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COMITATO DI DIREZIONE · Il lavoro umano tra rIcerca dI senso, nuove competenze e occupabIlItà Human labor between the search for meaning, new skills and employability Introduzione

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COMITATO DI DIREZIONE

PINA DEL CORE MARCELLA FARINA

MARIA ANTONIA CHINELLO GRAZIA LOPARCO ELENA MASSIMI MARIA SPÓLNIK

COMITATO SCIENTIFICO

JOAQUIM AZEVEDO (PORTUGAL)GIORGIO CHIOSSO (ITALIA)

JENNIFER NEDELSKY (CANADA)MARIAN NOWAK (POLAND)

JUAN CARLOS TORRE (ESPAÑA)BRITT-MARI BARTH (FRANCE)MICHELE PELLEREY (ITALIA)

MARIA POTOKAROVÀ (SLOVAKIA)

COMITATO DI REDAZIONE

CETTINA CACCIATO INSILLA PIERA CAVAGLIÀ

HIANG-CHU AUSILIA CHANG MARIA ANTONIA CHINELLO SYLWIA CIEZKOWSKA PINA DEL CORE MARIA DOSIO

ALBERTINE ILUNGA NKULU MARCELLA FARINA

KARLA M. FIGUEROA EGUIGUREMS MARIA KO HA FONG RACHELE LANFRANCHI GRAZIA LOPARCO ELENA MASSIMI

ANTONELLA MENEGHETTI ENRICA OTTONE

MICHAELA PITTEROVÀ PIERA RUFFINATTO MARTHA SÉÏDE

ROSANGELA SIBOLDI ALESSANDRA SMERILLI MARIA TERESA SPIGA MARIA SPÓLNIK MILENA STEVANI BIANCA TORAZZA

DIRETTORE RESPONSABILE

MARIA ANTONIA CHINELLO

COORDINATORE SCIENTIFICO

MARCELLA FARINA

SEGRETARIA DI REDAZIONE

MARIA PIERA MANELLO

RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONEPUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE EDITA DALLA PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE“AUXILIUM” DI ROMA

DIREZIONE Via Cremolino 14100166 Roma

Tel. 06.6157201Fax 06.615720248

E-mail [email protected]@pfse-auxilium.org

Sito internet http//www.pfse-auxilium.org

Informativa D. Igs 196/2003 I dati personali non saranno oggetto di comunicazioni o diffusione a terzi. Per essi Lei potrà richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti, integrazioni o cancellazione, rivolgendosi al responsabile dei dati presso l’amministrazione della rivista.

ASSOCIATA ALLA UNIONE STAMPAPERIODICAITALIANA

Aut. Tribunale di Roma 31.01.1979 n. 17526

Progetto grafico impaginazione e stampa EMMECIPI SRL

ISSN 0393-3849

ANNO LV NUMERO 2 • MAGGIO AGOSTO 2017Poste Italiane Spa

Sped. in abb. postale d.l. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, C/RM/04/2014

PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM

RIVISTADISCIENZEDELL’EDUCAZIONE

174 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM

DOSSIERIl lavoro umano tra rIcerca dI senso,nuove competenze e occupabIlItàHuman labor between the search for meaning, new skills and employability

Introduzione al Dossier

Introduction to the DossierAlessandra Smerilli 178-181

Il lavoro “umano”, il suo valore, i suoi luoghi.Quale futuro?

“Human” work, its value, places. What future?Luigino Bruni 182-191

La dimensione “umana” del lavoro

The “human” dimension of workAntonio Diana 192-196

Soft skills e lavoro: come sviluppare competenze trasversali?

Soft skills and work: how do we develop transversal competence?Maria Cinque 197-211

Bestr, la piattaforma italiana basata sugli Open Badges per valorizzare le (Soft)-Skills

Bestr, the italian platform based on open badges to value soft skillsMarica Franchi 212-226

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175RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LV NUMERO 2 MAGGIO/AGOSTO 2017

Guardare oltre la crisi mettendo a frutto la diversità

Look beyond the crisis by using diversityLaura Zanfrini 227-248

Restructuring work for (part) time for all

Ristrutturare il lavoro part-time per tuttiJennifer Nedelsky 249-259

Made in carcere: A New Philosophy and Life Style. Una seconda chance a donne detenute e tessuti

Made in carcere: a new philosophy and life style. A second chance for detained women and fabricsLuciana Delle Donne 260-271

SISTEMA PREVENTIVO OGGIGarantir l’identité salésienne trajet de formation a l’attention des responsables scolaires

To ensure the salesian identity training project for school directorsColette Schaumont 274-280

ALTRI STUDIPortare l’Italia e il mondo sul sentierodello sviluppo sostenibile: quali sfide per la ricerca, la politica e l’educazione?

Bring Italy and the world onto the path of sustainable development: what are the challenges for research, politics and education?Enrico Giovannini 282-293

176 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM

Aspetti giuridici dell’approvazione pontificia e iter del riconoscimento dell’Istituto FMA da parte della S. Sede

Juridical aspects of the pontifical approval and the process of recognition of the Institute of the Daughters of Mary Help of Christians by the Holy SeeMichaela Pitterová 294-306

ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

Recensioni e Segnalazioni 308-320

Libri ricevuti 321-323

Norme per i collaboratori della Rivista 326-327

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dossIerIL LAVORO UMANO

TRA RICERCA DI SENSO,NUOVE COMPETENZEE OCCUPABILITÀ

BESTR, LA PIATTAFORMA ITALIANA BASATA SUGLI OPENBADGES PER VALORIZZARE LE (SOFT)SKILLSBESTR, THE ITALIAN PLATFORM BASED ON OPEN BADGESTO VALUE SOFT SKILLS

MARICA FRANCHI 1

1. Introduzione

Lifelong Lifewide Learning, ovvero: nonsi smette mai di imparare. L’apprendi-mento è permanente, dura tutta la vitae avviene in qualunque contesto.Il Legislatore si è occupato della tuteladell’apprendimento, dichiarando chia-ramente nel DL 13/2013: «La Repub-blica promuove l’apprendimento per-manente quale diritto della persona eassicura a tutti pari opportunità di ri-conoscimento e valorizzazione dellecompetenze comunque acquisite inaccordo con le attitudini e le scelte in-dividuali e in una prospettiva personale,civica, sociale e occupazionale».2

