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FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 1 Anno 11 - N. 4 Dicembre 2006 Pubblicazione periodica trimestrale - Poste Italiane S.p.A Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano N. 4 - Dicembre 2006 - Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 107 del 19/02/1996 Intervista a Eros Ramazzotti ................. pag 1 News dal Presidente ................................. pag 2 Notizie in breve ......................................... pag 3 Una buona alimentazione giova anche alla psiche! Diagnosi e terapia ..................................... pag 4 Nascita di un bambino cardiopatico Un regalo di Natale fatto con il cuore .. pag 5 Hasbro e la Fondazione A. De Gasperis insieme per la prevenzione delle malattie cardiovascolari Alimentazione ............................................ pag 4 Consigli per gli acquisti Un uomo su cinque è a rischio infarto Risultati “La Salute in Piazza 2006” ............ pag 6 In famiglia ................................................... pag 7 Terza età in movimento Natura e salute ........................................... pag 7 Sapore d’autunno Prevenzione giovani ................................. pag 8 Vitamine e sali minerali, le grandi protagoniste SOMMARIO Intervista a Eros Ramazzotti Ho sempre pensato che un artista sia soprattutto un uomo con il dono straordinario di saper dire qualcosa utilizzando metodiche o linguaggi così forti e diretti da raggiungere il centro delle nostre emozioni. Eros Ramazzotti è un artista, ma come tutti coloro che raggiungono il successo attraverso un naturale talento, si sente un uomo tra gli uomini. Eppure attraverso le sue canzoni esprime la vita con sem- plicità e realismo. Ciascuno di noi può riconoscersi nei suoi testi che, fondendosi con la musica, ci regalano momenti che “fanno bene all’anima”. La musica per Eros è una forma di vita, è passione “è sangue”, ed è esattamente quello che trasmette con le sue canzoni. Non a caso è considerato tra i cantanti italiani più famosi all’estero. Il successo non arriva mai per caso, ci vuole passio- ne – come dici in una canzone – e bisogna crederci. Per te come è cominciata? “Intanto bisogna avere passione per la vita, che è anche questione di carattere e di approccio verso l’esterno, oggi non è così scontato. E poi, ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto, persone che hanno saputo guidarmi e sostenermi durante il mio percorso professionale.” Mantenere il successo è più difficile che raggiungerlo, bisogna mettersi in gioco continuamente e saper reg- gere alle pressioni del mondo artistico. Non è un po’ come allenarsi in palestra? “Certo, il talento non basta, bisogna anche saperlo col- tivare. Bisogna essere capaci di evolversi mantenendo i piedi per terra. In un mondo in cui sistemi sociali, valori spirituali, forme estetiche subiscono stravolgimenti continui, diventa difficile non “bruciare le tappe”, anche l’eccesso di libertà è negativo. Se si affrontano gli impegni con superficialità ci vuole poco a perdere una posizione“. Che cosa hai sacrificato per il successo? “La libertà, la vita di gruppo con gli amici, anche se io sono sempre stato un anticonformista. Mi piaceva anche stare da solo. Raggiungere la celebrità molto giovani è una scossa fortissima, ma non mi sono mai crogiolato nel successo e, nel limite del possibile, ho sempre cercato di vivere normalmente.” Chi è stato importante nel tuo lavoro? “Mio padre sicuramente, mi ha insegnato ad avere disci- plina, e poi molti altri: Renato Brioschi che mi affiancò agli inizi della carriera, Gianni Ravera, il grande “patron” del festival di Sanremo, che negli anni ’80 mi spronò a proseguire, Roberto Galanti, il mio discografico, che per me è stato un secondo padre e che ha creduto in me. Sono stato fortunato, la mia voce è una dote con un peso specifico importante nel creare il carattere di un cantante, ma penso anche di fare belle canzoni con testi intelligenti.” Cosa è cambiato in te dagli inizi? “Non mi sento un “divo” e non sono ma- lato di protagonismo, mi ritengo una perso- na normale che svolge un lavoro particolare. Cerco di essere dispo- nibile verso gli altri, di vivere la mia vita normalmente senza far male a nessuno. > continua a pag. 3

Intervista a Eros Ramazzotti - De Gasperis · 2015-12-04 · Eros Ramazzotti è un artista, ma come tutti coloro che raggiungono il successo attraverso un naturale talento, si sente

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FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 1

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Intervista a Eros Ramazzotti ................. pag 1

News dal Presidente ................................. pag 2

Notizie in breve ......................................... pag 3 Una buona alimentazione giova anche alla psiche!

