17

Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,
Page 2: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Creepypasta

A cura di Yuri Abietti

N: 9788897125594Lingua: italianoData di pubblicazione: 14/03/2014Copyright: © dbooks.it . © Yuri AbbiettiImmagini interne: Mattia Zoanni, Pier Martilotti, Giacomo Rabufetti, Davide Scianca, Daniele Aimasso, Pier-carlo Carella, Domizia Parri.Copertina: Immagine:Davide Scianca, realizzazione Yuri Abietti

Page 3: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Indice

Ringraziamenti

Introduzione

Prefazione

Racconti L'esperimento russo sul sonno Il brutto sogno Candle Cove Dal buco della serratura La ragazza nella fotografia In tenda Il medico Leon Czolgosz Una grande notizia Le fiale Snuff I ritratti Vieni, ti prego Copie Elizabeth Krull Memoria genetica La capanna e le bambole Un computer senza marca Morte prima del sonno Hikikomori Queen's Bay Chiamata senza risposta La lista della spesa Grazie Scomparso Cinque minuti Cassetta degli attrezzi Sogni lucidi Il latrato La discussione Prurito Mirtilli Benjamin Franklin Photoslash Una mela al giorno I tre desideri Lo sfortunato escursionista Indistinguibile Gli esseri d'ombra Credo Diario dello scienziato Discorso sullo Stato dell'Unione

Page 4: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

I credenti

Incontri La vecchia signora Braccialetti da ospedale Al piano di sopra Venti fotografie Sottile come un foglio di carta Il bambino La casa nel bosco Nella tundra La fine è vicina

Rituali Moonlight Films Visione periferica La galleria di Henry Beauchamp Il camion della morte Osserva e perdona Trentatreesimo compleanno Uno per il barone Il camionista L'uomo con il mantello nero L'uomo dagli occhi verdi La bocca della verità Cellulare Gli autostoppisti L'albero scheletrico Specchi Lo specchio Oltre lo specchio La casa degli specchi Il terzo Ghigno Sigarette Pentacolo Il riflesso di Thomas Specchio a mezzanotte Il pesce nello specchio Confusione Le impronte digitali Dentro lo specchio Lo specchio di sangue Il vuoto

Leggende metropolitane Il binario Amore di mamma Sarah O'Bannon Il videotape La statua La sposina

Page 5: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Oltre il confine Il segreto della sposa La mano leccata Pigiama party La trappola Soli a casa Nella metropolitana Gloomy Sunday

Le Illustrazioni

Page 6: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Ringraziamenti

Ringrazio Luigi Lo Forti, Andrea Fattori e Sabrina Rossi di dBooks.it, nonché Christian Antonini e Vito Di Domenico di Altrisogni per il loro aiuto e supporto. Inoltre, ringrazio anche i miei genitori e tutti gli amici che mi hanno dato una mano, morale o materiale, nella stesura di questa raccolta.Grazie alla notte, al buio e ai rumori scricchiolanti. Senza di voi, dove sarebbe l'orrore?

Page 7: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Introduzione“Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie, generalmente molto brevi (con alcune illustri eccezioni) il cui scopo è quello di inquietare e spaventare il lettore. Normalmente, queste storie vengono scritte sui forum, sulle message-board, via email o con altre simili forme di diffusione digitale nella grande rete. Alcune sono totalmente inventate, altre sono basate su vecchie (e note) leggende metropolitane, altre ancora, invece…

L’origine precisa di queste storie è sconosciuta, ma è quasi appurato che la loro grande diffusione si debba alle image-board di 4chan e, in particolar modo, ai canali /b/ e /x/. Anche il sito Something Awful ha avuto certa-mente una parte in questo processo, come molti dei “meme” presenti in rete.Il termine, in sé, deriva da “Copypasta” (una contrazione di “Copy and Paste”, cioè “Copia e Incolla”) poiché si tratta di storie che vengono diffuse rapidamente in rete grazie al “tam tam” dei vari lettori, blogger e partecipan-ti ai forum con l’ausilio, per l’appunto, dei comandi CTRL+C e CTRL+V. “Creepy” è stato sostituito a “Copy” per sottolineare la particolare natura di queste storie che trattano di horror, fantasmi, creature sovrannaturali, situazioni assurde e surreali ai confini della realtà.