Nello stesso testo, precisa inoltrecosa intende per apprendimento:«qualsiasi attività intrapresa dalla per-sona in modo formale, non formale einformale, nelle varie fasi della vita, alfine di migliorare le conoscenze, lecapacità e le competenze, in unaprospettiva di crescita personale, ci-vica, sociale e occupazionale».La formazione continua dei profes-sionisti è una realtà condivisa ma lalegge si spinge oltre: il panorama intermini di valorizzazione delle com-

petenze deve essere lo stesso pertutti i cittadini.Sorge quindi la necessità di attestaree valorizzare le competenze acquisitedal cittadino al di fuori dell’apprendi-mento formale,3 in contesti non for-mali4 e informali,5 in modo che tuttele competenze che caratterizzanouna persona siano esplicite e facil-mente verificabili e perché si facilitil’incontro di tali talenti con le impreseche ne hanno bisogno. Infatti, le figureprofessionali richieste dal mercatosono sempre più mutevoli, flessibili,difficili da coprire completamente coni tradizionali percorsi di studio.Le tecnologie digitali possono esseredi aiuto a questa necessità, realizzandosistemi che siano in grado di dimo-strare le competenze in modo sicuroe affidabile e ai quali i cittadini (learner),le aziende e i formatori possano acce-dere secondo il proprio ruolo.

2. cos’è un Open Badge

Un Open Badge è un attestato digitalevisuale, in grado di rappresentare unset di competenze, un obiettivo rag-giunto o un’esperienza maturata.

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L’Open Badge si presenta comeun’immagine che ha “incapsulate”delle informazioni (metadati) che rap-presentano l’esperienza o la compe-tenza acquisita, il modo di verificarla(criteri), l’indicazione di chi l’ha verifi-cata e l’identità del proprietario. Percapire l’Open Badge e i dati in essomemorizzati, si può fare riferimentoad un esempio: se si scatta una foto-grafia digitale, nell’immagine che siottiene come risultato vengono “alle-gate” delle informazioni che la com-pletano: la data e l’ora in cui è statascattata, la dimensione del file, se èstato utilizzato il flash, etc. Tutte que-ste informazioni sono metadati cheaccompagnano la fotografia.La parola Badge, rimanda al mondodello scautismo: gli scout, completandocompiti sotto la supervisione di un va-lutatore, ottengono un distintivo chepossono applicare sulla divisa e cheserve ad evidenziare “cosa sa fare”colui che l’ha guadagnato. Nei grandiraduni, gli scout sono sempre in “primalinea” nella disponibilità a svolgerecompiti, perché facilmente i loro capipossono individuare le persone giusteda destinare a mansioni specifiche,proprio in base alle competenze ac-quisite ed evidenziate dai loro distintivi. Nel mondo digitale, attraverso i Bad-ges si intende dare la stessa visibilitàe possibilità: un imprenditore può sce-gliere una persona proprio perché,attraverso il Badge, è evidente che lacompetenza che sta cercando è real-mente posseduta da quella persona.È facile capire che la forza dei Badgesè quella di poter andare oltre i titoli distudio tradizionali, e quindi essereparticolarmente utili nei contesti diapprendimento “non formale” e “in-

formale”: il Badge riesce a dimostrarei talenti del suo possessore.Gli Open Badges sono definiti da unostandard aperto, quello di MozillaOpen Badge.6 Recentemente, consi-derata la grande importanza e la dif-fusione dei Badges, IMS Global -consorzio che definisce le specifichedi interoperabilità in ambito education- ha deciso di acquisire lo standard edi svilupparlo e di sovraintendere lacertificazione delle piattaforme chelo supporteranno.7

Il Consorzio Interuniversitario CINECA8

ha deciso di adottare la tecnologiadegli Open Badgesnel servizio Bestr,9

e l’acquisizione da parte di IMS Globaldegli Open Badges è per il Consorzio,e per chi si occupa di Open Badge,un segno forte che rende più sicuro epiù affidabile lo standard nel futuro.

1.1. Come possono essere utilizzatigli Open Badges

Gli Open Badges internazionalmentericonosciuti possono essere espostinei curriculum vitae elettronici e suiprofili di social network. Ad esempio,su LinkedIn, Wordpress, o altri social,i Badges possono essere mostratiper documentare obiettivi raggiuntie competenze. Gli Open Badges possono esserecaricati su una qualsiasi piattaforma(Mozilla Backpack, Open Badge Pas-sport, Bestr, etc) che gestisce lostandard, dove verranno visualizzatetutte le informazioni (metadati) inessi memorizzate.Il possessore dei Badges può deci-dere in ogni momento se, dove ecome mostrarli.Interessante è l’uso dei Badges al-l’interno dell’ePortfolio, un curriculum

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vitae digitale in grado di mostrare ilpercorso professionale del learner,tramite link, testi, video e altri oggettimultimediali. Nell’ePortfolio si pos-sono anche includere i titoli di studioufficiali, ma la sua caratteristica èessenzialmente quella di poter rap-presentare competenze, abilità eobiettivi acquisiti in maniera infor-male e non formale.Con l’ePortfolio si ha uno strumentoche presenta l’apprendimento dalpunto di vista di chi apprende, rac-contando il proprio percorso: un puntodi vista complementare a quello degliOpen Badges, dove l’esito dell’ap-prendimento viene attestato da unente terzo che, secondo criteri esplicitie condivisi, valuta una determinataskill e la riscontra nella persona. Quindi all’interno dell’ePortfolio gliOpen Badges possono essere lacontroprova del reale apprendimentodescritto dal percorso che viene do-cumentato.

2. cos’è Bestr: make skill ap-pen!

Lo studio di McKinsey & Company,Education to employment. GettingEurope’s youth into work del 2014,10

dimostra che vi è una correlazione frail tasso di disoccupazione giovanile ela convinzione dei datori di lavoro(employers) che la mancanza di com-petenze sia un problema reale. Pergli imprenditori, e per gli stessi giovani,sono le aziende che non consideranoadeguatamente preparati i giovaniassunti, soprattutto se neo-laureati.Questa opinione viene smentita, sem-pre secondo il Report, dagli educationprovider che si dichiarano di parereopposto.

