Sistema Pratico 1954_02

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  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_02

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    Anno II - Numero 2febbraio 1954

    Sped. Abb. Post. Gruppo III

    DEE E PROGETTIPRATICA

    IIVISTA MEHSILE

    SAPER GUIDARE

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    In questan u m e r e

    pag.E' freddo! Parliamo della car-

    burazione 65Antenna e Televisione 66

    pag.Impariamo a conoscere gli

    zoccoli delle valvo Ie ter-moioniche 83

    paq,I piccoli segreti dello scooter 69 I n giro per iI mondo 84La prudenza non e mai troppa 70Non serve aile massaie 70Titanic - Modello di rimor-

    chiatore tipo Paterson. 7 "Arrediamoci la casa con buon

    gusto 75Am plificatore acustico per de-

    A tu per tu con i IlIlttori . 49Saper guidare 51II fido - Un eccellente ricevi-

    tore a galena 54Per chi comincia - Dal nega-

    tivo al positivo 57" mio primo ricevitore a val-

    vola

    boli d' uditoLa favolosa G irandola

    62 Faro in miniatura

    Impariamo a conoscere Ielampade fluorescenti 85

    Come colorare i saponi 87Tabella delle veloclta medie 88

    7678

    L' A.B.C. della radioUn banco da lavoroTutti prestigiatoriCome costruire un'antenna per

    televisione 9395

    899192

    79 Consulenza

    SISTEMA PRATleO con la varieta degli argomenti, eon Ie sue inieressanti applicazioni, eon i suot progetti app/ieatisu di ogni ramo, e I'unica rivista Italiana in grado di accontentare tutti i lettori, dai neofiti ai provetti sperimentatori,dai dilettanti ai projessionisti. E in verita t' unica rivista che insegna. PRENOTATE 0001 STESSO IL PROSSIMO NU-MERO, PRESSO LA NOSTRA DIREZIONE versando sui CCP 8/22934 la somma di L. 100. La rice"erete in antic/po

    ..n e ] prosslmonumero -. + + +Alouni degli a,.tiooli pi;' inte,.essantiehe appa,.i,.anno nei p,.ossimi nume,.,II SupermarlneII riflettore del fotoflashCome costruire un' antenna per televlslonaUna radio per II motoscooterR ipariamo Ie serratu reSpecchio luminoso per barbaCon due altoparlanti un interfonoAmplificatore per radio a cristalloBiliardo da tavoloUn trasformatore perRicetrasmettitoreTutti prestigiatoriI miei primi errori fotografici

    miei espertmentt

    Imparlarno a conoscere gli zoccoli delle valvo Ie te"-moioniche

    L' A. B. C. della radio.,

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    IANN 0 I I N. 2FEBBRA IO 1954ABBONAMENTI: 12 Numeti L. 1000 - 6 Numeri L.600ESTERO: 12 Numeri L. 1400 . 6 Nnumeri L. 1100Versare l'importo sui Conto Corrente Postale 1122934intestato a Montuschi G. II modulo oiene riliZSciatogTtlJis dQ ogn, UD'"'Q Post-ale, L'abbonamento puo de-correre da qualunque numero, aoche dai primi due ar-

    dl lu pe luAnche nelle famiglie piu grandi ci si 1aduna

    di tanto in tanto per fare quattro chiacchier ee prendere consiglio I'un l'altro.E' 10 scopo che ci proponiamo di raggiungere

    con questa rubrica che periodicamente appari rasuJla nostra r ivi sta nella quale far emo, natural-mente, tesoro delle lettere che i nostrt pi u 'assi-duj ci inviano. Si parlera quindi dei difetti chequalcuno erode di trovare nel nostro periodico eanche dei pregi, con la lunga enumerazione deiquali, molti ci rinfrancano nelle lettere di ogriigiorno.

    E par.liamo subito del barometro chimi co cheapparve sul N. 2 uscito nell'ottobre scorso, Qual-cuno ci ha scritto molto scor aggiato dicendo chenon e riusoito a realizzarlo. Veniamo in soc corsoa costoro.La formula con cui avevamo consj gliato di pre-parare il barometro era certamente un miscuglicdi non facilissima preparazione sia per-che nontutte Ie sostanze erano facilmente solubili sia per-che occorreva una precisione nel dosaggio che for-se qualcuno non ha rispettato com" doveva. Unadelle ragioni piu importanti, pero, che. hann im-pedito il perfetto funzionamento del l'nppar ccchio,e certarnente quella che alcuni ci hanno riferito;quella cioe di aver filtrato le sostanze prima diinfonderle nella provetta. Ora e assolutaro entenecessario non filtrare nessuna soluzione percheproprio i corpus coli che rrmangono in sospensionenelle varie soluzioni forniscono quegli elernenti dacui trarre le prevision].

    Comunque per ovviare ogni incertezza abbiamosperimentato una nuova formula che non esitiarnoa renderla di pubhlica opinione.

    La formula che presentiamo pur avendo glistessi componenti non Ii ha nelle stesse pro-porzioni; e mentre presenta minori diffi colta nel-la realizzazione, ha una sensibi lita :eggermentemferlore alla formula presentata Intzlalmente.

    Per realizzare tale barometro occorrono i se-.guenti elementi nella dose che diremo.In 2 cucchiai di acquavite sciogliere gr. 1 : : 1 : sal-nitro.

    UN NUMERO L. 100ARRETRAT I L. 150TI

    retrati. Per cambiamento d'indirino inviare sempre IInuovo e vecchio indirizzo accompagnati da L. 50 anchein francobolli. - E' gradita la collaborazione dei let-tori. Ogni articolo pubblicato e compensate, - PerPubblicira rivolgersi a R.T.S. . Sislet1lQ PrtIJico - Pub-blicita - Via Framello - IMOLA.

    eon l lettof/-iIn 2 cucchiai di acquavite sciogliere gr. 1 d: saleammoniaco.

    In 2 cucchiai di acquavite sciogliere gr. 1 di can-fora.Siccome la canfora non si scioglie nellacqua-

    vite senza scaldarla, sara bene immergere il reel-piente contenente l'acquavite e la can fora, i:l ae-qua calda e mantenere in sospensione, mescol-mdoil tutto, finche la canfora non sia quasi comple-tamente sciolta. Non ci si scor aggt, pertanto, sedopo molto agitare la canfora non ,I scioglie com-pletamente perche e pressoche impossibile riu-scire a sctoglierla completamerite ; d'altra parte,rrpetiarno, che sono proprio i grum; rrrnasti in 80-spensione che a seconda della disposizione che as-sumeranno, indicheranno 10 stato atmosrerico del-Ia Iocalita in cui vi trovate.Ricordiamo ancora che la provetta che dovraservire da barometro non dovra essere trrppostretta perche il diametro troppo piccolo po treb-be impedire la libera disposizione degli agg lome-rati. Come arnpiezza della provetta consigliamo undiametro di circa 2 ern.

    Sara opportuno inoltre fare molta attenzionea che non rimanga aria nella provetta e a talescopo sara bene prernuni rsi anche contro un'even-tuale infiltrazione di aria sigi llando bene, con ce-ralacca I'apertura della provetta, Sper iamc, conquesto, di aver dato tutte quelle spiegazion: cheoccorrevano a chi rion e riuscito in un prim" ten-tativo a realizzare questo piccolo apparecchi o chese ben fatto, riusctra molto utile. 'E passiarr o adaltro.

    Qualcuno ci ha scritto per parl.ar ci del r.v.cro-scopic, i dati per Ia costruzione del quale aj.r ar-vero sul N. 4 del Dicembre scorso. Da quanto ab-D! amo J? I.'l tu to ded Q1" I ;e . d@e siPleg'azioIll, I "ll:g.gtdella Iampadina (partie . .1:2)pdva di' .;cllermo, col-J; l j~_COu,ol iroppi:) lill'et~lmte roachio di cht ~f:.Ir-de j,mpedendo d.i. seruiare libeJrmn.ente j'oglJetto III.O!;tsel"Vazione. Oceora'e q.ulndi co1l0C

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    gante si potra sostituire la carta di ~U, si ,)dllavacon un vetro smerigliato avente appunto la fun-zione specifiea di dispergere i raggi.

    Ed ora che le spiegazioni sono finite e . no-str] Iettori sono, speriamo, soddisfatti, perrnette-teci di parI are anche un po' dei pregi che al-cuni hanno voluto attribuire alla rivista. Innanzitutto vogliamo rtngraziare il Sig. Rossi Vittoriovia Alpini 78, Villa Opicina (Trieste) che ci hainviato Ie fotografie del MIG 15 in yolo

    Siamd lieti di presentare le riprese fotogr ari chedel MIG 15 che maestosameut bordeggia ;G duediverse posizioni e che leggiadramente spicca sulverde del prato.

    Ringraziamo il sig, Columbo Vittorio, P'azzaMonte Falterona, 3, Milano, che ci ha inviato Ieeongratulazloni per il nostro Supergi )iello ::iP54,ed anzi come da Lui effettuato constglia ai Icttoriin Iuogo delle bobine mtercamoiabih d; usar e deicommutatori a 2 posizioni e 3 vie. (Occor re fareattenzione ai collegamenti chu devono essen' cortispecialmente se si desidera ascoltare le OndeCorte. N. d. R.).

    Siamo inoltre grati al sig. Ronco "iu,::mo diRoma ed il sig, Sott.te Madaru Mario 1.0 Batta-glione Minatori, Udine che costruito con successoil trasmettitore descrrtto nei n. 4 desiderauo oraconoscere ilCodice usato dai dilettanti n=r potereffettuare i cullegamenti.

    Per quanto ogni nostro modello sill. sernpreesperimentato prima di venir pubblicato, si hasernpre, tuttavia, una certa apprensione circa lenostre spiegazioni che si teme rion siano esau-rienti 0 vengano interpretate in modo diverse daqueUo che vorremmo. Per cui ogni volta che qual-che lettore ci scrive per congratularsl con noi e,magari, cl manda le fotografie di una realizza-zione che noi avevamo suggerito, e sempre pernoi una spinta verso un continuo miglioramento,per cui siamo gratl a tutti colora che ci sosten-gono con le lora incoraggtanti lettere e, in parti-colar modo, a colora che cercano di diffondereuna rivista che si e lora dimostrata utile e pia-cevole.

    E in fatto di propagandisti e orrnai giunto ilmomento di dissipare l'ansia che ormai avrapreso qualcuno circa l'esito del concorso da noilanciato fra colora che avrebbero inviato un mag-gior numero di abbonamenti entre il30 Gennaio.

    Ecco la classifica dei vtncitort e il premia ri-spettivo.

    II numero massimo di abbonarnenti e statoraggiunto dal Signor PRIMO CAUZ resi derite aPorto Fuori (Ravenna) in via Stagg! 27; che hatotalizzato N. 26 abbonamenti. Al nostro bravopropagandista spetta pertanto assieme aUe nostrecongratulaztoni, il televisore messo in pane. Pas-sando alla assegnazione dei secondi premi consi-stenti come noto, in cinque apparccchi rad.orice-venti, andranno in premio ai propagandist. clas-sificatisi dal secondo al sesto posto. Il prirno d.tali apparecchi viene per tanto assegnato al signorGIUSEPPE SPEDICATO residente ::I Cecchignola(Roma) in viale Esercito N. 171, ilquale ha iota.50

    lizzato N. 19 abbonamenti. Gli altri vengono as-segnati nell'ordine:

    Signor BENINI PIETRO, Sant' I\.'lgeJo d'Ischia,(Napoli) - Signor BRUNORI AUGUSTO, Via Lume6, Bubano (Bologna) - Sig. ABATE DiLVO,

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    E' noto che la cronaca deiquotidiani e occupata sempre,su larga scala, a riportare det-tagliate notizie di incidentiautomobilistici nei quali nonmancano mai, purtroppo, imorti e i feriti. A questi in-cidenti pili gravi vanno poisommati quelli di natura pililieve, ma non per questa me-no deprecabili, ai quaIi or-mai non fa pili caso nessunotanto sono frequenti;essi trag-gono infatti origine da mano-vre distratte, da una scarsaconoscenza del regolamentostradale 0, in qualche caso,dalla eccessiva sicurezza datada una lunga pratica di guida.-In ogni caso portano sempreall'ammaccatura dei parafan-ghi propri ed altrui e unicoloro merito e quello di ren-dere un cospicuo guadagno a-

    Saper \.\I&uidarej ' . ' . ~ ' .

