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    www.libertasicilia.it  mail: 

     [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

    Cronaca 

    Parco auto poliziacarente: protesta

    del SiulpA pagina cinque

    Politica 

    L’assessore Rossitto“Architettura coinvolta

    nel prg di Siracusa”A pagina due

    Pra d Srasa agllata

    Il generale Pinotti ieriin visita a Siracusa

    Il Comandante In-terregionale Carabi-nieri “Culqualber”,

    Generale di Corpod’Armata UmbertoPinotti, Comandantedei reparti.

    A pagina  sei

    CRONACA CARLENTINI

    CRONACA

    Cronaca. Sttsrtt l prtll h mpga dstral assaz

    Un normale controllo acasa di un uomo agli arre-sti domiciliari ha permes-so ai carabinieri.

    A pagina  

    cinque

    Spacciavacocainain casa

    Temperature polari e nevicate sulle colline siracusane.Così si è presentato il tempo ieri mattina su tutta la pro-vincia siracusana. Un impulso di aria gelida provenientedal Nord Europa ha raggiunto anche la Sicilia provocan-do un po’ di instabilità nevosa no a quote molto basse.

    Imprese tutelate dalla denuncia al risarcimento 

    Confndustria e Fai

    Intesa antiracketUna targa è stata sco-perta ieri mattina in

    occasione della ceri-monia di sottoscrizionedel protocollo d’intesaper aiutare le impresea orientarsi nell’ambitodella denuncia di estor-sioni ed usura. E’ sta-to rmato nella sede diConndustria Siracusail protocollo d’Intesaper il contrasto al rackete all’usura tra Conndu-stria Siracusa.

    A pagina tre

    martedì 10 febbraio 2015 • anno XXViii • n. 33 • Drz, Ammstraz Rdaz: a Ms 51 • Tl. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pltà: Plgraa S.r.l. a Ms 51 • Tl. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 1,00

    Stavano per imposses-sarsi del bancomat di unistituto di credito, forzatoaddirittura con una gru.

    A pagina  

    quattro

    Tentanodi rubarebancomat

    Ancora un’aggressionecontro gli uomini della po-lizia penitenziaria presso ilcarcere di Siracusa. A dar-ne notizia, Domenico Ni-cotra, segretario aggiuntodell’Osapp.

    A pagina  

    sei

    Agenteaggreditoin carcere

    Nevicate

    nelle zone

    collinari

    A pagina  due

    Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

    INTERVENTI

    di Concetto Alota

    Il SIN di Priolo-Augu-sta-Melilli è uno dei piùproblematici di Italia. Sudi esso si sono straticatisessant’anni di industriachimica e della rafna-zione: dalla Rasiom diMoratti nel 1949, allaSincat, Agrimont, Liqui-chimica, alla Montedi-son, all’Enichem, allaEsso, all’Isab-Erg, noalla Lukoil. Almeno perla metà di questi sei de-cenni l’attività delle varieindustrie che si sono suc-cedute nell’area.

    Bonichee falsepromesse

    A pagina  

    dodici

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    CRONACA DI SIRACUSA • 2  Sicilia • 10 FebbRAio 2015, MARTeDì

    «La Gtaatttaa prlmd rt”

    L’ASSESSORE“Da più parti si sostiene che la Giunta si sottrae adun confronto sul bando. I fatti smentiscono questaaffermazione. In ogni occasione nella quale è statoinserito all’ordine del giorno delle sedute del Con-siglio il bando dei riuti, l’Assessore al ramo è statopresente. Nella seduta del 5 Febbraio erano presen-ti sei Assessori oltre al Sindaco. Quindi dire che laGiunta riuta o tema il confronto è sostenere qual-cosa che non è vero”. Lo dichiara l’assessore alle

    Politiche ambientale, Pietro Coppa intervenendo sul temadel bando di Igiene pubblica. Aggiunge Coppa: “Per quantoriguarda la presunta assenza della Giunta sulla questione le-gata al timore dei dipendenti dell’attuale gestore perdano illavoro, sottolineo che insieme al Vicesindaco ed al dirigentedel settore Ambiente abbiamo avuto ben due incontri coni sindacati. In entrambe le occasioni l’Amministrazione haespresso come ne primario l’interesse dell’intera città adun servizio efciente e gli obiettivi di raccolta differenziata.

    Temperature polari e nevicatesulle colline siracusane. Così si èpresentato il tempo ieri mattina sututta la provincia siracusana. Unimpulso di aria gelida provenien-te dal Nord Europa ha raggiuntoanche la Sicilia provocando un po’di instabilità nevosa no a quotemolto basse, localmente anche inpiano sull'alto Ionio. Attività tem-poralesca non è da escludere conassociata grandine. Temperaturein netto calo.Venti forti settentrionali. Questamattina ha nevicato abbondante-mente a Buccheri,Palazzolo, Cas-saro, Buscemi e in parte anche aCanicattini Bagni. Scuole aper-

    te nella zona montana ma giusto iltempo di constatare che la maggiorparte di alunni e studenti era rima-sta bloccata a casa e quei pochi chesi sono avventurati a scuola sono ri-entrati poco dopo a casa. Disagi allacircolazione veicolare. Maltempo chedovrebbe permanere anche per lagiornata di domani. I freddi dai Bal-cani rinnovano condizioni di maltem-po con pioggia e neve a quote moltobasse.Questa situazione, seppur in attenua-zione, perdurerà no alla giornataodierna con fenomeni più irregolari,spazi più soleggiati e deboli nevicatea quote di alta collina. Una treguaseppur parziale è prevista da metà

    Neve sulle collinevento e pioggiaLunedì da tregenda

    settimana, poi è probabile un nuovopeggioramento del tempo per unaperturbazione in arrivo dal Mediter-raneo occidentale.La situazione è leggermente miglio-rata nel corso della giornata anchese sempre con schiarite e riannuvo-lamenti che hanno comportato lacaduta di nevischio. Il forte vento hasferzato le zone montane per tutta lagiornata di ieri. A Siracusa, anche ilvento è stato protagonista della gior-nata di ieri, con spruzzi di pioggia eanche una leggera grandinata.Temperature davvero polari su tuttala provincia che hanno messo in dif-coltà l'intera popolazione.