Non ho trovato nessuna raccolta comprensiva di Creepypasta in Italiano e, dopo esserne stato affascinato, ho deciso di tradurre le storie più belle e riproporle nella nostra lingua, diffondendo ancora di più il meme. A que-sto scopo, qualche tempo fa, ho aperto un sito (http://creepypasta.abietto.net) che, purtroppo, non ho potuto seguire quanto avrei voluto e che, attualmente, è stato temporaneamente chiuso. Durante una serie di discus-sioni avute con amici, rimasti affascinati dall'idea, mi sono convinto a riprendere in mano il progetto sotto altra forma, cioè quella dell'e-book che state leggendo sul vostro reader.Sul sito, auspicavo una diffusione maggiore del meme nel nostro Paese, così ricco di folklore, di storie di streghe e fantasmi, mostri e leggende metropolitane. Pensavo che avremmo potuto chiamare queste storie “Creepyspa-ghetti”, riprendendo il termine dagli “Spaghetti Western”. Può darsi che storie simili saranno oggetto di una futura raccolta...

E ora, spegnete le luci, fatevi forza e premete il tasto di cambio pagina... Si va a incominciare!

Page 8: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

PrefazioneLa narrativa anonima. Curioso concetto, per la nostra società. Proprio in un periodo che ha visto governi e grandi gruppi editoriali, cinematografici e musicali, far di tutto per prendere il controllo della rete e dei suoi aspetti più anarchici, con disegni e proposte di legge come la SOPA e la PIPA negli Stati Uniti, o come l'ACTA che prevede accordi internazionali tra US, Europa e molti altre nazioni, e mentre tutto questo scatena l'azione di protesta del collettivo Anonymous e di molti gruppi come Occupy in Inghilterra, sembra strano parlare di narrativa “senza autore”... di qualcosa che è totalmente libero e privo di costrizioni e copyright. La natura stessa della rete globale è insofferente nei confronti di qualsiasi tentativo di manipolazione e di controllo. “Quanto più stringerete il pugno, tanti più nodi vi sgusceranno tra le dita”, potrebbe dire una Leia Organa, mentre indossa una maschera di Guy Fawkes, parafrasando la famosa battuta di Una Nuova Speranza. O, almeno, questo è ciò che sostengono i promotori dei suddetti movimenti, convinti sostenitori della totale libertà di informazione al di là di diritti, marchi registrati, leggi, costrizioni, regole, numeri, share o ascolti. Queste persone vengono spesso definite “pirati” o addirittura “terroristi” dai media convenzionali. E d'altronde, ci sono le (vere o pre-sunte) ragioni degli autori che non vogliono vedere il proprio lavoro compromesso dall'azione di hacker e di semplici utenti che sfruttano la rete per condividere file digitalizzati di libri, canzoni, film, telefilm, videogiochi, audiolibri, e-book, applicazioni, programmi, e chi più ne ha più ne metta.Dove stia la ragione è qualcosa che va oltre gli scopri di questo libro, naturalmente. Ma ciò che più mi ha af-fascinato nell'accostarmi al fenomeno delle Creepypasta è proprio la loro natura totalmente anarchica e ano-nima. Non esiste un autore preciso e definito. Forse, in alcuni rari casi, si potrebbe risalire alla prima persona che ha postato una certa storia su un certo canale o forum, ma anche in quel caso nulla ci darebbe l'assoluta certezza che lui (o lei) sia l'autore, e non soltanto un altro “ripetitore” della comunicazione globale. Mi ha affa-scinato il fatto che le persone decidessero in modo autonomo e spontaneo di mettere in rete la loro creatività senza curarsi minimamente di veder riconosciuto nulla, senza preoccuparsi del fatto che le storie venissero “copincollate” su altri forum, altri siti e canali, su FaceBook e tramite Twitter. Anzi... maggiore era il “plagio” più successo aveva la Creepypasta. Una logica ben diversa da quella a cui siamo stati abituati e che, oggi, è fin troppo d'attualità.