C’è un evidente gapdi comunicazionetra mondo del lavoro e mondo dellaformazione che genera uno skill gapnella realtà odierna. Per questo ènato Bestr, per colmare il divario delloskill gap, portando all’interno di un’uni-ca piattaforma tutti i portatori di inte-ressi (stakeholder) e adottando lostandard Open Badge per metterli in

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DOSSIER

RIASSUNTO

Il contributo presenta Bestr, la piat-taforma basata sugli Open Badges,che ha l’obiettivo di valorizzare lecompetenze personali e di metterlein relazione sia con le esigenze delmercato che con l’offerta formativa.Bestr in questo modo contribuiscea diminuire il divario di comunica-zione tra mondo del lavoro e mondodella formazione, portando all’in-terno di un’unica piattaforma tutti iportatori di interessi con l’adozionedegli Open Badges, uno standardaperto di comunicazione. La con-vinzione di fondo è che l’apprendi-mento dura tutta la vita e in qua-lunque ambito, e Bestr intende cosìdare valore e risalto alle skills deicittadini. Un dato di fatto, è che ilmondo imprenditoriale oggi richie-de soprattutto le cosiddette softskillsper le quali si pone il problemadi trovare un adeguato modello dirappresentazione e validazione.Bestr propone di sperimentare iBadges come un possibile mezzoper valorizzare le (soft) skills.parole chiave: Open Badge, life-long learning, lifewide learning,competenze, soft skills.

comunicazione tra loro. Bestr (pron. Bèster, neologismo dal-l’inglese per: «what makes me betterand the best», ovvero «ciò che mirende migliore di me stesso») è lapiattaforma digitale italiana di CINECAper emettere e gestire Open Badges,che intende valorizzare le competenzedi ciascuno e metterle in relazione sia

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con le esigenze del mercato che conl’offerta formativa attraverso la tec-nologia degli Open Badges.L’obiettivo è di valorizzare le compe-tenze comunque acquisite, collocan-dosi nell’ambito delineato dal legislatoredel lifelong e lifewide learning, in par-ticolare nel campo dell’apprendimentonon formale e informale. Per raggiun-

SUMMARY

This article presents Bestr, a plat-form based on Open Badges,which aims at valuing personalcompetencies and relate them toboth the market demands and thetraining courses. Bestr thus con-tributes to lessening the commu-nications gap between the worldof work and the world of formation,by bringing all the interested partieswithin the same platform using theOpen Badges - an open standardfor communicating. The foundational conviction is thatlearning continues throughout lifein whatever place one is, so Bestrgives value and visibility to thecitizens’ skills. In fact, it is theworld of business that requires theso called soft skillsmore than evertoday, so that the focus falls onthe problem of finding adequatemodels to represent and validate. Bestr proposes to experiment withthe Badges as a possible meansof valuing the soft skills.Key words: Open Badges, Lifelonglearning, Lifewide learning, compe-tencies, soft skills.

SUMMARY

La contribución presenta Bestr, laplataforma basada en los Open Bad-ges, que tiene el objetivo de valorizarlas competencias personales y deponerlas en relación, tanto con lasexigencias del mercado, como conla oferta formativa. De esta maneraBestr contribuye a disminuir la brechade comunicación entre el mundo deltrabajo y el mundo de la formaciónponiendo, con la adopción de losOpen Badges, dentro de una únicaplataforma a todos los portadores deintereses, un estandar abierto de co-municación. La convicción de fondoes que el aprendizaje dura toda lavida y en cualquier ámbito, y Bestr sepropone así, dar valor y relieve a losskills de los ciudadanos. Un dato dehecho, es que el mundo empresarialhoy requiere, sobre todo, las así lla-madas soft skills para las cuales seplantea el problema de encontrar unmodelo adecuado de representacióny validación. Bestr propone experi-mentar los Badges como un medioposible para valorizar las (soft) skills.palabras clave: Open Badges, life-long learning, lifewide learning, com-petencias, soft skills.

gerlo Bestr agisce su tre attori:• il lifelong learner, chi ha bisogno di

acquisire competenze;

• i learning providers, i formatori cheforniscono formazione;

• le aziende e le organizzazioni chehanno bisogno di profili qualificati.

Gli ultimi due attori, formatori e azien-de, nel quadro del lifelong learningsono parimenti formatori di compe-tenze e, in quanto tali, possono rea-lizzare e rilasciare Badge: in questocaso assumono il ruolo di issuer al-l’interno della piattaforma Bestr.Il nucleo centrale della piattaforma - edel sistema Open Badge - sono peròi learners, coloro a cui vengono (ri)con-segnati l’agire e la proattività nel con-testo della propria formazione: a dif-ferenza del classico certificato, unBadgenon viene semplicemente con-segnato, ma deve essere “reclamato”(claim) dal learner che ne ha diritto. Intal senso, la più fine granularità delBadge consente al learner di costruireil proprio percorso di crescita colle-zionando Badges, ovvero esperienzeformative e di valutazione (assessment)delle proprie abilità, fino a realizzare -e poter mostrare - il proprio profiloprofessionale, unico e intrinsecamentespecifico perché nato dall’unione unicadi tutte le esperienze personali.A regime, la piattaforma vuole essereun luogo di incontro dove le aziendepossano esprimere le proprie esi-genze, i learners consultarle e trovareoccasioni formative coerenti, i for-matori e i valutatori (assessmentproviders) mettere a disposizione illoro patrimonio di conoscenze ecompetenze in accordo con le esi-genze espresse dalle imprese.

2.1. Endorsement: qual è il valore di un Badge?

Il valore di un Badge è dato dal suocontenuto (in base a criteri di verificadefiniti) e dalla reputazione dell’orga-nizzazione che lo emette (issuer), maanche dal valore delle relazioni co-struite attorno ad esso e dalla credibilitàdei protagonisti di tali relazioni.11

Nella piattaforma Bestr per esprimerel’apprezzamento verso un Badge, èstato realizzato il meccanismo del-l’endorsement (approvazione), previ-sto dallo standard Open Badge: or-ganizzazioni terze, diverse da chi creae assegna il Badge, possono avallarele competenze descritte, dichiarandola propria fiducia verso l’issuer e versoi criteri adottati. Un Badge è definitoda un’organizzazione, ma può averel’endorsement di tutte quelle che nericonoscono il valore: in questo modosi rende visibile la rete di fiducia at-torno al Badge.Grazie a questo servizio, un like “pe-sato”, le aziende e gli issuers avrannola possibilità di condividere, commen-tare e supportare i Badges rilasciatida altre organizzazioni; gli utenti po-tranno visualizzare i Badges, cono-scere le competenze ricercate dalleimprese e la rete di fiducia che si ècreata e, di conseguenza, valutare eprogettare il proprio percorso formativosulle esigenze espresse nei Badges. Attraverso l’endorsement i formatoripossono inoltre valutare l’importanzae l’efficacia dell’offerta formativa cheerogano. Chi guadagna nuove com-petenze ha la possibilità di rivolgersiin primis ai suoi garanti (endorser):potenzialmente un Badge con l’en-dorsement di un’azienda può signifi-care una probabilità in più di ottenere

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DOSSIER

un lavoro. Infine, le imprese che ricer-cano professionalità attraverso l’en-dorsement hanno la possibilità di sti-molare il mercato dell’apprendimentoverso le skills che ritengono più utili.