    F i!l. I. - Errata disposizione delle vetture ai semafori. La macchinache ha intenzione di svoltare a slnlstra, avrebbe dovuto accodarsi aliafila posta piil al centro della strada, per non intralciare II movimentoalle altre vetture.

    "

    Fig. 2. - Anelle in questo oaso, la disposizione non e giusta, polehe lavettura ehe si propene di svoltare a destra, avrebbe dovuto aeeodarslall'altra vettura, sui lato destro della strada, vicino al mareiapiede.

    gli autocarrozzieri. Infatti u-na curva eseguita senza te-ner conto del diritto di pre-cedenza, un sorpasso effettua-to intempetivamente possonedar luogo a spiacevoli conse-guenze che, nella miglioredelle ipotesi, si risolvono inuna pubblica lite incresciosaper tutti. Sarebbe certamenteutile trattare della buona e-ducazione occorrente in taliincidenti ma preferiamo darequalche consiglio che aiuti adevitare tali sinistri e, di con-seguenza, le baruffe purtrop-po immancabili.DlsposllElone dellevettnre AI seDlAforlMolti conducenti quando si

    arrestano in un incrocio, co-stretti a cio dal segnale rossedi qualche semaforo, hanno

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    l'abitudine di non tenere inalcun conto la manovra chedovranno eseguire appena ildisco verde dara lora via li-bera; per cui vengono spessoa trovarsi in posizioni assaidisagevoli.

    Occorre quindi, fermando-si ad un incrocio, che l'au-tista prenda subito una po-sizione ben definita che gliperm etta poi di eseguire lasua manovra con una discretatacilita senza intralciare ilcammino agli altri e senzaincor rere nella eventualita didover ricevere qualche urtoda un'altra auto. Sulle posi-zioni da prendersi quando cisi trova ad un incrocia fre-quentato dedichiamo quantasegue.Quando la strada e suffi-cientemente larga da permet-tere l'affiancamento di duevetture, la disposizione dellemacchine si effettua come infigura 3 e, cioe, a destra lemacchine che dovranno svol-tare a destra, a sinistra quel-Ie che andranno a sinistra;mentre quelle che proseguo-no possono disporsi in en-trambe le linee. Le figure 1e 2 rappresentano due dispo-sizioni err ate che, pertanto, si

    dovranno evitare per non in-correre in guai,(JoDIe 81 effettuauna curwa

    Fra i tanti modi con cuisi puo abbordare una curva,abbiamo scelto i pili comuniche abbiamo raffigurato pervoi e sui quali ci intrutteremoun po'.

    11 primo sistema preso inesame e quello usato gene-ramcnte dagli autisti piu e-

    sperti e dagli assi del volante.Giunti a 100 0 150 metri

    dalla curva, a seconda dellavelocita della macchina, l'au-1itil. toglie il gas lasciandepero inserita la frizione. Intal modo la velocita dellamacchina si riduce considere-volmente. Prima di entrare incurva, si preme la frizione,si innesta la III marcia, e con-temporaneamente si premel'acceleratore, in modo daman tenere una velocita va-

    Fig. 4. - Tra i vari sistemi di abbordare una curva, questa e senz'al-tro quello migliore: il pilota compie la curva con la terza marciainnestata poi ripresa velocita rimette in presa diretta.

    - l. - n- - - .'(. -

    Fig. 3. - La disposizione e giusta, per entrambe te vetture che possonoeomplere la lora manovra, liberamenbe senza danneggiarsi a vicenda.52

    riabile dai 50-60 Km., a se-conda dell'ampiezza della cur-va. All'uscita della curva siinnesta nuovamente la presadiretta dopo aver, natural-merite, impressa, alla macchi-na, una velocita atta a sop-portare la marcia superiore .

    Questo sistema e senz'altroi migliore e 10 consigliamo,a tutti colora cui preme dicorrere aneora per lungo tem-po sulle nostre strade.

    In questa modo infatti Ieruote hanno una migliore a-desione all'asfalto ovviandecosi ogni possibilita di sban-damento.

    II secondo sistema che oraillustriamo, giunti a 100 metridalla curva, in presa diretta,si alza solo l'acceleratore con

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    FiO. 5. - II pllota compie la curva in presa diretta, mantenen-dola anche dO~10 la curva. Questo e il metodo pill sconsigliabile.la frizione innestata, in mododa compiere la CUT va in pre-sa diretta. All'uscita dalla cur-va i bravo autista innesta laIII marcia per tornare in pre-sa diretta dopo aver acquista-to un po' di velocita,Con questa sistema si ha 10

    svantaggio che, se la curvanon e di ampiezza ragionevo-le, occorre frenare per dimi-nuire la velocita ; la macchinaavra cosi minor ripresa, euna adesione non completadelle gomme all'asfalto.

    Nel primo sistema inveceil motore stesso serviva daservofreno imprimendo al-l'auto una maggior adesioneal terreno e quindi una mag-gior stabilita,n terzo sistema che pas-seremo ad illustrare, sebbenenon scorretto, e usa to, quasiesclusivamente, da colora chesono alle prime arrni in fattodi guida.

    Infatti la curva viene ab-bordata sempre in pres a di-retta dopo aver debitamentemoderata l'andatura alzandol'acceleratore, riprendendo poidolcemente, all' uscita dellacurva sempre in pres a diretta.

    Questo metodo, puo esserepraticato solo con curve moltolarghe e facili, perche concurve strette quasi inevita-bilmente si fa battere di testail motore, sottoponendo bielle

    e albero motore ad un mar-tellamento dannosissimo.

    Non esitiamo quindi asconsigliarlo nella manierapili assoluta.

    Altra cosa da tener pre-sente in tutt'altro casu cheuna curva e il modo di por-tare l'auto in forte discesa.In una strada in disce sa nonsi deve mai, od almena oc-corre limitarsi, ad usare ilfreno, ilbravo autista in di-scesa tiene sempre innestatauna marcia, e precisamente lamarcia superiore a quella cheavrebbe usato se avesse do-vuto percorrere la stessa stra-

    da in senso contrario. Cioe, sein salita sarebbe stato neces-sar io usare la II marcia, in di-scesa occorrerebbe innestarela III marcia.

    In queste condizioni in-fatti il motore fa da servo-freno, per cui Ie gomme siconsumano di menu e lamacchina non corre ilperi-colo di scivolare ne di sban-dare.

    Sappiamo, e vero, che benpochi si attengono scrupolo-samente a queste norme chemolti reputeranno di un in-teresse puramente teorico; rnavogliamo ricordare che l'uni-ca fonte di incidenti stradali eproprio data dalla leggerezzacon cui si guida l'automezzo,per cui attenetevi a questenorme e noi possiamo assicu-rare che oltre a non metterecontinuamente la nostra vitaa repentaglio, il vostro moto-re non avra sempre bisognodi qualche occhiatina, ne visara necessario andare controppa frequenza a portaredenaro all' autocarrozziere.per non parlare poi diquelli che potreste doverdare al medico quale onora-rio per avervi rimesso insesto qualche componerite-del vostro corpo.

    Fig. 6. II guidatore compie la eurva in presa diretta, all'uscitadella curva innesta la terza marcia.

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    ( I L . . FlO C)_- )Un eccellente ricevitore a galena

    Forse parte dei nostri Iet-tori sorrideranno a leggerequesta titolo pensando che lagalena e un apparecchio or-mai passato di moda, e chead altro non serva che afigurare in un museo 0 IIIuna esposizione retrospettivadi radio. Questa e una sup-posizione sbagliata, infatti laprima cosa che fanno coloroche desiderano entrare nelcampo radio, e quella di af-trontare la costruzione di unricevitore a galena, poi quel-

    vitore a galena, non e ab-bandonato, ed anzi ora che idiodi di germanio semplificanoancora di piu ilcircuito, e lalora sensibilita e maggiore,accrescono le possibilita e i de-sideri di molti 1ettori, che.sempre ci scrivono perchepubblichiamo ricevitori a ga-lena 0 a diodi di germanic.

    (JoDIefunzlonaun rleewltore a ualenaBisogna ben comprendere

    che una radio a galena, con-

    HARA

    la di un ricevitore ad unaval vola e li vediamo poi inun anna 0 due, diventare per-fetti radiotecnici. Non solo,rna tutti colora che des ide-rano avere illora piccolo ri-cevitore da usare magari aletto, cosa costruiscono? unapparecchio a galena,

    Vi e poi chi deve dimorareper vario tempo in un ospe-dale, chi non puo disporre diuna qualsiasi sorgente di ali-mentazione per far funzionareun ricevitore a valvola, edinfine .tutti coloro che nonpossono, causa il prezzo ele-vato, costruire 0 acquistare unapparecchio normale, trovanonel ricevitore a galena il loraunico mezzo per godere di unabella trasmissione. Possiamoquindi affermare che il rice-

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    trariamente alla radio a val-vole termoioniche, non hanessun dispositivo amplifi-catore;la sola antenna captan-do le emissioni le invia ad uncircuito oscillante dove, permezzo del piedistallo, vienerettificato. Occorre pero, oItrea captare 1'emmissione desi-derata, selezionarla ed esclu-derla da tutte le altre. Questaselezione si opera sempre permezzo di un condensatore va-ria bile e di una bobina d'an-tenna. Quando si hanno dueo tre stazioni locali, e neces-sario otten ere una maggiorselettivita e questa puo es-sere data solo da un buon cir-cuito filtro composto da unaseconda bobina e da un se-condo condensatore varia bile.La galena 0 il diodo di

    germaio, posto come rettifi-catore, ha il compito di la-sciare passare le alternanzedi un solo senso; sono questealternate che mettono poi inmovimento le membrane del-la cuffia riproducendo fedel-mente ogni suono. Che oc-corre fare per ricevere meglioIe stazioni trasmittenti con u-na radio a galena?

    Prima cosa: per riceverebene, occorre installare uabuon captatore di onde, va-le a dire una buona anten-na e preparare una buonapresa di terra, poiche I'unanon vale se non e buona I'al-tra. Poi occorrono dei buonicollegamenti, corti e perfet-tamente saldati specialmente,come nel nostro caso, se sidesidera ricevere le onde cor-te. Infine occorre una buonacuffia abbastanza sensibile. 11 Fido che proponiamo e ilricevitore che abbiamo stu-diato e provato per Voi per-cio il risultato e sicuro e dif-ficilmente si avranno insuc-cessi.11sistema di accordo e sem-

    plice e dopo tante prove ~sta-to 1'unico che ci ha dato il mas-simo di sensibilita, La seletti-vita, grazie al circuito e filtroL3 e C2, e eccellente, tanto dapoter selezionare cornpleta-mente anche piu di una sta-zione locale. Veniamo dun-que a parlare un .po' del-la presa d' antenna sulle bo-bine Ll e L2. La pres a danoi effettuata e quella che ciha dato migliori risuItati. Chiavra un po' di tempo dispo-nibile, oppure chi trova di-letto a sperimentare potraprovare di spostare la presaB cercando di ottenere, con la