E non è forse, allora, una contraddizione in termini, quella di presentare un e-book a pagamento fatto di Creepypasta? Non se consideriamo il (non indifferente) lavoro di selezione e di traduzione delle storie, tutte originariamente in inglese (spesso un inglese meno che perfetto). Non se consideriamo il lavoro di editing dei professionisti che hanno lo scopo di creare un e-book adatto ai reader su cui verrà caricato.Tuttavia, siamo tutti ben consapevoli che ogni singola storia di poche righe può essere facilmente archiviata in cache con la semplice pressione di due tasti: “CTRL” e “C”. E siamo altrettanto consapevoli che può essere a sua volta scaricata con “CTRL” e “V” su qualsiasi blog, social media o sito online. Che le traduzioni di tali storie possano comparire nella rete italiana non è cosa che ci spaventi né che ci sorprenda. Speriamo solo che, nel copiare tali storie, abbiate la compiacenza di mettere un link alla pagina di vendita di questo libro (il cui prez-zo, penso sarete d'accordo con me, è assolutamente “politico”). Questo non tanto perché vogliamo pretendere a tutti i costi un pagamento per il nostro lavoro, quanto perché crediamo che, in Italia, qualsiasi azione atta a sviluppare il mercato dei libri elettronici sia molto importante e un implicito vantaggio per tutti. Per i portafogli di chi compra libri, che può così spendere meno, per i portafogli degli autori, che possono vedere riconosciute percentuali di diritti impensabili per il mercato cartaceo, per l'ambiente, che vedrà sempre meno alberi tagliati per la produzione di carta, per i piccoli editori, che potranno dare voce a prodotti più di nicchia e al di fuori delle logiche delle grandi case editrici tradizionali e, infine, per il mercato nel suo complesso, che vedrà nascere e prosperare un nuovo “business” produttivo e remunerativo.Questo, insieme a molti altri, è uno dei motivi per cui abbiamo deciso di non inserire nessun tipo di DRM o altri “controlli” sulle copie elettroniche del libro. Le logiche del mercato stanno cambiando. Le logiche del mondo stanno cambiando.Ma bando alle ciance. Godetevi queste pillole di terrore. Leggetele agli amici. Copiatele. Spargete la voce. Gustatevi il piacere di un piccolo brivido e condividetelo.Vi ho già raccontato la storia dell'e-book maledetto?

Yuri Abietti

Page 9: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

CandleCove

Illustrazione di Mattia Zoanni

Page 10: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Skyshale033Soggetto: Show locale per bambini Candle Cove?C'è nessuno che si ricorda di questo show per bambini? Si chiamava “Candle Cove” e io dove-vo avere 6 o 7 anni. Non ho mai trovato riferimenti allo show da nessuna parte, penso che lo trasmettessero su una stazione locale attorno al 1971 o 1972. All'epoca vivevo a Ironton. Non ricordo il canale, ma ricordo che era a un orario strano, tipo le quattro del pomeriggio.

mike_painter65Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove?La cosa mi è familiare…. Sono cresciuto fuori Ashland e avevo 9 anni nel '72. Candle Cove…Non era uno show sui pirati? Mi sembra di ricordare la marionetta di un pirata davanti a una grotta che parlava a una ragazzina

Skyshale033Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove?Sì! Okay non sono pazzo! Ricordo Pirate Percy. Mi ha sempre fatto un po' paura. Sembrava costruito con parti di altre bambole, molto “low-budget”. La testa era quella di una vecchia bambola di porcellana, qualcosa di antico che non sembrava appartenere al resto del corpo. Non ricordo su che canale lo davano! Non penso che fosse WTSF comunque.