    R.L.

    iL MALTeMPo iMPeRveRSA SuLLA PRovinciA

    Riguardo le dichia-razioni rilasciatedal consigliere di«Progetto Siracusa»

    Massimo Milazzo,sul Piano RegolatoreGenerale, questa ladichiarazione dell’as-sessore all’ Urbanisti-ca, Gianluca Rossitto.“L’invito del consi-gliere Massimo Mi-lazzo a coinvolgere illocale Dipartimento

    Universitario di Ar-chitettura, nell’am-bito della revisionedel Piano Regolatore

    della Città, è perso-nalmente ben accetto.Anche perché, mi le-gano al professor LaGreca (direttore dellostesso) ed al profes-sor Gravagno (do-cente fra i più attivi)pregressi rapporti dinatura professionale,

    in occasione dei qua-li ne ho apprezzatoqualità e concretez-za. Nell’attuale fase

    di elaborazione delledirettive di massimaè però la Città, op-portunamente solleci-tata, a dover priorita-riamente contribuireed è per tale motivoche la commissioneUrbanistica ha giàdiffuso il testo della

    proposta, raccoglien-do numerose osserva-zioni.Consumata questa

    fase, la comunitàscientica sarà cer-tamente coinvolta,consentendo in talmodo al progettistadel Piano di tradurre,nella successiva fasedi elaborazione, le di-rettive di massima neldocumento denitivo

    di piano regolatore.Penso, come già det-to, che l’ambiente, ilpaesaggio, l’Arche-

    ologia, la Cultura el’innovazione siano isegni distintivi ed altempo stesso attratto-ri della Siracusa chedovremmo promuo-vere e realizzare, per-ché su di essi si fon-da il benessere e losviluppo della nostra

    comunità. Vi è un’in-negabile gerarchia divalori, ben inscrittanegli atti fondativi

    dell’Europa, ai qualil’Amministrazioneintende dare concretaattuazione, puntandoin primo luogo allaqualità dell’ambienteurbano nell’accezio-ne più ampia possi-bile. Saluto perciòcon favore ogni inter-vento (anche critico),specie se afdato aicontenuti e non agliappellativi”.Per il consigliere co-munale Milazzo, in-fatti, “Occorre quin-di pensare subito dicoinvolgere una ri-sorsa ed un’eccellen-za del nostro territo-rio qual è la facoltà

    di Architettura conil ore all’occhiellodel DARC ossia ildipartimento interdi-sciplinare di ricercaed alta formazione.Tenere fuori dal tavo-lo di lavoro del nuovoPRG la locale facoltàdi Architettura, conil vivace e preparatopensiero dei suoi tantiprofessori, ricercatorie studenti, signicaprivare immotivata-mente il nuovo pianoregolatore genera-le della città di unaforza eccezionale”.

    «La facoltàArchitetturacoinvoltanel Prg»

    Lo AFFeRMA L’ASSeSSoRe RoSSiTTo

    Qui sopra, la facoltà di Architettura.

    10 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 3 • CRONACA DI SIRACUSA

    “La strage di migranti nel mare al largo di Lampedusa è la drammati-ca conferma dell’inutilità dell’operazione Triton, che operando solo inprossimità delle acque territoriali italiane, svolge un’azione non di soc-corso ma di controllo delle frontiere e non è quindi assimilabile a MareNostrum. Mare Nostrum ha permesso di salvare tantissime vite umane,e si dovrebbero vergognare tutti coloro che ne hanno chiesto a gran voce

    Green Italia: “Troppi migrantimorti: operazione Triton fallita”

    Confndustria e FaiIntesa anti racketGli industrialimettono a di-sposizione dellafederazione lapropria sede

    CronaCa. ieRi MATTinA LA FiRMA DeL PRoTocoLLo

    Una targa è stata scoper-ta ieri mattina in occa-sione della cerimonia disottoscrizione del proto-

    collo d’intesa per aiutarele imprese a orientarsinell’ambito della denun-cia di estorsioni ed usura.E’ stato rmato nella sededi Conndustria Siracusail protocollo d’Intesa peril contrasto al racket eall’usura tra Conndu-stria Siracusa e la Federa-zione Antiracket Italiana.E’ stato altresì inauguratolo Sportello per l’assi-stenza agli imprenditorivittime di fenomeni cri-minali.Tale sportello rafforza larete antiracket e antiu-sura già operativa congli sportelli presenti inConndustria Sicilia e inConndustria Centro Si-

    cilia nell’ambito del PONSicurezza.Hanno partecipato il

    Commissario di Conn-dustria Siracusa Ivo Blan-dina, il Presidente nazio-nale della FAI GiuseppeScandurra, il Delegatoprovinciale della FAI Pa-olo Caligiore, il Direttoredi Conndustria CentroSicilia Carlo La Rotonda,il Prefetto di Siracusa Ar-mando Gradone e il VicePresidente di Conndu-stria Ivanhoe Lo Bello.Presenti le massime auto-

    rità civili e militari dellaprovincia di Siracusa emolti imprenditori.