3. allenare le soft skills

Un’indagine, svolta nel 2014 da un’as-sociazione di imprenditori britannicasulle aziende del Regno Unito, rivelache le imprese nel ricercare personaletra i neolaureati o neodiplomati valu-tano maggiormente le soft skills ri-spetto alle competenze tecniche dibase. Le stesse aziende, inoltre, nontrovando il personale in linea con lesoft skills richieste, investono in for-mazione per portare le abilità generalial livello desiderato.12 Anche McKin-sey, nell’indagine già citata,13 evidenziaa livello europeo una mancanza neigiovani di formazione sulle soft skills.Da questo consegue che le compe-tenze dichiarate come più necessarieper il mondo del lavoro sono le stesseche risultano necessarie nella vita, ingenerale, di ogni persona. Le softskills sono capacità individuali, atti-tudini, inclinazioni e talenti personali,importanti in qualsiasi contesto, per-ché influenzano il modo in cui si fafronte di volta in volta alle situazionie alle richieste che nascono (anchein ambito lavorativo). Le soft skills, onei diversi modi in cui vengono chia-mate - capacità generali, life skills,capacità trasversali - sono compe-tenze che si possono utilizzare in piùambiti trasversalmente.Gli imprenditori cercano attitudini,propensioni, modalità di interazione:tutte capacità che, purtroppo, nonemergono dai curricula di chi chiededi entrare nel mondo del lavoro.

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Quindi, in particolare per le soft skills,si pone il problema di trovare un ade-guato modello di rappresentazione evalidazione: la piattaforma Bestr pro-pone di sperimentare gli Open Badgescome un possibile mezzo per valoriz-zare e mettere in luce le soft skills.Le soft skills si sviluppano dando spa-zio ad attività come lo sport,14 il volon-tariato o le attività culturali: le agenzieper il lavoro ne sono consapevoli epotrebbero diventare le future asses-sment providers (valutatrici) delle softskills. Attualmente, è urgente acquisireconsapevolezza dell’importanza diqueste capacità e della loro valorizza-zione, esplicitando quelle esperienzeche le formano e le allenano.Coloro che, attraverso la piattaformaBestr, sono stati coinvolti negli OpenBadges, in particolare nei progettiper la formazione delle soft skills,hanno confermato di essere cresciutinella consapevolezza riguardo allecapacità trasversali: il passo suc-cessivo è svilupparle e applicarlenella quotidianità. Di seguito, presento alcuni progettiche sono stati realizzati all’internodella piattaforma Bestr e che hannocoinvolto le capacità trasversali rila-sciate da organizzazioni, molto diversetra loro, ma tutte concordi su unpunto: le soft skills sono fondamentalinel mercato lavorativo odierno.Il primo caso è quello di una fonda-zione attenta all’educazione e al futurodei giovani e il secondo quello di unAteneo che “ascolta” il mondo delleimprese. Entrambi stanno realizzandoprogetti per il rilascio di Badges conl’obiettivo di rendere esplicite le softskills che si maturano attraverso leesperienze da loro proposte. Riporto

i progetti e le testimonianze dei dueissuer, incisive per l’attuale contestoformativo e lavorativo. Come terzoesempio, presento quello di Bridge-Partner, una società che si occupa diformazione e, infine, il progetto per ivolontari di EXPO 2015.

3.1. Fondazione Golinelli: OpenBadge per valorizzare le soft skills favorite dalla scuoladi imprenditorialità15

La Fondazione Golinelli si propone dipromuovere l’educazione e la forma-zione, diffondere la cultura, favorirela crescita intellettuale ed etica deigiovani, futuri cittadini di domani. Leesperienze che offre hanno basi diconcretezza, pragmatismo, visione ecapacità progettuale.Uno dei progetti realizzati dalla Fon-dazione è «Il Giardino delle Imprese»,16

una scuola informale di cultura im-prenditoriale. È un percorso educativoche guida i giovani delle Scuole se-condarie di II grado ad entrare incontatto con le dinamiche, le logichee la mentalità d’impresa.17 L’obiettivoè di stimolare e favorire lo sviluppo diquelle competenze utili per affrontarela complessità e l’imprevedibilità delfuturo in un mondo globale e multi-culturale: responsabilità, etica dellostudio e del lavoro, spirito critico, im-maginazione, curiosità, passione, lea-dership, autonomia, problem solving,decisionmaking, critical thinking, teamwork, team building, comunicazione,entrepreneurship, flessibilità, saperfare e sperimentare, saper sbagliaree imparare, sapersi riconvertire.18

Antonio Danieli, Direttore generaledella Fondazione Golinelli, affermache lo stimolo delle soft skills è fon-

damentale nel contesto educativoodierno, non solo per un futuro im-prenditore: «Oggi non sono più suffi-cienti una adeguata preparazione tec-nica di base, un buon livello di scola-rizzazione e buoni voti. È invece fon-damentale e imprescindibile in unpercorso educativo e formativo dieccellenza prevedere l’insegnamento,o meglio lo stimolo, delle cosiddettesoft skills, cioè le competenze più di-stintive dell’“essere persona” toutcourt, e delle capabilities, cioè capa-cità individuali specifiche, propensio-ni, attitudini e talenti intellettivi, com-portamentali e caratteriali, che ogniindividuo poi possa giocarsi in piùambiti trasversalmente. Queste skillse capabilities sono quelle ricercatedalle imprese e sono le stesse allabase dei percorsi professionali indi-viduali di maggior successo».19

La Fondazione ha voluto dare risaltoe riconoscere le soft skills favoritedall’esperienza del «Giardino delle Im-prese» attraverso gli Open Badges diBestr: i primi issuer della piattaforma.