Diagnosi e terapia ..................................... pag 4 Nascita di un bambino cardiopatico

Un regalo di Natale fatto con il cuore .. pag 5 Hasbro e la Fondazione A. De Gasperis insieme per la prevenzione delle malattie cardiovascolari

Alimentazione ............................................ pag 4 Consigli per gli acquisti

Un uomo su cinque è a rischio infarto Risultati “La Salute in Piazza 2006” ............ pag 6

In famiglia ................................................... pag 7 Terza età in movimento

Natura e salute ........................................... pag 7 Sapore d’autunno

Prevenzione giovani ................................. pag 8 Vitamine e sali minerali, le grandi protagoniste

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Intervista a Eros Ramazzotti

Ho sempre pensato che un artista sia soprattutto un uomo con il dono straordinario di saper dire qualcosa utilizzandometodiche o linguaggi così forti e diretti da raggiungere il centro delle nostre emozioni. Eros Ramazzotti è un artista, ma come tutti coloro che raggiungono il successo attraverso un naturale talento, si sente un uomo tra gli uomini.Eppure attraverso le sue canzoni esprime la vita con sem-plicità e realismo. Ciascuno di noi può riconoscersi nei suoi testi che, fondendosi con la musica, ci regalano momenti che “fanno bene all’anima”. La musica per Eros è una forma di vita, è passione “è sangue”, ed è esattamente quello che trasmette con le sue canzoni. Non a caso è considerato tra i cantanti italiani più famosi all’estero. Il successo non arriva mai per caso, ci vuole passio-ne – come dici in una canzone – e bisogna crederci. Per te come è cominciata?“Intanto bisogna avere passione per la vita, che è anchequestione di carattere e di approccio verso l’esterno, oggi non è così scontato. E poi, ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto, persone che hanno saputo guidarmi e sostenermi durante il mio percorso professionale.” Mantenere il successo è più difficile che raggiungerlo,bisogna mettersi in gioco continuamente e saper reg-gere alle pressioni del mondo artistico. Non è un po’ come allenarsi in palestra?“Certo, il talento non basta, bisogna anche saperlo col-tivare. Bisogna essere capaci di evolversi mantenendo i piedi per terra. In un mondo in cui sistemi sociali, valorispirituali, forme estetiche subiscono stravolgimenti continui,diventa difficile non “bruciare le tappe”, anche l’eccesso

di libertà è negativo. Se si affrontano gli impegni consuperficialità ci vuole poco a perdere una posizione“.Che cosa hai sacrificato per il successo?“La libertà, la vita di gruppo con gli amici, anche se io sono sempre stato un anticonformista. Mi piaceva anche stare da solo. Raggiungere la celebrità molto giovani è una scossa fortissima, ma non mi sono mai crogiolato nel successo e, nel limite del possibile, ho sempre cercatodi vivere normalmente.” Chi è stato importante nel tuo lavoro?“Mio padre sicuramente, mi ha insegnato ad avere disci-plina, e poi molti altri: Renato Brioschi che mi affiancò agli inizi della carriera, Gianni Ravera, il grande “patron” del festival di Sanremo, che negli anni ’80 mi spronò a proseguire, Roberto Galanti, il mio discografico, che per me è stato un secondo padre e che ha creduto in me. Sono stato fortunato, la mia voce è una dote con un peso specifico importante nel creare il carattere di un

cantante, ma pensoanche di fare belle canzoni con testiintelligenti.” Cosa è cambiato in te dagli inizi?“Non mi sento un “divo” e non sono ma-lato di protagonismo,mi ritengo una perso-na normale che svolge un lavoro particolare.Cerco di essere dispo-nibile verso gli altri, di vivere la mia vita normalmente senzafar male a nessuno.

> continua a pag. 3

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FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 2

NEWS DAL PRESIDENTE

Cari Sostenitori,

siamo giunti alla fi ne di un altro anno, dodici mesi di progettie di attività svolte dalla Fondazione De Gasperis grazie al Vostro aiuto con cui costantemente siete stati al nostrofi anco.Quest’anno abbiamo raggiunto insieme grandi obiettivi: per la prima volta in Italia un dipartimento cardiologicoviene dotato di una Risonanza Magnetica Cardiovascolare dedicata alla diagnosi e alla ricerca cardiovascolare. Stiamoraccogliendo fondi anche per potenziare ed ampliare lerisorse dedicate all’unità RMC, in funzione dei protocolli di ricerca che stiamo attivando con i nostri specialisti.Grazie alla Vostra preziosa collaborazione continual’impegno per la diffusione della cultura sanitaria:quest’anno abbiamo pubblicato due nuove guide“La Malattia coronarica” e “Prevenire, esaminare e curare”,realizzata con la collaborazione dei nostri cardiologied in particolare con la Dottoressa Irene Bossi (Cardio I Emodinamica).Potete richiedere la guidainviando una mail all’indirizzo a d g c u o r e @ d e g a s p e r i s . i t .Per quel che riguarda la formazio-ne dell’equipe medica, il CDA dellaFondazione ha deciso di soste-nere nel 2007 il fi nanziamento di due borse di studio annuali perattività ricerca clinica con metodicadi Risonanza Magnetica Nucleare Cardiologia in aggiunta alle altre borse di studio per i reparti.