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    antenna usata, un rendimenromigliore. Qualche lieve mi-glioramento si avril. pure mo-dificando Ieggermente il nu-mero delle spire delle bobineper le onde medie. Infatticoloro che desiderano, 0 chesono costretti ad ascoltare lestazioni tra i 400 e 500 metri,otterranno, con qualche spirain piu nella bobina Ll, unaumento di selettivita e dipotenza Questo ricevitore, 01-tre alla gamma delle ondemedie, e pure previsto perla ricezione della gammadelle onde corte. IIpassag-gio delle onde viene effet-tuato per mezzo di una spi-netta a banana, e due boc-cole da galena. Questo sem-plifica di molto il ricevitorerendendolo cosi adatto pure alprincipiante. Anche per 1'an-tenna si usa il solito sistemadelle due boccole da galenae della spinetta a banana. Percambiare Ie onde e sufficienteinserire la spina dell'anten-na sulla boccola che va allapresa media 0 corta della bo-

    bina sintonia cotemporanea-mente alla presa del rivela-tore a galena. Per ascoltareIe onde medie I'antenna an-dra inserita sulla presa Bdella bobina LI, e la galenasulla presa A sempre dellabobina Ll. Mentre per le on-de corte, l'antenna andra in-serita sulla presa B della bo-bina L2 e la galena sulla pre-sa A della bobina L 2. Pernon usare due variabili, ne-cessari per ascoltare le duegamme d'onda, abbiamo usa-to un varia bile a due sezioni,uno con una capacita di465 pF CV 1 A e uno con lacapacita di 100 pF CVIB. Conquesto sistema abbiamo ri-dotto, oltre allo spazio, ilprezzo, poiche il varia bilemenzionato costa solo 100 li-re in piu di quanta costaun solo variabile. Quello chenoi abbiamo adottato costainfatti L. 850. Dopo la parteAlta Frequenza composta dal-la bobina e dai variabili disintonia abbiamo il tivela-tore a cristallo, che pUG es-

    sere convenientemente scsti-tuito, ottenendo una maggioresensibilrta ed eliminando nel-10 stesso tempo 10 sgradevoleinconveniente di cercare ilpunta sensibile del detector,da un diodo di germanic. Perchi ancora non 10 sapesse neldiodo di germaio non c'e bi-sogno di cercare ness un puntosensibile cosi in luogo del de-tector sara molto Diu conve-niente usare un diodo di ger-maio tipo DG2 - OA50 - IN34ecc. Per il diodo di germanio,non e necessario pure nessunatensione di alimentazione percui pUG essere perfettamente,inserito nel nostro schema,apportandovi numerosi van-taggi. Al detector segue lacuffia di ricezione, la cui resi-stenza pUGessere compress frai 1000 e 4000 ohm. Questacuffia viene shuntata da uncondensatore da 2000 pF de-stinato a facilitare il passag-gio della corrente Alta Fre-quenza che esiste dopo la ri-velazione.Terminata 1'esposizione teo-

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    rrca di questa nostro PlC-colo F'ido. Ecco come noi an-dremo a realizzarlo pratica-mente. Su di un piccolo chas-sis delle dimensioni di cen-timetri 18x 8 costruito in le-gno 0 faesite trovera postotutto l'occorrente per la rea-lizzazione. A destra monte-remo il variabile doppioCV1A e CV1B a sinistra ilvaria bile CV2. Nel centro delpannello, fisseremo pure lequattro boccole che ci servi-ranno per effettuare il cambiod'onda. A destra avremo Iedue boccole per l'antenna e asinistra Ie due boccole per Ildetector. Uno sguardo al di-segno pratico di montaggiochiarira in modo piu evidentela disposizione dei vari pezzi.Nel retro dello chassis fisse-remo tre boccole, due servi-ranno per la cuffia e una perla presa di terra. Chi useraun detector a galena dovrapure usare due boccole perquello; mentre chi usera il dio-dodi germanio potra addirittu-ra fissare internamente il dio-do, sotto Ie due boccole doveandrebbe inserito il detector.Tutti i collegamenti andrannoeffettuati con fili di rame ri-coperto di cotone. Tutte legiunte andranno saldate, constagno e pasta salda; esclude-re nel modo piu assoluto aci-do muriatico, che corrode-rebbe i fili.Per le bobine, si u-sera del tubetto bachelizzato(oppure di legno 0 di cartone)di diametro di 2 cm. Per L1avvolgeremo 90 spire di filoda 0,18 mm. tipo smaltato.L'avvolgimento andra effet-tuato a spire aff'iancate, lapresa B per la bobina L1 an-dra effettuata alla 30' spira dellato C. Questa bobina ser-vira per le onde medie. Perle onde corte useremo unaseconda bobina (L2). Le spi-re necessarie per costruire L2sono 18 con presa Balla 6'spira (p, dal lato di C)

    56

    filo da 0,6 mm. coperto di co-tone, su un tubetto dal dia-metro di 2 em.

    L' avvolgimento sara et-fettuato a spire affiancate.Per L3 si usera sempre untubetto del diametro di cm. :.l .Su di esso si avvolgerannu90 spire con presa centrale. 11filo sara come per L1 di 0,1bmm. smaltato, spire affiancate.

    Per i variabili si usera,come precedentemente detto,uno doppio ad aria da 465 pFe 100 pF (CV1A e CV1B) eduno a mica 0 ad aria da 500pf (CV2).

    Per CV1, la sezione gran-. de, cioe la parteA, verra usa-ta per Ie Onde Medie mentrela parte B, cioe quella conmeno lamelle, per le OndeCorte. La massa metallica delvaria bile, cioe tutto il cestelloche sostiene ilvariabile, ser-vira per saldarci illato C del-le due bobine (L1 e L2).Siccome molte volte questapresa, sul cestello metallicodel variabile, non e semprepresente si potra facilmenteottenerla avvitando in unqualsiasi foro sempre pre-sente sul cestello, (carce-assa)una vite, con una piccola lin-guetta di ottone per presa.IIvaria bile CV1 sara poifissato con viti a ferro sullochassis.

    CV1 servira per la sinto-nia, cioe per la ricerca dellestazioni trasmittenti, mentreCV2 servira per la seletti-vita, cioe per escludere unastazione disturbatrice.

    n diodo puo essere inseritonel eircuito da qualsiasi lato,poiche non c'e qui senso par-ticolare. Appena montat6 tut-to il circuito, se si e usato undiodo di germanio, il ricevi-tore Iunzionera immediata-mente, mentre se useremo undetector a galena, occorreracercare il punta sensibile delcristallo; e, a volte, per que-sta ricerca e necessario armar-si di pazienza. Per questa con-sigliamo tutti i giovani di ab-bandonare la galena e di u-sare in sua vece il diodo chenon presenta, come la galena, idifetti sopra accennati. Oc-corre tener ben presente chenon install ando una buona an-tenna diffieilmete si otterran-no dei buoni risultati sulleOnde Corte. Cosi per Ie on-de non in tutte Ie zone sipotranno ascoltare program-mi a tutte le ore. Cosi incerti luoghi ci sara chi a-scoltera bene le Onde Cortesupponiamo alla mattina. Cisara chi, invece, la massimaricezione, sulle Onde Corte, laavra la sera. Assicuriamo in-vece che Ie Onde Medie sa-ranno ascoltate sempre e ot-timamente a tutte Ie ore econ una ottima selettivita,PREZZO DEI COMPONENTIDiodi di germanio . L. 750Variabili CV1 a duesezioni

    Varia bile CV2amica7 boccole e 2 bananeCuffia3 bobine

    850250150

    1200250

    Fate conoscere ai vostri amici

    Vi ringrazieranno e... vi ringrazieremo pure noi. lSISTEMAPRATICO

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    PER CHI CON/INCIA

    DAL POSITIVOAL NEGATIVOPER otten ere una buona fotografia le dotispirituali e intellettuali non bastano; visono, infatti, molte persone che pur interes-sandosi alla fotografia, e pur sapendo apprez-zare un positivo ben riuscito, non sanno tut-tavia far altro che disporre la macchina fo-tografica per ottenere solo un negative benimpressionato. Certo questa e gia molto, manon sono pochi coloro cui piacerebbe saperanche sviicppare Ie fotografie che in qualchelieta occasione essi stessi hanno scattato.

    E' appunto a costcro che dedichiamo quan-to segue:

    Per sviluppare i negativi e i positivi fo-tografici non si richiedono attrezzature spe-ciali 0 molto costose. L'indispensabile si rr-duce ad un ambiente privo di luce (cameraescura), ad una lampada rossa e una verde,ad almena due bacinelle e alle soluzioni delrivelatore e del fissaggio.

    La camera oscura e presto trovata se silavora di notte e avendo cura che ne dallafinestra ne dalla porta avvengano infiltrazionidi luce. L'unica luce che renda possibile illavoro deve essere data da una lampadina(da 15 Watt) verniciata con colore verde 0rosso cupo. Si puo ugualmente ottenere unaIuee colorata, racchiudendo una lampada nor-male bianca entro un globo di vetro colo-

    Fig. I. - Comineiandoa svolgere II rotolo eccodopo una trentina di em., la pellieola trattenutada carta gommata. L' operazlone va effettuatain camera oseura, con debole luee colorata.

    rato, oppure entro una scatola avente unadelle pareti chiuse da una lastra di vetro co-lorato, 0 verniciato con una vernice densa(rossa 0 verde) 0 da vari strati di carta cel-lophane colorata. 11 colore, sia esso rosso 0verde, deve essere piuttosto cupo e la lucenon troppo intensa, in caso contrario non lasi tenga troppo vicina al posta di lavoro.

    La luce VERDE deve essere usata quandosi debbono sviluppare pellicole PANCROMA-TICHE, la luce ROSSA quando si debbonosviluppare pellicole ORTOCROMATICHE..II colore della lampadina da usare e ge-

    neralmente dato anche dal colore del rotoloche dovremo trattare; e pertanto se il coloreesterno del rotolo sara rosso, la lampadina dausare 8 O . 1 ' a della stesso colore e cioe rosso, seil rotolo sara invece verde, pure verde dovr.'essere il colore della lampadina che si dovratenere accesa durante il trattamento di que-sto rotolo.Le fotografie di cui abbiamo riccamente cor-redato l'articolo, pur essendo state effettuate

    nel nostre laboratorio fotografico, sono statefatte,per ovvie ragioni,ad una luce superiore aquella necessaria per Il normale sviluppo percui sara bene non lasciarsi ingannare dallaesagerata luce di tali illustrazioni.

    Le bacinelle possono essere di celluloide

    Fig. 2. - La pellicola nel bagno di svlluppo. Alza-re ed abbassare alternativamente Ie mani in modoche la pellicola si bagni tutta senza soffermarainel bagno. Temperatura del bagno 1 8 ardl_

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    Fig. 3. - L'immaglne emerge a poco a poco, a que-eto punto e ora di togliere la pellicola dal bag no.Notare gli spazi che dividono ogni fotografia.

    Fig. 4. - Dopo averla rlsclacquata, la pellicola'vlene immersa nel bagno di fissaggio., Fare atten-zione che la pellicola non tocchi con la gelatinanella baclnella. Notare gli spazi opaehl della petllccla.

    Fig. 5. - Dopo 10 minuti che gil spazl opachl sonotliventati trasparenti, si toglle la pelllcoia dalla ba-.. nella dl sviluppo. Notare gil spazl trasparentl.

    o di altro materiale plastico, di ferro smal-tato, di maiolica 0 di vetro. Possono anche es-sere di cartone 0 di legno abbondantementeimpregnate di paraffina. La bacinella perl'acqua puo essere efficacemente sostituita dauna comune catinella, 0 catino.

    Una bacinella conterra la soluzione rive-latrice (sviluppo) e I'altra la soluzione per ilfissaggio. Una terza, 0 meglio una catinella,conterra dell'acqua pura. Due paia di pinzecromate serviranno per afferrare Ie pellicole.(Le mani, pero, saranno sempre Ie pinze mi-gliori). La soluzione del rivelatore (bagno disviluppo) si ottiene sciogliendo nell' adattaquantita di acqua distillata 0 se normale, pre-viamente filtrata, Ie sostanze che in commer-cio si trovano gia dosate 0 confezionate intubetti. Volendo preparare da se tali solu-zioni, ecco una formula generale che nellamaggior parte dei casi serve ottimamente.Si sciolgono, in un Iitro di acqua e nel-l'ordine indicato, le seguenti sostanze:1. Metolo . grammi 22. Solfito sodico cristallizzato . grammi 403. Idrochinone . . grammi 44. Carbonato sodico anidro (sodaSolvay) . grammi 30

    5. Bromuro potassico . gramrni 2La soluzione per ilfissagio, che ha 10 scopo

    di eIiminare dalla pellicola tutto ilbromurodi argento non impressionato, si compone di:

    Iposolfito sodico grammi 300Acido borico . . grammi 30Acqua . litri 1Tutte Ie suddette soluzioni si acquistano in

    farmacia 0 meglio in un qualsiasi laboratoriofotografico, dove ilprezzo sara migliore. Tutte

    Fig. 6. - Dopo II fissagglo risciacquare bene con ae-qua corrente, srotolando la pellicola come in flgura.Questa cperazlone pull essere effettuata alia luce_

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    Ie soluzioni debbono essere tenute chiuse er-meticamente in bottiglie scure. Le bottigliedebbono inoltre essere mantenute piene, per-che Ie soluzioni, e in modo particolare quelladello sviluppo, se rimangono a contatto conl'aria per molto tempo, si deteriorano e per-dono Ie lora qualita sviluppatrici.