    Con il protocollo sotto-scritto in Conndustria, laFai s’impegna a svolgereun’attività di supporto afavore delle associazioniaderenti a Conndustriaper assicurare assistenzaagli imprenditori interes-sati da fenomeni estorsivie,più in generale, da for-me di condizionamentomaoso. Nell’intesa sifa anche riferimento allapossibilità di sottoscrive-

    re appositi protocolli dastipulare tra le struttureterritoriali della Conn-

    dustria e della Fai. Lafederazione antiracket siimpegna ad assistere conle sue strutture territoria-li quegli imprenditori se-gnalati dall’associazionedegli industriali che sonooggetto di richieste estor-sive o di qualunque altraforma di condizionamen-to criminali come l’impo-sizione di servizi, di ma-nodopera e similari.In particolare, il Fai assi-

    ste le imprese ne rapportocon le forze dell’ordine,anche al ne di indivi-

    In foto, la scopertura della targa in Conndustria.

    Lotta al racket, nuovo sportello per l’assistenzaagli imprenditori vittime di fenomeni criminali.Alla rma del protocollo d’intesa tra Conndu -stria Siracusa e la Federazione Antiracket italianadi questa mattina, c’era anche Stefano Munafò,segretario territoriale della Uil: “Perché è un temaa noi molto caro e per il quale ci batteremo sem-pre. Siamo d’accordo col prefetto Gradone quando

    «Garantire chi denunciagli episodi criminosi»

    dice che dobbiamo garantire chi denuncia episodicriminosi, dagli imprenditori ai commercianti, noidobbiamo essere loro vicini. La paura e il rischiosono sempre dietro l’angolo, ma tutti insieme pos-siamo gestire questo fenomeno”. Munafò ha poisottolineato quanto sia importante l’apertura dellosportello per l’assistenza agli imprenditori vittime difenomeni criminali che rafforza la rete antiracket e

    iLSeGReTARio GeneRALe DeLLA uiL antiusura già operativa con gli sportelli diConndustria nell’ambito dei Pon Sicurez-za: “Lo sportello antiracket è una iniziativapositiva, anche noi come sindacato abbia-mo fatto dei protocolli quando ci sono sta-ti grandi appalti sulla legalità. Quindi nonpossiamo che essere in linea con quantodetto stamattina, per la lotta alla criminalitàorganizzata perché dobbiamo essere garantianche noi della sicurezza del territorio, deicommercianti, delle imprese.E’ importantela sinergia di tutti – ancora Munafò – pe rchéquesto fenomeno diventi sempre più limita-to e circoscritto, no a quando sarà possibi-le sconggerlo denitivamente.

    la soppressione per compiacere, in ottica di consenso elettorale,gli istinti più bassi e xenofobi”. Lo dichiara il coportavoce diGreen Italia Oliviero Alotto. “Campione di queste politiche –aggiunge Alotto - è il leader della Lega nord Salvini, che pro-prio ieri si è sbarcato in Sicilia in cerca di v oti. Il governo Renziprenda le distanze da tali atteggiamenti, e si adoperi per inten-sicare la pressione politica nei confronti dei partners europei,per sostenere anche economicamente una missione come MareNostrum che ha dimostrato di riuscire ad arginare i drammi deinaufragi e delle stragi del mare”.

    duare modi per ridurrel’esposizione diretta; as-sicura una costante valu-

    tazione delle esigenze disicurezza da rappresentareal Prefetto per l’eventualeadozione delle idonee mi-sure di protezione; seguel’eventuale procedimentogiudiziario a partire dalladenuncia sino alla chiusu-ra delle indagini; assistel’impresa nel procedimen-to amministrativo per laconcessione dei benecidel Fondo di solidarietàantiracket e antiusura. LaFai, per il coordinamentodelle attività, delega il co-ordinatore provinciale Pa-olo Caligiore, referente diConndustria.Dal suo canto l’organiz-zazione degli industrialisiracusani assicura allaFai la disponibilità della

    propria sede nella qualela stessa Fai potrà orga-nizzare uno sportello perfornire assistenza tecnicaalle imprese che vorrannodenunciare. La durata delprotocollo d’intesa è rin-novabile di anno in anno.Conndustria è già impe-gnata sul fronte della lottaal racket delle estorsio-ni e dell’usura. Più voltea livello regionale sonostate prese delle posizio-ni drastiche per quantoriguarda quelle impreseiscritte che non hanno ma-nifestato alcuna intenzio-ne di prendere le distanzedai fatti criminosi con do-vute denunce di misfatti equant’altro sono costretti

    a subire dalle pressioniesterne in poi.G.B.