Concerto di NataleIl 22 Dicembre alle ore 21.00, il Consiglio Comunale della Zona 2 di Milano dedica alla Fondazione il Concerto di Natale “Il Calore di un Abbraccio” presso la Chiesa di San Giovanni Crisostomo, Via Cambini, 10 Milano. Sarà un’occasione per scambiarci di persona gli auguri per le imminenti festività. Ringraziamo l’Accademia musicale “Il Pentagramma“ ed il Dott. Antonio Canino, Presidente Commissione ServiziSociali e Sanità della Zona 2 (Per Informazioni:02.45493610 ).

Anniversari: un 25° per il Reparto di Cardiologia PediatricaNel 1981 nasceva la Divisione di Cardiologia Pediatrica: quest’anno si festeggia il venticinquesimo anniversario di un capitolo fondamentale della storia del Centro De Gasperis.

Un grazie speciale a tutti Voi, che con il Vostro contributo avete partecipato alla realizzazione di questi obiettivi. L’anno 2006 si chiude con un altro passo avanti verso l’obiettivo continuo di sostenere la ricerca scientifi ca e la cultura della prevenzione. E’ un cammino questo che vorremmo costruire insieme a Voi, ed è per questo motivo che Vi chiediamo di continuare a credere in noi e a sostenere le nostre iniziative.

Un caro saluto ed un augurio speciale di Buon Natale.

Appuntamenti a breve:

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Lettura magistrale del Prof. Fausto Rovelli al 40° Convegno di Cardiologia

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Azienda Ospedaliera

Ospedale Niguarda Ca’ Granda

Benito Benedini

Lettura magistrale del Prof. Fausto Rovelli al 40° Convegno di Cardiologia

Conforme alla legge che tutela il trattamento dei dati personali, la Fondazione Angelo De Gasperis allega l’informativa per i sostenitoricome previsto dal D. Lgs. 196/2003 in questo numerode La Voce del Cuore”.

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FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 1 3

UNA NUOVA ESPERIENZA DI VITAINTERVISTA A EROS RAMAZZOTTI

E’ importante per me rispettare la gente e sentirmi a postocon la mia coscienza. Cosa consiglieresti ad un ragazzo che vuole fare il cantante?“Di non prendere alla lettera quello che vede in TV o che legge sui giornali perché non è la realtà. Di non essere presuntuoso, ma di lasciarsi guidare dalle persone giuste per esperienza e competenza. Non è facile arrivare anchese c’è il talento, fi guriamoci se non si sa fare nulla! Del resto, quanti approdano in televisione, grazie a bella pre-senza o raccomandazioni, ma se non hanno preparazionefanno altrettanto presto ad uscirne!Lo sport è una passione o solo un modo per tenerti in forma?”Il calcio è passione, ho sempre giocato a pallone fi n da ragazzo. Tutti mi cercavano per organizzare le partite! Praticare uno sport non solo è un piacere, ma è una disci-plina che aiuta a mantenere la tranquillità psicologica, la concentrazione, a vivere meglio il tempo che passa e a combattere la depressione. La palestra, invece, è più un dovere. Mi alleno abbastanza regolarmente per man-tenermi in buona forma. Certo è un po’ noiosa, ma ho trovato un sistema per vincere la fatica: ascolto musica degli anni ’70, Made in Japan dei Deep Purple, che mi dà una carica pazzesca.”Sei un salutista?”Da giovane non badi a certe cose, però ho avutouna buona educazione. Non bevo super alcolici, nell’alimentazione sono un po’ sregolato, per via degli orari. Prima dei concerti non mangio mai, così mi capita di cenare dopo mezzanotte. Sto attento a non ingrassare, anche se non posso defi nirmi “una buona forchetta.” Com’è il tuo stile di vita?”Abbastanza normale. I miei orari, dicevo, non sono molto regolari, specie quando sono in tournee o in sala di incisione, ma il lavoro è passione. Scrivendo le mie canzoni, creo e questo mi dà una grande forza e mi fa sentire realizzato. A 17 anni non immaginavo come sarebbe cambiata la mia vita, il successo più grande è stato quello di riuscire ad esprimere una passione.”Tu come parleresti ai giovani?”Quello che dico attraverso le mie canzoni già basta, penso di dare buoni messaggi esprimendo concetti non