3.2. Università degli Studi Milano-Bicocca: Open Badges per valoriz-zare attività culturali che sviluppanosoft skills

Bbetween è un progetto dell’Univer-sità degli Studi di Milano-Bicocca fi-nalizzato all’accrescimento e alla va-lorizzazione delle competenze tra-sversali degli studenti e dei cittadini,attraverso attività come il cinema, lamusica, le arti performative, le linguestraniere, la scrittura funzionale ecreativa, la multimedialità, i beni cul-turali, il volontariato: percorsi che po-tenziano e attivano nelle persone lecompetenze trasversali, o soft skills.20

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DOSSIER

Con il progetto Bbetween, l’Ateneoauspica che lo studente investa su disé, sviluppi le competenze personalipiù versatili e solide che potrà giocarsiin seguito trasversalmente in più am-biti.21 Nel procedere del progetto,l’Università si è interrogata su comestimolare la partecipazione a questeattività extracurriculari, così importantiper la formazione completa della per-sona e, soprattutto, come dare risaltoa chi le avrebbe seguite. La rispostaè stata trovata negli Open Badges.Una soluzione che, peraltro, è stataapprezzata dagli studenti, proprio peril riconoscimento delle soft skills, svi-luppate nei percorsi Bbetween.

3.3. BridgePartners: consapevolez-za nella negoziazione

BridgePartners è una società italianadi consulenza e formazione mana-geriale specializzata in negoziazionee comunicazione efficace, che harealizzato con Bestr un Open Badgelegato al percorso formativo Nego-Pro, riservato ai manager, con l’obiet-tivo di «allenare e sviluppare la ca-pacità negoziale».22

Chi segue questo percorso, a diffe-renza degli altri due casi sopra citati,sceglie consapevolmente di allenareuna determinata soft skill, che invecenelle attività Bbetween o nell’espe-rienza della scuola di imprenditorialitàdella Fondazione Golinelli, vengonoallenate non sempre con una realecoscienza da parte dell’utente, inquanto, come già affermato, si trattadi apprendimento informale.BridgePartners propone un itinerarioformativo che comprende una sezioneesperienziale per l’apprendimentodella capacità di negoziazione, mentre

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spinge sul rendere consapevole ilmanager di quali atteggiamenti ponein essere per applicare la negoziazio-ne, che da capacità diventa una verae propria tecnica da applicare.

3.4. CIESSEVI: essere volontari,premia

Anche se c’è una crescente consa-pevolezza dell’importante contributoche il volontariato apporta alla collet-tività e alla tutela del bene comune,ad oggi si sta facendo poco per rico-noscerlo e valorizzarlo. In particolare,non è ancora riconosciuto che l’attivitàdi volontariato è un mezzo/strumentodi crescita e di apprendimento infor-male e non formale. I volontari sonospesso inconsapevoli delle abilità ecompetenze che hanno acquisito eche, quotidianamente, mettono ingioco nel tempo dedicato al volon-tariato, perché mancano momentidi riflessione su di sé. Non solo,sono inoltre carenti strumenti chepossano dare visibilità, anche al-l’interno di percorsi professionali,del volontariato e soprattutto diquanto questa esperienza sia riccaa livello di apprendimento.Gli 840 giovani che durante Expo Mi-lano 2015 hanno svolto attività di vo-lontariato presso il padiglione del-l’Unione Europea,23 e i 5 mila volontariche sono stati coinvolti presso il sitoespositivo,24 hanno concretamentesperimentato e/o rafforzato abilità ecompetenze specifiche, con partico-lare riferimento a quelle soft skillsche, a parità di esperienze professio-nali e percorsi formativi formali, di-ventano decisive nella selezione delpersonale: abilità relazionali, di pro-blem solving, di team working, di ge-

stione del tempo e delle priorità ecc.Per riconoscere l’esperienza vissuta,è stato attribuito un Open Badge,che attesta anche la formazione rice-vuta e le abilità messe in gioco. Questorappresenta una validazione del per-corso di apprendimento informale enon formale che i volontari del padi-glione dell’Unione Europea e del sitoespositivo hanno vissuto prestandoservizio di volontariato: hanno messoalla prova le proprie competenze ene hanno acquisite di nuove attraversouna formazione specifica. I Badges emessi da CIESSEVI hannopermesso di valorizzare: l’interazionee la comunicazione col pubblico, laconoscenza dell’Expo attuale e dellepassate esposizioni universali, le ca-pacità gestionali, organizzative e diteam working. Il Voulenteer Programme for EU Pa-villon Expo2015 e il Programma Vo-lontari per Expo Milano 2015 sonostati organizzati da CIESSEVI, mem-bro della rete italiana CSVnet, chefornisce alle organizzazioni di volon-tariato e ai cittadini una gamma diservizi di consulenza, formazione, ac-compagnamento e tutoring.25

4. utilizzo degli Open Badges in bestr

Presento ora altri esempi significatividi come sono stati e possono essereutilizzati gli Open Badges sempre at-traverso la piattaforma Bestr.

4.1. EduOpen

Il primo caso è quello di EduOpen, 26

la rete di Università Italiane che met-tono a disposizione gratuitamentecorsi in formato e-learning, secondoil modello dei MOOCs (Massive Open

Online Courses). Il Progetto iniziato il21 aprile 2016 ha avviato un processodi apertura e di dematerializzazionedell’apprendimento e della condivi-sione delle competenze da parte de-gli atenei italiani.27 I corsi sono libe-ramente accessibili a tutti gli inte-ressati, coprono un ampio ventagliodi discipline e ogni Ateneo puntasulle proprie eccellenze. Al comple-tamento di ciascun corso viene as-segnato allo studente un Open Badgeche esplicita l’attività svolta e le com-petenze acquisite.In una seconda fase, saranno resi di-sponibili anche Badges per chi, oltrea seguire il corso, dà prova delle com-petenze acquisite sostenendo un esa-me in sede o online (in modo sicurograzie alla rete di centri esame NICE),28

oppure per chi completa un’intera se-rie di corsi che costituiscono un per-corso di apprendimento.Tutto questo ha suscitato subito in-teresse presso i docenti rispetto altema della formazione permanente.Infatti il MIUR, dopo un’anticipazionefornita con la nota 2915 del 15 set-tembre 2016 ha presentato il 3 ottobre2016 il «Piano Nazionale per la For-mazione dei docenti 2016-2019». 29

Da qui, EduOpen è stata accreditatadal Ministero per la formazione per-manente degli insegnanti.