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    10 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 7 • CRONACA DI SIRACUSA

    il ssttt prratr Magda Garaa lmprdr tmp d prrra dl m

    Perizia tecnicasulla scatola neradell’ambulanza

    MoRTe DeLLA PueRPeRA e DeLLA bAMbinA

    C’è la piena intenzionedi conoscerle cause dellamorte della loro congiun-ta. I familiari vogliono an-dare no in fondo perchéemergano evetuali respon-sabilità nella scomparsadi Eligia Ardita, la 35enneinfermiera siracusana,deceduta insieme con lapiccola che portava ingrembo. Si sono afdatinelle mani della magi-stratura siracusana peravere risposte convincen-ti. Il sostituto procuratoreMagda Guarnaccia, chesta coordinando le indagi-ni, ha ipotizzato a caricodei tre medici indagati, ireati di procurato aborto

    donna e della piccola Giu-lia.Come per gli esami micro-scopici, anche per la peri-zia tecnica occorrerannonovanta giorni complessi-vamente perché l’esito siadepositato sul tavolo delpubblico ministero, chedovrà tirare le la dell’in-chiesta che sta attirandol’attenzione dell’opinionepubblica,sempre più atten-ta ad un caso davvero sin-golare. La donna, infatti,accusò quella tragica seraun malore dal quale non

    e lesioni colpose. Dopol’esecuzione dell’autop-sia e l’attesa per l’esameistologico, l’attenzionedel magistrato si è con-centrata sulla scatola nera,presente sull’ambulanzache la sera del 19 genna-io scorso è arrivata pressol’abitazione della puerpe-ra.Al consulente tecnico èstato dato il compito ditrascrivere quanto conte-nuto nella scatola nera peravere un quadro quantopiù possibile coerente con

    la realtà. Si prova, infatti,a stabilire l’itinerario e itempi di percorrenza delmezzo di soccorso dallasede del 118 no a casae dall’abitazione all’o-spedale Umberto primo.Sott’accusa è non giàl’arrivo dell’ambulanza acasa della paziente, quan-to i tanti minuti impiegatiper giungere al nosoco-mio. Una verica tecnicaimportante, quindi, ai nidell’attribuzione delleeventuali responsabilitàin ordine alla morte della

    In foto, Eligia Ardita.

    “Chi di spada ferisce, di spada peri-sce”. Si potrebbe così commentare larappresentazione di Tango, Monsieur?,tragicommedia in due atti del contem-poraneo Aldo Lo Castro, con riadatta-mento e regia di Patrizia Gula, messa inscena presso il Cineteatro “Città dellaNotte” di Augusta lo scorso 1 febbraiodalla compagnia Redicuore.La pièce si presenta infatti come il ca-povolgimento delle consuete storie didonne sedotte e abbandonate, con l’im-penitente dongiovanni costretto per unavolta a soccombere: «Quando le donne,superando difdenza e rivalità recipro-

    ca, si coalizzano per il raggiungimentodi un obiettivo comune, riescono a sor-tire straordinari risultati», chiosa la re-gista, sempre attenta al tema della lottaper i diritti femminili. E proprio la libe-razione da ogni stereotipo di genere odipocrisia da benpensanti sono i messaggidi fondo di un lavoro, la cui scenograarichiama in ogni dettaglio gli anni ’50,un’epoca che vedeva la donna relegatanel ruolo di moglie e madre, nell’ambitodi un contesto familiare spesso soffo-cante dominato dall’esigenza di salvarele apparenze.Il dramma, che contiene in sé questo emolto altro ancora (richiami al teatrodell’assurdo- come nelle corde dell’au-tore-, con improvvise incursioni nelthriller e perno qualche strizzata d’oc-

    Il senso della misurae la luce della ragione

    RecenSione ALLA TRAGicoMMeDiA in Due ATTi

    chio al musical anni ’50) si regge in undifcile equilibrio tra serio e faceto, vi -rando dalla leggerezza iniziale ai tonicupi del secondo atto, sapientementesottolineati in scena dai giochi di luci ecolori. Quattro donne, invitate tutte nellastessa data ed allo stesso orario pressoun’elegante villa di Taormina, scopronoin tal modo di essersi legate contempora-neamente, in qualità di mogli o soltantodi promesse spose, allo stesso uomo.Chi avrà torto? Chi ragione? Difcilestabilire punti fermi se la realtà si pre-senta sotto innumerevoli sfaccettature,sembra suggerire perno la scenograa

    a tratti frantumata, come i caratteri del-le protagoniste, ciascuna esasperazionecaricaturale di un aspetto della perso-nalità di ciascuna donna. Comunque, intanta incertezza, dopo aver pure violatoi normali conni dell’agire scenico, trale quattro (che ad un certo punto sem-brano diventare perno cinque o più!) sifa strada la progressiva consapevolezzadell’inganno subito. Il primo atto trascorre così, in attesa delfantomatico seduttore inspiegabilmen-te lontano, con le malcapitate intente adiscutere, strepitare, dilaniarsi (con unavulcanica Adriana Di Tommaso nei pan-ni di Clelia Di Benedetto), quasi come inun Aspettando Godot del desiderio, nquando, ignorati i saggi consigli dell’on-nipresente maggiordomo, la disperazio-

    rinvenne più. Sott’accusa

    il ritardo con cui dall’abi-tazione l’ambulanza è ar-rivata al pronto soccorsodell’ospedale, con annessaattesa per l’arrivo dei vigi-li del fuoco che hanno aiu-tato a scendere le rampe discale.Intanto, è stato risolto ilproblema dell’ultimo gia-ciglio della donna. Dopodiversi giorni di perma-nenza in camera mortua-ria, l’amministrazionecomunale ha trovato un lo-culo nella palazzina B delcimitero, dove giaccionoEligia e la sua creatura esul quale i congiunti porreun mazzo di ori.

