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ANNO IV - N. 12 www.corrierefiorentino.it 12.04.2021 del LUNEDÌ Risparmio, Mercato, Imprese «L e autorità politiche potrebbero considerare un contributo per la ripresa dal Covid-19, imposto su redditi alti o i grandi patrimoni». Stavolta a proporlo è addirittura il Fondo monetario internazionale. Una «patrimoniale» dovrebbe servire a finanziare i sostegni necessari per far fronte alla crisi economica provocata dalla pandemia. Mentre cresce la tensione sociale per un impoverimento diffuso e senza sbocco, la vaccinazione di massa (peraltro in ritardo) e i sostegni del governo del tutto insufficienti non bastano. Da qui l’idea choc del Fmi. Vaccinazione, Recovery fund ma anche solidarietà sociale, dunque. E la Toscana? Venerdì, annuncia l’assessore regionale Leonardo Marras, la Regione emetterà una serie di bandi per le categorie colpite — dai ristoratori ai tassisti — per un totale di 25 milioni di euro di aiuti. Di più, dice Marras, le casse della Regione non lo permettono. E anche i Comuni, avverte il direttore dell’Anci Simone Gheri, non possono andare oltre la sospensione della Tari e della Tosap. Loro stessi attendono sostegni dal governo. E le società dei servizi, a cominciare da quella dell’acqua, qualcosa hanno tagliato, informa il Cispel, ma le tariffe sono determinate da Arera, l’Autorità nazionale per gas, elettricità e acqua. Tutto così riporta a Roma, ma a livello toscano — dalla Regione ai Comuni alle società dei servizi pubblici — davvero non è pensabile osare di più? © RIPRODUZIONE RISERVATA La crisi, gli aiuti CERCANSI IDEE (O ALMENO CORAGGIO) di Mario Lancisi VINO TRE MESI DA RECORD SUI MERCATI MONDIALI PER IL BRUNELLO VII ANGELI A CACCIA DI INVESTITORI PER LE STARTUP di Marta Panicucci VII CHIANTIMUTUA BOOM E ORA DIVENTA MODELLO NAZIONALE V DIGITALE NON SOLO CREDITO «DIGITALE E SMART, L’OCCASIONE DELLE DONNE» di Silvia Ognibene III Guida tech Serena Arrighi, Ad di Bnova, impresa digitale che ha fondato a Massa OLTRE LA TRAPPOLA DEGLI STEREOTIPI di Nicola Lattanzi e Alessa Patuelli II ToScanA ToScanA family business VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfUmNzIyMjZTgzNjYyN2YtYWU1Zi00ZDNlLWEwNTItMWZmZDUxYzgxZGNlIyMjMjAyMS0wNC0xM1QxNDo1NzozOCMjI1ZFUg==

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ANNO IV - N. 12

www.corrierefiorentino.it

12.04.2021

del

LUNEDÌRisparmio,Mercato, Imprese

«L e autorità politichepotrebbero considerareun contributo per la

ripresa dal Covid-19, imposto suredditi alti o i grandi patrimoni».Stavolta a proporlo è addirittura ilFondomonetario internazionale.Una «patrimoniale» dovrebbeservire a finanziare i sostegninecessari per far fronte alla crisieconomica provocata dallapandemia. Mentre cresce latensione sociale per unimpoverimento diffuso e senzasbocco, la vaccinazione di massa(peraltro in ritardo) e i sostegni delgoverno del tutto insufficienti nonbastano. Da qui l’idea choc del Fmi.Vaccinazione, Recovery fundmaanche solidarietà sociale, dunque. Ela Toscana? Venerdì, annuncial’assessore regionale LeonardoMarras, la Regione emetterà unaserie di bandi per le categoriecolpite— dai ristoratori ai tassisti— per un totale di 25 milioni di eurodi aiuti. Di più, dice Marras, le cassedella Regione non lo permettono. Eanche i Comuni, avverte il direttoredell’Anci Simone Gheri, nonpossono andare oltre la sospensionedella Tari e della Tosap. Loro stessiattendono sostegni dal governo. E lesocietà dei servizi, a cominciare daquella dell’acqua, qualcosa hannotagliato, informa il Cispel, ma letariffe sono determinate da Arera,l’Autorità nazionale per gas,elettricità e acqua. Tutto così riportaa Roma, ma a livello toscano— dallaRegione ai Comuni alle società deiservizi pubblici — davvero non èpensabile osare di più?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La crisi, gli aiuti