banali, che riguardano la vita. Ciò che voglio comunicare è di tirare fuori il meglio, poi ognuno deve decidere cosa fare della propria vita.”Un consiglio per essere vincenti?”Essere sé stessi, non una brutta copia. Vince chi ha carattere, grinta e chi non si perde d’animo anche di fronte alle diffi coltà.” Cosa rappresenta per te l’impegno sociale?”La voglia di fare qualcosa per chi ha bisogno o per chi ha vissuto in prima persona brutte esperienze. Con la Nazio-nale Cantanti abbiamo realizzato molti progetti. Anch’io ho un’ idea che vorrei realizzare in futuro…chissà!” Hai un sogno nel cassetto?“Non ho mai avuto sogni, è controproducente sognare, meglio vivere giorno per giorno, accettando ciò che viene.Avere obiettivi è importante, anche provare una certa cu-riosità che aiuta a restare giovani. Io ho già realizzato tanto. Voglio star bene e continuare a fare i dischi che mi piacciono. Intanto, avendo una bambina, sono concen-trato su di lei, poi la musica, il lavoro, le persone giuste… ci sono quelle due o tre cose che fanno bene all’anima.”In che cosa vorresti che ti assomigliasse tua fi glia?“Un errore grave è volere che i fi gli siano una evoluzione di noi stessi. Mia fi glia ha un carattere forte, una persona-lità spiccata e una bella voce. Se vorrà cantare, però, sarà lei a deciderlo.”Quando ti emozioni?”Io non piango mai, anche nei brutti momenti – come la morte di mia madre - soffro senza tradire le mie emozioni.Ultimamente mi emozionano i bambini, assistere alle loro gare, ad esempio, vederli impegnati per la vittoria. Oppure mi commuovo guardando un bel fi lm.”Prima di dormire a cosa pensi?”A una bella donna, anche immaginaria.”Una dedica ai nostri lettori”Il mio messaggio è: non mollare mai! Non trascurate la prevenzione che è fondamentale - io faccio un test ogni sei mesi per un disturbo allo stomaco – non scoraggiatevi,ma imparate a sdrammatizzare. Soprattutto restateimpegnati: nel lavoro, negli svaghi o coltivando un hobby.

Un saluto da EROS!

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Patrizia Valentina Arcuri

NEWSNEWS NOTIZIE IN BREVEUNA BUONA ALIMENTAZIONE GIOVA ANCHE ALLA PSICHE!

Una dieta varia ed equilibrata, unita a regolare attività fi sica, consente di mantenere un buono stato di salute, questo è quanto più o meno tutti conoscono. Anche il cervello, però, benefi cia di un corretto regime alimen-tare e infatti esiste una stretta correlazione tra il nostro umore e quello che mangiamo. Questi due fattori si in-fl uenzano a vicenda, tanto che è poco raccomandabile intraprendere una dieta dimagrante in momenti di in-

stabilità emotiva perché il rischio di fallire è molto alto. Il fatto è che l’ossessione per la forma fi sica, tipica oggi tra i giovanissimi, è un chiodo fi sso che parte dal nostro cervello, ma spesso fi nisce per dare origine a disordini alimentari che a loro volta si ripercuotono negativamente sulla nostra salute fi sica e mentale.

Patrizia Valentina Arcuri

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FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 4

DIAGNOSI E TERAPIANASCITA DI UN BAMBINO CARDIOPATICO

A cura del Dottor Francesco Santoro,Responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica

Dipartimento Cardiologico De Gasperis

viene affidata al servizio di ostetricia, dove sarà seguita e monitorata fino al parto. Il parto di un bambino cardiopaticonon deve essere necessariamente cesareo, ma in rap-porto al tipo di cardiopatia, alle condizioni della gestanteed alla volontà della stessa, può essere naturale.

Nel nostro ospedale la futura mamma viene seguita per tutta la gravidanza e, al momento del ricovero per il moni-toraggio o per il parto, cardiologi e cardiochirurghi pediatrisono allertati. Il parto avviene frequentemente in modo naturale ed in presenza del patologo neonatale, per as-sicurare la massima assistenza possibile. Per lo stesso motivo, il neonato cardiopatico viene trasferito subito nel reparto di terapia intensiva neonatale, dove la diagnosi è confermata e dove è possibile, se necessario, fornire cure intensive. Nelle ore successive, con la diagnosi sicura,l’equipe completa di rianimatori, cardiologi e cardio-chirurghi pediatri si esprime sul percorso da compiere in termini di “timing” e di intervento da effettuare e di questo informa la famiglia. Nel caso in cui ci sia necessità di un intervento in tempi rapidi, il neonato viene preparato per la sala operatoria; nel caso invece in cui l’intervento sia derogabile, può essere mantenuto sotto controllo, allat-tato al seno e dimesso al nido (dove si trovano i pazienti non ammalati) o in cardiologia pediatrica e magari a casa, in attesa dell’intervento chirurgico.

E’ in questo modo che un ospedale come il nostro riesce ad offrirsi come centro di riferimento globale per queste famiglie, dove tutti gli aspetti possono essere affrontati in maniera completa, dalla diagnosi prenatale, al supportopsicologico, all’intervento chirurgico, grazie alla disponibilitàdi professionisti di assoluto valore e dove una situazione complessa ed ansiogena, come aspettare un bambino cardiopatico, può essere risolta nel modo migliorepossibile per il bambino e per la sua famiglia che riesce a trovare, in un unico luogo, tutte le risposte a domande e bisogni.

Qualche volta, nei primi mesi di gravidanza, la coppia che aspetta un figlio può passare dalla felicità più smo-data alla disperazione più nera, se scopre che il piccolo è ammalato, portatore, cioè, di una malformazione con-genita evidenziata da un’ecografia ostetrica morfologica. Tra le malformazioni più evidenti all’indagine ecografica fetale, le cardiopatie congenite rappresentano un’entità a se stante, poiché, per la diagnosi, sono necessarie abilità tecnica e cognizioni fisiopatologiche specifiche cardiologiche. Per questo motivo, gli ecografisti ostetrici generalmente si ritengono primo livello di screening e generalmente inviano la gestante ad un centro in cui queste competenze siano più evidenti e dove la diagnosi possa essere verificata e confermata sia da un ecogra-fista di secondo livello (un ostetrico esperto di cardiopatie congenite) che eventualmente, da uno di terzo livello (un cardiologo pediatra capace di eseguire ed interpretare un ecocardiogramma fetale).