    SOCIETÀ • 6  Sicilia • 10 FebbRAio 2015, MARTeDì

    Il Comandante In-terregionale Carabi-nieri “Culqualber”,Generale di Corpod’Armata Umber-to Pinotti, Coman-dante dei repartidell’organizzazioneterritoriale dell’Ar-ma ubicati in Siciliae Calabria, ha resovisita ad alcune Sta-zioni del ComandoProvinciale Cara-binieri di Siracusaper incontrare il

    personale distintosiin recenti e signi-cative operazioni diservizio. Il primoreparto visitato èstata la Stazione Ca-rabinieri di SiracusaOrtigia: qui l’AltoUfciale si è com-plimentato con ilComandante di Sta-zione, Marescial-lo Aiutante SantoParisi, ed i militariche hanno parteci-pato all’arresto diVeneziano Marco,avvenuto a gennaio,trovato in posses-so di 37 grammi dihashish, due bilan-cini di precisione,un coltello intrisodella medesima so-stanza, materialeatto al confeziona-mento dosi ed ottan-ta euro in banconotedi diverso taglio.La droga è statarinvenuta occultataall’interno di un ar-madio della camerada letto, al terminedi una perquisizionesvolta con l’ausiliodelle unità cino-le dei Carabinieridi Nicolosi (CT)ed avviata dopo unlungo periodo di ap-postamento ed os-servazione condottadai Carabinieri diOrtigia. A seguire

    il Gen. C.A. Pinot-ti si è recato pressoil Comando Sta-zione CC di PrioloGargallo dove si ècomplimentato conil Comandante, Ma-resciallo AiutanteNatalino Barbagal-lo, ed i Carabinie-ri protagonisti diun’attività investi-gativa che nel girodi un anno e mezzoha permesso di as-sicurare alla giu-stizia gli autori diun’efferata rapinain danno di un par-

    Il Generale Pinottiin visita a Siracusarucchiere di PrioloGargallo, culminatanel tentato omicidiodella vittima. Il fat-to risale al 02 marzo2013 allorquandotre soggetti, i fratelliRiccardo e Giusep-pe, Finocchio unita-mente a DomenicoGiannino, attesero

    l’orario di chiusu-ra del negozio perrapinare il parruc-chiere. Di fronte adun timido tentativodi reazione, i tre loaggredirono brutal-mente, percuoten-dolo ripetutamentee colpendolo con

    un cacciavite al viso

    resciallo AiutantePaolo Pizzo, ed i mi-litari che nel mese digennaio, a breve di-stanza l’una dall’al-tra, hanno conclusodue brillanti opera-zioni antidroga ar-restando in un casoScrofani Francesco,trovato in possessodi circa 70 grammidi eroina già suddi-visa in dosi pronteallo smercio; nelsecondo, a nire in

    manette è stato Va-lenti Vincenzo, a cuii Carabinieri dellaStazione di Lentini,dopo un prolungatoservizio di osserva-zione, hanno seque-strato circa 30 gram-mi di marijuanaoccultati negli slip.Il Gen. C.A. Pinottiha espresso soddi-sfazione e gratitudi-ne per il quotidianooperato dei Carabi-nieri della Provinciadi Siracusa, lascian-do i reparti visitaticon la consapevo-lezza che altre im-portanti affermazio-ni professionali non

    tarderanno a venire.

    ed alla testa (ven-ti colpi in totale) alpunto da fratturarglila teca cranica. Unodegli autori fu arre-stato nella quasi a-granza, gli altri duesu ordinanza di cu-stodia cautelare (diquesti uno fu indivi-

    duato in Germania e

    si è spontaneamenteconsegnato ai Ca-rabinieri di PrioloGargallo il decorsoGennaio). La visitadel Gen. C.A. Pi-notti si è conclusapresso la StazioneCC di Lentini percomplimentarsi con

    il Comandante, Ma-

    Il comandanteinterregionaledei Carabinie-ri ha passatoin rassegnaalcune stazio-ni dei militaridell’Arma.

    ne cederà il posto alla risoluta volontà di vendetta.Il dramma si consuma in allegria, tra danze e festini,nel secondo atto, con l’arrivo del “fedifrago”, dap-

    prima infastidito, poi sempre più trono nelle vestidi “principe dell’harem”. In un monologo da eroetragico egli si svela nella sua fragilità di inguaribilenarcisista, con il solito incorruttibile maggiordomo,in qualità di coscienza critica, a fargli da contraltare:ne emerge l’insicurezza dell’uomo, ma anche il sa-dismo di chi non riesce ad amare altri che se stesso,pronto anche a “morire d’amore”, come gli sugge-riscono ad un certo punto con tragica ironia le sueamanti. Alla ne saranno proprio il senso della mi-sura e la luce della ragione, insieme a chi le incarna,a trionfare, in un nuovo salomonico nale (rispettoal testo originale) che, alla maniera delle tragedie delmondo classico, sembra ammonirci a trovare la giu-sta misura anche nel punire i colpevoli.Sala gremita, pubblico in delirio nel nale, con unMario Puglisi in stato di grazia, che intona a scenaaperta “Voglio vivere così”. Da rivedere.

    Loredana Audibert

    Un monento dello spettacolo.

    In foto, foto di gruppocon il Generale Pinotti.