CERCANSI IDEE(O ALMENOCORAGGIO)di Mario Lancisi

VINOTRE MESI DA RECORDSUI MERCATI MONDIALIPER IL BRUNELLO

VII

ANGELI A CACCIADI INVESTITORIPER LE STARTUP

di Marta Panicucci VII

CHIANTIMUTUA BOOME ORA DIVENTAMODELLO NAZIONALE

V

DIGITALENON SOLO CREDITO

«DIGITALE E SMART,L’OCCASIONEDELLE DONNE»

di Silvia Ognibene III

Guida techSerena Arrighi, Ad diBnova, impresa digitale

che ha fondato a Massa

OLTRELA TRAPPOLADEGLISTEREOTIPIdi Nicola Lattanzie Alessa Patuelli II

ToScanA

ToScanAfamily business

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IICORRIERE FIORENTINOLUNEDÌ 12.04.2021

S pesso non ce ne accorgia-mo, ma gli stereotipi in-fluenzano il modo in cui os-

serviamo, interpretiamo e ci com-portiamo nel mondo: costituisco-no un’opinione precostituita,generalizzata e semplicistica, chenon si fonda sulla valutazione per-sonale delle singole situazioni,persone o cose, ma che tende a ri-petersi meccanicamente. La socie-tà è sfaccettata, complessa e incontinua evoluzione, lo stereotiporappresenta una «scorciatoiamentale» mediante il quale lamente umana si è organizzata nelcorso dell’evoluzione per ricono-scere più velocemente fenomeni eindividui. Gli stereotipi di genererappresentano oggi un tema digrande attualità. Non a caso, la pa-rità di genere è il quinto dei dicias-sette Obiettivi di Sviluppo Sosteni-bile che si è data l’Organizzazionedelle Nazioni Unite (SDG, meglionoti come Sustainable Develop-ment Goals, vedasi Agenda 2030),mentre conferenze internazionali

sul tema della parità tra uomo edonna sono organizzate regolar-mente sin dagli anni Settanta. Glistereotipi di genere non si manife-stano solamente con comporta-menti e opinioni discriminatori daparte degli altri, ma hanno un latonascosto, che si attiva inconsape-volmente, e che influenza il modoin cui bambine, ragazze e donneconsiderano sé stesse. Sono le ideeche si formanoapartire dalla fami-glia, dalla scuola, dalla cultura edalla società in cui viviamo. Sepensiamo alle fiabe e alle storieche ci hanno accompagnato, è piùspesso il principe coraggioso a sal-vare la principessa indifesa, labambina, la ragazza, ladonnadiffi-cilmente sceglie davvero il propriopercorso. Gli stereotipi di genereproducono un fenomeno che i ri-cercatori chiamano«minaccia del-lo stereotipo»: se alle donne, a tito-lo di esempio, vengono attribuiteminori capacità matematiche, ipunteggi alle prove di abilitàmate-matica saranno generalmente in-

sinergie che si creano tra famiglia,azienda e generazioni, il contribu-to della donna è una dimensioneche ne incrementa il valore e chepuò contribuire al successo azien-dale. Ne sono un esempio i tantiruoli crescenti di coinvolgimentodi donne in posizioni di rilievo eresponsabilità.Molte ricerche mostrano come laleadership femminile sia diversada quella degli uomini: in un certosenso, anche per ragioni evolutive,lamaggiore empatia, l’intelligenzaemotiva, la capacità di ascolto e cu-ra verso le persone portano a unaparticolare attenzione verso le ri-sorse umane, e una più efficientecapacità di coordinamento dellepersone e dei team. La maggiorecura e attenzione verso le personepuò rappresentare un contributounico, che favorisce una culturaaziendale improntata allo spiritodi squadra, al sensodi appartenen-za e alla fiducia reciproca. Uominie donne sono diversi, la parità digenere va bene per il necessario e

auspicabile riequilibrio,ma la veraforza sta nella diversità di genere,nella compenetrazione fra le duedimensioni, quella maschile equella femminile, quale base di ununiverso aziendale capace di rige-nerarsi in forma ancora più nuovaperché ricco di diversità. È in parti-colare il momento più alto, quellodella formulazione della strategia,che potrà beneficiarne in quantoalimentato da capacità dinamiche—lacapacitàdi rispondereai cam-biamenti aziendali riconfigurandol’azienda—più robuste e resilientiperché differenziate e diverse pro-prio anche nel genere.Il valore risiedenella capacitàdi li-berare il potenziale degli indivi-dui, sianoessi uomini odonne, su-perando la difficoltà e gli ostacolidegli stereotipi affinché le donnesiano davvero libere di scegliere,senza che sia il genere a farlo perloro.