    Entrati dunque in camera oscura, per pri-ma cosa, si togliera, la fascetta di carta gom-mata che tiene chiuso il rotolo della pelli-cola.

    Incominciando a svolgerlo, dopo circa 30cm. di quella carta che dal lato interno enera e dall'esterno rossa 0 verde si trovera,trattenuta da carta gommata, la pellicola; co-me si vede in figura 1. 'I'olta la pellicola dallacarta si immerge nella bacinella disviluppo precedentemente preparata (fig. 2).Si dovra fare attenzione ache la pellicolanon rimanga ferma perche potrebbe mac-chiarsi 0 attaccarsi; per evitare cio e neces-sario muoverla srotolandola continuamente insenso verticale, trattenendola per le due estre-mita, in modo che si bagni da un capo all'al-tro. Altro particolare interessante da conside-rare durante 10 sviluppo, e quello di tenerela parte della gelatina (parte della pell icolaricoperta di patina opaca) rivolta verso l'alto.

    Dopo dieci minuti di tale trattamento, va-riabile a seconda del tempo di posa e com-piuto alla temperatura di 18, (importante),dal negativo, che avevamo immerso completa-mente opaco, emergera a poco a poco I'imma-gine, (fig. 3), lasciando ben visibili gli spaziche dividono ogni fotografia. Compiuta questaoperazione si toglie il negative dallo sviluppoe, dopo un brevissimo bagno nell'acqua pura,che e indispensabile, si mettera nella bacinella

    Fig. 7. - Lasciamo asciugare ora, Ie pellicole. Darlcordare che in questo ambiente non dovril es-serci polvere.

    Fig. 8. - Ecco il bromografo che stampera " no-stro negativo. " bromografo e conosciuto pure co-me stampatrice per contatto.

    Fig. 9. - Dal 5 al 7 secondl 8 1 agglra in mediaII periodo dl accenslone della lampadina per otte-nere II positivo Impressionato.

    Fig. 10. - Se vorremo avere un posltlve di dimen.sioni differenti al negativo useremo I'ingranditoreche qui vediamo riprodotto.

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    Fig. II. - Lo sviluppo al effettua sui positivo nellastessa bacinella usata per iI negativo. Lo sviluppopeve avere una temperatura di 18 gradi.

    Fig. 12. - L'immagine sta affiorando a poco a po-co sulla carta. La carta va to Ita dalla haelnallacon un paio di pinze cromate, e non con Ie dita perlion lasciare sulla gelatina Ie nostre impronte di-,itali.

    Fig. 13. - Quando la fotografia sara un po' piiiseura idl come la vorremmo, la toglieremo dal ba-gno di sviluppo per portarla nella bacinella conte-nente iI bagno di fissaggio.60

    contenente la soluzione per il fissaggio (fig. 4).La pellicola dovra rirnanere nella bacinelladi fissaggio, dieci minuti dopo che e scom-

    parsa la patina bianca che ricopriva la ge-latina, 0, meglio ancora, dopo che gli spaziopachi che dividevano Ie varie sezioni dellafotografia soric ciiventati completamente tra-sparenti ; solo allora saremo certi che ilne-gativo sara perfettamente fissato (fig. 5).

    A fissaggio avvenuto si passera ilnegativeper brevissimo tempo a bagno in una baci-nela d'acqua in cui siano state versate alcunegoccie (3-4) di acido acetico. Dopo di che silavera accuratamente e abbondantemente per30 minuti circa in acqua pura (fig. 6).

    E' ilmomento ora di mettere ilnegativead asciugare, e cio si fara come illustrato allafig. 7, in cui sono visibili, appese ad un filo,in un ambiente privo di polvere, comuni pinze ,da bucato che ferrnann il negative al filo.Preparato il negative occorre stampare ilpositivo, cioe riprodurre su carta sensibile ein positive, ouello che appare sulla pellicolain negative.

    Se la fotografia si desidera della stessagrandezza del negative, bastera usare il bro-mografo, visibile a fig. 8. Tale apparecchio eoraticamente una cassettina dove nell'internodella quaie trova posto una lampadina smeri-gliata 0 di color latte da circa 15 Watt. A30 ern, circa dalla lampadina e posta un vetrosmertgliato su - : : ' . . ~ i pcsera ilnegative. e su diesso si appoggera la carta fotografica da im-pressionare. La gelatina della pellicola devecombaciare sulla gelatin a della carta fotogra-fica. Preparata la pellicola e la carta fotogra-fica sul vetro del bromografo, si chiudera ilcoperchio dell'apparecchio, e tenendolo benpressato, (fig. 9) si accendera la lampadina

    fig. 14. - Nella bacinella che vediamo c'e acquae qualche goccia di acido acetico. Qui sl lava il posi-tivo dopo il fissaggio. Se si usano Ie mani, prendere lafotografia sempre ntelbordo per non lasciare impronte.

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    sottostante tenendola accesa per un tempoche dipenderu dall'mtensita del negative.Infatti se ilnegativo e sovraesposto (mol-

    to scuro) occorre tenere la lampadina accesaper qualche secondo di piu del normale, men-tre se ilnegativo e normale basteranno circa6 secondi. Se poi il negativo e sottoesposto(molto chiaro), basteranno pochi secondi (2-3).II tempo norrnale si aggira comunque sui 5-7secondi.

    Se la futografia si desidera di dimensionimaggiori o minori del negativo si dovra usareun ingranditore (fig. 10).

    Per 10 sviluppo del positive, occorre ac-cendere nella stanza la lampada di color rosso.

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    I principianti di radiotecnica 0 Ie persone-che non hanno mai realizzato una radio avalvola, accoglieranno con molto interesse e,speriamo, con simpatia, la realizzazione cheora intraprenderemo di questo apparecchiomonovalvolare. Sebbene la costruzione di que-sto ricevitore sia assai semplice, esso permettetuttavia di ricevere un certo numero di sta-zioni; e se Ie condizioni locali sono favorevoli,e l'antenna ben costruita e lunga, potra rice-vere anche alcune stazioni estere. II ricevitorechs presentiamo utilizza una val vola doppia ti-po 6SL7 con catodi separati. Esaminiamo nellaschema di fig. 1 la nostra realizzazione. Laparte essenziale di questa ricevitore e costi-tuita da un circuito d'accordo che compren-de la bobina L1, il condensatore variabileCVl da 500 pF e un condensatore CV2 ancheesso da 500 pF. I variabili CVl e CV2 possonoessere, sia ad aria che a mica. Nel nostro pro-getto sono stati utilizzati a mica, rna con va-riabili ad aria le perdite sono minori, e sipotra avere la possibil ita di ricevere qualchestazione in pili. La bobina Ll che va inserita

    II DlIO. . . . .prIIDO rIeeWIaorea walwolanel circuito d'accordo si costruira procedendonel modo che indicheremo. Per prima cosa,occorre acquistare un tubo di bache lite deldiametro di 2 cm. circa (il diametro di co-.desto tubo non e critico, e pertanto se anchesara di 2,50 di 3 cm. non fa cambiare nulla nelcircuito), tale tubo di bachelite puo esseresostituito pure da un tubo di cartone 0 dilegno ben secco; la sua lunghezza e di circa12 em. Per l'avvolgimento totale e necessarioacquistare all'incirca 15 metri di filo smaltatodel diametro 0,18 mm. Per costruire la bobinaL1 si iniziera ad avvolgere ilfilo a un estremodel tubo (punto A). Per questo e sufficientefare all'estremita di esso un foro con un agoinfilando poi in questo, i capo del filo. Perotten ere un avvolgimento ben teso occorre,con un nodo ben fatto, fermare oltre jJforo il capo del filo che vi avevamoinfilato. Fermato il filo a un capo del-la bobina, si iniziera l'avvolgimento, nonimpor ta in quale senso (si potra avvolgeresia cominciando da destra che da sinistral conil filo da 0,18 precedentemente acquistato. Nel

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    fare l'avvolgimento si dovra fare in modo cheogni spira (cioe ogni giro di filo suUa bobina)sia ben affiancata alla precedente in modo, dacttenere una bob ina ben costruita. Dopo averfatto 96 giri si dovra fare una presa (presaB).Fatta la quale occorrera ancora avvolgere(continuando nella stesso senso) altre 15 spi-re, e qui effettuare una seconda presa (pre-sa C) che servira per collegarci all'antennatramite il condensatore a carta Cl. Avremo,fino alla pres a C, avvolto un totale di IIIspire. Dalla presa C continuando nell'avvol-gimento, faremo altri 81 giri, e qui giuntifisseremo ilcapo del filo all'estremita supe-riore della bobina, ottenendo cosi la presa D.Nella bobina Ll avremo cosi, in totale, avvolto192 spire. Finita la bobina Ll non sara malefondervi sopra un po' di cera 0 paraffina che,oItre ad impedire all'umidita di penetrarenella bobina, ne fissa, in modo molto compatto,le spire. I capi della bobina L1 A-B-C-Dprima di essere saldati vanno ripuliti, con un po'di carta vetrata, dalla vernice isolante che Iiricopre, altrimenti la suddetta vernice im-pedira a110 stagno di attaccarsi bene. Tranne1a bobina, tutto il rimanente materiale an-dra acquistato in qualche negozio radio. Ac-quisteremo cosi, un trasformatore di alimen-tazione (Tl) da 30-40 Watt con prima rio 110- 125 - 140 - 160 - 220 volt e con secandariodi 6,3 volt 0,5 amper.

    Chi desidera costruire da solo codesto tra-

    sformatore potra avvolgere su di un nuclec,di 5 0 6 cmq.;940 spire filo 0,35 smaltato / per 110 volt1070 spire filo 0,35 smaltato ! per 125 volt1200 spire filo 0,30 smaltato I per 140 volt1360 spire filo 0,30 smaltato ! per 160 volt1890 spire filo 0,20 smaltato ! per 220 voltper ottenere i6,3 volt per l'accensione dellaval vola e sufficente avvolgere 56 spire usando:filo smaItato da 0,40 mm. Una impedenza di:Alta Frequenza Geloso tipo 557 a 558 (J'l)(non e conveniente autocostruirla) un cam-biatensione, uno zoccolo portavalvola adatto.per 6SL7, un interutture a levetta (Sl) unportalampadina spia colorata (LPl) con unalampadina 6,3 volt 0,15 amper, due elettroli-:tici da 32 Microfarad 350 volt lavoro (C3 eC4), una resistenza da 2 megaohm 2 Watt,(R3), una resistenza 50.000 ohm 1/2 Watt (Cl)un condensatore fisso a mica da 100 picofarad(C2) un condensatore a carta da 2000 picofard '(C5) un candensatore fisso a carta da 10.000picofarad (C6) due condensatori variahili a'mica da 500 picofarad (CV1 e CV2) tre boc-cole radio tipo galena (1 boccola per I' an-',tenna e 2 per inserire la cuffia) , un po' di:filo di rame ricoperto di cotone per effettuare'le connessioni, un po' di stagna e un po' di :pasta da stagnare. 'c

    Acquistata il materiale sopra elencato po-tremo iniziare la costruzione vera e propria)del ricevitore, costruendo la cassettina che

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    dovra .contenere tutti i pezzi. Si acquisteracosi del legno compensato 0 faesite (non u-sare per questa costruzione una scatole diferro 0 di altro metallo). Le dimensioni dellascatola sono all'incirca di 20 ern, di lunghezza,di 10 cm. di larghezza e di 15 cm. di altezza.Costruita la scatola fisseremo nel modo indi-cato dallo schema pratico di montaggio, tutteIe parti. Nel pannello della scatola col-locheremo i due variabili CVl e CV2,la lapada spia LPI e I'interruttore S1.Nella parte posteriore avremo invece laboccola dell'antenna e le due per la cuffia.I collegamenti andranna effettuati come indi-eato nella schema, e nessuno, guardandovibene, incontrera difficolta di sorta,

