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2 » PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Venerdì 30 Ottobre 2015 AL NAZARENO I mercanti nel tempio » MARCO LILLO L a stanza si trova al se- condo piano della sede del Partito Democrati- co in via SantAndrea delle Fratte 16, cuore di Roma, a due passi da Piazza di Spa- gna. Per tutti il Nazareno, co- me viene definito il palazzo che ospita la sede del Pd a cau- sa della sua vicinanza allomo- nimo largo. Per Guido Stefa- nelli e Massimo Pessina, gli e- ditori dellUnità, il Nazareno è invece un comodo ufficio nel quale i due soci della Piesse (che controlla lUnità Srl con l80 per cento, mentre il Pd tramite la società Eyu Srl ne controlla il 19 per cento e Gui- do Veneziani il residuo uno per cento) incontrano im- prenditori di ogni colore e provenienza per parlare di af- fari. Il Fatto ha raccolto il rac- conto di due imprenditori che vogliono per ovvie ragioni re- stare anonimi e che si sono ri- trovati a sorpresa a partecipa- re a incontri nella sede del Pd nei quali si discuteva non di li- nea politica del Pd o di linea editoriale dellUnità ma di ap- palti. IL PROBLEMA della confusio- ne dei ruoli è strutturale. LU- nità è stata salvata dal falli- mento grazie a un concordato reso possibile dai milioni di euro del gruppo Pessina Co- struzioni. Lad e di fatto socio di maggioranza della control- lante dellUnità Srl Guido Ste- fanelli è amministratore dele- gato anche della Pessina Co- struzioni. Il Pd è quindi socio dei manager che controllano una società di costruzioni dal fatturato di 74 milioni di euro con un utile di 13 milioni circa e con un indebitamento che ammonta a 99 milioni di euro dei quali 28 milioni verso le banche. Dati del bilancio al 31 dicembre del 2014. Secondo la Pessina però il debito reale ammonta a 23,9 milioni eu- ro. Inoltre la società vanta un portafoglio ordini conso- lidati sui 20 anni pari a 420 mi- lioni euro. La Pessina si oc- cupa di costruzioni ma anche di servizi nel settore ospeda- liero e di housing sociale. Sono numerosi i casi di potenziale conflitto di interesse di un editore impuro (pe- raltro non certo isolato nel panora- ma editoriale italiano) con laggravante che in questo caso però il socio e beneficia- rio del salvataggio dellUnità è un partito politico. Il nostro giornale già si è occupato di al- cune vicende come quella dellappalto da 140 milioni per la costruzione dellospedale di La Spezia aggiudicato alla Pessina nel maggio del 2015 dall Agenzia regionale della Liguria a guida Pd allora. La gara era stata bandita anche L editore dell Unità usa la sede del Pd per parlare di affari Il costruttore Pessina incontra imprenditori nellufficio del tesoriere Bonifazi IPROTAGONISTI TOMMASO GRASSI Consigliere comunale di Sel a Firenze, ha segnalato diversi casi di conflitti dinteressi GUIDO STEFANELLI Amministra- tore delegato della Pessina costruzioni e della società editrice dellUnità MATTEO RENZI Il presidente del Consiglio ha messo la faccia sul salvataggio dellUnita e del suo brand FRANCESCO BONIFAZI Il tesoriere del Pd, fedelissimo del premier, ha gestito la partita per la riapertura del giornale grazie ai fondi del ministero della salute un anno prima e validata con un parere delA- nac di Raffaele Cantone nella- prile 2015. Un altro potenziale conflit- to di interesse è stato segnala- to dal consigliere di opposi- zione di Sel Tommaso Grassi al comune di Firenze. Pessina Costruzioni è una delle due società (oltre alla Investire Sgr della Finnat) ad avere presen- tato offerte per costruire ap- partamenti di edilizia sociale per riqualificare la caserma Gonzaga-Lupi di Toscana ora passata dalla proprietà del De- manio al Comune guidato da Dario Nardella. LE POLEMICHE su questo dop- pio ruolo degli azionisti della società Pies- se, da un lato soc i-edit ori d e l P d e dallaltro of- ferenti in ga- re bandite da autorità lega- te o control- late dagli enti del Pd, non hanno consigliato prudenza a Guido Stefanelli e Massimo Pessina. Il Fatto ha raccolto il racconto anonimo, per ovvie ragioni, di due importanti o- peratori del settore delle co- struzioni che hanno incontra- to i due soci dellUnitànella se- de del Pd per parlare non di giornali o di politica ma di ap- palti. Al secondo piano del Na- zareno Massimo Pessina e Guido Stefanelli possono di- sporre di una sorta di ufficio di rappresentanza proprio a due passi dalle stanze del segreta- rio-premier Matteo Renzi e del vice segretario responsa- bile delle infrastrutture del Pd Debora Serracchiani. Stefa- nelli e Pessina hanno la sede dei loro affari a Milano ma scendono a Roma, un pocome fanno i parlamentari, il mer- coledì e il giovedì. La Pessina Costruzioni dispone di una se- de a Roma nel quartiere Prati in via dei Gracchi. Però al- meno per gli incontri che il Fattoha ricostruito