[email protected]@imtlucca.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

feriori, seguendo le «previsioni»dello stereotipo.Nel 2018, l’Istat ha evidenziato co-me lo stereotipo di genere più dif-fuso sia quello relativo al mondodel lavoro, che vede il successo nellavoro più importante per l’uomo,il fatto che gli uomini siano menoadatti a occuparsi delle faccendedomestiche, e ancora come debbaessere primariamente l’uomo aprovvedere alle necessità econo-miche della famiglia. La ricerca ac-cademica sulla parità di generemette oggi a disposizione studiche trattano e declinano il temaanchenell’ambitodelle aziende fa-miliari. Seneevince il fatto che tra-dizioni familiari, cultura locale,politiche governative e clima orga-nizzativo possano ostacolare o fa-cilitare l’ingresso femminile nel-

l’azienda familiare. Si tratta diun’eredità pesante: la donna avevae ricopriva in passato posizioni se-condarie (quali assistenti) nelleaziende e nelle organizzazioni ri-spetto a chi le governava. La donnache entra nell’azienda familiare,assumendo poi ruoli di leader, èoggipiù spessocresciuta inunam-biente familiare e aziendale positi-vo, ha assorbito sin da bambina ivalori dell’azienda, le competenzetecniche e quelle soft. Chi cresce inun ambiente simile porterà, comedonna, nel proprio cammino pro-fessionale la passione per l’azien-da, e con maggiori probabilitàcontinuerà l’attività di famiglia.Non si tratta di sola passione: seabbiamo già scritto, nelle scorsesettimane, che le aziende familiarisono uniche nel loro genere per le

Nicola Lattanzi è professoreOrdinario di Strategia eManagement per i SistemiComplessi - Scuola IMT Alti StudiLucca, di cui è delegato perInnovazione, Rapporti con Enti eImprese. Insegna Strategie eGoverno dell’Azienda Familiareall’Università di PisaAlessia Patuelli è assistantprofessor di Management Science– Scuola IMT Alti Studi Lucca Haconseguito il dottorato di ricerca inEconomia e Management pressol’Università di Pisa. I suoi interessidi ricerca riguardano i percorsi dicrescita e sviluppo delle aziendefamiliari.

Primo pianoDOSSIER

La parità di genere vabene per il necessarioe auspicabileriequilibrio, ma la veraforza sta nelladiversità di genere

OLTRELATRAPPOLADEGLI STEREOTIPI

La questione di genere nel mondo del lavoro cruciale, un’eredita pesante che si manifesta anche nel campodelle imprese familiari. Dove il contributo femminile può essere decisivo soprattutto nella visione strategica

di Nicola Lattanzi e Alessia Patuelli

ToScanAfamily business

Tradizioni familiari,cultura locale, politichegovernative e climaorganizzativo possonoostacolare o facilitarel’ingresso femminile

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LUNEDÌ 12.04.2021CORRIERE FIORENTINO

III

G uida un’impresa con 40 di-pendenti, organizza e otti-mizza i big data con l’intelli-