4.2. Alternanza Scuola Lavoro

CINECA ha sempre fornito importanzaalla formazione dei giovani nel campodelle nuove tecnologie. Nel 2017 hadeciso di mettere a disposizione ilsuo know-how e di investire sullenuove generazioni aprendo le sueporte all’Alternanza Scuola Lavoro.30

Attraverso Bestr, CINECA ha fatto

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in modo che il mondo delle impresee della formazione si parlino, riu-scendo a formare competenze real-mente necessarie al mercato del la-voro. Attraverso l’esperienza di Al-ternanza Scuola Lavoro, il Consorzioha voluto ulteriormente impegnarsiper abbattere lo skill gap. L’Alternanza Scuola Lavoro consistenella realizzazione di percorsi pro-gettati e attuati sotto la responsabilitàdell’istituzione scolastica o formativa,sulla base di apposite convenzionicon le imprese, le quali sono dispo-nibili ad accogliere gli studenti perperiodi di apprendimento in contestilavorativi. Con questa esperienza, lascuola intende favorire la crescita ela formazione di nuove competenzecontro la disoccupazione e il disalli-neamento tra domanda e offerta nelmercato del lavoro. Ad un’intera classe quarta di un Isti-tuto Superiore Tecnico-Industriale adindirizzo informatico di Bologna è sta-ta garantita un’esperienza lavorativadi 200 ore in diversi progetti realizzatiin CINECA: 4 settimane durante lequali gli studenti hanno incontrato di-verse figure professionali e svolto at-tività sia di lezione frontale formativache di progettualità pratica, sia attivitàdi gruppo sia individuali.L’ultimo giorno, gli studenti hannopresentato a CINECA le attività svoltenei vari team di lavoro. I giovani han-no dimostrato di aver compreso ilmondo del lavoro dove sono stati in-seriti e le reali competenze profes-sionali richieste; hanno anche sotto-lineato, confrontandole, le diversitàtra il loro percorso formativo scola-stico e quello aziendale e, infine,hanno messo in luce loro stessi quelle

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soft skills che hanno dovuto “metterein campo” durante le 200 ore di for-mazione al Consorzio. Per rimarcare che l’esito dell’Alter-nanza Scuola Lavoro è un reale econcreto arricchimento, sono statiassegnati degli Open Badges cheattestano i 7 diversi progetti in cui iragazzi sono stati coinvolti e le rela-tive competenze maturate. Una nota:un gruppo di studenti è stato inseritonel gruppo di lavoro Bestr e ha rea-lizzato i 7 Open Badges dell’Alter-nanza Scuola Lavoro 2017 in CINE-CA. I Badges attribuiti a ciascun stu-dente esplicitano i progetti portati atermine, le competenze tecniche ac-quisite e le soft skills che hanno di-mostrato di mettere in atto durantel’esperienza lavorativa.

4.3. Università degli Studi di Torino:referenti in formazione

Un’organizzazione complessa comequella di un Ateneo ha bisogno dipersonale competente e di una buo-na comunicazione e organizzazioneche la colleghi.31

Per la gestione del portale di Ateneo,partendo dal dato di fatto che il per-sonale non possiede tutte le com-petenze necessarie, è nata l’esigenzadi definire dei ruoli, dei referenti,delle Linee Guida e stimolare a fre-quentare corsi di formazione in mododa definire chi può agire in determi-nati contesti. Infatti, gli operatori inqualunque ambito operano devonoavere chiaro il modello organizzativo,sapere che cosa fare prima di pub-blicare informazioni, conoscere lenormative della privacy.All’interno del gruppo che gestisce ilportale di Ateneo dell’Università di

Torino, era necessario individuare,valorizzare e coltivare le competenzenecessarie ai vari ruoli: prendere co-scienza di questo è stato un passoessenziale per gestire i flussi infor-mativi, fornire loro uniformità e mi-gliorare la tempestività.È stato quindi creato un Badge perogni ruolo, per definire e certificarel’abilità di poter operare in alcuni am-biti. Ad esempio: l’uso dei social me-dia, l’utilizzo della piattaforma e-lear-ning, la scrittura per il web… In questomodo, tutti i soggetti sono certificatinel sistema del portale di Ateneo. L’applicazione di questo sistema diformazione e validazione potrà sup-portare, in un primo momento, la mo-bilità tra Dipartimenti e, in futuro, an-che quella tra Atenei.

5. riconoscere crediti Formativiattraverso gli Open Badges

Molti corsi di laurea in Italia ricono-scono agli studenti Crediti Formativi(CFU) a partire da certificazioni ot-tenute dallo studente. Gli esempipiù noti sono le certificazioni dellacompetenza della lingua straniera32

e delle competenze informatiche etecnologiche (European ComputerDriving Licence).33

Attualmente, ogni Ateneo/corso dilaurea ha una propria gestione per ilriconoscimento di CFU, e una delledifficoltà ricorrenti è quella di verificarevelocemente e facilmente la veridicitàdella dichiarazione attestante le com-petenze dello studente e dell’even-tuale certificato cartaceo presentato.CINECA, a servizio delle Universitàitaliane,34 ha subito fatto suo questoproblema e ha pensato di sfruttareil meccanismo dell’endorsement per

riconoscere crediti agli studenti tra-mite i Badges. In Bestr, le Università possono dareun endorsement ai Badges e ricono-scere crediti agli studenti che li pos-siedono: in questo modo gli OpenBadges possono ottenere un ricono-scimento automatico delle attività di-dattiche. Ovviamente, è il singoloAteneo che stabilisce se e quanticrediti riconoscere. Si ha così unmezzo digitale veloce e sicuro perconoscere e verificare le reali skillsdel possessore di un Badge.Gli studenti in possesso di un OpenBadge legato ad una certificazione(linguistica, informatica, ecc…) o adattività extra-curriculari (ad esempiocome nel caso degli studenti dell’Uni-versità degli Studi di Milano-Bicoccache seguono percorsi Bbetween) mo-strano velocemente le loro skills, sor-passando problematiche legate al re-cupero e alla presentazione di mate-riale attestante la veridicità delle pro-prie dichiarazioni.Inoltre, se l’Ateneo ha a disposizioneun suo sistema informativo per la ge-stione degli studenti e delle loro car-riere, i crediti possono essere auto-maticamente caricati nel libretto dellostudente. Attualmente, è disponibilel’integrazione fra Bestr ed il Sistemainformativo delle Segreterie Studenti(ESSE3),35 un sistema realizzato daCINECA per la gestione della carrierauniversitaria degli studenti, che per-mette di riconoscere crediti sullacarriera dello studente titolare di unBadge. È possibile estendere questaintegrazione ad altri sistemi. Oltre aBbetween, anche i corsi MOOCs diEduOpen possono dare origine acrediti e tali crediti sono scambiabili

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tra gli Atenei: questo meccanismoviene attivato proprio dalla rappre-sentazione delle competenze tramitegli Open Badges.