Jaren_2005Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove?Scusate se ho ritirato in ballo questo vecchio thread ma so esattamente di cosa stai parlando, Skyshale. Mi sembra che Candle Cove sia andato in onda solo per un paio di mesi nel ‘71, non nel ‘72. Avevo 12 anni e l'ho visto, qualche volta, insieme a mio fratello. Era Canale 58, mi sem-bra. Mia madre mi lasciava cambiare canale dopo il telegiornale. Ecco cosa mi ricordo:Lo show era ambientato a Candle Cove e parlava di una ragazzina che immaginava di avere degli amici pirati. La nave pirata si chiamava “Laughingstock” e Pirate Percy non era un gran pirata perché si spaventava troppo facilmente. E c'era musica suonata su un carillon continua-mente. Non ricordo il nome della ragazzina. Janice o Jade o qualcosa del genere. Probabilmente Janice

Skyshale033Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove?Grazie Jaren!!! Mi sono ricordato un sacco di cose quando ho letto della Laughingstock e di Canale 58. Ricordo la poppa della nave che aveva una specie di faccia di legno sorridente, con la mascella sommersa sott'acqua. Sembrava che ingoiasse il mare e aveva quella strana voce e risata alla Ed Wynn. Mi ricordo che fu molto strano quando cambiarono la poppa dall'originale in legno e plastica a quella specie di pupazzo in gommapiuma, quando parlava.

mike_painter65Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove?ha ha anche io ricordo, ora. :) ti ricordi questa parte skyshale: “devi…andare…DENTRO.”

Skyshale033

Page 11: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Subject: Re: Show locale per bambini Candle Cove?Oddio mike, mi sono venuti i brividi a leggerlo. Sì, ricordo. È quello che diceva sempre la poppa della nave a Percy quando c'era qualche posto spaventoso dove doveva entrare, come una ca-verna o una stanza oscura con il tesoro. E la camera zoomava sulla faccia della Laughingstock a ogni pausa. DEVI... ANDARE... DENTRO! Con quei due occhi sghembi e quella mascella ca-dente di gommapiuma, e il cavo che apriva e chiudeva la bocca. Ugh. Era così fatto in economia e inquietante. Vi ricordate il cattivo? Aveva una faccia che era composta solo da due enormi baffi a manubrio sopra dei lunghissimi denti.

kevin_hartSoggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??io pensavo onestamente che il cattivo fosse Percy. Avevo circa 5 anni quando trasmettevano il programma. Roba da incubi.

Jaren_2005Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??Non era il cattivo, il pupazzo con i baffi. Quello era solo il braccio destro del cattivo, Horace Horrible. Aveva anche un monocolo, ma era appena sopra i baffi e mi ricordo che sembrava quasi che avesse un occhio solo.Ma, sì, c'era un cattivo ma era un'altra marionetta. Lo “Skin-Taker” o “prendipelle”. Non riesco a credere che ci facessero vedere quella roba.

kevin_hartSoggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??Gesù, lo Skin Taker. Che razza di programmi guardavamo? Non riuscivo più a guardare lo schermo quando compariva lo Skin Taker. Scendeva dal nulla sui fili che lo muovevano, una specie di scheletro sporco con un cappello alto marrone e un mantello. E i suoi occhi di vetro erano troppo grandi per il teschio. Gesucristo...

Skyshale033Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??Il cappello e il mantello non erano tutti cuciti in modo strano? Non erano fatti di pelle dei bambini??

mike_painter65Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??Sì, mi sembra di sì. Ricordo che la bocca non si apriva normalmente. La mascella andava in avanti e all'indietro. Ricordo che la ragazzina gli chiedeva: “perché la tua bocca si muove così'” e lo Skin-Taker non guardava la bambina ma in camera e rispondeva: “PER MASTICARE LA TUA PELLE”

Skyshale033Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??Sono così sollevato che altre persone si ricordino dello show! Ho sempre avuto questo brutto ricordo, un incubo che avevo quando finiva la sigla di coda, lo schermo virava in nero e tutti i personaggi erano là e la telecamera passava su tutte le loro facce e loro non facevano altro che

Page 12: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

urlare, e i pupazzi e le marionette si muovevano in modo assurdo e isterico, e tutti gridavano e gridavano. La ragazzina mugolava e piangeva come se avesse subito quella scena per ore. Mi sono svegliato diverse volte a causa di questo incubo. In genere, il letto era bagnato...

kevin_hartSoggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??Non credo che fosse un sogno. Mi ricordo anche io. Mi ricordo che era uno degli episodi.

