sa lui lo hasempre fatto! Alla finestra aspettano, analizzano, calcolano le banche europee, carichenei loro caveau di titoli pubblici, buoni del debito pubblico emessi dagli Stati che potreb-

bero diventare molto presto carta straccia e, in un angolo piccolo piccolo, pochi pochissimi spiccioli.Ne avranno di pensieri i banchieri “Chissà se ci aiuteranno, ma si, ma si, però al mio collega èandata male, quella banca ha fallito! Roba da non credere”.

Nel mezzo la popolazione mondiale, quella europea ed italiana. Consumatori, rispar-miatori, investitori, tutti in un grande crogiuolo ribollente. Poche, anche se in continuoe costante aumento le persone che hanno veramente preso coscienza che la situa-zione è veramente grave. Gli altri, la maggioranza o non hanno capito o, forse, fannofinta di non capire. Cosa? Che ci troviamo di fronte ad un’economia di guerra.Torniamo all’Italia, al Bel Paese, noi abbiamo la ricetta giusta per uscire dalla crisi? Mapensiamo veramente che la cosa giri solamente sull’aumento o meno dell’innalza-mento dell’età pensionabile? O il problema siano i costi della politica? Con questidue interventi portiamo in pareggio il Bilancio dello Stato? Ma neanche per idea!E allora dobbiamo fare tutti un bell’esercizio. Dobbiamo chiudere gli occhi e, per itanti che non lo hanno vissuto, dobbiamo provare ad immaginare la situazione chesi viveva in Italia e in Europa nel mese di novembre del 1945. Un economia, quellapost bellica, sconvolta dove i Paesi oltre a non essere in grado di avviare il processodi ricostruzione, non riuscivano nemmeno a garantire ai cittadini un’alimentazione suf-ficiente. Eppure, nonostante questo, le Nazioni riuscirono a riprendersi più rapidamen-te del previsto. Vi era allora, oltre ai noti aiuti del Piano Marshall e un totale azzera-mento delle spese di riarmo imposto dalle clausole del trattato di pace (se è pur veroche la difesa dell’Italia venne delegata alle basi americane per questioni strategichea queste ultime toccava anche lo scotto della gestione economica delle stesse!)uno spirito di collaborazione e sacrificio fra gli uomini unico! Si potrebbe obiettare chequesta situazione era figlia delle sofferenze di 5 anni di guerra, è vero! Ma ritornandoa quanto sopra detto… è questo un momento di pace?

Be happy, but it’s not time to laughSarkozy laughs, Angela Merkel guf-faws, the prime Minister Berlusconi isironic, but everybody know that hehas always done it! To the windowthey wait for, analyze, the Europeanbanks calculate, full in theirs armourrooms with public bonds that couldbecome scrap papers. In the middleof this situation the world Italian andEuropean population. But people whohave realized the situation are few,this is a really serious problem: weare ourselves head on a war econo-my. What we can do? We must closethe eyes and try to imagine the situa-tion that there were in Italy and Europeduring November 1945. A post war economy, upset, butalthough during this situation theNations were able to restart quickly.There were in that period, the famousaids of the Marshall plan, an uniquefeeling of collaboration and sacrificebetween the men! We could objectedthat this situation was a consequenceof 5 years of war, it is true! But aboutover saying… is this a peacemoment?

RIDI, RIDI, CHE MAMMA

HA FATTO GLI GNOCCHI

Improbabili ed amarissime ricette vengono proposte sulle tavole dei 500 milionidi abitati di Eurolandia. Eppure la storia dovrebbe insegnarci qualcosa

Page 83: Adriaeco 21/11

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