    I 6,3 volt vengono applicati oltre i pie-dini 7 e 8 della zoccolo (nello zoccolo ilpie-dina n. 1 e quello a sinistra subito VICInOalla chiavetta centrale) e pure ai capi dellaIampadina LP1. Unico accorgimento da te-nere presente nel montaggio, e quello di fareattenzione ai condensatori elettrici C3 e C4.Questi condensatori portano sempre indicatiad ogni lato, due segni - e +; ogni lato deicondensatori dove e segnato + va applicatosempre ai capi della resistenza R3 e non vi-ceversa; facendo attenzione a questa partico-lare non si incorrera in nessun insuccesso.II cambiatensione, collocato nell'apparec-chio, serve solamente per poter inserire iltra-sformatore Tl nella giusta tensione e cioe inquella presente nella vostra citta. Cosi chiavra in citta 110 volt ruotera il cambiaten-sione sui 110 volt, mentre chi avra 160 0 220volt, logicamente dovra applicare il cambia-tensione sui 160 0 sui 220 volt. La valvolaessendo doppia e inserita nel circuito, permeta come rivelatrice a reazione, e per I'altrameta come raddrizzatrice di tensione. La bo-

    bina LI verra fissata nella scatola con un po'di cera 0 meglio ancora con un po' di cemen-tatutto. Terminata Ia realizzazione non oc-corre, per questa monovalvolare, nessunamessa a punto. Per ascoltare iprogramrni diradiodiffusione, occorre solamente inserireuna cuffia (serve da 1000ohm fino a 4000 ohm)sulle boccole dove e indicato nel disegno: cuffla s, e un'antenna nella boccola dove eindica to antenna.. Facciamo presente chein codesto ricevitore non occorrre applicarenessuna presa di terra; mentre e invece in-dispensabile, se si desidera ottenere risultatisoddisfacenti applicare un'antenna non infe-riore ai 10 metri. Per una perfetta sintomadella stazione ricevuta occorre, ruotare CVlfino ad otten ere la massima potenza del se-gnale, ruotando poi leggermente CV2 fino allimite dell'innesto cioe fino a far scomparirecompletamente ilfischio dalla cuffia. Effettuataquesta operazione la stazione captata appariraperfettamente sintonizzata, e Ia sua potenza sa-ra massima, Se, durante le prove, si udisse, nelricevitore, un Ieggero ronzio e sufficiente in-vertire Ia spina inserita nella presa della Iuce.Questa realizzazione non offre nessuna altradifficolta, e perci6 pensiamo che, per la suasemplicita, essa possa costituire il primo passodel dilettante verso una perfetta conoscenzadella radio e dei suoi segreti.

    Parti occorrenti e prezzo:Valvola 6SL7, L. 1400 - Zoccolo per valvola,L. 50 - Trasformatore d'alimentazione, L. 1000- Impedenza Alta frequenza Jl, L. 250 - In-terruttore. L. 250 - Lampada Spia con lampa .dina, L. 200 - Condensatori elettrolitici da32 MF., L. 340. Resistenza da 2 Watt, L. 55 -Resistenze normali, L. 45 - Condensatori fissi,L. 50 - Condensatori a mica variabili, L. 250(ad aria L. 650) - Cartone e fllo per bobina,L. 100.

    DAL POSITIVO AL NEGATIVO10 stampato per qualche secondo nella baci-nella contenente acqua e aeido aeetieo (fig. 14).Tolto dalla baeinella eontenente l'aequa e l'a-eido aeetieo, passeremo la fotografia in unabaeinella con aequa corrente, in modo da la-varIa molto bene (fig. 15).

    In maneanza della baeinella potremo met-terla nel lavandino, faeendo eontinuamentecircolare l'acqua 0 versandone sempre dellapulita per almena 30 minuti.

    Finalmente, al terming del lavoro, potre-mo mostrare agli amici la fotografia corneindice della nostra versatile abilita, Per con-

    64

    (eontinuazione dana pag. 61)"cretizzare, per quanta e possibile, quello cheabbiamo detto, riportiamo tre fotogra-fie che,' pur rappresentando la stessa imma-gine, non sono evidentemente uguali. La di-versita ehe ognuno pUG notare e dovuta alfatto ehe non sono state per tempo ugualenello sviluppo; infatti la prima e stata toltaprematuramente dallo sviluppo, quindi trop-po chiara, la seconda invece vi e stata troppoed e molto seura, la terza infine vi e stataper un tempo giusto ed e quell a che rispondemeglio alle esigenze di una riproduzione chesi rispetti.

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    E' freddo!Parliamodella carburazione

    MOLT! automobilisti ed in particolar modoi motociclisti, che durante l'estate hannoavuto grandi soddisfazioni dal proprio mezzomotorizzato, con l'inoItrarsi della stagione in-vernale, hanno avuto Ie prime delusioni: ilmotore ha incominciato a battere irregolar-mente, non ha piu ripresa, e sembra negateaUe velocita che facilmente raggiungeva finoa qualche mese prima. Al motociclista cheda pocoha acquistato la sua moto, viene spon-taneo pensare di avere comprato un ferro-vecchio, che come un'attempato ronzino, colsopraggiungere della stagione invernale, an-sima, tossisce, e non si muove.Ma non si preoccupi eccessivamente, per-che cia e dovuto a un semplice difetto dicarburazione, al quale anche ilmeno esperto,e in grado di rimediare.E' noto infatti che la temperatura, lapressione e l'umidita dell'aria hanno grandeinfluenza sulla carburazione la quale d'in-verno a causa appunto delle condizioni atmo-sferiche, e piu difficoltosa.II compito specificodel carburatore, e quello di miscelare, se-condo una proporzione ben definita, aria ebenzina vaporizzata, in modo che la com-bustione entro al cilindro avvenga in modoperfetto.In pratica si e trovato, che ilrendimento

    migliore, si ottiene con una misceia aria-benzina cosi composta: Aria 15 grammi, Ben-zina 1 grammo e su questi valori sono taratigeneralmente tutti i carburatori. A questepunto, bisogna fare una premessa, e cloe chel'aria fredda e considerevolmente piu pe-sante dell'aria calda. Percio, col sopraggiun-gere della stagione invernale, 10 stesso vo-lume d'aria che in estate pesava 13 gr. ininverno pesa circa 16 gr. per cui risulta evi-dente che 2 0 3 grammi di aria, non potrannopartecipare alla combustione, col solo risul-tato di assorbire calore diminuendo di con-seguenza Ia temperatura, la pressione, e inuna parola il rendimento. Per questa ra-,gione la miscela aria-benzina verra ad esseretroppo ricca d'aria, ilche e 10 stesso, poveradi benzina.A cia si puo rimediare sostituendo ilgi-cleur (spruzzatore) con un'altro maggiore diun punta 0 due, permettendo cosi,un mag-gior afflusso di benzina nel cilindro, in mododa riportare Ia miscela aria-benzina, nellegiuste proporzioni. Naturalmente col ritornodella buona stagione, sara necessario rimet-tere ilgicleur primitivo, per non avere unamiscela eccessivamente ricca di benzina, checauserebbe gli stessi inconvenienti della mi-scela ricca d' aria.

    NUMERORlse,.vlamo al radloamato,.,:U na radls pe r il m la m otoscoote r (adatlo pe r V espa e Lambre tta).R ICETRASMETTITORE ( ch i d esid era c ostru ir e u n r ic etr asm e ttito rea corre nte alte rnata trove ra in questa artlce le un ' o ltim a re aliz-zazione).

    Gil appasslonatl dl fotog,.afla t,.ove,.anno:Pe r chi com incia I m ie i prim i e rrori fo tografici. - E ' possibilefo to grafare sc en e te le visiv e.

    AI modellistl Insegneremo:Com e cistruira Ie ali pe r i m ie i mode lli - IL SUPERM ARINE ..

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    A n T E n n Ee T E L E U I S I O n EDA quando apparve sulN. 2 della nostra rivistacConoscete le antenne di te-Ievisione , molti Iettori e, inparticolar modo molti giova-ni radiotecnici, ci scrivonocontinuamente per sapereQuale tipo di antenna sceglie-re per veder meglio.Abbiamo ereduto opportu-no ritornare cosi sull'argo-mento in modo pill complete,onde poter aiutare iltecnicoaffinche accontenti ilcliente,ed aiutare ilcliente affinchenon venga troppo leggermen-te consigliato a montare an-tenne inadatte, 0 troppo co-stose.Come ben sappiamo Ieantenne di Televisione 0 perModulazione ill Frequenza(III programma), sono carat-terizzate da un diverso nume-ro di elementi. Quanto mag-giore e ilnumero di questi,tanto maggiore e il guada-

    gnos 0 efficienza,e potere di-rettivo (cioe la capacita di se-lezionare il segnale desideratoda aItri segnali provenienti dadirezioni diverse).Non bisogna pure dimenti-care che il massimo rendi-mento di un ricevitore TVnon si ottiene solo montandoun'antenna ad aIto guadagno,rna usando una linea di disce-sa perfettamente c adattata alla impedenza dell' antennausata.Infatti quando si acquistaun'antenna di TV 0 per ilIIIprogramma, sempre ne vieneindicato ilvalore caratteristi-co d'impedenza, ed il valore

    della linea di discesa da usa-re (Ia piattina 0 cavo che col-Iega l'antenna con il ricevito-re). La piattina 0 cavo indi-cato dalla Casa Costruttrice ela sola che assicura il massi-mo trasferimento di energiaAlta Frequenza al ricevitore.Cosi si potra notare facil-mente che per certe antenneoccorre scegliere una linea didiscesa da 75 0 150 0 300 ohmd'impedenza. In questi casl eindispensabile scegliere il ca-YO, 0 la piattina di discesa,che presenti una impedenzauguale 0 molto vicina a quel-la prescritta. E' bene ricorda-re che l'impedenza in ohmspecificata per tale tipo dipiattina 0 cavo, 0 per un tipodi antenna, non e esattamen-te in valore di una resisten-za pura in ohm, rna una resi-stenza reattiva.Infatti e errato credereche un cavo che porti indi-cato ad esempio 75 0 300 ohmd'impedenza, abbia una resi-stenza di 75 0 300 ohm, permetro 0 per 100metri comei pill credono. Quando e in-dicato un certo valore n'im-pedenza, 75 0 300 ohm, 1 me-tro 0 10 metri 0 990 123 me-tri di codesto cavo, presentasempre ai suoi capi una im-pedenza caratteristica di 75o 300 ohm a seconda del ca-vo prescelto.Cosi per non avere perdi-te di Alta Frequenza, l'impe-denza della linea di alimen-tazione deve sempre essere u-guale a quella delf'irnpedenzadell'antenna.

    Normalmente tutti! tipi djantenna vengono forniti gillperfettamente tarati per im-pedenze standard di 75 - 150,- 300 ohm; percio e assoluta-mente sconsigliabilefare fun-zionare un'antenna con 75ohm d' impedenza con lineadi discesa che non sia di 75ohm, e cost pure un'antennada 300 ohm con linea di di-scesa che non sia di 300 ohm.Per aiutare tecnici e let..tori nella scelta del tipo di.antenna pill adatta alle par-ticolari condizioni locali, ab-biamo qui riportato ogni tipodi antenna pill comune cor-redandola di ogni pill utiledato affinche riescano di piufacile interpretazione.

    AntennR.Upolo riplq4a"

    (1 Antenna).E' per televisione 0 modu-lazione di frequenza, il tipopill semplice di antenna. E'consigliabile solo nei casi in

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    cui la ricezione non presentidifficolta e solo quando si di-spone di un segnale forte e-sente da riflessioni.

    Si usa generalmente quan-do nessun ostacolo e interpo-sto tra la stazione emittentee il ricevitore. Puo esserescelta solo quando si abitaa non oltre i 15 Km. dallastazione emittente.

    11 guadagno di tale anten-na e di 0 dB.