Pessina e Stefanelli hanno preferito ve- dere gli imprenditori nella se- de del partito. GLI OPERATORI del settore hanno raccontato al Fatto di essere stati ricevuti in una stanza proprio di fronte a quella di Renzi e di avere visto anche il tesoriere del partito Francesco Bonifazi che incro- ciava nei paraggi, come se la stanza fosse usata anche da lui. Il secondo piano è rigorosa- mente vietato ai giornalisti e al pubblico e permette una riser- vatezza assoluta. Inoltre la lo- cation ovviamente incute sog- gezione agli altri imprenditori che non possono permettersi di chiamare Francescoil te- soriere del Pd e Deborala re- sponsabile infrastrutture. Il Fatto ha sentito Guido Stefa- nelli sul punto. Escludo cate- goricamente di avere effettua- to incontri con imprenditori nella sede del Pd. Noi abbiamo una formale autorizzazione del responsabile organizza- zione o del tesoriere non ricordo a stare qua perché ab- biamo la tv dellUnità e la u- siamo per questo fine edito- riale. Noi facciamo i nostri in- contri al primo piano ma solo per lUnità. Per le questioni della società di costruzione abbiamo altri uffici nella sede di via dei Gracchi. Al Fatto, invece, risulta che in alcuni giorni nella stanza al secondo piano è stata notata persino larchitetto Patrizia Malatesta, che non cen t r a nulla con lUnità ma invece se- gue le pratiche amministrati- ve, anche quelle per parteci- pare alle gare, con il ruolo di key account manager di Pessi- na Costruzioni. Al Fatto lar- chitetto Malatesta dice: Mi sembra uno scherzoe non ri- sponde sul punto. © RIPRODUZIONE RISERVATA La difesa L ad Stefanelli: Escludo categoricamente di aver incontrato là persone per affari IL CASO Renzicottero, un altro sottufficiale punito I Cinque Stelle lhan- no definito il renzi- cottero , lelicottero di Stato che il fiorentino utilizza come se fosse un taxi. Ma qualcuno vuole che nulla tra- peli sui me- dia sugli sp os t a- menti di M a t t e o Renzi a spese dei c on t r ib u e nt i eppure non sono infor- mazioni coperte da se- greto. Anche se si di- chiarano incolpevoli, due sottufficiali del di- staccamento aeropor- tuale di Brindisi sono stati puniti dallAe ro- nautica militare con cin- que e due giorni di cella di rigore. Nienta lt r o che una dura sanzione militare. Adesso fa sape- re Paolo Niccolò Roma- no, deputato del Movi- mento che segue da tem- po la vicenda dei voli di Stato, che un terzo sot- tufficiale sè beccato tre giorni. E sembra pure che abbia ricevuto un avviso di garanzia. La questione riguarda il viaggio del 2 marzo scor- so. Partenza da Ripoli, vicino a Firenze, dire- zione Roma con il fidato Luca Lotti. Per il cattivo tempo o per un guasto, non è chiaro, lelicottero del 31esimo stormo con base a Ciampino atterra Badia al Pino, in provin- cia di Arezzo. Sostiene Romano: È incredibile come si possa procedere contro dei sottufficiali dellaeronautica, addi- rittura con una procedu- ra penale, senza che ci sia la minima prova con- tro di loro e soprattutto senza che ci sia un reato. Infatti, anche ammesso che siano stati loro (cosa da provare), i dati dei piani di volo non sono classificati (riservati) e in molti casi le rotte sono disponibili addirittura su internet ed è possibile tracciare i voli blu in tempo reale. Per questo lo stesso Romano ha pubblicato sulla propria pagina di Facebook una sorta di manuale per rin- tracciare il renzicotte- ro . Per Renzi levolu- zione è strana. Ha inizia- to il mandato con una bugia populista – “la mia scorta sarà la gente ed ora è finito a volare di qua e di là con aerei di Stato. E non contento, ne ha preso uno più grosso a noleggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Chi è Massimo Pessina è il presidente dellomonima azienda edile che ha costruito anche la sede della Regione Lombardia. I Pessina figurano nella lista dei 1200 evasori, i furbetti di San MarinoDALLA DANIELI AGLI ALEOTTI Il premier subisce il fascino di chi riesce ad aggirare il Fisco q IL CASO della Danieli, la multinazionale dellacciaio i cui vertici sono sotto processo per guai con il Fisco e una presunta mega mazzetta internazionale, non è lunica amicizia imbarazzante del premier Matteo Renzi. Sbirciando tra gli ospiti della Leopolda e le sue conoscenze si trovano vari imprenditori con problemi di tasse o di codice pe- nale. Alledizione 2014 intervenne Patrizio Bertelli (pri- mo in foto). Il patron di Luna Rossa nel dicembre 2013 ha trovato un accordo con il Fisco a seguito di accertamenti chiesti dai pm di Milano titolari del fa- scicolo per omessa o infedele dichiarazione dei redditi . I magistrati hanno ipotizzato una elusione fiscale di 470 milioni di euro. Bertelli e la moglie, Miuccia Prada (seconda in foto), hanno firmato un accordo transattivo che ha soddisfatto le richieste delle autorità fiscali italiane. Sul palco salì anche