genza artificiale per aiutare le azien-de a potenziare il business, e lo fa daMassa, non dalla Silicon Valley, insmartworkingda sempre, casa-uffi-cio vista mare. Vent’anni fa quasi laprendevano per matta, strano tipoche si ostinava a voler fare un me-stiere damaschio e per di più da unacittadina di provincia. Serena Arri-ghi oggi, quando tanti soloni di allo-ra, svegliati inmalomododal Covid,cercano ville in collina per faresmart working, potrebbe farsi unabella risata. Ma non lo fa. Perché èuna signora. L’azienda si chiamaBnova. Lei è cofondatrice e Ad.Perché a un certo punto ha decisodi fondare un’azienda tutta sua?«Perché non volevo andare a viverea Milano!».Troppa nebbia?«Esatto. Dopo la laurea in ingegne-ria ambientale ho iniziato a lavorarealla Data Systems che aveva apertouna sede a Carrara con 100 dipen-denti sui 700 totali occupati nelgruppo. Sono diventata rapidamen-te responsabile del teamche si occu-pava di big data e business intelli-gence. La Data System a seguito dialcune traversie finanziarie ha poidecisodi chiudere la sedediCarrara,così io e un gruppetto di colleghi cisiamo trovati a dover scegliere: emi-grare aMilanoo a Londra, o diventa-re imprenditori continuando a se-guire quelli che erano i nostri clien-ti. Avevo 34 anni e ho scelto. Ho scel-to la qualità della vita, la qualità chesolo il vivere inprovincia ti puòdare.Nel 2007 abbiamo fondato Bnovaper avere non solo un lavoro di qua-lità, ma una vita di qualità».Cosa vuol dire guidare un’aziendatech dalla provincia?«Vuol dire avere tanta forza di vo-lontà, lavorare seriamente tutti igiorni, studiare tanto per esseresempre un passo avanti rispetto atutti coloro che stanno sul mercatocon un grande brand alle spalle».A che punto siete oggi?«Oggi siamo 40 persone, la nostrasede principale è aMassa e abbiamodue sedi piùpiccole aRomaeaMila-no. Abbiamo ricavi per circa 3milio-ni di euro l’anno e ci occupiamoesclusivamente di dati per renderliutili al business, facendo in modochesiparlinoeche siano intelligibiliper l’utente finale. Lo facciamoda20anni.Oggi applichiamogli algoritmiai big data per andare oltre la descri-zione del loro contenuto e offrireanalisi di tipo predittivo e prescritti-vo checonsentonoagli imprenditoridi valutare gli scenari e calibrare leazioni più opportune. I clienti sono

grandi aziende e multinazionali».Perché le donne sono poche neisettori scientifici e tecnologici?«Ilproblemaprincipaleè ilmodo incui viene insegnata la matematicanelle scuole italiane, è la radice delgap culturale di genere che scorag-gia le ragazze a seguire percorsiscientifici. Questo gap va abbattuto,fin dalle scuole medie dove inizia ilblocco: quando la matematica si faastratta con il calcolo letterale ledonne trovano un ostacolo perchéhanno una natura pragmatica. Lamatematica viene proposta con unapproccio troppo teorico che diven-ta unostacolo. Il primopassoda fareè cambiare il modo in cui si insegnala matematica».Anche le donne che superano gliostacoli scolastici e si laureano indiscipline tecniche e scientifiche,difficilmente poi arrivano a guida-re un’azienda. Perché?«Perché è difficile mantenere lapropria specificità in unmondo cheancora oggi è quasi esclusivamentedeclinato al maschile. Il mio puntodi partenza è ricordarmi sempre chesono una donna, voglio esercitare ilmio ruolo conservando ilmio speci-fico punto di vista femminile, sulmondo e sull’impresa. Fin da giova-nissimami sono spesso trovata a ge-stire riunioni con venti persone es-sendo l’unica donna. Mi capita an-che adesso soprattutto con impren-ditori del mio settore. La strada dafare è ancora molto lunga».Le conseguenze lavorative ed eco-nomiche della pandemia hannocolpito in modo particolarmenteduro le donne, rendendo il solcoche le separadagliuominipiùpro-fondo: qual è la stradaper risalire?«In realtà la pandemia ha fattoemergere due tendenze che posso-no essere molto favorevoli per ledonne lavoratrici e imprenditrici,soprattutto al Sud, ovvero il digitalee lo smart working. Il digitale èun’opportunità per tutti perché ri-chiede un basso investimento ini-ziale: non importa stare in garagecomenelmito della Silicon Valley, sipuò stare in salotto che è più como-do. Il digitale può essere sviluppatoovunque, anche nei territori più dif-ficili, e anzi può essere una leva po-tente per rivitalizzare quella partedel territorio. Lo smart working poiaiuta molto le donne perché con-sente una gestione piena del tempoe delle priorità, garantendo un piùsemplice bilanciamento tra lavoroed esigenze familiari. Per svilupparequesto potenziale è essenziale che ildigitale venga riconosciuto come in-dustria a sé e non come servizio asupporto di altre industrie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MALAPANDEMIAPERLEDONNE

È UN’OCCASIONE

di Silvia Ognibene

Serena Arrighi guida dalla provincia di Massa Bnova, impresacon 40 dipendenti in un settore estremamente maschile,

quello dei big data e della business intelligence. «Ma proprioil digitale e lo smart working possono essere molto favorevolialle lavoratrici e alle imprenditrici. Ad alcune condizioni»

