Marx filosofo

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  • 7/30/2019 Marx filosofo

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    (1818-1883)

    Quale Marx?Quale Marx?

    Un altroUn altro MarxMarx

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    Nasce a Trier (Treviri), in Renania (Prussia), nel 1818.

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    Studia alle Universit di Bonn e Berlino, dove attratto dai filosofiStudia alle Universit di Bonn e Berlino, dove attratto dai filosofihegeliani (allievi di G.W.F. Hegel) e si dedica a studi filosofici.hegeliani (allievi di G.W.F. Hegel) e si dedica a studi filosofici.

    Lavora come giornalista e direttoreLavora come giornalista e direttoredelladellaReinische ZeitungReinische Zeitung, di, diimpostazione radicale.impostazione radicale.

  • 7/30/2019 Marx filosofo

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    1844. Costretto a emigrare a Parigi per motivi politici.Incontra Friedrich Engels e scrive iManoscritti economico

    filosofici del 1844.

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    1848. Pubblica con Engels ilManifesto del partito comunista.

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    Fugge a Londra con la famiglia.Fugge a Londra con la famiglia.Mantenuto da Engels si dedica agliMantenuto da Engels si dedica aglistudi alla British Library.studi alla British Library.

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    1857-58. Elabora il manoscritto deiGrundrisse (Lineamenti

    fondamentali della critica

    delleconomia politica).

    1859. PubblicaPer la criticadelleconomia politica.

    1867. Pubblica il primo libro deIlCapitale. Il secondo e terzo librosaranno pubblicati postumi daEngels nel 1885 e 1894.

    1905-10. Karl Kautskypubblica le Teorie sulPlusvalore, redatte da Marx

    nel 1862-63.

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    Muore a Londra nel 1883.Muore a Londra nel 1883.

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    Punto di partenza della riflessione di Marx la Scienza della logica

    di Hegel (1812-16)

    Lunico puntoper ottenere il progresso scientifico laconoscenza di questa proposizione logica, che il negativo insieme anche positivo, ossia che quello che si contraddice non si

    risolve nello zero, nel nulla astratto, ma si risolve essenzialmentesolo nella negazione del suo contenutoparticolare, vale a dire cheuna tal negazione non una negazione qualunque, ma lanegazione di quella cosa determinata che si risolve, ed perci

    negazione determinata. Bisogna, in altre parole, saper conoscereche nel risultato essenzialmente contenuto quello da cui essorisultaQuel che risulta, la negazione, in quanto negazione determinata,ha un contenuto. Cotesta negazione un nuovo concetto, ma un

    concetto che superiore e pi ricco che non il precedente.

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    Il nostro pensiero dunque Il nostro pensiero dunque dialetticodialettico, nel senso che attraverso, nel senso che attraversolaffermazione e la negazione ponelaffermazione e la negazione pone in rapportoin rapporto tra di loro glitra di loro glielementi cheelementi che lintellettolintelletto apprende nel contatto con la realt esternaapprende nel contatto con la realt esterna

    ((sensazionisensazioni

    ,,

    idee, giudiziidee, giudizi

    ).).

    Attraverso una serie di passaggi basati sullo strumento logico dellaAttraverso una serie di passaggi basati sullo strumento logico della

    negazione, la ragione umana giunge a elaborare inegazione, la ragione umana giunge a elaborare i concetticoncetti, che, cheindividuano i nessiindividuano i nessi necessarinecessari tra le idee e comprendono linteratra le idee e comprendono linterarealt come una realt come una totalittotalit, ricca di molteplici relazioni., ricca di molteplici relazioni.

    Questi concetti rappresentano la negazione della negazione, cioQuesti concetti rappresentano la negazione della negazione, cio

    una affermazione questa volta non immediata e istintiva, mauna affermazione questa volta non immediata e istintiva, maconsapevole dei rapporti con le altre entit del pensiero.consapevole dei rapporti con le altre entit del pensiero.

    Il noto, proprio perch noto, non conosciuto (Il noto, proprio perch noto, non conosciuto (FenomenologiaFenomenologiadello spiritodello spirito, 1807), 1807)

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    Una caratteristica importante dellhegelismo che il pensiero unmovimento, un continuo passare da unidea allaltra per scoprirne lerelazioni.

    Anche lo spirito umano in perenne movimento nellastoria,secondo un cammino non lineare (Vico), ma che va dalle tenebredellignoranza alla luce della ragione (elemento illuministico)

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    I giovani hegeliani e lapprodo di Marx alleconomia politica

    Tra i discepoli di Hegel, i cosiddetti giovani hegeliani, di cuifacevano parte Ludwig Feuerbach e lo stesso Marx, contestavano alla

    filosofia del maestro il suo carattere idealistico e conservatore.

    Idealistico: i rapporti stabiliti dallaragione umana hanno come unicomateriale le idee. Non si pongono il

    problema n del modo in cui fosseorganizzata la realt sottostante al

    pensiero, n del modo in cui le ideenascono in rapporto alla realt stessa;

    Conservatore: la concettualizzazionehegeliana della realt, sforzandosi di coglierei rapporti necessari tra le idee, finiva pergiustificare lesistente: tutto il reale razionale e tutto il razionale reale.