Il nostro ospedale è da molto tempo un punto di riferi-mento per queste famiglie e per gli ostetrici di primo livello e, come altri ospedali della nostra città, funge da collettore dove far confluire le gestanti e completare la diagnosi, ma in maniera assolutamente specifica, ha la possibilità di offrire, in modo integrato, un modello di as-sistenza globale. Infatti, eseguita l’ecocardiografia fetale, la diagnosi può ritenersi sufficientemente sicura e vengo-no attivate una serie di procedure che coinvolgono sia i futuri genitori che specifiche figure di operatori sanitari. In primo luogo, se ancora non effettuata, si può consigliare un’amniocentesi, poiché spesso cromosomopatie e car-diopatie congenite si associano, aggravando vicendevol-mente la prognosi ma, soprattutto, viene concordato con la famiglia un colloquio con il cardiologo pediatra e con il cardiochirurgo pediatra, le figure professionali che accompagneranno la famiglia nel percorso diagnostico e terapeutico post-natale. Queste sedute di vero e pro-prio “counselling” hanno lo scopo di affrontare e chiariretutte le problematiche connesse alla malattia, facendoriferimento alla storia naturale ed alla storia chirur-gica della stessa, cioè al tipo e al numero di interventi chirurgici necessari al trattamento, e ai risultati intermini di mortalità e di qualità di vita futura.

Snocciolare asetticamente numeri e percentualinon sempre è facile, ma diventa necessario quandosi affrontano gravi patologie congenite, per le quali è obbligatorio intraprendere percorsi terapeutici lunghi ed onerosi dal punto di vista dell’impegno della famiglia e dei piccoli pazienti. Dalla chiarezza e dalla qualità di questi colloqui dipende essenzialmente il rapporto fiduciario che contraddistinguerà la dialettica futura tra famiglia e curante. Entro i limiti imposti dalla legge sull’aborto a queste famiglie è consentito, con l’ausilio del supporto di un team di psicologi, di praticare l’interruzione volontaria della gravidanza. Se invece la famiglia decide di completare la gravidanza, la gestante

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ALIMENTAZIONECONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Il cuore di Baby Eva, la nuova bambola interattiva diHasbro, batte per i bimbi della Fondazione De Gasperis grazie ad una raccolta fondi a favore del DipartimentoCardiologico ed in particolare al reparto di Cardiochirurgiae Cardiologia Pediatrica che quest’anno arriva al suo25° Anniversario.

In un prestigioso grande magazzino milanese, per tutto il mese di dicembre, a fronte di ogni acquisto della bambolaBaby Eva una piccola parte del ricavato sarà devoluta da Hasbro alla Fondazione Angelo De Gasperis. Hasbro è una società leader a livello mondiale nella pro-duzione di giochi e articoli per l’intrattenimento e il tempolibero di bambini e famiglie. La produzione include l’ideazione e la realizzazione di giochi e giocattoli, dai più tradizionali ai più tecnologici. Hasbro metterà a disposizione della CardiologiaPediatrica una fornitura di giochi per le aree dedicati ai nostri piccoli pazienti.Da sempre Hasbro sostiene attività di benefi cenza legateall’infanzia, perché oltre a far divertire i più piccini vuole contribuire anche al loro benessere.Per maggiori informazioni: www.hasbro.it • www.degasperis.itIl progetto è stato curato da: www.competencecommunication.com

Il prodotto oggetto dell’iniziativa,la bambola Baby Eva, si distingue per essereuna bambola interattivaa tutti gli effetti!Un solo giocattolo,sintesi perfetta delle tante funzioni di gioco modernoe di bambola tradizionale,da stringere, coccolare,crescere e amare. Sabrina Sperotto

UN REGALO DI NATALE FATTO COL CUOREHASBRO E LA FONDAZIONE ANGELO DE GASPERISINSIEME PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Un nuovo regolamento europeo non consentirà più ai produttori di alimenti di decantare inesistenti virtù o di utilizzare marchi che già dal nome promettono miraco-losi risvolti sulla nostra salute.Grazie alle incessanti campagne di prevenzione, le famiglie hanno capito che la salute si cura anche a tavola. Nel 2002 il World Health Report ha segnalato che le malattie non contagiose, quindi dovute allo stile di vita, costituiscono circa il 60% di tutte le cause di morte per malattia e il 47% di tutte le malattie in generale. Sono sempre più numerosi i consumatori che scelgono con attenzione gli alimenti da portare in tavola e controllano la composizione e l’apporto calorico dei singoli prodotti. Una buona abitudine da conso-lidare, se consideriamo che in Italia ci sono milioni di adulti in sovrappeso o obesi che, come sappiamo, rischiano di sviluppare malattie insidiose come quelle cardiovascolari, il diabete e i tumori.

