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STUDIO DEL NESSO DI STUDIO DEL NESSO DI CAUSALITA’ NELL’INDAGINE E CAUSALITA’ NELL’INDAGINE E
NELLA RICERCA NELLA RICERCA EPIDEMIOLOGICAEPIDEMIOLOGICA
LO STUDIO DEI FENOMENI SANITARI LO STUDIO DEI FENOMENI SANITARI ATTRAVERSO L’EPIDEMIOLOGIA ATTRAVERSO L’EPIDEMIOLOGIA
Indagare sui possibili fattori che provocano Indagare sui possibili fattori che provocano o, più spesso, facilitano l’instaurarsi di una o, più spesso, facilitano l’instaurarsi di una
malattiamalattia
NESSO DI CAUSALITA’NESSO DI CAUSALITA’
TIPI DI RELAZIONI CAUSALITIPI DI RELAZIONI CAUSALI
ASSOCIAZIONE CAUSALE DIRETTAASSOCIAZIONE CAUSALE DIRETTA
Quando una ben definita esposizione Quando una ben definita esposizione provoca o aumenta il rischio di un provoca o aumenta il rischio di un determinato effettodeterminato effetto
(FUMO DI SIGARETTA-CANCRO (FUMO DI SIGARETTA-CANCRO POLMONARE)POLMONARE)
TIPI DI RELAZIONI CAUSALITIPI DI RELAZIONI CAUSALI
ASSOCIAZIONE CAUSALE INDIRETTAASSOCIAZIONE CAUSALE INDIRETTA
Due o più eventi sono in relazione tra Due o più eventi sono in relazione tra loro in quanto esiste un fattore causale loro in quanto esiste un fattore causale comune comune
(BRONCHITE CRONICA-TUMORE AL (BRONCHITE CRONICA-TUMORE AL POLMONE)POLMONE)
TIPI DI RELAZIONI CAUSALITIPI DI RELAZIONI CAUSALI
ASSOCIAZIONE NON CAUSALE O ASSOCIAZIONE NON CAUSALE O SPURIASPURIA
E’ determinata da una circostanza esterna E’ determinata da una circostanza esterna che intervenendo durante lo studio è in che intervenendo durante lo studio è in grado di evidenziare associazioni artificialigrado di evidenziare associazioni artificiali
CRITERI INDICATIVI DI UNA CRITERI INDICATIVI DI UNA ASSOCIAZIONE CAUSALEASSOCIAZIONE CAUSALE
SEQUENZA TEMPORALESEQUENZA TEMPORALE
Il presunto fattore di rischio deve sempre Il presunto fattore di rischio deve sempre precedere temporalmente l’insorgenza precedere temporalmente l’insorgenza della malattiadella malattia
PLAUSIBILITA’ BIOLOGICAPLAUSIBILITA’ BIOLOGICA
La possibilità logica che l’esposizione in La possibilità logica che l’esposizione in studio possa causare la malattia studio possa causare la malattia
CRITERI INDICATIVI DI UNA CRITERI INDICATIVI DI UNA ASSOCIAZIONE CAUSALEASSOCIAZIONE CAUSALE
FORZA O GRADO DELL’ASSOCIAZIONEFORZA O GRADO DELL’ASSOCIAZIONE
Maggiore incidenza della malattia in studio Maggiore incidenza della malattia in studio nel gruppo degli esposti rispetto a quello nel gruppo degli esposti rispetto a quello dei non espostidei non esposti
CONSISTENZACONSISTENZA
Presenza del supposto rapporto di Presenza del supposto rapporto di associazione in diversi condizioniassociazione in diversi condizioni
CRITERI INDICATIVI DI UNA CRITERI INDICATIVI DI UNA ASSOCIAZIONE CAUSALEASSOCIAZIONE CAUSALE
RELAZIONE DOSE-RISPOSTARELAZIONE DOSE-RISPOSTA
Aumento dell’effetto all’aumentare Aumento dell’effetto all’aumentare dell’esposizionedell’esposizione
REVERSIBILITA’REVERSIBILITA’
Riduzione dell’incidenza della malattia alla Riduzione dell’incidenza della malattia alla eliminazione della causa, dopo un eliminazione della causa, dopo un necessario periodo di latenzanecessario periodo di latenza
CRITERI INDICATIVI DI UNA CRITERI INDICATIVI DI UNA ASSOCIAZIONE CAUSALEASSOCIAZIONE CAUSALE
ASSENZA DI FATTORI DI ASSENZA DI FATTORI DI CONFONDIMENTOCONFONDIMENTO
Non vi siano fattori di rischio della malattia Non vi siano fattori di rischio della malattia associati anche all’esposizione in studioassociati anche all’esposizione in studio