Pessina e il nazareno

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2 » PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Venerdì 30 Ottobre 2015

AL NAZARENO I mercanti nel tempio» MARCO LILLO

La stanza si trova al se-condo piano della sededel Partito Democrati-co in via Sant’Andr ea

delle Fratte 16, cuore di Roma,a due passi da Piazza di Spa-gna. Per tutti il Nazareno, co-me viene definito il palazzoche ospita la sede del Pd a cau-sa della sua vicinanza all’omo -nimo largo. Per Guido Stefa-nelli e Massimo Pessina, gli e-ditori dell’Unità, il Nazarenoè invece un comodo ufficio nelquale i due soci della Piesse(che controlla l’Unità Srl conl’80 per cento, mentre il Pdtramite la società Eyu Srl necontrolla il 19 per cento e Gui-do Veneziani il residuo unoper cento) incontrano im-prenditori di ogni colore eprovenienza per parlare di af-fari. Il Fatto ha raccolto il rac-conto di due imprenditori chevogliono per ovvie ragioni re-stare anonimi e che si sono ri-trovati a sorpresa a partecipa-re a incontri nella sede del Pdnei quali si discuteva non di li-nea politica del Pd o di lineaeditoriale dell’Unitàma di ap-palti.

IL PROBLEMA della confusio-ne dei ruoli è strutturale. L’U-n it à è stata salvata dal falli-mento grazie a un concordatoreso possibile dai milioni dieuro del gruppo Pessina Co-struzioni. L’ad e di fatto sociodi maggioranza della control-lante dell’Unità Srl Guido Ste-fanelli è amministratore dele-gato anche della Pessina Co-struzioni. Il Pd è quindi sociodei manager che controllanouna società di costruzioni dalfatturato di 74 milioni di eurocon un utile di 13 milioni circae con un indebitamento cheammonta a 99 milioni di eurodei quali 28 milioni verso lebanche. Dati del bilancio al 31dicembre del 2014. Secondo laPessina però il debito reale“ammonta a 23,9 milioni eu-ro”. Inoltre la società vanta“un portafoglio ordini conso-lidati sui 20 anni pari a 420 mi-lioni euro”. La Pessina si oc-cupa di costruzioni ma anchedi servizi nel settore ospeda-liero e di housing sociale. Sononumerosi i casi di potenzialeconflitto diinteresse diu n e d i t o r eimpuro (pe-r a l t r o n o ncerto isolatonel panora-ma editorialeitaliano) conl’aggr avanteche in questocaso però il socio e beneficia-rio del salvataggio dell’Unitàèun partito politico. Il nostrogiornale già si è occupato di al-cune vicende come quelladell’appalto da 140 milioni perla costruzione dell’ospedale diLa Spezia aggiudicato allaPessina nel maggio del 2015d a ll ’Agenzia regionale dellaLiguria a guida Pd allora. Lagara era stata bandita anche