Dovevo scegliere selavorare a Milano o aLondra, avevo 34 annie ho scelto. Ho sceltola qualità della vita

Voglio esercitare il mioruolo conservandoil mio specifico puntodi vista femminile, sulmondo e sull’impresa

Serena Arrighiinsieme ad alcunidei suoicollaboratorinegli uffici Bnovaa Massa

L’edizione 2019 dell’Academy di BNova

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CORRIERE FIORENTINO LUNEDÌ 12.04.2021

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LUNEDÌ 12.04.2021CORRIERE FIORENTINO

V

prattutto una fetta di mercato dovepuò essere veramente competitiva,cosa di fatto impossibile nel merca-to del credito ormai presidiato dacolossi commerciali comeUnicredite Intesa Sanpaolo.Un successo, ChiantiMutua, tale daessere presto replicato: il modelloera già stato adottato dalla Federa-zione toscana delle Banche di credi-to cooperativo che ha fatto di Chian-tiMutua la capofila del progetto«una banca, una mutua» dal qualeneimesi scorsi inToscana sononatesette nuove mutue per i soci di al-trettante Bcc. Il modello poi è stato

esportato in altre regioni e nei gior-ni scorsi un soggetto composto daFederazione toscana delle Bcc, Fe-derazione lombarda delle Bcc, Fe-dercasse e Comipa — il Consorzioitaliano dellemutue di previdenza eassistenza — ha acquisito il 100 percento del portalewebdi ChiantiMu-tua con una quota del 25 per centoper ciascuno dei componenti.«L’obiettivo è offrire a tutte le Ban-che di credito cooperativo italiane ilmodellodimutuanato aSanCascia-no, e di allargare progressivamenteil ventaglio delle prestazioni e deiservizi offerti ai nostri soci», ag-giunge il presidente Mecocci.La nascita del polo nazionale dellasanità integrativa del credito coope-rativo è alle porte. Ed è legittimopensare che i suoi creatori toscanivogliano giocare un ruolo di primopiano su panorama nazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CHIANTIMUTUASUCCESSO

DAESPORTAZIONED al progetto di due soci a mo-

dello di eccellenza per il cre-dito cooperativo nazionale:

ChiantiMutua, guidata da due annida StefanoMecocci, cresce a doppiacifra e si prepara al grande salto, an-che grazie all’assistenza che è riusci-ta ad offrire durante questo periodoestremamente critico dal punto divista sanitario. «Oggi abbiamo 12mila soci e 14mila assistiti— dice ilpresidente Mecocci — e dal 2019 lacrescita è stata progressiva, circa1.300 soci l’anno in più. Nel solo pri-mo trimestredel 2021ChiantiMutuahaaccolto 1.400nuovi soci. I rimbor-si per le prestazioni sanitarie eranopari a circa 130 mila euro l’anno nel2019 e nel 2020, nel primo trimestredel 2021 siamo già arrivati a 75mila.Stesso andamento per le prestazio-ni: da unamedia di 3.500 l’anno, so-no state 2.800 nei primi tremesi del2021».La pandemia ha fortemente accele-rato il percorso di crescita, iniziatoquando due soci hanno messo apunto un portale per rendere sem-plice e immediato l’accesso alle pre-stazioni sanitarie per le quali è pre-visto il concorso alla spesa da partedella mutua. «Abbiamo deciso diacquisirne la metà e metterla a di-sposizione dei soci di ChiantiMutuaapartiredal 2020—diceMecocci—Oggi abbiamo 440 strutture sanita-rie convenzionate attive su 7 provin-ce, le stesse in cui è attiva la banca, estiamo lavorando per allargare ulte-riormente la nostra platea. Fra il2020 e il 2021 abbiamo assunto trepersone per rispondere alle richie-ste dei nostri soci. In questi giorni,ad esempio, il numero verde(800265657) che dà informazioni eassistenza per test sierologici e tam-poni è letteralmente preso d’assal-to». La formula di ChiantiMutuafunziona: rimborso del 50 per centosu prestazioni sanitarie già sconta-