Problemi che Problemi che possono oscurare possono oscurare
una vera una vera associazione associazione
causalecausale
SONO ERRORI FREQUENTI SONO ERRORI FREQUENTI NELLA RICERCA DEL NESSO NELLA RICERCA DEL NESSO DI CAUSALITA’DI CAUSALITA’
BiasBias Errore casualeErrore casuale ConfondimentoConfondimento SinergismoSinergismo Modificazione d’effetto (Interazione)Modificazione d’effetto (Interazione)
Errore che normalmente produce risultati distorti Errore che normalmente produce risultati distorti in una direzione, dovuto a fattori non casualiin una direzione, dovuto a fattori non casuali
E’ un errore “differenziale” E’ un errore “differenziale”
(da diseguale distribuzione di soggetti, diseguale (da diseguale distribuzione di soggetti, diseguale metodologia di rilevazione dei risultati)metodologia di rilevazione dei risultati)
BIASBIAS
Bias di MisurazioneBias di Misurazione
Bias AnamnesticoBias Anamnestico
Bias di SelezioneBias di Selezione
Distorsione generata dalle Distorsione generata dalle rilevazioni di eventi rilevazioni di eventi pregressi e non pregressi e non direttamente verificabilidirettamente verificabili
Diseguale metodologia di Diseguale metodologia di rilevazione dei risultatirilevazione dei risultati
Diseguale distribuzione di Diseguale distribuzione di soggettisoggetti
Errore che produce risultati che sono troppo Errore che produce risultati che sono troppo distanti dal valore “vero” in entrambe le distanti dal valore “vero” in entrambe le direzioni, dovuto a fattori casualidirezioni, dovuto a fattori casuali
ERRORE CASUALEERRORE CASUALE
Errore non differenzialeErrore non differenziale I risultati si discostano in o per eccesso o I risultati si discostano in o per eccesso o
per difetto dai valori realiper difetto dai valori reali Tale scostamento è pressoché Tale scostamento è pressoché
equivalente ed è dovuto a fattori casualiequivalente ed è dovuto a fattori casuali È stimabile, ha minori probabilità del bias È stimabile, ha minori probabilità del bias
di alterare i risultatidi alterare i risultati
confusione tra due variabili supposte casuali, tale confusione tra due variabili supposte casuali, tale che l’effetto attribuito in parte o del tutto ad una che l’effetto attribuito in parte o del tutto ad una delle due è nei fatti dovuto all’effetto dell’altradelle due è nei fatti dovuto all’effetto dell’altra
CONFONDIMENTOCONFONDIMENTO
Schema illustrativo di una possibile associazione causale e Schema illustrativo di una possibile associazione causale e di una possibile associazione non causale negli studi sul di una possibile associazione non causale negli studi sul
peso alla nascita e sull’assistenza prenatalepeso alla nascita e sull’assistenza prenatale
CONDIZIONI LAVORATIVE SFAVOREVOLICONDIZIONI LAVORATIVE SFAVOREVOLI
PARTO PRE-TERMINEPARTO PRE-TERMINE
Neonati Neonati di basso pesodi basso peso
Numero ridottoNumero ridotto di visite prenatalidi visite prenatali
associazione associazione causalecausale
associazione associazione non causalenon causale
interazione fra due o più variabili, tale che interazione fra due o più variabili, tale che l’effetto finale risulta più consistente della somma l’effetto finale risulta più consistente della somma degli effetti individuali delle variabilidegli effetti individuali delle variabili
SINERGISMOSINERGISMO
fenomeno per cui una terza variabile altera la fenomeno per cui una terza variabile altera la direzione o la forza dell’associazione tra altre due direzione o la forza dell’associazione tra altre due variabilivariabili
MODIFICAZIONE D’EFFETTOMODIFICAZIONE D’EFFETTO