Skyshale033Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??No no no, non è possibile. Non c'era né trama né altro, insomma, letteralmente i pupazzi stava-no lì a gridare e gridare per tutto lo show.

kevin_hartSoggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??Forse mi sto inventando il ricordo per quello che hai scritto, ma ti giuro su dio che mi ricordo perfettamente di aver visto ciò che hai detto prima. Urlavano e basta.

Jaren_2005Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??Oddio, sì. La ragazzina, Janice, ricordo che tremava tutta. E lo Skin-Taker urlava attraverso i suoi denti che si muovevano in modo pazzesco Sembrava che dovesse staccarsi la mascella. Ricordo di aver spento la TV e di non aver più guardato il programma. Sono corso a chiamare mio fratello per raccontargli la cosa ma non abbiamo avuto il coraggio di riaccendere la TV.

mike_painter65Soggetto: R: Show locale per bambini Candle Cove??Oggi sono andato a trovare mia mamma alla casa di riposo. Le ho chiesto di quando ero piccolo negli anni '70, quando avevo 8 o 9 anni, se si ricordava di uno show per bambini, Candle Cove. Lei mi ha detto che era sorpresa che me lo ricordassi, le ho chiesto perché e mi ha risposto: “Perché ho sempre pensato che fosse molto strano... Dicevi 'adesso vado a vedere Candle Cove, mamma’ e poi accendevi la TV su un canale morto e guardavi la neve per mezz'ora. Avevi una grande immaginazione con il tuo piccolo show di pirati.”

Page 13: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Sarah O’ Bannon

Illustrazione di Daniele Aimasso

Page 14: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Un tempo, le bare venivano costruite con un foro attaccato a un tubo di rame lungo circa due metri e una campanella. Il tubo serviva a far arrivare aria a eventuali vittime della cosiddetta “morte apparente”, mentre la campanella serviva ad attirare l'attenzione degli addetti al cimi-tero. In una piccola città, il locale becchino di nome Harold, un giorno sentì suonare una di queste campanelle e andò a controllare che non si trattasse di uno scherzo di qualche ragazzino del posto. A volte erano i teppisti, a volte era il vento... Ma questa volta non era nessuna delle due cose. Una voce, da sottoterra, pregò e implorò di essere liberata."Voi siete Sarah O'Bannon?", chiese Harold."Sì!", rispose la voce ovattata."Siete nata il 17 settembre 1827?""Sì!""La pietra tombale dice che siete morta il 20 febbraio 1857.""No, sono viva, è stato un errore! Vi prego, dissotterratemi! Liberatemi!""Mi spiace, signora", disse Harold, strappando la campanella e cominciando a riempire il tubo di rame con la terra. "Ma siamo in agosto. Qualunque cosa voi siate, di sicuro non siete viva e di sicuro non vi farò tornare su."