    ."-nt..nollII dn. ..lfkll"~IIti

    (1 direttore 1 antenna).E' il tipo di antenna piu

    frequentemente usato quandoilsegnale da ricevere e ab-bastanza forte, 0 quandoqualche leggero ostacolo e in-terposto tra la stazione emit-tente e il ricevitore. Questaantenna puo essere pertantoscelta quando si abita entroun raggio di 30-40 Km. dal-l'emittente, 0 quando la loca-Iita e in posizione elevata ela visuale e libera nelle im-mediate vicinanze, oppure en-tro un raggio di 10-20 Km., seabitando in citta, aItre co-struzioni pill alte della vostrae vicino a voi. nella direzionedella stazione emittente, viimpediscono la visuale.

    11 guadagno di tale anten-na e di circa 3 dB.

    i'nt. ..naII t . . . . . . I . . mend

    (1 direttore 1 antenna 1 ri-flettore) .E' questo il tipo di anten-

    na ad alto guadagno che vie-ne usata in tutte quelle 10-calita molto distanti dallastazione emittente. Questa an-tenna sara pertanto sceltaquando si abita entro un rag-gio non superiore ai 100 Km.se non vi e nessun ostacolofra la vostra localita e la sta-zione emittente. Oppure en-tro ad un raggio non supe-riore ai 50 Km. se tra la sta-zione emittente e la vostra 10-calita la visuale e interrottada qualche leggera zona col-linosa.

    In tale antenna il guada-gno e di circa 7 dB.

    ~\nt"llIlan ..lIl1tt... eleln.-nd(2 direttori 1 antenna 1 ri-flettore) .Questa antenna viene usa-

    ta quando la localita in cuisi desidera ricevere il segna-gna1e e molto distante da1-l'emittente, oppure quando lecondizioni sono molto sfavo-revoli per eventuale presenzadi zone collinose 0 montuo-se. Pertanto quest' antenna

    sara scelta per un raggio nonsuperiore ai 60 Km., se trala stazione emittente e la vo-stra Iocalita esistono zonemontuose abba stanza elevate.

    Se non vi e nessun osta-colo, e voi siete in posizionefavorevoIe, quest'antenna per-mettera di ricevere il segnaleanche in un raggio superioreai 140 Km.

    In tale antenna 11 guada-gno si aggira sui 9 dB.

    Ant,..nnaR .;0""(,, elem..nd(3 direttoriflettore).Quando con antenne a

    quattro eIementi la ricezioneriesce difficoitosa per presen-za di ostacoli, occorre usareper Ia ricezione antenne amaggior guadagno. A tale ca-tegoria di antenne appartieneappunto quest' antenna a cin-

    antenna - ri-

    que elementi.Un' antenna a cinque ele-

    menti assicura una buona ri-cezione dei segnaii entro unraggio non superiore ai 70Km. se Ie condizioni di rice-zione sono molte sfavorevoli.Se tra la stazione emittentee Ia vostra localita non vi so-no zone collinose molto ele-vate, quest' antenna potra as-sicurare un' ottima ricezionepure entro un raggio di cir-ca 150 Km.Il guadagno di tale anten-na si aggira sugli 11 dB.

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    Ant lludOI.I,iaat. h....... ti

    (1 direttore 1 antenna ri-flettore + 1direttore 1an-tenna 1 riflettore).Installando due antenne a

    tre elementi una sopra all' al-tra accoppiandone in paral-lelo gli elementi della sola an-tenna, si ottiene un comples-so ad alto guadagno, ed aspiccato potere direttrvo (ca-pacita di selezionare segnaliche interferiscono). Quest'an-tenna si usa generalmentequando ilsegnale da riceve-re e molto debole, ()quando sidesidera eliruinare qualchestazione che disturb a il se-gnale desiderato. Quest'an-tenna assicura cosi un'ottimaricezione entro un raggio di150 Km., se non e presentetra stazione emittente e la vo-stra localita nessun ostacolo.Ottima ricezione sara pureassicurata entro un raggio di60-70 Km. anche se e pre-sente qualche ostacolo mon-tuoso tra la localita che sidesidera ricevere e la stazioneemittente.IIguadagno di tale anten-na si aggira sugli 11 dB.",,'-ott".. lIa duppin

    a ..nutt.o eI . " . n . . . ti(2 direttori 1 antenna 1 ri-flettore + 2 direttori 1 an-tenna 1 riflettore).Quest'antenna ad altissimo

    guadagno puo riuscire neces-

    saria quando Ie condizioni diricezione sono talmente sfa-vorevoli da impedire comple-tamente la ricezione con qua-lunque altro tipo di antennafino ad ora presentata. Que-ste condizioni sfavorevolipossono essere causate da zo-ne montuose 0 collinose a ri-dosso alIa vostra localita, 0 dainterferenze causate da rifles-sioni, 0 da qualche stazionevicina, oppure quando la di-stanza tra la stazione emit-tente e Ia zona di ricezionesupera i 150 Km.

    Quest'antenna con zonecollinose 0 montuose non

    molto elevate puo assicurarepure un'ottima ricezione en-tro ad un raggio non supe-riore ai 60-70 Km. Mentre sela zona e lib era quest'anten-na assicura un'ottima ricezio-ne anche a raggi superiori ai150 Km.IIguadagno di tale anten-na si aggira sui 13 dB.,\n(( ...u. dOI'l,iau .hUIII. .I.....enti(3 di1ettoTi 1 antenna 1 ri-flettore + 3 direttori Lan-tenna 1 riflettore).E' questa una antenna ad

    altissimo guadagno costruitasolo per condizioni sfavorevo-lissime. Viene infatti montatasolo se il segnale, usando al-tra antenne non e sufficienteper far funzionare il ricevi-tore. Quest' antenna assicura

    un'ottima ricezione entro unraggio di circa 200 Km. inassenza di ostacoli, ed in con-dizioni sfavorevoli entro unraggio di circa 70-80 Km.

    Non e pero molto pratica,per le sue esagerate dimen-sioni, specialmente quando sitratta di installare antenne a-datte per i canali 1 e 2. E'consigliabile, in luogo di taliantenne, usarne una normalea 4 0 5 elementi ed un buonpreamplificatore d' antenna(booster) che puo assicurareguadagni all'ordine dei 15 dB.

    Il guadagno di un'anten-na doppia a cinque elementie di 14 dB..; .. uod8UII0 in d IIdi .... ' u..it...u.In questa articolo, sotto ad

    ogni trafiletto riguardante ladescrizione di ogni singolaantenna, troveremo il guada-gno di ogni tipo espresso indB (decibel). Molti lettori, sichiederanno stupiti che cosaesso significhi, e a questaproposito per soddisfare gliinterrogativi di questi lettori,e per far la cosa pili comple-ta, riportiamo qui sotto qual-che esempio convincente.

    Se con una antenna a di-polo semplice che abbia 0 dBdi guadagno giungono al te-levis ore per ipotesi, 150 mi-crovolt, installando un'anten-na che abbia invece 7 dB diguadagno noi potremo fargiungere al televisore una

    (continua all-a pag, seguente}

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    Ipieeoli se~retidello seooterN EGLI scooters, sono in massima partemontati motori a due tempi, nei quali,come e noto, la lubrificazione dei vari organiin movimento non viene efIettuata da un par-ticolare impianto di lubrificazione ma, si ot-tiene aggiungendo direttamente l'olio lubri-ficante alla benzina.

    Questo miscuglio, prende generalmente ilnome di miscela (da non confondersi peri>con la miscela aria-benzina).

    La percentuale di olio incorporata nellabenzina e compreso fra 1120 0 1115, vale adire fra il5 e il7%.In ogni caso il gicleur (spruzzatore) e

    sempre previsto per una miscela al 5 % diolio. Diciamo subito (non prendiamo in consi-derazione ilrodaggio che come e noto ha bi-sogno di una miscela con una percentualeci olio deU'ordine del 10%) che non e con-sigliabile superare il 7 %, poiehe se da unlato si ha una miglior lubrificazione, dall'al-tro la eccessiva quantita di olio, da luogoall'imbrattamento delle candele a incrosta-

    zioni della camera di scoppio, con conseguenteautoaccensione eperdita di potenza.Ma colora che, per varie ragioni, devonousare il lora motore molto di frequente 0

    quelli cui piace andare ad una certa velocita,sottoponendo il lora motore ad uno sforzorilevante, hanno tutto l'interesse ad aumentarela percentuale dell' olio e ad impiegare unolio d'automobile di buona qualita,

    Se s'impiega dun que una misce1a superioreall' 8 % (0 in ogni caso superiore a1 norm ale5 %) si immettera ne1 cilindro una proper-zione di benzina pura pill scarsa, perche l'oliomescola to nella miscela si trova in quantiUmaggiore. Occorre dunque in questi casi ar-ricchire la carburazione per ricadere cosi, dinuovo, nella proporzione idea1e per ilfunzio-namento di un motore a scoppio, cioe aumen-tare di un numero ilgic1eur.

    In inverno e peri> necessaria una miscelaricca, e pertanto si usera una proporzionedel 5%, mentre in estate si puo arrivare al7. Nel periodo invernale, oltre a diminuire1a percentua1e dell' olio, e bene usare un'oliopill fluido.

    ANTENNE e TELEVISIONE (Continuaz. dalla pap. preced.)tensione ben superiore, e cioeuna potenza equivalente allatensione captata con d B diguadagno moltiplicato al rap-porto di potenza di 7 d B.Questo rapporto di potenzasi ricava dalla tabella qui ri-portata. In corrispondenza dei7 dB noi avremo 5,012 ilchevale a dire che con tale tipodi antenna al ricevitore giun-gera un segnale di, 150 mi-crovolt X 5,012 rapporto dipotenza =754 microvolt.

    Se invece al dipolo sempli-ee si fosse sostituito unaantenna doppia a tre ele-menti con 11 dB di guadagno,

    si sarebbe avuto un aumentodi potenza di ben 12,59 voltee cioe avremmo nel televisore .un segnale di ben 1888 micro-volt (eioe 150 X 12,50). Seinvece in un'altra locahta, conun' antenna a stilo, il campomagnetico ha una intensita di80 microvolt, installando undipolo con d B di guadagno,al ricevitore giungera tinatensione di 80X 1,000=O mi-crovolt. Mentre installando u-n'antenna a 3dB di guada-gno, al ricevitore giungera159,6 microvolt, e cioe80 X 1,995.

    Decibe l123456

    Rappor to po tenza1,0001,2591,5851,9952,5123,1623,9815,0126,3107,94310,00012,5915,8519,9525,1231,6239,81

    78910

    1112131415H I

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    LA PRUDENZA NON E' MAl TROPP AAvviene talvolta che, per indiscriminati

    motivi, l'automobilista e costretto a fermarsibruscamente a causa di banali guasti che in-sidiano continuamente ogni vettura inmarcia.

    Sono quasi sempre Ie solite cose: una can-dela sporca, ilcarburatore non ben pulito 0una gemma inspiegabilmente floscia.

    A questi scherzetti l'automobilista e abi-tuato, e, di giorno, dopo qualche minuto disosta, puo ripartire.

    Peri> quando tali incidenti si verificano dinotte, le fermate sono di solito pili lunghe epili laboriose; e presentano talvolta, qualche ri-schio di tutt'altra natura. Infatti, per quanto5i abbia avuto la previdenza di ben spostarsi

    a lato della strada, c'e sempre il pericoleche qualche automezzo in arrivo, possa urtare,se non la scorge in tempo, la macchina fermae provo care cosi incidenti ben pili gravi.II fatto di cui parliamo e certamente un'e-ventualita non di tutti i giorni rna puo co-

    munque verificare come gia e successo altrevolte.

    Per impedire che questa vi accada, con-sigliamo di costruire questa piccola asta chepiantata sul ciglio della strada, una decinadi metri pili avanti della macchina, avver-tira con i suoi riflessi fosforescenti, che la stra-da non e completamente libera.

    L'asta che consigliamo di costruire si com-pone di un pezzo di legno della lunghezzadi 40-50 cm., della larghezza di cm. 10 cm. edello spessore di circa 2-3 cm. Su quest'asta,si dovranno inchiodare, 0 comunque fissare,a intervalli regolari, 8-9 striscie di quella Ia-miera fluorescente di colore rosso, che obbli-gatoriamente debbono ora essere collocatinella parte posteriore di ogni carro agricoloin sostituzione delle troppo fragili gemme divetro.