L’editore dell’Unità usa la sededel Pd per parlare di affariIl costruttore Pessina incontra imprenditori nell’ufficio del tesoriere Bonifazi

IPROTAG ON I ST I

TOM M AS OG R AS S ICo n s i g l i e recomunale diSel a Firenze,ha segnalatodiversi casidi conflittid’i n te re ss i

GUIDOST E FA N E L L IA m m i n i s t ra -tore delegatodella Pessinacostruzioni edella societàe d i t r i cedell’Unità

M AT T EORENZIIl presidentedel Consiglioha messola faccia suls a l va t a g g i odell’Unitae del suo“b ra n d ”

F R A N C E S COB O N I FA Z IIl tesorieredel Pd,fe d e l i ss i m odel premier,ha gestito lapartita perla riaperturadel giornale

grazie ai fondi del ministerodella salute un anno prima evalidata con un parere del’A-nac di Raffaele Cantone nell’a-prile 2015.

Un altro potenziale conflit-to di interesse è stato segnala-to dal consigliere di opposi-zione di Sel Tommaso Grassial comune di Firenze. PessinaCostruzioni è una delle duesocietà (oltre alla Investire Sgrdella Finnat) ad avere presen-tato offerte per costruire ap-partamenti di edilizia socialeper riqualificare la casermaGonzaga-Lupi di Toscana orapassata dalla proprietà del De-manio al Comune guidato daDario Nardella.

LE POLEMICHE su questo dop-pio ruolo degli azionisti della

società Pies-se, da un latosoc i-edit orid e l P d edall’altro of-ferenti in ga-re bandite daautorità lega-te o control-late dagli entidel Pd, non

hanno consigliato prudenza aGuido Stefanelli e MassimoPessina. Il Fatto ha raccolto ilracconto anonimo, per ovvieragioni, di due importanti o-peratori del settore delle co-struzioni che hanno incontra-to i due soci dell’Unitànella se-de del Pd per parlare non digiornali o di politica ma di ap-palti. Al secondo piano del Na-zareno Massimo Pessina e

Guido Stefanelli possono di-sporre di una sorta di ufficio dirappresentanza proprio a duepassi dalle stanze del segreta-rio-premier Matteo Renzi edel vice segretario responsa-bile delle infrastrutture del PdDebora Serracchiani. Stefa-nelli e Pessina hanno la sededei loro affari a Milano mascendono a Roma, un po’comefanno i parlamentari, il mer-coledì e il giovedì. La PessinaCostruzioni dispone di una se-de a Roma nel quartiere Pratiin via dei Gracchi. Però – al -meno per gli incontri che ilFattoha ricostruito –Pessina eStefanelli hanno preferito ve-dere gli imprenditori nella se-de del partito.

GLI OPERATORI del settorehanno raccontato al Fat to diessere stati ricevuti in unastanza proprio di fronte aquella di Renzi e di avere vistoanche il tesoriere del partitoFrancesco Bonifazi che incro-ciava nei paraggi, come se lastanza fosse usata anche da lui.Il secondo piano è rigorosa-mente vietato ai giornalisti e alpubblico e permette una riser-vatezza assoluta. Inoltre la lo-cation ovviamente incute sog-gezione agli altri imprenditoriche non possono permettersidi chiamare “Francesco” il te-soriere del Pd e “Debora”la re-sponsabile infrastrutture. IlFatto ha sentito Guido Stefa-nelli sul punto. “Escludo cate-goricamente di avere effettua-to incontri con imprenditorinella sede del Pd. Noi abbiamo

una formale autorizzazionedel responsabile organizza-zione – o del tesoriere – nonricordo a stare qua perché ab-biamo la tv dell’Unità e la u-siamo per questo fine edito-riale. Noi facciamo i nostri in-contri al primo piano ma soloper l’U nità. Per le questionidella società di costruzioneabbiamo altri uffici nella sededi via dei Gracchi”.