6. bologna Open RecognitionDeclaration

Nell’ottobre 2016, CINECA36 ha datola sua adesione al Bologna Open Re-cognition Declaration, una dichiara-zione per l’apertura del processo diriconoscimento delle competenze.37

La Bologna Open Recognition De-claration è la continuazione di unpercorso ideale, iniziato con il Bolo-gna Process, con la Dichiarazione diCape Town per il libero accesso aimateriali di apprendimento e con ilmovimento Creative Commons. LaDichiarazione vuole proporre, comeprossima tappa, la costruzione di unprocesso di riconoscimento dellecompetenze che sia il più possibileaperto (open source).L’idea che sta alla base è quella diun mondo dove il cittadino apprendein ogni ambito della vita e in cui lecompetenze acquisite sono rapida-mente e facilmente riconosciute everificate. Tutto questo, per agevo-lare le persone nella ricerca del la-voro e le aziende nella ricerca delleskills di cui necessitano.I firmatari, aderendo alla Dichiarazio-ne, sottolineano la necessità di stru-menti tecnologici che permettano taliscenari. In questo senso, gli OpenBadges sono stati individuati cometecnologia per il riconoscimento dellecompetenze e primo elemento per larealizzazione di architetture che ren-dano reale tale contesto.Tra i firmatari ci sono attori tra loromolto diversi: enti statali che si occu-

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pano della gestione dell’occupabilità,ad esempio, l’ente governativo belgaSelor; aziende ed anche Università:la prima firmataria a livello istituzionalein Italia in questo caso è stata l’Uni-versità degli Studi di Milano-Bicocca.A questo riguardo, Paolo Cherubini,Prorettore alla Didattica di questoAteneo, ha dichiarato: «Il riconosci-mento certificato delle competenzeattraverso lo strumento degli OpenBadge è una necessità non più rinvia-bile per favorire l’inserimento lavora-tivo, la mobilità e l’integrazione deigiovani in Europa e non solo […]. LaDichiarazione di Bologna, che per pri-mi in Italia abbiamo sottoscritto e dicui siamo convinti sostenitori, è unprogetto ambizioso che caratterizzeràsignificativamente il futuro della for-mazione. Gli Open Badge permettono,infatti, di consolidare il percorso divalorizzazione dei curricula e di certi-ficare le soft skill, accelerando in talmodo la diffusione dell’innovazione inogni settore sociale e produttivo».38

A dimostrazione di questo, l’Universitàdi Milano-Bicocca ha deciso di emet-tere Badges legati all’Erasmus, an-dando ad individuare e dare risaltoalle soft skills che si maturano attra-verso questa esperienza all’estero du-rante gli anni di studio universitario.

7. conclusioni

Un cittadino non smette mai di impa-rare e le aziende cercano skills che siacquisiscono non solo con percorsidi studio tradizionali. In particolare, siricercano le soft skills, competenze,capacità, talenti preziosi per chi lepossiede, da valorizzare e da poter“presentare” in ambito lavorativo, cheformano persone responsabili e co-

scienziose. Serve quindi un sistemache attesti velocemente, e in modosicuro, le competenze acquisite eche sia accessibile da chiunque. Ilmondo digitale può venire in aiuto, inparticolare con i sistemi di microcre-dentials (sistemi in grado di attestarein modo digitale e flessibile le com-petenze atomiche) aperti. 39

CINECA, con la piattaforma Bestr eattraverso gli Open Badges, ha avviatoun percorso per soddisfare questanecessità, mettendo a disposizioneun servizio in cui il “mezzo” per rap-presentare le competenze, l’OpenBadges, è open source (quindi espor-tabile su altre piattaforme), possiedele informazioni di dettaglio per verifi-care il possessore, le competenze e icriteri di assegnazione, e tali informa-zioni sono sempre disponibili online einserite nell’immagine del Badge.

NOTE1 Franchi Marica è consulente applicativopresso la Business Unit “Università - Didatticae studenti” del Consorzio CINECA dove, dal2003, si occupa di integrazione e modellazionedi dati per servizi di orientamento per gli stu-denti, analisi funzionale, consulenza per iclienti e project management. Fin dall’inizio èentrata nel team di BESTR, piattaforma italianabasata sugli Open Badges. In questo campo,le sue principali attività sono la modellazionedei learning outcomes negli Open Badges,l’integrazione dati, la redazione di Badge, lagestione dei progetti, la consulenza ai clientie l’analisi.2 DL 16 gennaio 2013, n. 13 - Gazzetta Ufficiale,in www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/02/15/13G00043/sg (12-06-2017).3 Per apprendimento formale si intende «ap-prendimento che si attua nel sistema di istru-zione e formazione e nelle università e istituzionidi alta formazione artistica, musicale e coreu-tica, e che si conclude con il conseguimentodi un titolo di studio o di una qualifica odiploma professionale, conseguiti anche inapprendistato, o di una certificazione ricono-sciuta, nel rispetto della legislazione vigentein materia di ordinamenti scolastici e univer-sitari» (L. cit.).4 L’apprendimento non formale è l’«apprendi-mento caratterizzato da una scelta intenzionaledella persona, che si realizza al di fuori dei si-stemi indicati alla lettera; in ogni organismoche persegua scopi educativi e formativi,anche del volontariato, del servizio civile na-zionale e del privato sociale e nelle imprese»(L. cit.)5 Il testo legislativo definisce l’apprendimentoinformale come «apprendimento che, anche aprescindere da una scelta intenzionale, si rea-lizza nello svolgimento, da parte di ogni per-sona, di attività nelle situazioni di vita quotidianae nelle interazioni che in essa hanno luogo,nell’ambito del contesto di lavoro, familiare edel tempo libero» (L. cit.).6 Cf Discover Open Badges, in https://open-badges.org/ (15-04-2017).7 Cf Big announcement: IMS Global gettinginto Badges!, in http://www.imsglobal.org/ar-ticle/big-announcement-ims-global-getting-badges (19-04-2017).