Page 15: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Il videotape

Durante l’estate del 1983, in una tranquilla cittadina vicina a Minneapolis, in Minnesota, ven-ne ritrovato il corpo carbonizzato di una donna nella stufa della cucina di una piccola fattoria. Nella stanza, c’era anche una videocamera su un treppiede, puntata verso la stufa. Al momen-to della scoperta, nella videocamera non c’era nessun nastro.L’accaduto venne inizialmente catalogato come omicidio dalle forze di polizia, tuttavia, più tardi venne scoperto un videotape senza alcuna etichetta o scritta in fondo al pozzo della fat-toria, secco da diversi mesi.Nonostante le pessime condizioni e il fatto che non conteneva una traccia audio, la polizia fu in grado di vedere la registrazione video della cassetta. Il filmato mostrava una donna da-vanti alla videocamera (apparentemente, la stessa trovata nella cucina). La donna, dopo aver posizionato la camera in modo che riprendesse sia lei che la stufa, si girava ad accendere la stufa stessa, aprendone lo sportello e strisciando al suo interno, quindi chiudendo lo sportello dietro di lei. Dopo circa otto minuti di video, il nastro mostrava la stufa che si scuoteva vio-lentemente e che, poco dopo, cominciava ad emettere un denso fumo nero. Per i rimanenti 45 minuti, fino all’esaurimento delle batterie della videocamera, l’inquadratura rimaneva fissa.Per evitare di inquietare la popolazione locale, la polizia non ha mai rilasciato informazioni sulla videocassetta o anche solo sul fatto che era stata ritrovata. Gli investigatori non furo-no mai in grado di capire chi avesse gettato la videocassetta nel pozzo o perché l’altezza e la corporatura della donna nel video non corrispondevano neanche lontanamente a quelle del cadavere ritrovato in cucina.

Page 16: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Al piano di sopra

Quando ero piccolo, la mia famiglia si trasferì in una grande casa a due piani, con stanze vuote e pavimenti di parquet scricchiolanti. Entrambi i miei genitori lavoravano, quindi mi capitava spesso di stare da solo in casa quando tornavo da scuola. Un pomeriggio, tornai a casa e la trovai ancora buia, tutte le luci erano spente. Chiamai: "Mamma?", e sentii la sua voce dire "Sìììììììììì?" dal piano di sopra. La chiamai di nuovo, mentre salivo le scale, per capire in che stanza si tro-vasse e sentii nuovamente lo stesso "Sììììììììììì?" di risposta. Stavamo ancora ristrutturando la casa e non la conoscevo ancora bene, ma il suono arrivava da una delle stanze più lontane, in fondo al corridoio superiore. Mi sentii a disagio, ma pensai che era normale, data la situazione, e andai verso la stanza per salutare mia madre, sapendo che la sua presenza avrebbe calmato le mie paure, come è naturale che sia. Proprio mentre stavo afferrando la maniglia della porta da cui avevo sentito la voce di mia madre, sentii la porta di casa aprirsi e la stessa voce dire "Tesoro, sei a casa?" in tono allegro. Saltai indietro, spaventato, e corsi giù dalle scale. Mentre scendevo lanciai solo uno sguardo dietro di me, verso la porta, e vidi che si stava lentamente aprendo. Per un brevissimo momento, vidi qualcosa di strano dentro quella stanza. Non ho idea di cosa fosse, ma mi stava fissando.

Page 17: Creepypasta - Dbooks.it · 2017. 4. 4. · “Creepypasta” è un termine anglosassone che descrive una forma narrativa particolare, sviluppatasi su internet. Si tratta di storie,

Bambole

Nella zona meridionale e rurale dell'Illinois, una ditta di giocattoli cominciò a vendere bam-bole “realistiche” alle donne in dolce attesa. A quanto si dice, dopo la nascita del bambino, queste bambole cominciavano a piangere. Nelle pubblicità, si diceva che per “calmare” le bambole era necessario cullarle, ma anche questo sistema smise di funzionare e le neo-mam-me non riuscivano in alcun modo a farle smettere a meno di non scuoterle violentemente. Non appena ricominciavano, le genitrici le colpivano, e i colpi dovevano essere ogni volta più violenti per sortire qualche effetto. L'unico sistema sicuro era prendere la bambola per un piede e sbatterle la testa contro il muro, in modo da distruggere il meccanismo del pianto. In più di un'occasione, però, i vicini chiamarono le autorità, convinti di dover denunciare un abuso su minori. Quando la polizia arrivava, trovava i resti sanguinolenti dei neonati sparsi per pavimenti e pareti. Quasi sempre, la madre non riusciva a capire per quale motivo la poli-zia si trovasse lì, dato che si era solo “sbarazzata di quella stupida bambola” mentre cullava un fantoccio a forma di bambino tra le braccia.