Al Fatto, invece, risulta chein alcuni giorni nella stanza alsecondo piano è stata notatapersino l’architetto PatriziaMalatesta, che non c’en t r anulla con l’Unitàma invece se-gue le pratiche amministrati-ve, anche quelle per parteci-pare alle gare, con il ruolo dikey account manager di Pessi-na Costruzioni. Al Fatto l’ar -chitetto Malatesta dice: “Misembra uno scherzo” e non ri-sponde sul punto.

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La difesaL’ad Stefanelli: “Escludocategoricamentedi aver incontrato làpersone per affari”

IL CASO

Re n z i c o t te ro,un altrosottuffic ialep u n i to

I Cinque Stelle l’han-no definito il “renzi-c ot t er o ”, l’e li c ot t er o

di Stato che il fiorentinoutilizza come se fosse untaxi. Ma qualcuno vuoleche nulla tra-peli sui me-dia suglis p o s t a-menti diM a t t e oR e n z i as p e s e d e ic on t r ib u e nt ieppure non sono infor-mazioni coperte da se-greto. Anche se si di-chiarano incolpevoli,due sottufficiali del di-staccamento aeropor-tuale di Brindisi sonostati puniti dall’Ae ro-nautica militare con cin-que e due giorni di “celladi rigore”. Nient’a lt r oche una dura sanzionemilitare. Adesso fa sape-re Paolo Niccolò Roma-no, deputato del Movi-mento che segue da tem-po la vicenda dei voli diStato, che un terzo sot-tufficiale s’è beccato tregiorni. E sembra pureche abbia ricevuto unavviso di garanzia. Laquestione riguarda ilviaggio del 2 marzo scor-so. Partenza da Ripoli,vicino a Firenze, dire-zione Roma con il fidatoLuca Lotti. Per il cattivotempo o per un guasto,non è chiaro, l’elicotterodel 31esimo stormo conbase a Ciampino atterraBadia al Pino, in provin-cia di Arezzo. SostieneRomano: “È incredibilecome si possa procederecontro dei sottufficialid el l’aeronautica, addi-rittura con una procedu-ra penale, senza che cisia la minima prova con-tro di loro e soprattuttosenza che ci sia un reato.Infatti, anche ammessoche siano stati loro (cosada provare), i dati deipiani di volo non sonoclassificati (riservati) ein molti casi le rotte sonodisponibili addiritturasu internet ed è possibiletracciare i voli blu intempo reale”. Per questolo stesso Romano hapubblicato sulla propriapagina di Facebook unasorta di manuale per rin-tracciare il “renzicotte-ro ”. Per Renzi l’evo lu-zione è strana. Ha inizia-to il mandato con unabugia populista – “la miascorta sarà la gente – edora è finito a volare diqua e di là con aerei diStato. E non contento, neha preso uno più grosso anoleggio.

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Chi èM a ss i m oPessina è ilp re s i d e n tedell’omonimaaziendaedile cheha costruitoanche la sededella RegioneLo m b a rd i a .I Pessinafigurano nellalista dei 1200eva s o r i ,i “furbetti diSan Marino”

DALLA DANIELI AGLI ALEOTTI

Il premier subisceil fascino di chi riescead aggirare il Fisco

q IL CASO della Danieli, la multinazionaledell’acciaio i cui vertici sono sotto processo

per guai con il Fisco e una presunta mega mazzettainternazionale, non è l’unica amicizia imbarazzantedel premier Matteo Renzi. Sbirciando tra gli ospitidella Leopolda e le sue conoscenze si trovano variimprenditori con problemi di tasse o di codice pe-nale.All’edizione 2014 intervenne Patrizio Bertelli (pri-

mo in foto). Il patron di Luna Rossa nel dicembre2013 ha trovato un accordo con il Fisco a seguito diaccertamenti chiesti dai pm di Milano titolari del fa-scicolo per “omessa o infedele dichiarazione deire d d i t i ”. I magistrati hanno ipotizzato una elusionefiscale di 470 milioni di euro. Bertelli e la moglie,Miuccia Prada (seconda in foto), hanno firmato unaccordo transattivo che “ha soddisfatto le richiestedelle autorità fiscali italiane”. Sul palco salì anche