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8 Cf Cineca, in https://www.cineca.it/ (19-04-2017).9 Cf Bestr, in https://bestr.it/ (19-04-2017).10 Cf MCKINSEy & COMPANy, Education to em-ployment: Getting Europe’s youth into work,in http://www.mckinsey.com/industries/so-cial-sector/our-insights/converting-education-to-employment-in-europe (19-04-2017).11 Cf GHIRARDI Nicola, Open Badges e misura-zione delle competenze, in https://medium.com/@ghirardinicola/open-badges-3dc86528ee70 (28-04-2017).12 Cf WHITTEMORE Simon, Digitally empoweringlearners’ employability, in https://prospect2alumnus.jiscinvolve.org/wp/2015/04/03/digi-tally-empowering-learners-employability/ (19-04-2017).13 Cf MCKINSEy & COMPANy, Education to em-ployment (19-04-2017).14 Cf .Bestr blog, Al lavoro come campioni, inhttps:// blog.bestr.it/it/2016/08/04/al-lavoro-come-campioni (19-04-2017).15 «La Fondazione Golinelli nasce a Bolognanel 1988 per volontà dell’imprenditore e filan-tropo Marino Golinelli. Oggi è un esempiounico in Italia di fondazione privata totalmenteoperativa, ispirata al modello delle fondazionifilantropiche americane, che si occupa in ma-niera integrata di educazione, formazione ecultura per favorire la crescita intellettuale edetica dei giovani e della società e con l’obiettivodi contribuire allo sviluppo sostenibile del no-stro Paese». (Cf la pagina ufficiale della Fon-dazione, in http://www.fondazionegolinelli.it/la-fondazione/). (19-04-2017).16 .Bestr Il Giardino delle Imprese. Il Progetto,in https://bestr.it/project/show/3 (19-04-2017).17 Cf Ivi, in http://www. giardinodelleimprese.it/(15-05-2017).18 Cf Ivi, Come si ottiene questo Badge?, inhttps://bestr.it/Badge/ show/323.19 FONDAZIONE GOLINELLI, Comunicato stampa,in http://www.fondazionegolinelli.it/wp-con-tent/uploads/2014/09/cs_giardino2015.pdf(19-04-2017).20 Cf Bbetween. Tra Università e territorio: svi-luppo di competenze trasversali attraverso lin-guaggi, luoghi e pratiche, in http://www.uni-mib.it/go/48880/Home/Italiano/Studenti/Stu-d e n t i / V i v e r e - i l - c a m p u s _ - s e r v i z i - e -

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sicurezza/Attivita-culturali/Bbetween/Perche-Bbetween (20-04-2017).21Bbetween, in http://www.unimib.it/go/48853/Home/ I ta l i ano/At t i v i ta -e-p ropos te-culturali/Bbetween (20-04-2017).22 Cf NegoPro - allenare e sviluppare la capacitànegoziale, in https://bestr.it/Badge/show/328(20-04-207).23 Cf Voulenteer Programme for EU PavillonExpo2015, in https://bestr.it/project/show/9(20-04-2017).24 Cf Programma Volontari per Expo Milano2015, in https://bestr.it/project/show/25 (20-04-2015).25 Cf CSVnet - Coordinamento Nazionale deiCentri di Servizio per il Volontariato, inhttp://www.csvnet.it/ (28-04-2017).26 EduOpen è una rete di atenei (attualmente17) che offre corsi di livello universitario. Lafrequenza ai corsi è aperta a tutti - anche anon studenti universitari - ed è gratuita. Gli“studenti” possono ottenere, alla fine del per-corso, vari livelli di attestati o certificati: Atte-stato di Partecipazione, Certificato Verificatoo Crediti Formativi Universitari (CFU). Tutti gli“studenti” che completano un corso ricevonoanche un Digital Badge rilasciato dalla piatta-forma Bestr del CINECA. (Cf https://learn.eduo-pen.org/). (20-04-2017).27 MOOC + Open Badge = EDUOPEN. Cinecasupporta il progetto assegnando ai learnerOpen Badge su Bestr, in https://blog.bestr.it/it/2016/04/22/moocs-open-Badge-eduopen(20-04-2017).28 Cf NICE Network Italiano Centro Esami, inhttp://nice.kion.it/ (20-04-2017).29 Cf MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ

DELLA RICERCA, Piano per la formazione dei do-centi 2016-2019, in http://www.istruzione.it/al-legati/2016/Piano_Formazione_3ott.pdf (20-04-2017).30 Alternanza Scuola Lavoro è «un’esperienzaformativa innovativa per unire sapere e saperfare, orientare le aspirazioni degli studenti eaprire didattica e apprendimento al mondoesterno. Perché l’unica risposta strutturalealla disoccupazione è una scuola collegatacon il mondo del lavoro». (Cf http://www.istru-zione.it/alternanza/index.shtml). (20-04-2017).

31 Cf L’Università di Torino online, inhttps://www.unito.it/ (28-04-2017).32 Cf Cambridge English, in http://www.cam-bridgeenglish.org/it/ e ETS, in https://www.ets.org/ (28-04-2017).33Cf ECDL, in http://www.ecdl.it/ (20-04-2017).34 Cf CINECA. Chi siamo, in https://www.cine-ca.it/it/content/chi-siamo (20-04-2017).35 Cf ESSE3 Servizi Segreteria Studenti, inhttps://eventi.cineca.it/it/soluzioni/esse3-ser-vizi-segreteria-studenti (20-04-2017).36 Cineca sottoscrive la Bologna Open Reco-gnition Declaration, in https://blog.bestr.it/it/2016/11/15/cineca-sottoscrive-la bologna-open-recognition-declaration (19-04-2017).37 Cf OPEN RECOGNITION ALLIANCE, Open BadgeChallenges, in http ://www.openrecognition.org(19-04-2017).38 Cineca sottoscrive la Bologna Open Reco-gnition Declaration. Un approfondimento colpresidente, prof. Emilio Ferrari, e l’adesionedell’Università Milano Bicocca, inhttps://blog.bestr.it/it/2016/11/15/cineca-sot-toscrive-la-bologna-open-recognition-decla-ration (19-04-2017).39 Cf GARTNER, Gartner Highlights the Top 10Strategic Technologies Impacting Educationin 2015, in http://www.gartner.com/news-room/id/2994417 (20-04-2017).

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