te, grazie alla convenzione, a frontedi un costo di 2,9 euro al mese (nelcaso in cui si sia soci della banca) odi 4,9 (se si è semplicemente clien-ti).L’obiettivo di ChiantiMutua è cre-scere ancora «per arrivare a 15 milasoci nel 2021, 20 mila nel 2022, 25mila nel 2023—diceMecocci— Lastrategia dimedioperiodoè riserva-re i servizi di ChiantiMutua ai solisoci della banca». Il terreno è fertile«basta pensare a quanto lavorerà ilprivato convenzionato nei prossimianni per recuperare tutte le visite ele analisi che non sono state fattedurante la pandemia. Per quanto ciriguarda, puntiamo ad erogare 500mila euro di rimborsi solo nel 2021,a frontedei 130mila euro l’anno ero-gati in media nell’ultimo biennio».Una banca di credito cooperativoche nel sostenere le esigenze dei so-ci ritrova la propria identità e so-

di Silvia Ognibene

La piattaforma di welfare integrato dell’istituto di San Cascianoha visto l’ingresso con 1.400 nuovi soci soltanto nei primi tre mesi

di quest’anno e punta all’obiettivo dei 25 mila entro il 2023Unmodello già replicato in altre regioni, che potrebbe essere

il trampolino verso i vertici del sistema nazionale

BancheNON SOLO CREDITO

PresidenteStefano

Mecocci,da due anni

alla guidadel progetto

ChiantiMutua

A San Casciano La sede centrale di ChiantiBanca

Biennio2019-2020

Primotrimestre

2021

L'ANDAMENTO DEI SOCI

Biennio2019-2020

L'Ego - Hub

Obiettivo2021

7.000 2.800

260 mila€

500 mila€

8.1002018

9.6002019

10.5002020

12.000Primo trimestre

2021

15.0002021

22.0002022

Obiettivo

25.0002023 LE STRUTTURE

CONVENZIONATEIN REGIONE

440attive in

7 province

PRESTAZIONI OFFERTE

RIMBORSI EROGATI

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VICORRIERE FIORENTINOLUNEDÌ 12.04.2021

Toscana nonaper aiuti di Statoalle imprese

U nmiliardo di euro in 8 mesi: è l’ammon-tare totale dei finanziamenti concessi daUnicredit con le risorse messe a disposi-

zione da Cdp per sostenere le Pmi colpite dallacrisi Covid. Ne hanno beneficiato 900 aziendetoscane dei settori del turismo, dei beni di con-sumo e della meccanica, alle quali sono arrivaticomplessivamente 61 milioni attraverso questocanale, con un taglio medio di finanziamentoda 50mila euro. Secondo il primo osservatoriosugli aiuti di Stato realizzato da Cribis, societàdel gruppo Crif specializzata nella businessinformation, la Toscana è nona in Italia peraccesso agli aiuti pubblici. A fare la parte delleone, per quanto riguarda la dimensioneaziendale, sono le microimprese, che hannoassorbito il 91,9% del totale degli aiuti, a frontedel 7% delle piccole, l’1% delle medie e lo 0,1%delle grandi, mentre, sul fatturato, sono leaziende con un giro d’affari inferiore al milionedi euro (89,4%). Il maggior numero di finanzia-menti garantiti dallo Stato è arrivato nella pro-vincia di Pisa (oltre 10 mila, pari al 25,1% delleimprese attive).

S.O.© RIPRODUZIONE RISERVATA

900Le aziende toscane

che hanno beneficiatodei finanziamenti Unicredit

91,9La percentuale di aiuti

destinati a microimpresesul totale regionale

25,1La percentuale di aziende

che ha chiesto aiuti nelleprovincia di Pisa (prima)

Numeri

MercatiIN BORSA E FUORI

GLI EFFETTI DELLA CRISILa Toscana a Piazza Affari

L’Ego-HubSettimana dal 5 al 9 aprile

B&C Speaker

11,25

11,4

1111,1

11,4

1,081,08 1,08 1,081,08

Farmae29,9

29,6 29,329,2

29,6

Piaggio

3,296

3,283,272

3,23

3,28

Banca Monte dei Paschi

1,1691,1861,186

1,151,153

Franchi Umberto Marmi9

9

98,95

9Powersoft

Centrale del Latte d’Italia

3,273,26

3,363,31

3,26

FrendyEnergy

0,334

0,340,338

0,3440,34

Rosss

11,080,85

1,09

0,85

Intek Group0,349

0,3470,342

0,348 0,348

Salvatore Ferragamo

16,4416,8

16,2816,38

16,8

El.En

34,95

34,9534,65

35,35

34,95

Monnalisa

3,953,94

3,84

4,023,94

Sesa

108107,8

108,6

111,8

107,8

Eukedos Pharmanatura

37,337

37,437,6

37

Toscana Aeroporti

13,9

13,95

13,8

13,8513,95

3,84

3,94

3,82 3,82

3,94

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LUNEDÌ 12.04.2021CORRIERE FIORENTINO