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    In realt Hegel concepiva larealt umana come un

    processo storico, nel quale

    anche gli interventi attividegli esseri umani e lerivoluzioni potevano essereconcepiti come necessariin quel momento.

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    Il giovane Marx parte da questi due atteggiamenti critici e li sviluppain modo originale: Tesi su Feuerbach, 1845

    I.

    Il difetto principale di ogni materialismo fino ad oggi, compresoquello di Feuerbach, che loggetto, il reale, il sensibile concepitosolo sotto forma di oggetto o di intuizione, ma non come attivitumana sensibile, come attivit pratica, non soggettivamente. E

    accaduto quindi che il lato attivo stato sviluppato dallidealismoin contrasto col materialismo, ma solo in modo astratto, poichnaturalmente lidealismo ignora lattivit reale, sensibile come tale.Feuerbach vuole oggetti sensibili realmente distinti dagli oggetti di

    pensiero; ma egli non concepisce lattivit umana stessa comeoggettiva. Perci nellEssenza del Cristianesimo egli consideracome schiettamente umano solo il modo di procedere teorico,mentre la pratica concepita e fissata da lui soltanto nella suaraffigurazione sordidamente giudaica. Pertanto egli non concepisce

    limportanza rivoluzionaria dellattivit pratico-critica.

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    III

    La dottrina materialistica che gli uomini sono prodottidallambiente e dalleducazione, e che pertanto uomini mutati sono

    prodotti di un altro ambiente e di una mutata educazione, dimenticache sono proprio gli uomini che modificano lambiente e cheleducatore stesso deve essere educato.

    VI

    Feuerbach risolve lessere religioso nellessere umano. Ma lessereumano non unastrazione immanente allindividuo singolo. Nellasua realt esso linsieme dei rapporti sociali.

    VII

    Perci Feuerbach non vede che il sentimento religioso anchesso unprodotto sociale e che lindividuo astratto, che eglianalizza, in realt appartiene a una determinata forma sociale.

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    X

    Il punto di vista del vecchio materialismo la societ borghese; il

    punto di vista del nuovo materialismo la societ umana, olumanit socializzata.

    XI

    I filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi: si tratta

    di mutarlo.

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    In sintesi:

    1. La filosofia non si pu limitare a comprendere la realt, ma devecambiarla: la prassi, lagire, deve guidare il pensiero. Un agire

    implicitamente rivoluzionario.

    2. Ci che conta non il movimento del pensiero, ma ilmovimento reale che condiziona il pensiero. I rapporti dastudiare non sono dunque quelli astratti tra le idee, ma i rapporti

    sociali.Per questultima ragione Marx si avvicina nel 1844 alleconomia

    politica, impressionato soprattutto dalla lettura di Smith e Ricardo,che considera come coloro che hanno dato veste scientifica

    allanalisi dei rapporti tra le classi sociali che dominano il mondomoderno: lavoratori salariati, capitalisti e proprietari fondiari.

    Lanatomia della societ civile da cercare nelleconomia politica

    (Per la critica delleconomia politica, 1859, Prefazione)

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    Nel corso degli anni, Marx matura un progetto di Criticadelleconomia politica i cui scopi sono essenzialmente due:

    1. Mostrare sulla scorta delleconomia politica classica lalogica che fa del moderno sistema economico capitalistico unsistema coerente, che si autoriproduce e si espande creando sviluppo,una logica basata sullappropriazione del sovrappi prodotto dailavoratori da parte dei capitalisti;

    2. Mostrare come tale sistema rappresenti il punto di arrivo diunevoluzione storica e soprattutto contenga in s le condizioni di

    possibilit di una societ nuova non pi basata sullo sfruttamento

    dei lavoratori (cosa della quale gli economisti classici non eranoconsapevoli: Marx li accusa di naturalismo).

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    1.Concetti chiave: modo di produzione, rapporto di produzione,forze produttive riproduzione

    Nella produzione sociale della loro esistenza, gli uomini entrano inrapporti determinati, necessari, indipendenti dalla loro volont, inrapporti di produzione che corrispondono a un determinato grado disviluppo delle loro forze produttive materiali. Linsieme di questi

    rapporti di produzione costituisce la struttura economica dellasociet, ossia la base reale sulla quale si eleva una sovrastrutturagiuridica e politica e alla quale corrispondono forme determinatedella coscienza socialeA un dato punto del loro sviluppo, le forze produttive materiali della

    societ entrano in contraddizione con i rapporti di produzioneesistenti, cio con i rapporti di propriet dentro i quali tali forzeper linnanzi serano mosse. Questi rapporti, da forme di sviluppodelle forze produttive, si convertono in loro catene. E allora subentraunepoca di rivoluzione sociale (Per la critica,Prefazione)

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    Ogni epoca storica caratterizzata da un peculiaremodo di produzione, che ne

    costituisce il fondamentomateriale.