    All'estremita di quest'asta si dovra pian-tare, per qualche centimetro di profondita,una lung a punta di ferro che, come e pos-sibile vedere nell'illustrazione, servira perpoterla piantare sul ciglio della strada.

    L'asta cosi piazzata, illuminata dai faridella macchina in arrivo riflettera la lucerossa, per opera delle striscie fosforescenti,invitando in tal modo, alla prudenza.

    NON SERVEALLE MASSAIEInfatti PUDservire a chiunque

    voglia, nella sua officina, averetutti gi arnesi, pinze, cacciavite,forbici ecc., a portata di mano.

    Abbiamo esperimentato che atale scopo possono servire benis-simo schermi di valvole per ra-dio, che disposti sul tavolo pos-

    70

    sono portare gli arnesi infilatiin essi con Ia punta. Tale mododi tenere gll utensili presenta ilvantaggio di averli sempre aportata di mano e non sporchi 0unti come quelli che circolanoabitualmente sul tavolo di la-voro.

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    V ARI appassionati di mo-dellismo ci hanno scrittochiedendoci di presentare, ol~tre a modelli aerei, anchequalche tipo di modello nava-Ie, Ben volentieri li acconten-tiamo, iniziando con questa ti-po di rimorchiatore TITA~NIC .

    11 Titanic e una fedeleriproduzione di rimorchiatored'alto mare americana tipo Paterson di facile realiz-zazione e di grande effetto.

    Qualora non possediate ipiani costruttivi a grandezzanaturale, occorrera riportarea scala naturale 1a tavo1a danoi pubblicata nella paginacentrale. Per questa sara suf-

    (M o d e l l o d i r im o r c h ia t o r e

    ficiente moltiplicare per 2,14tutte le dimensioni del dise-gno.

    Lo scafo e costruito con ilsistema delle tavolette so-vrapposte 1a cui forma e in-dicata ne1 disegno con x 1 -x 2 - L A - x 3 che oppor-tunamente svuotate verrannopoi incollate in ordine sue-cessivo.

    Se si desidera far navi-gare ilmodello e necessariousare una colla resistente al-l'acqua (caseina, colle a fred-do sintetiche ecc.) in casocontrario e sufficiente unabuona colla da falegname.Quando 1a colla avra fattopres a, si modelli 10 scafo con

    MODELLIBTIVole te un buon coli ante a presa rapid a che vi eviti s icuramente spiace -vo li sorprese e d elusioni?U sate . . LA M PO - F IX " if co llante appositamente creato pe r voi.Confezionato in bocce tte d i ve tro pe r evitarne inutil i sprech l, s i app licaa gocce con una sem plice bacche tta d i filo me ta ll ico .Boccettadagr. 125L. 140 Boccettadagr. 250 L. 250phi L50per iInballo eporto

    t i p o qJuieF-W-n* * *

    scalpello e sgorbia controllan-do il 1avoro con sagome (di-me) in cartoncino ricavatedalle sezioni trasversali 1 -2 - 3 - 4 ecc. e poi 10 silisci con cartavetro semprepiu fine.

    Passeremo poi ad incollarela grossa fascia di rinforzo, ri-cavata da blocchetti di legnoopportunamente sagomati eincastrati suI fonda della chi-glia, in compensato da 4 mm.

    Terminato 10 scafo, appli-care il piano di coperta incompensato di 1,5 mm. op-portunamente rigato con unapunta d'acciaio per imitarne Ietavole fissandolo ai bordi con

    SCONT SPECAL PEA RVENDTORTORINOaboratorio B. REGGIANI Via Frejus, 37

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    TITANICMODE:LLO 01 RIMORCH 1ATORE TIPO PATERSON"

    ' t t l tgll.! compensalo" !

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    M O D E

    soprastrutture e~ morta grigio scur !

    letter

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    chiodini di ottone 0 di rame.Si fissi quindi la fiancata

    in tranciato sottili e poi sistucchi il tutto con stucco sin-tetico. L'operazione di stuc-catura deve essere ripetutaalmena due 0 tre volte inter-vallando Ie successive manicon una meticolosa lisciaturafatta con carta abrasiva inu-midita di benzina.

    Si applichera poi allo sea-fo il timone, l'elica con ilrelativo asse e, se si desiderafar navigare il modello, siinstalli un motorino elettrico(consigliamo un motorinoBerc per il suo alto rendi-mento e minima ingombro )Nello scafo sara pure faciletrovare ilposta dove allog-giare con facilita Ie pile chedovranno alimentare ilmo-torino.

    A questa punto si puo mi-ziare la verniciatura usandcun buon smalto sintetico conle tinte indicate nel dise-gno. Anche in questa caso oc-corrono almena due mani divernice intervallate con unaultima accurata lisciatura concarta abrasiva inumidita conacqua e sapone.

    Nell'attesa che asciughi lavernice potrete costruire Iesoprastrutture seguendo le in-dicazioni del disegno e quinditutte le attrezzature di co-perta che consigliamo di ver-niciarle prima di metterle inopera.

    Ultimata il modello oc-corre provarlo in acqua (rielcaso che si desideri farlo na-vigare) complete di motore epile ed eventualmente zavor-rarlo, se non fosse perfetta-mente equilibrato, con pez-zetti di pionbo.

    Desiderando acquistare ildisegno in scala 1 : 1 0 le so-vrastrutture di pili difficilecostruzione (fanali, candeliereper la ringhiera, maniche avento, ecc.) potrete rivolgervialia ditta B. Reggiani via Fre-ius 37 Torino.74

    cabina vista da !1saccone di eord1 legato a prua

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    A R R E D I A M O ( I L A ( A S A ( O N B U O N G U S T OPensiamo di farci un merito presso qual-che padrona di casa se insegnamo ai mariti costruire qualcosa che renda pill carina lacasa arrecando quel sapore di modernita cheormai non dispiace pill trovare.Si tratta ora di costruire un grazioso ta-volinetto da the, che pur di facilissima co-I

    struzione, e tuttavia molto carino; e dandoun'occhiata alla figurina ve ne potrete assi-curare.Per costruire questo eccentrico tavolinettooccorrono due asse dalle seguenti dimensioni:lunghezza m. 90; larghezza cm. 50; spessoreem. 3, da queste, trarremo i due sostegni delpiano, cioe, se cosi vogliamo chiamarle, legambe del tavolino. La sagomatura di questidue strani sostegni eben rappresentata neldisegno. Tralasciamo quindi ogni spiegazionecirca Ie forme che questi Iegni dovranno as-sumere ritenendo che la migliore spiegazioneognuno I'avra, calcolandoopportunamente talicurve sulla falsariga dei quadrettini.Come si notera guardando nel disegno, illegno gia sagomato presentera alle estremitadue prominenze. Nella costruzione bisognafare attenzione che quella minore misuri esat-tamente, dalla base, meta altezza, rispetto allagrande, e cioe cm. 25.Costruiti i due pezzi identici, li sisteme-remo in modo che l'uno si trovi rovesciatorispetto all'altro di modo che le prominenzeminori si trovino a combaciare.Cosi disposti, i due pezzi formeranno sulterreno tre punti di appoggio, ed il pianoche applicheremo sui sostegni si trovera esat-tamente, ed in ogni punto, alia stessa altezzadal pavimento.Per impedire che i due sostegni cosi so-

    vrapposti possono cadere e per fare in modoche le due prominenze minori siano perfetta-mente salde, bisogna procurarsi un tondinodi ferro avente 1 cm. di diametro e una lun-ghezza di una ventina di centimetri.Acquistato iltondino, si pratichera in cimaad ognuna delle due prominenze minori, unforo del diametro del tondino e di una pro-fondita leggermente superiore alla meta dellasua lunghezza. In tal modo infilando inquell' altro la rimanente meta, potremo ot-tenere dalle due asse cosi fissate un robustosostegno a V. Regolando, inoltre l'ampiezzadell'angolo potremo ottenere una maggiorestabilita per iltavolino.Il piano del tavolino sara formato da unvetro che abbia ildiametro di cm. 100 e ufl

    certo spessore atto a dare quella consistenzanecessaria per poterlo usare da tavolo.Detto piano sara poi semplicemente posatosuoi sostegni, convenientemente disposti, cheoffriranno un stabile appoggio.Se non si disponesse di tale vetro, 0 laspesa per acquistarlo fosse troppo esageratarispetto alle possibilita del borsellino, si potraconvenientemente sostituire ilpiano di vetro,con uno di Iegno. Il diametro sara sempre

    di 100 cm. mentre 10 spessore potra, a pia-cimento, variare da 1,50 em a 3 em.Usando un piano di Iegno sara bene fissare,con una vite 0 con qualche altro sistema, ilpiano ad un sostegno, in modo che appog-giandovisi sopra non abbia la possibilita dirovesciarsi. Questo piccolo accorgimento e in-dispensabile solo se si usa un piano di legno,perche molto pill leggero di un piano di vetro.

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    dl/llilrplitiea IOI(eprr deboli

    GLI apparecchi acustici so-no considerati da mol-to tempo dai deboli di uditocome un vero sollievo alla lorainferrnita, sollievo che, rip or-tandoli nuovamente a udirevoci note, musica e ogni al-tra cosa indispensabile per-mette lora di vivere fra glialtri uomini senza complessi diinferiorita.

    Gli apparecchi acustici dimolto tempo fa, erano assaiingombranti e di funziona-mente insoddisfacente. Ora COni nuovi tubi subminiatura, tut-ti i formati si sono ridotti edoggi troviamo in commerciopiccole ed eleganti scatole cheracchiudono amplificatore, mi-crofono e pile di alimenta-zione. Per questa ragione tali

    apparecchi acustici incontranooggi un grande favore presso

    gli interessati, che consideranocon ragione queste scatole co-

    SK512AX

    -b... oF" A

    aeuslicod' udiltl .)me un ritorno alla vita. Gliapparecchi migliori pero pre-sentano la non lieve difficolti.data da un prezzo eccessivo Itquesta e una delle tante cau-se che ne limita la diffusione,lasciando solo a pochi bene-stanti ilpiacere di usarlo.

    L'apparecchio che oggi noipresentiamo, semplice tanto dQessere montato con la pili e-strema facilita, potra allietareanche chi ha poche possibilita,poiche montandolo noi stessila spesa sara ancora nueva-mente ridotta e pili facilmentesostenuta.L'alimentazione, particolas-,

    mente studiata fa di tale ap-parecchio uno dei pili econo-mici, ora attualmente in com-mercio.

    CK 529 AX---~ II

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    Le pile da 22,5 volt usatein questa complesso,' sono suf-1icienti per assicurare all'incir-ca 200 ore di fun zionamen to,e se si pensa che tali pilecostano solo L. 480 sara facileconstatare che ogni ora ci ver-ra a costare ben sole L. 2,40.

    Per il filamento si e pen-sato di utilizzare due elementia torcia da 1,5 volt posti inparallelo che forniscono all'in-circa 70 ore di ascolto. _

    La scatole che dovra rae-chiudere tutto l'apparecchiosara bene sia di bachelite, diurea od osso, escludendo nellamaniera assoluta Ie scatolemetalliche.

    Non sara difficile trovarein commercio piccole scatoledi materiale plastico, poichebuona parte dei rivenditoriusano a profusione tali sca-tole per i lora prodotti.Ivari comandi dell'ampli-ficatore (rnanopola del volumee sensibilita) saranno dispo-ste in modo che siano facil-mente manovrabili, per far siche chi 10 usa non debba tan-to impazzire per poterle uti-Iizzare,

    Lo schema che illustriamochiaramente in fig. 1 indica

    che le valvole da usare sonoin numero di tre. Due CK 512 .AX e una CK 529 AX.

    Le prime due CK 512 AXsono montate nello schema co-me preamplificatrici di BassaFrequenza, mentre la valvolaCK 529 AX come amplif'ica-trice finale di Bassa Fre-quenza. Le valvole qui indi-cate sara difficile trovarle inun qualunque negozio perchenon di facile consumo, con-sigliamo quindi i nostri letto-ri di rivolgersi direttamenteper l'acquisto alla PHILIPS,Viale IV Novembre, Milanomenzionando la nostra rivi-sta.