VIIInnovazioneIL CASO

Vendite da record suimercati esteri

Per il Brunello è il miglior marzo del decennio

P rimi tre mesi del 2021 da «re-cord» per le vendite del Bru-nello di Montalcino. A far cre-

scere i conti, dopo la batosta dellapandemia, del lockdown e quindi deiristoranti e degli hotel chiusi permesi, sono la Riserva 2015 e soprat-tutto la super annata 2016, spieganodal Consorzio di tutela.

«Volano le consegne delle fascette diStato per le bottiglie pronte alla ven-dita, polverizzando i precedenti pri-mati— dicono in tono trionfale dalConsorzio—Nel complesso, il primotrimestre 2021 ha chiuso con un in-cremento del 37 per cento rispettoallo scorso anno e a più 23 per centosulla media degli ultimi 10 anni. Inparticolare, dopo un primo bimestrea più 19 per cento sullo stesso perio-do dello scorso anno, quando la pan-demia non era ancora esplosa, il me-se di marzo 2021 stato di gran lunga ilmigliore del decennio, con un più 92per cento sulla media riscontrata dal2011 a oggi». Spiega il presidente delConsorzio del vino Brunello di Mon-talcino, Fabrizio Bindocci: «I numeridicono che lo scorso anno le bottiglieimmesse sul mercato erano state il 12

milioni di bottiglie, che equivalgonoa quasi la metà dell’intera nuova pro-duzione in commercio nel 2021».Secondo il Consorzio del vino Bru-nello di Montalcino, in forte crescitasono segnalati in particolare i merca-ti esteri di sbocco della Docg, a parti-re dalla storica domanda statunitenseche dopomomenti difficilissimi, egrazie ad una rapida e decisa campa-gna di vaccinazione di massa, adessosta riaprendo la propria ristorazione.A questo nuovo successo del Brunelloha contribuito l’attesa creata dallacritica internazionale rispetto alleultime due annate in commercio, chein qualche modo ha «preparato ilterreno» al prodotto sia sul frontdegli appassionati che nel settoredella ristorazione internazionale.

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PresidenteFabrizio Bindocci, alla guidadel Consorzio del Brunello

S econdo i dati del PolitecnicodiMilano, nel 2020 le startupitaliane hanno raccolto 683

milioni di investimenti, 11 milioniin meno rispetto al record del 2019,ma in questo contesto l’equitycrowdfunding— campagna onlinedi raccolta di piccoli e grandi inve-stimenti destinati per lo più adaziende innovative — a è riuscito acrescere del 53 per cento, passandodai 65 milioni del 2019 ai cento mi-lioni del 2020. Ennesima dimostra-zione che il digitale sta andandocontrocorrente nella tempesta Co-vid e che questa forma di finanzia-mento si sta affermando semprepiù tra i piccoli investitori privati etra i professionali come strumentosicuro, al riparto dalla volatilità deimercati finanziari.«Ilmondodell’innovazione,deldi-gitale, delle startup era già in fortecrescita e in alcuni casi c’è stata ad-dirittura un’accelerata con la pan-demia — spiega Lorenzo Ferarra,fondatore di Business AngelsNetwork — Fare innovazione èl’unica soluzione per affrontare ilcambiamento inatto e le startup so-no primi attori dell’innovazione.Nel 2020 c’è stata una frenata, è ve-ro, ma il primo trimestre di que-st’anno ha registrato un nuovo re-cord di investimenti, c’è fiducia inquesti mercati. Vengono general-mente visti come un investimentosicuro, che va a finanziare attivitàreali, in cui si vede con grande tra-sparenza chi riceve i finanziamenti,e cosa ne fanno».È in questo contesto che si rafforzal’attività di Business AngelsNetwork, l’associazione che fa ta-