Purtroppo le industrie alimentari approfi ttano della maggiore sensibilità dei consumatori per lanciare sul mercato, attra-verso slogan tutt’altro che veritieri, prodotti che promettono fantastici risultati. Contro queste pubblicità ingannevoli sisono mosse le associazioni europee dei consumatoririunite nel BEUC (Bureau Europeen des Unions des Con-sommateurs) che, dopo lunghe trattative, hanno ottenuto che fossero varate delle apposite leggi, frutto dell’accordo tra le tre istituzioni europee: la commissione, il consiglio e il parlamento. Le nuove normative sugli slogan pubblicitari in materia nutrizionale consentiranno al consumatore di sce-gliere i cibi senza farsi convincere da promesse impossibili. Le industrie alimentari dovranno dire la verità, attenendosi

alla realtà scientifi ca.

Certi slogan come “riduce il colesterolo” “dimagrisci e mangi quello che vuoi” “prodotto a basso conte-nuto calorico” “cibo light” “meno grassi o zuccheri” potranno essere impie-gate solo se accertate da prove inconfutabili. L’utilizzo di uno slogan sarà consentito solo se il prodotto rispetta i parame-tri stabiliti dalla legge. Per esempio, se un alimento vorrà fregiarsi del claim “a basso contenuto di grassi” non dovrà conten-erne più di 3 grammi di grasso per 100 grammi. Un alimento o bevanda potrà fregiarsi, invece, del termine light solo se il suo valore energetico è ridotto dialmeno il 30% rispetto al prodotto analogo classico.

A partire dall’entrata in vigore del regolamento, per vedere l’applicazione della legge si dovrà attendere un periodo di transizione di due anni per slogan nutrizionali e di tre anni per claim salutistici. Nel frattempo, non facciamoci incan-tare dalle sirene…

e mangi quello che vuoi” “prodotto a basso conte-nuto calorico” “cibo light” “meno grassi o zuccheri” potranno essere impie-gate solo se accertate da prove inconfutabili.

tri stabiliti dalla legge. Per esempio, se un alimento vorrà fregiarsi del claim

Patrizia Valentina Arcuri

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I dati raccolti nelle differenti edizioni delle giornate “La Salute in Piazza” mettono in evidenza i seguentirisultati (campione di circa 1.000 persone - età media 55 anni):

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PREVENZIONE GIOVANIBAMBINI IN FORMA A TAVOLA

È quanto risulta dall’analisi dei dati raccolti dall’edizione 2006 de “La Salute in Piazza”, l’iniziativa itinerante di prevenzione cardiovascolareorganizzata dalla Fondazione “A. De Gasperis” in collaborazione con i medici del Dipartimento Car-diologico “De Gasperis” dell’Ospedale Niguarda di Milano.

Dall’analisi dei dati raccolti nel 2006 dalla Fondazio-ne “Angelo De Gasperis”, è risultato che il 20,7% degli uomini ha un indice di rischio cardiovascolare medio-alto (superiore al 15%), mentre le donnecon lo stesso indice di rischio sono solo l’1,2%. L’età media della popolazione esaminata è di 55 anni, fascia di età considerata tra le più a rischio.I dati sono stati raccolti grazie a “La Salute inPiazza”, l’iniziativa organizzata, da marzo a giugno,dalla Fondazione “A. De Gasperis”, in collabora-zione con l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda, con l’obiettivo di sostenere la cultura del controllo e della prevenzione della salute del cuore.Grazie all’iniziativa, 956 cittadini si sono sotto-posti ai check up gratuiti condotti in 4 piazze della Lombardia (Milano e provincia) dagli specialistidel Dipartimento Cardiologico “De Gasperis” dell’Ospedale Niguarda di Milano. A questo proposito, le cattive abitudini alimentarisono risultate il singolo fattore più frequente: più della metà degli uomini sottoposti al controllo (58,3%) è risultata sovrappeso, rispetto a un 45,7% delle donne. Il peso è infatti uno degli indicatori più direttamente correlati al rischio cardiovascolare. Fra i cittadini sottoposti al test, pochi sono risultati i diabetici (ne soffre circa il 3,3% totale del campione)mentre fumo (il 16,2% totale del campione è fuma-tore), e ipercolesterolemia (addirittura il 48% totale del campione ha un livello di colesterolo superiore a 200) sono più rappresentati.