    Le valvole incluse nell'ap-parecchio hanno Ie seguenticaratteristiche:

    CK512AXFilamento Volt 0,625

    amper 0,0200.Griglia schermo 22,5 volt.Placca 22,5 volt.

    CK529AXFilamento Volt 1,25

    amper 0,020.Griglia schermo 15 volt.Placca 15 volt.Nel montaggio occorre, co-

    me posto ben in evidenza nel

    disegno, rispettare la polaritadel filamento. Onde non in-correre in errori, facciamonot are che tali valvole hannoin un lato del vetro un pic-colo segno (punto colorato)che ben chiaramente mostria-mo nella schema pratico dimontaggio.

    Altro particolare impor-tante da tener presente e laposizione dell'accensione deifilamenti. Le due prime val-vole CK412AX hanno i fi-lamenti posti in serie, mentrela sola CK529AX ha il fila-mento inserito direttamentesui 1,5 volt.IImicrofono usato in taletipo di amplificatore deve es-sere necessariamente di tipopiezoelettrico. Non trovando unmicrofono tipo miniatura, sipotra usare una piccola ca-psula normale, -attaccandola aparte, nell'interno del taschi-no.IImicrofono viene poi ac-coppiato direttamente sullagriglia della prima valvo la, u-sando per tale scopo un pez-zetto di filo schermato. La griglia della prima val vola vienepolarizzata tramite ad una re-sistenza da 10megaohm inse-

    ~__~ ~~ ---48ATTE;';;{14

    0 .: : \1 T E F ,~ f ,AURjCOL~;: : ; [22,5 VolrL ~-- __- - - - - - - - - - - ~ - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ~ - - - - - - ~ ~ ~ - O +

    I T

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    rita sui 1,5 volt negativi delfilamento (R 1).

    Le griglie schermo delledue prime valvole sono ali-mentate da due resistenze da3,5 megaohm R3 e R6 disac-coppiate tramite a due capa-cita da 50.000 pF C1 e C2.

    Le resistenze di carico diplacca sono da 1,5 megaohm,(R2 R5) mentre le capacita diaccoppiamento, da 2000 pico-farad (C2 e C4). La grigliadella seconda CK512AX e po-larizzata tramite ad una resi-stenza da 5 0 10 megaohm;(potenziometro R 4).La polarizzazione di gri-

    glia della val vola finale vie-ne ottenuta tramite una resi-stenza di caduta RB da 2.500ohm inserita suI negativo del-l'alta tensione. Su questa re-sistenza di polarizzazione oc-corre poi applicare ilpoten-ziometro R7 da 5 megaohm.

    Sulla place a della valvo-la finale, viene inserito l'au-ricolare che dovra essere ap-plicato poi sulI'orecchio. Allo

    \ scopo si potranno usare pic-coli auricolari adatti per ra-dio portatili. In caso contrarioci si potra rivolgere a qualchecasa di apparecchi acusticiper acquistare direttamenteilsolo auricolare, cioe Ia par-te piu difficile da costruire.

    Siccome sulla placca e lagrtglia schermo della val volafinale occorre applicare solo15 volt, si e reso necessario,nel montaggio, ridurre la ten-sione da 22,5 volt a 15 volt.

    Per ridurre la tensione eportarla da 22,5 volt alIa ten-sione richiesta e stata inseri-ta una resistenza di caduta R9da 10.000 ohm. E' necessarioincludere come nel disegno,per disaccoppiare energica-mente la tensione alimentatri-ce, un condensatore elettroli-tico da 50 microfarad (C6). 11numero delle connessioni perla disposizione studiata, e inquesto apparecchio ridott a alminimo. Tutti gli elementi so-no fissati in un piccolo chas-sis metallico. Terminato I'ap-

    ----~----

    parecchio non occorre nessu-na messa a punto.RESISTENZE:Rl 10 megaohm - R2 1,5 me-gaohm - R3 3,5 megaohm- R4 5-10 megaohm poten-ziometro (Sensibihta) - R51,5 megaohm - R6 3,5 me-gaohm - R7 5 megaohm po-tenziometro (Volume)RB 2500 ohm 1/2 watt.

    Tutte le resistenze se non in-dicate debbono essere di1/4 di watt.CONDENSATORI:Cl 50.000 picofarad - C2 2.000picofarad - C3 50.000 pi-cofaraad - C4 2000 picofa-rad - C5 3000 picofarad -C6 50 microfarad (elettro-litico catodico da 50 voltlavoro).

    INTERRUTTORI:Sl interruttore doppio.AURICOLARE:Auricolare di cuffia da 1000 02000 ohm.

    MICROFONO:Microfono piezoelettrico,

    f}iF-ando_[aMOLTE sostanze che nonavremmo mai pensatopotessero dare una luce, bru-ciano invece emanando carat-teristiche fiamme colorate.Tante fatue fiammelle diver-se si potranno accendere eottenere cosi la stanza fanta-smagoricamente ill umin at amescolando alcool con diversesostanze che andremo elen-cando.Per ottenere una fiamma

    gialla occorrono Bparti di saleda cueina e 15 di alcoo1. Lostesso risultato si ottiene an-che con l'ambra e la colofinia.Aleool 15 parti e B di aeidoborico daranno fiamma verde.Ancora verde rna con un tim-

    7 M

    bro olivastro daranno inveceparti 15 di alcool, 5 di sol-fato di rame e 5 di sale am-moniacale. Un bel verde sme-raldo dar a invece la miscelaalcool e nitrato di rame inproporzione di 5 parti a B.Se poi. vorremmo illuminareidi azzurro aggiungeremo aIlesolite 15 parti di alcool, Bdi nitrato di piombo. Conalcool e canfora, in proper-zione di 15 a B avremo unafiamma bianchissima. Rossainvece sara se immergeremoB parti di cinabro in 15 dialcool. 11 rosso poi si otterr a.semplicemente col nero-fumo.Un arancione si svilupperadalla miscela di 15 parti di

    aleool e 8 di cloruro di calcio.Mentre Ia sola polvere di Iico-podio dara fiamma rosa.

    Se vorremmo completarequesta bella gamma di coloripotremo ottenere il violetteseiogliendo in 7 parti di ac-qua altrettante di clorato dipotassa e mescolando il tut-to a 20 parti di aleool. Que-sta Iuminaria, che anche i vo-stri ragazzi potranno fareperche per nulla pericolosa,potrete prepararla mettendoogni miscela in una tazzina 0,meglio ancora, in un guscio dinoce munito di stoppino. Ot-terrete, cosi, la stanza fia-bescamente illuminata.

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    II'I Nllj\llt\ TUftt\HI, fra i nostri lettori,ha passato qualche seraal mare e si e trovatopasseggiare sulla spiaggiaelle ore notturne, avra avu-to certamente occasione di

    otare, magari in lontananza,singhiozzanti bagliori di anaro situato presso qualcheEd e bello vedere di lon-quest'occhionebbiosoche,i tanto in tanto, sembrascru-ilmare per indicare, ahi sta navigando lontano, do-e debba dirigere la proraer tornare alla sua spiaggia.Scommettiamo che qual-

    uno, specie tra i piu giovani,l vedere ilfaro lontano, hagnato di possederne uno u-uale e che pur ridotto neUeue gigantesche dimensioni,se 10stesso lampeggiatoreaestoso che desse veramen-e l'idea di un faro posta suo scogliopericoloso0 pres-o un porto.Non e pero per scddisfarenicamente i desideri di co-toro che vi presentiamo unaro in miniatura rna ancheerche pensiamo di far cosa

    "UD

    gradita a molti bambini chevedranno con gioia brillaread intermittenza, su di unacolonna in miniatura, una lu-ce che, con un po' di fantasia,potra apparire come un vero,grande faro.Infatti l'apparecchio cheverremo costruendo funzionaproprio come un vero farodando, cioe, la luce ad inter-mittenza.Per ottener questo piccologiocattolo non occorreranno,come puo sembrare a primavista, grandi spese 0 grandiabilita, rna soltanto alcunipezzi di materiale di un prez-zo molto ragionevole e unaintelligenza ed una abilita dilevatura del tutto normale.Si iniziera la costruzionecostruendo per prime tutte Ieparti metalliche cioe quelleriguardanti la costruzione deivari pezzi, che comprendonoilfaro.Per ottener la base di

    detto faro si usera un pezzodi lamiera tagliata in modo daformare, piegandola conve-nientemente, un tronco di co-

    no che formera poi la torre,con un'altezza di circa 28 cm.E' logico che se la torre a-vra la forma di un tronco di

    cono avra Ie due basi di dia-metro diverso, ilpiu grandedei quali sara di 7 - 8 cm.mentre ilminore, corrispon-dente alla parte superioredella torre, sara di cm.4,5 0 5.Sopra la base sliperioresalderemo una rondeUa di la-miera dal diametro di em. 8..Occorre tener presente chesotto tale rondella va sta-gnato, 0 fissato, un portalam-pade, che percio dovra essereapplicato prima di stagnare larondella sulla base superioredel faro. Attorno a questarondella si stagneranno pic-coli pezzettini di filo piegatoa U in modo da formare unapiccola barriera.Sopra la lampadina, in-serita al centro della rondella,va applicata una campana divetro che, nella nostra realiz-zazione,abbiamoprovveduto asostituire con un barattolo divetro di quelli usati per con-serva 0 marmellate.Chi vorra, come noi, usareil vasa di vetro sara benescelga uno di quelli a cui siavvita ilcoperchio di modoche saldando quest'ultimo sul-la rondella si potra poi benfissare il barattolo avvitan-

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    I I I I FI I Q ( }I A \ T l J l R 4 \

    Larniera.r:':IJuopola int.crTuttore

    ~ .

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    dolo al suo coperchio. Si avracosi la certezza che ilvetronon cadra anche se il gio-cattolo andra, poco fortunata-mente, nelle mani di qualchelaborioso fanciullo con spe-ciali doti demolatrici.

    Sopra la campana di vetroapplicheremo, incollandolo condel cementatutto, un tondodi legno sul quale andra fis-sata la cupola.

    Terminata la cupola, pas-siamo ora alla costruzionedella casetta entro la qualetrovera poi posto, come ve-dremo, tutta la parte elettri-ca necessaria a far funzio-nare ilfaro.

    La casetta si otterra moltofacilmente con quattro pez-zetti di legno che si incolle-ranno assieme in modo da ot-tenere un rettangolo.

    I due legni che dovrannocostituire le pareti lateralidella casetta avranno all'in-circa Ie dimensioni diem. 10x 5; mentre quelli cheformeranno ilretro e la fac-ciata avranno una Iarghezzadi cm. 9 e un'altezza, al cen-tro, di cm. 10.Preparati ora questi duepezzi occorre fissarli su di unpiano di legno di uno spes-sore di ern. 3, con i lab dicm. 20 x 20.

    Per fissare meglio i duepezzi sulla base sara benepraticare su di questa un pic-colo incasso in modo da po-ter dare, con un po' di ce-mentatutto, la stabilita do-vuta.Sotto la base potremoanche costruire una piccolacornice con legno di altro co-lore onde rendere il tutto pilibello.

    Sia per coprire Ie stucca-ture che per rendere pili ap-ariscente il nostro giocattolosara bene verniciarlo can unainta a smalto.11 colore potra essere scel-

    to a pia cere cercando, pero, di

    accoppiare i colori in modoche il tutto risulti piacevole avedersi.

    Comunque per colora cheavessero incertezze potremmoconsigliare il colore biancoper colorare iltronco del fa-faro ed un rosso 0 un bleu perla striscia con cui sara beneinterrompere I'uniforrnita delbianco.

    Per la casetta un coloregrigio forse e ilpili indicato;mentre per la tettoia consi-gliamo un rosso scuro; e unbleu, pure scuro, per le fi-nestre.

    Per dare un aspetto ancorpili realistico al complessinopotremo incollare sulla basequalche grosso sasso, e at-torno a questi, piccoli sasso-lini fino a ricoprirne tutta labase.

    Sia che lasciamo a tintanaturale questi sassi, sia chepassiamo sopra di essi unaleggera mana di una tintaverde chiaro otterremo unabase di grande effetto.

    Terminata la costruzionemeccanica, passiamo a descri-vere l'impia