    Ancora aggressioninel carcere

    cRonAcA

    Ancora un’aggressione contro gli uomini della poliziapenitenziaria presso il carcere di Siracusa. A darne noti-zia, Domenico Nicotra , segretario aggiunto dell’Osapp,il sindacato di polizia penitenziaria."Alle undici di oggi un detenuto extracomunitario permotivi ancora sconosciuti si è scagliato violentementecontro i Poliziotti Penitenziari presenti causando il trau-ma cranico e la rottura di un braccio di un ispettore, ol-tre che varie contusioni riportate da altro personale delCorpo intervenuto per riportare l'ordine e la sicurezza".È evidente, continua Nicotra, che le carenze di perso-nale del Corpo fanno regredire gli standard di sicurezzapenitenziaria e che, pertanto, non sono più rinviabili ur-

    gentissimi provvedimenti che incrementino il poco per-sonale perché diversamente, purtroppo, la questione nonpuò che degenerare".Già da tempo i sindacati nazionali della polizia peni-tenziaria chiedono all’unisono e a gran voce al governonazionale d’intervenire per porre ne alle aggressionicontro gli agenti penitenziaria. Sono circa quattrocentol’anno le aggressioni all’interno delle carceri italiane,contro gli agenti di polizia penitenziaria con ferite anchegravi da parte di detenuti di cui circa un terzo con pro-gnosi medica superiori ai sette/otto giorni, con un costopari a 1500 giornate di malattia di agenti penitenziariferiti a seguito di aggressioni; i sindacati di polizia pe-nitenziarie chiedono nel frattempo misure urgenti, comeun regime più “stretto” per i detenuti classicati violen-ti. Secondo i sindacati di categoria, di questo passo sirischia di far fallire il nuovo progetto di sorveglianzadinamica, dove peraltro siamo ancora troppo lontanidall’essere denito compiutamente e che risulta essere

    residuale nella gran parte dei modelli organizzativi degliistituti penitenziari. Questo avviene – dicono ancora i rap-presentanti sindacali dell’UILPA Penitenziari, dopo avercriticamente rilevato come il modello più adottato sia quel-lo del “regime aperto”, ovvero un modello di sorveglian-za che sostanzialmente, non prevede protocolli particolari

    ma solo il prolungamento dell’orario di apertura delle cel-le con la contestuale presenza negli ambienti detentivi delpersonale di Polizia Penitenziaria, inevitabilmente espostoa fattori di rischio senza concreta possibilità (operando di-sarmato) di poter difendere la propria incolumità sica. Lepremesse che ogni aggressione subita da un poliziotto pe-nitenziario nelleprime linee delle frontiere penitenziarie è da considerar-si un’aggressione allo Stato”, il Segretario generale dellaUILPA Penitenziari chiede al DAP che nei confronti deidetenuti violenti si adottino misure esemplari che, nel pie-no rispetto della legge e di ogni garanzia, rendano più strin-gente il regime detentivo a cui devono essere sottopostidel regime aperto , scaricando sul personale gli effetti ditale determinazione. “Quello che occorre compiutamente,hanno scritto più volte i sindacati di categoria della PoliziaPenitenziaria, è restituire dignità lavorativa e condizioni disicurezza alle donne e agli uomini dei baschi blu”.

    C. A.

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    eVento

    Festeggiamentidi San CorradoPatrono dellaCittà di NotoApertura dei festeggia-menti in onore di San Cor-rado Patrono della Città diNoto e compatrono dellaDiocesiCattedrale gremita perl'apertura dei festeggia-menti in onore del SantoPatrono della Città di Notoe compatrono della Dioce-si. Una tradizione, quelladella traslazione dell'arcasull'altare maggiore, chequest'anno ha più di unmotivo per essere tappastorica. 1515-2015 cin-quecento anni fa CorradoConfalonieri, l'eremita,veniva beatificato; unanniversario che verrà ce-lebrato in maniera solenneper un intero anno. Per cuila sera del 7 Febbraio 2015si è aperta non solo la ri-correnza del 19 ma un annointero di festeggiamenti eda presentare quanto succe-derà il Vicario episcopaleper la cultura Don IgnazioPetriglieri, collaborato dalDirettore dei Beni Cultura-li della Diocesi SalvatoreMaiore. La prima partedella serata ha visto anchela presenza del Rettoredel Seminario Padre Lu-igi Vizzini, il restauratoredell'arca Luciano Bom-beccari, in prima la leautorità cittadine, il Sinda-co Bonfanti e il Presidentedel Consiglio ComunaleCorrado Figura. Tra unintervento e l'altro sonostati proposti dei passie la preghiera del libro

    "San Corrado racconta"scritto dal Vescovo Mons.Antonio Staglianò, a curadi Sebastiano Lo Monaco,Direttore Artistico delTeatro "Tina Di Lorenzo"di Noto.Nella particolare serata an-che la consegna dei quattrogrifoni e dell'aquila, re-staurati, che completanocosì (adesso manca soloun intervento al Cristorisorto e l'instalazionedel sistema di controllodell'umidità) il previstorestauro dell'argentea Arcache custodisce le spogliedi Corrado Confalonieri.

    10 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 11 • SOCIETÀ

    Una storia splen-dida quella di Ro-berto, un ragaz-zone siracusano,sposato con Fla-viana e padre difamiglia. Lui havissuto una vitafelice, ma ha sco-perto a 36 anni dinon essere gliodei genitori chelo hanno cresciu-to. Ha cominciatocosì a cercare la

    madre e ha sco-perto che Ange-la, questo il suonome, vive all'e-stero, non è italia-na. Roberto è unapersona serena emolto solida, evorrebbe cono-scere la madre.Per abbracciarla,dirle che non leserba alcun ran-core e che ha unavita felice. In uncontesto di perso-ne felici, a partireda Flaviana, sua

    moglie. E i dubbidi una volta diven-tano ancora quasicertezze, la madreadottiva inizia araccontare, pian-gendo, che lui erastato preso da leiquando era pic-colino e gli rivelanome e cognomedella donna. Ro-berto dalla madrenaturale non cerca

    niente, ha una fa-

    miglia, è sereno, èsolo la curiosità divederla, di cono-scerla e di sapereche faccia abbia.Vive a Malta, hadei gli, i suoifratelli, la donnanon ha esitato eha accettato l’in-vito. Consapevo-le, emozionata,imbarazzata maalla ne la busta

    si è aperta: il bam-

    bino lasciato dauna madre troppogiovane 42 anniprima ha ritrovatoun'altra famiglia,anche se parla solol'inglese...Una storia bellissi-ma e semplice, cherimette una donnadavanti al dono diun glio. Splendi-do esempio di tan-te splendide perso-

    ne.