possibilità per i soci dimonetizzareil proprio investimento. «Oltre ai fi-nanziamenti, come Open Seed for-niamoalle startupancheunpercor-so di affiancamento sostenuto dainostri membri, professionisti e im-prenditori con competenze edesperienze che spaziano in tutti isettori del business e dell’innova-zione. Tra questi viene scelto un so-ciomentore per ogni startup, in ba-se alle loro esigenze, e sarà lui a se-guire l’intero percorso di svilup-po».Oggi Open Seed conta oltre trentasoci e detiene partecipazioni inquindici startup ad alto potenzialedi crescita, oltre a sei accordi esclu-sivi per nuovi investimenti. Per ac-celerare il percorso di crescita e laraccolta di investimenti ha anchelanciato una campagna di equitycrowdfunding sulla piattaformaCrowdFundMe, con l’obiettivo di fi-

lent scout di startup a Firenze e sul-l’intero territorio toscano da circa 5anni. Business Angels è infatti en-trata a far parte dell’Ecosistema fio-rentino dell’innovazione, che, gra-zie alla messa in rete delle miglioripratiche a livello locale e interna-zionale, faciliterà il contatto con lestartup sul territorio e la raccoltafondi.«È un cerchio che si chiude—diceFerrara—mettendo in contatto di-retto startup e finanziatori, facendodi Firenze una delle città più avan-zate in Italia da questo punto di vi-sta. Oggi Business Angels Networkconta su settanta soci, provenientida tutta Italiama in buona parte dal

53%La crescita dell’equity crowdfunding

nel 2020, ma gli investimentitotali si sono contratti di 11 milioni

250milaEuro l’obiettivo del crowdfunding

lanciato da Business Angels per dareossigeno a 6 startup per un anno

Numeri

GLIANGELIDELLE STARTUPA CACCIA DI INVESTITORI

Cresce la raccolta online di capitali, il crowdfunding di Business Angels Network in pochigiorni ha superato i 150 mila euro. Il fondatore Ferrara: c’è fiducia in questi mercati

di Marta Panicucci

nanziare sei startup che sono giàstate individuate e accolte nelmon-do del Business Angels Network:Fakebusters (app d’informazione efact checking), Genuino.Zero (agri-food), Co-Robotics (robotica), TipsHere (annunci immobiliari), MioMeal (food delivery) e MyRa (finte-ch). In pochi giorni sono stati rac-colti oltre centocinquantamila euroe la raccolta andrà avanti fino al 25maggio. «L’obiettivo minimo di ot-tantamila euro è stato superato su-bito—spiega Ferrara—il secondo,necessario per garantire la piena at-tività delle startup per un anno emezzo-due, è di 250 mila euro epenso sia alla nostra portata.L’obiettivo massimo, mezzo milio-ne di euro, ci consentirebbe di darea queste startup il doppio dei finan-ziamenti».

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territorio fiorentino, ed è in cresci-ta». Il lavoro di questo ecosistemadi startup innovative procede sudue binari: il primo è quello dellacaccia alle nuove startup, fatto di-rettamente da Business Angels cheraccoglie le candidatura e poi, ognitre mesi seleziona, tramite un teamdi esperti, le quattro startup piùmeritevoli da presentare agli inve-stitori.Il secondo binario è quello del fi-nanziamento per il quale entra ingioco Open Seed, ovvero il «porta-foglio», nato nel 2016, che opera sulmercato del venture capital, pun-tando sugiovani aziende adaltopo-tenziale allo scopo di aumentano le

Dal 2016Il logodi BusinessAngelsNetwork.A sinistra,il fondatoreLorenzo Ferrara

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Supplemento gratuito al numero odierno del Corrieredella SeraDirettore responsabile Luciano Fontana

per cento in più dell’anno preceden-te, e ora, dopo la risposta lusinghierada parte della critica internazionale,stiamo facendo i conti con una nuovaannata che da metà novembre a oggifa registrare consegne per oltre 5,2

STAZIONE UNICA APPALTANTEdella PROVINCIA DI PISTOIA

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La SUA della Provincia di Pistoia indice una Pro-cedura aperta sopra soglia comunitaria ex art.60D.Lgs.50/2016 s.m.i., per la gestione dei servizieducativi comunali rivolti alla prima infanzia 3-36mesi per il Comune di Agliana. Criterio aggiudica-zione: OEV. Importo presunto totale: € 2.243.591,99.Requisiti, criteri e modalità di partecipazione: di cuial Bando, Disciplinare, CSA e allegati pubblicati allink www.start.toscana.it.Le offerte dovranno pervenire, pena l’esclusione,entro e non oltre le ore 11:00 del giorno 18/05/2021.Il Bando è stato inviato alla GUUE per la pubblicazio-ne il giorno 29/03/2021.

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