UN UOMO SU CINQUE È A RISCHIO INFARTORISULTATI “LA SALUTE IN PIAZZA 2006”

< = 200 ml/dl

> 200 - 240 ml/dl

> 240 ml/dl

COLESTEROLO TOTALE

■ UOMINI■ DONNE

INDICE DI MASSA CORPOREA���

FUMO

■ NO ■ SI

19,1% 80,9%

■ NO ■ SI

UOMINI DONNE

13,4% 86,6%

RISCHIO CARDIOVASCOLARE

< = 25 (NORMALE)

25>30(SOVRAPPESO)

>30(OBESO)

58,9%

44,3%

28,9%

35,6%

12,3%

20,1%

54,3%

41,8%

44,0%

31,8%

14,3%

13,9%

UOMINI 58,3%

DONNE 45,7%

CLASSI BMI

totale incidenzaSOVRAPPESO/OBESO:

il colesterolo totalenon dovrebbe superare

i 200 ml/dl

Ringraziamo oltre tutte le aziende sponsor la Fondazione ATM, il Comune di San Fedele e la Fondazione Primo Candiani, che hanno per-messo di organizzare questo evento anche in piccoli comuni, dove l’affluenza è stata di grande rilievo.

CLASSI RISCHIO CV %

< 5%

5% - 10%

10% - 15%

15% - 20%

20% - 30%

> 30%

37,2%

20,6%

21,6%

8,6%

9,1%

3,0%

UOMINI DONNE

CLASSI RISCHIO CV %

< 5%

5% - 10%

10% - 15%

15% - 20%

20% - 30%

> 30%

76,8%

18,7%

3,3%

1,2%

0,0%

0,0%

Sabrina Sperotto

la Salutein

Piazza

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NATURA & SALUTESAPORE D’AUTUNNO

L’autunno è una splendida stagione sotto molti aspetti: paesaggi dai colori incantevoli e, non da ultimo, cibi ricchi di esaltanti sapori. E’ un momento particolar-mente importante per seguire una dieta equilibrata, in previsione dell’inverno, che sia in grado di assicurarci il giusto apporto di vitamine, sali minerali e proteine di qualità. Cosa c’è di meglio per regalare sostegno alla nostra salute di una dieta ricca di frutta e verdura di stagione: melograni, cachi, zucche, uva bianca o rossa, pere, datteri, frutta secca, e castagne! Questi alimenti sono ricchi di vitamine, minerali, fi bre e antios-sidanti che contrastano l’invecchiamento delle cellule e prevengono malattie come arteriosclerosi e infarto. Pochi sanno che anche il melograno è in grado dioffrire una buona protezione cardiovascolare. Ceci, fagioli, orzo, farro e lenticchie, assunti in modica quantità, contengono una buona dose di proteine ad alto valore biologico e ricche di amminoacidi essenziali,fondamentali per il benessere del nostro organismo. Le lenticchie, per esempio, sono ricchissime di ferro, ideali nei casi di anemia. Ottimo l’abbinamento con i cereali: pasta e fagioli, pasta e ceci, pasta e lenticchie sono piatti nutrienti ed ipocalorici. Spendiamo anche due parole sulla castagna, un frutto che è in grado di soddisfare la voglia di cibi naturali e genuini, dato che deriva da una coltura che non richiedeuso di fitofarmaci. A differenza della gran parte dei frutti a polpa (mele, pesche ecc.) il contenuto in acqua è relativamente modesto, nel prodotto fresco si aggira intorno al 50%.

Le castagne fresche hanno un elevato contenuto calorico (160 Kcal ogni 100 g di prodotto edibile); il saccarosio (6,7 g/100 g) è in quantità più elevata che in frumento, noci e patate ed è il principale zucchero mentre glucosio, fruttosio e maltosio sono presenti in quantità minime.Per la ricchezza di glucidi la castagna ha proprietàenergetiche ed è molto effi cace nelle astenie fi siche e intellettuali per chi pratica sport, è indicata in caso di anemia, di stitichezza ed anche in caso di esaurimentonervoso e fi sico, mentre è sconsigliata per soggetti in soprappeso o diabetici, per chi soffre di aria nello stomaco, di colite e di gastrite.

Ancora una raccomandazione dagli USA per tutti gliirriducibili pigroni: l’attività fi sica fa vivere più a lungo!Lo conferma uno studio promosso dal National Instituteon Aging di Bethesda che ha esaminato un campione di 302 anziani in buona salute: 150 uomini e 152 donne tra i 70 e gli 82 anni. I partecipanti sono stati seguiti per 6 anni circa, con lo scopo di raccogliere dati e informazionisugli effetti derivanti dalle loro abitudini quotidiane.In particolare, i ricercatori volevano stabilire il rapporto tra le calorie utilizzate ogni giorno e il variare delle aspettativedi vita. Inoltre, era importante verifi care se anche lo svolgimento delle normali attività quotidiane potesse contribuire ad allungare la vita. Nel corso dello Studio sono deceduti solo 32 uomini e 23 donne. La ricerca ha evidenziato, senza ombra di dubbio, che più alto è ildispendio energetico, maggiori sono le speranze di vivere

a lungo per gli an-ziani in buona salute. Tra le attività studia-te per misurare il consumo energeticoquot id iano, sono state incluse anche alcune attività dome-stiche come la pulizia della casa, sbrigare commissioni, badare ai nipoti, il giardinag-gio, le passeggiate e il volontariato.