    SOCIETÀ • 10  Sicilia • 10 FebbRAio 2015, MARTeDì

    La storia di Roberto lasciatodalla madre alle suore

    La rtra42 a

    dpa Maltagra a

    "c’è psta

    pr t"

    In foto, Robertoinsiema alla moglie

    Flaviana.

    L’Asp di Siracusa parteci-pa alla sesta edizione dellainiziativa “Cardiologieaperte” promossa dall’As-sociazione nazionale me-dici cardiologi ospedalieri(Anmco) e dalla Fonda-zione per il tuo cuore Hcfonlus in programma dal 9al 15 febbraio 2015.A partire da domani e sinoal 15 febbraio negli andronidegli ospedali Di Maria diAvola e Trigona di Notosaranno allestite postazionidedicate all’accoglienza deicittadini e alla discussionecon i cardiologi del repartodi Cardiologia e Utic di-retto da Corrado Dell’Alisull’importanza dei fattoridi rischio cardiovascolarenella genesi delle malat-tie cardiache. I volontari

    dell’associazione Avo (As-sociazione volontari ospe-dalieri) provvederanno alladistribuzione di opuscoliinformativi. Le iniziativepromosse dal direttoredel reparto di CardiologiaDell’Ali proseguiranno conincontri informativi sullaprevenzione nelle scuole.Giovedì 12 febbraio dalle8,30 alle 13 si svolgeràl’incontro con gli alunni

    Cardiologie aperte ad Avola,Noto e Lentini per incontriCon gli studenti si discuterà dell’importanzadello stile di vita e dei vari fattori di rischio

    “PRevenzione e cuRA DeLLe MALATTie cARDiAcHe”

    delle scuole medie inferioridi Noto Giuseppe MelodiaII nelle due sedi dell’istitutoDon Bosco e Fornaciari.Con gli studenti si discuterà

    dell’importanza dello stiledi vita e dei vari fattori dirischio nella determina-zione del rischio globalecardiovascolare secondole carte del rischio. L’in-contro si ripeterà ad Avolanelle scuole medie superioriLiceo Scientifico EttoreMajorana e Ragioneria ItcE. Mattei nella giornata divenerdì 13 febbraio.A Lentini, il reparto di

    Cardiologia e Utic direttoda Michele Moncada, haorganizzato un incontrodibattito con cittadini e socidi Club-service sul tema:

    “Prevenzione e cura dellemalattie cardiache” che siè svolto nei giorni scorsi,mentre l’11 e 13 febbraio,durante l’attività ambula-toriale di prevenzione, saràdata la possibilità ai pazientidi effettuare elettrocardio-gramma e misurazione dellapressione arteriosa i cui datisaranno inseriti nella Ban-ca del cuore, un databasenazionale al quale l’Unità

    operativa di Cardiologia eUtic di Lentini ha aderito.Inoltre, da parte del perso-nale infermieristico saràsvolta attività di counseling

    a favore dei cittadini che sipresenteranno e saranno di-stribuiti opuscoli informati-vi sulla modica degli stilidi vita. Nel corso del 2015,nell’ambito delle iniziativesulla “prevenzione dell’ar-resto cardiaco improvviso”,saranno organizzati dueincontri formativi sullarianimazione cardiopol-monare per studenti dellescuole superiori.

    “Amici per la coda”:i volontari che aiutanoi poveri cani abbandonati

    L’associazione “Amici per lacoda promuove tante attività afavore degli animali a Siracusae provincia, come Volontaria-to, Banchetti adozione cuccioli,Raccolte alimentari & medici-nali, Sterilizzazione e raccoltafondi. L’associazione ha profusotantissime informazioni e aiutiper vivere al meglio con il vo-stro cuccioletto e per aiutare chicome lui non è stato fortunatonel trovare una famiglia che lo

    accudisce.L”idea nasce da un protocollocon il comune di Siracusa cheprevede la promozione della cul-tura animalista intesa come ri-spetto per la vita degli animali edel loro benessere sico e mora -le. E’ avviato un nuovo modelloper accudire il randagio, quellodi sterilizzarlo, microchipparlo,dando vita al cane di quartie-re dove i volontari tutti i giornidanno da rinfocillare i povericani abbandonati. La presidentedell’associazione Carmela Co-mei è era del risultato ottenutoin questi mesi, infatti, dal mese dinovembre ad oggi hanno trovatocasa oltre 20 cuccioli. “I randagisegnalati dal cittadino vengonoprelevati sterilizzati, spulciati,

    microcippati ed inscritti all’ana-grafe canina – ci spiega la Co-mei – inne vengono inseritidopo averne valutato l’idoneitàdal servizio di sanità pubblicaveterinaria sul territorio, inoltresi valorizza l’adozione dei cuc-cioli presenti presso i vari cani-li”. L’associazione “Amici per lacoda” ha davvero bisogno di tan-te persone, perchè ci sono tantis-sime cose da fare, quindi se vi vadi aiutarci o conoscete qualcunoche ha la passione e l'amore pergli animali allora contattateci.Aiutiamo chi non ha voce cell.345-6921373