    Un modo di produzione contraddistinto da un rapporto

    di produzione, che individua ilmodo in cui effettuata la

    produzione e viene prodotto eappropriato il sovrappi. Mododi produzione capitalistico: ilrapporto di produzione ilcapitale, cio il rapporto tracapitalisti e lavoratori salariati.

  • 7/30/2019 Marx filosofo

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    Le forze produttive sono la tecnologia, le conoscenze scientifiche,

    il grado di sviluppo del capitale umano.

    Tra rapporto di produzione e forze produttive esiste un rapportodialettico: il primo pu promuoverne o ostacolarne lo sviluppo. Ilrapporto capitalistico ha dato un impulso potente allo sviluppo

    delle forze produttive.

    Ogni produzione anche una riproduzione. Sia in sensomateriale (ogni ciclo di produzione riproduce o allarga le scortenecessarie a riavviare la produzione nel ciclo successivo), sia insenso formale: la produzione capitalista riproduce la produzionesu base capitalista, perch ne riproduce i presupposti: in

    particolare la separazione tra lavoro salariato e propriet dei mezzidi produzione.

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    il primo risultato del processo di produzione e di valorizzazione[del capitale] la riproduzione e la nuova produzione del rapportotra capitale e lavoro stesso, tra capitalista e operaio. Questo

    rapporto sociale, rapporto di produzione, si presenta in effetti comeun risultato del processo ben pi importante del suo risultatomateriale. Nellambito di questo processo cio loperaio produce sestesso come forza lavoro e il capitale che gli si contrappone, coscome daltra parte il capitalista produce se stesso come capitale e la

    forza lavoro viva che gli si contrappone. Ognuno riproduce se stessoin quanto riproduce il suo altro, la sua negazione (Grundrisse)

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    2. Il modo di produzione capitalistico stato preceduto da altri modidi produzione, caratterizzati da un diverso rapporto di produzionefondamentale:

    1. comunismo primitivo (modo di produzione asiatico)(possesso comune delle terre e del bestiame, organizzazionepatriarcale, sovrappi limitato e suddiviso in modo equo)

    2. modo di produzione signorile-schiavile (antichit)

    (il sovrappi prodotto dalla classe degli schiavi, che sonopropriet del proprietario aristocratico, e appropriato direttamenteda questultimo allinterno delloikos)

    3. modo di produzione signorile-servile (feudalesimo)

    (il sovrappi prodotto dalla classe dei contadini servi dellagleba e appropriato dai proprietari nobili in virt di normeconsuetudinarie e della violenza).

    St diando la nat ra del

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    Studiando la natura delrapporto capitalistico, sene comprende la genesi:lanatomia delluomo

    spiega lanatomia dellascimmia (Grundrisse).

    la c.d. accumulazioneoriginaria = separazione

    del lavoratore (contadino,artigiano) dalla proprietdei mezzi di produzione. Il lavoratore divienelibero in due sensi: i)

    libero dalla servit dellagleba; ii) libero dalla

    propriet dei mezzi diproduzione.

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    Il modo di produzione capitalistico caratterizzato dal lavorosalariato e dalla produzione di mercigeneralizzata: il sovrappi

    prodotto dai lavoratori nel processo lavorativo e appropriato dalcapitalista mediante uno scambio che avviene sul mercato tra salarioe prestazione della capacit lavorativa o forza-lavoro.

    I rapporti di produzione borghese sono lultima forma antagonisticadel processo di produzione sociale Ma le forze produttive che sisviluppano nel seno della societ borghese creano in pari tempo le

    condizioni materiali per la soluzione di questo antagonismo. Conquesta formazione sociale si chiude dunque la preistoria dellasociet umana (Per la critica, Prefazione).

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    Questa osservazione esatta porta daltra parte a individuare anchedei punti nei quali c lindizio di un superamento dellattuale formadei rapporti di produzione e quindi un presagio del futuro, un

    movimento ce diviene. Se da una parte le fasi preborghesi sipresentano come fasisoltanto storiche, cio come presuppostisuperati, le attuali condizioni della produzione si presentano daltra

    parte come condizioni chesuperano anche se stesse e percipongono i presupposti storici per una nuova situazione sociale(Grundrisse).

    Il modo di produzione capitalistico contiene in s le condizioni

    di possibilit (solo tale) di un superiore modo di produzione, chene conservi lo sviluppo ma sopprima la separazione del lavoratoredalla propriet dei mezzi di produzione: il socialismo(comunismo).

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    Laccumulazione del capitale ha un limite (lo stato stazionario),oltre il quale la forma capitalistica diviene ostacolo allosviluppo.

    La critica delleconomia politica consapevolezza dellastoricit del capitalismo e ricerca delle condizioni di possibilitdella rivoluzione socialista.

    NB. (il termine criticaNB. (il termine critica ripreso da Kant e ripreso da Kant eHegel, e significaHegel, e significaappunto studio delleappunto studio delle

    condizioni dicondizioni dipossibilit).possibilit).