Patrizia Valentina Arcuri

IN FAMIGLIATERZA ETÀ IN MOVIMENTO!

Patrizia Valentina Arcuri

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DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Valentina Arcuri

EDITORE Fondazione Angelo De GasperisPiazza Ospedale Maggiore 3, 20162 Milano – Niguarda PRESIDENTE Benito Benedini

SEGRETARIO GENERALE Sabrina Sperotto COSTITUITA DAL 1° DIC. ‘85.RICONOSCIMENTO GIURIDICO DALLA REGIONE LOMBARDIA CON D.P.G.R. N. 013353 DEL 29/07/2004

EDITING Direct Channel s.r.l. - MilanoPROGETTO GRAFICO E STAMPA Tipografia Vigrafica s.r.l. - Monza

Tel./Fax: 02 66109134 - 02 [email protected] - http://www.degasperis.it

Versamento Postale: C/C postale n° 36580207Piazza Ospedale Maggiore, 3 - 20162 MilanoAssegno Bancario: N.T. intestato alla Fondazione Centro di Cardiologia e Cardiochirurgia Angelo De GasperisBonifico Bancario: C/C n°6250120274/16 - Banca Intesa Fil. 4226 Viale Cà Granda, 2 - 20162 Milano ABI 03069 CAB 09456Carta di credito: telefonare ore 9 -13 o inviare un fax al numero 02. 66109134

SimpatizzanteOrdinarioPromotoreBenemeritoQuota liberaLa Fondazione A. De Gasperis può ricevere lasciti testamentari.

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25,0050,00

100,00150,00 Dicembre 2006

“Finché una persona fa esercizio fisico, sta attenta a non mangiare troppo e si mantiene leggera, la malattia non sopraggiungerà e la sua forza aumenterà. Se invece sta seduta e non fa attività fisica può anche mangiare i cibi migliori e seguire tutti i principi salutisti nelle altre aree della vita, ma i suoi giorni saranno pieni di dolori e la sua forza si appannerà”. Così diceva 800 anni fa il filosofo Mosé Maimonide, ha citato The Lancet in un editoriale sull’emergenza obesità infantile e sulla scarsa importanza che si dà all’attività fisica che, invece, costi-tuisce una forma di prevenzione importante per obesità e rischio cardiovascolare infantile. Si è trovata piena-mente d’accordo anche la relazione sullo stato sanitario del Paese 2003-2004, secondo la quale solo il 27% degli studenti tra i 9 e i 12 anni pratica attività fisica moderata, mentre aumenta la quota dei giovani italiani sedentari Ecco perché l’UE si sta adoperando affinché venga pro-mosso lo sviluppo delle attività sportive tra i giovani. Già nel ’88 l’American College of Sports Medicine ha dichiaratoche per mantenere una buona salute occorre praticare,

ogni giorno, attività fisica per almeno trenta minuti, meglioancora per 1 ora. Secondo The Lancet queste linee guida sono molto discutibili, in quanto si basano su misure soggettive di attività fisica e inoltre non hanno considerato la salute cardiovascolare. Alcuni Ricerca-tori della Norwegian School of Sports Science di Oslo hanno cercato, invece, di monitorare l’associazione tra fattori cardio-vascolari di rischio noti e grado di attività fisica e fitness, basandosi

su misurazioni oggettive. Sono stati esaminati più di 1730 ragazzi danesi, estoni e portoghesi tra i 9 e i 15 anni, valutando la combinazione di una seriedi fattori di rischio cardio-vascolare come: pres-sione sanguigna, peso, circonferenza addomina-le, resistenza all’insulina, livelli di colesterolo.I ragazzi sono stati stu-diati per quattro giorni consecutivi mentre prati-cavano sport. I risultati hanno evidenziato che il rischio cardiovascolare si riduce con l’aumentare dell’attività fisica e che, inoltre, corrono meno pericoli i ragazzi più giovani che effettuano una maggiore attività sportiva moderata/intensa, indipen-dentemente dal loro peso. La presenza di più fattori di rischio cardiovascolari nell’infanzia e nell’adolescenza favoriscono lo sviluppo dell’aterosclerosi nei giovani adulti che progredisce nel tempo. Quindi, conclude The Lancet, stile di vita, attività fisica e sovrappeso hanno ruoli indipendenti nello sviluppo della sindrome metaboli-ca. Pertanto, le linee guida internazionali che consigliano solo un’ora di sport al giorno sono da rivedere, anche per quel che riguarda intensità e durata. La scuola, con-clude l’editoriale, può avere un ruolo importantissimo persensibilizzare i giovani verso lo sport.Fonti Andersen LB et al. Physical activity and clustered cardiovascular risk in children: a cross-sectional study (The European Youth Heart Study). The Lancet 2006; 368:299-304 • Relazione sullo stato sanitario del paese 2003-2004 • American College of Sports Medi-cine. Physical fitness in children and youth. Med Sci Sports Exerc 1988; 20: 422-423.

PREVENZIONE GIOVANISPORT, SPORT E ANCORA SPORT!

Patrizia Valentina Arcuri