    Lavinia Gazzè incanta i socidi Italia Nostra e del Circolo Unione

    Per i Soc i di Italia Nostra e del Cir-colo Unione di Siracusa, lo scorso 9gennaio, la dottoressa Lavinia Gazzè,ricercatrice in Storia Moderna pressoil Dipartimento di Scienze Umani-stiche dell’Università di Catania hatenuto una interessantissima confe-renza, molto apprezzata dal numerosopubblico presente, sulla “Cosmograadel litorale della Sicilia” di Gian Bat-tista Fieschi .Attraverso i lmati e le numeroseimmagini dei disegni, eseguiti dalFieschi e poi dallo Spannocchi nellaseconda metà del 1500 per contodella Corte spagnola, si è compresala necessità di quest’ultima di cono-scerne dettagliatamente, attraverso lerelazioni che dovevano accompagnare

    i disegni ,non solo la natura delle costema anche il numero degli abitanti dellecittà costiere, dei castelli e delle torrigià esistenti per mantenerle e so-prattutto programmare l’imposizionedelle tasse.La Sicilia del tempo, rappresentandol’avamposto dell’Impero, dovevainfatti essere difesa dagli attacchi deiCorsari e dalle minacce dei Turchi .Per questa esigenza Siracusa in parti-colare venne dotata di una delle piùimportanti opere di difesa dell’anti-chità, le famose forticazioni ideatedai grandi architetti militari del tempo:Ferramolino e Grunenbergh.Un’altra occasione offerta da Italianostra per conoscere la storia e glielementi distintivi del nostro territorio.

    ATTRAveRSo i FiLMATi e Le nuMeRoSe iMMAGini

    Una storia di povertà e stenti quellache si è presentata sabato dinanziagli agenti della Polizia di Stato,in servizio presso il Commissaria-to Ortigia i quali sono intervenutiin una abitazione fatiscente di ViaVittorio Veneto.Gli agenti forzavano la porta dell’a-bitazione e vi trovavano segregato,in stato di abbandono, un bambinodi quattro anni.Il personale della Polizia di Statodopo essere entrati nell’abitazione,si prendevano cura del bambinoinfreddolito e mal nutrito, che siabbandonava tra le loro braccia, e

    lo afdavano temporaneamente aduna famiglia siracusana. Scattava-no immediatamente le indagini daparte degli inquirenti per risalireall’insano gesto, successivamente,rintracciavano, una coppia di cit-tadini nigeriani, che convocati inCommissariato gli agenti denuncia-vano la madre, ed il marito di lei,per il reato di abbandono di minori.Inne, a seguito della disposizionedel Tribunale dei Minori di Catania,il bambino, la madre ed un’altra -glia di lei di soli otto mesi, veniva-no afdati ad una comunità in pro-vincia di Siracusa.

    Bimbo di 4 anni segregato e abbandonato in una casa fatiscente

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    CULTURA • 14  Sicilia • 10 FebbRAio 2015, MARTeDì

    “Facci dispirata”e via Maestranza

    Riprendendo l’ar-gomento sui variquartieri del centrostorico, dopo la Gra-ziella e la Giudecca,questa volta si èparlato del belvedereSan Giacomo, cono-sciuto meglio come“Facci dispirata”dagli abitanti “d’’uscogghiu

    di Arturo Messina

    Interessante come leprecedenti (che restanodiffuse in informatica alsito Antonio Randazzo)la conversazione che siè tenuta martedì scorso,

    giorno 3 febbraio, al“Cenacolo della sira-cusanità” che AntonioRandazzo- il poeticoscultore che di siracu-sanità ne sa un pozzo,come egli è denito aSiracusa- ha ricava-to dal suo garage sitoin via Agostino Scillan.29, la minigalleriadelle sue pregevolisculture e la sede delcircolo di chiunque amale “cusuzze aretusee” ele vuole meglio cono-scere partecipando alleconversazioni che vi sitengono ogni martedì.Riprendendo l’argo-mento sui vari quar-tieri del centro storico,dopo la Graziella e laGiudecca, questa voltasi è parlato del belve-

    dere San Giacomo, co-nosciuto meglio come“Facci dispirata” dagliabitanti “d’’u scogghiu:gli ortigiani cu ‘a scoc-cia”. Esso- come beneha illustrato lo stessoAntonio Randazzo- è,per chi viene da PiazzaArchimede, alla ne divia Maestranza, dettadai siracusani “Ma-stranza”. E di questa haegli raccontato la vitache si conduceva quan-do era bambino, sotto-lineando anche che ilnome le potrebbe veni-re dal fatto che attorno,nei secoli passati, vierano le strade dei “ma-stri” ossia degli artigia-ni, come via dei Tintori,dei Candelai ( e tantiartigiani vi erano anche

    ai suoi tempi) o megliodal fatto che nei secolipiù vicini era la stradamaestra, cioè importan-te, con parecchi palazzinobiliari.Partendo quindi dalBelvedere s. Giacomo o“Facci dispirata” ( per-ché sia stata detta cosìè stato poi spiegato leg-gendo la leggenda chele riguarda)- c’è il pa-lazzo Impellizzeri (manon quello che oggi èsede dell’Architetturae che, salendo ancora,si vede a destra!), doveun tempo, entrando, nelbasso a destra, vi era labottega-falegnameria-

    ra il panicio Pinto esubito dopo ci abitavaCiccio Cacciatore, miocompagno d Scuolad’Arte e ottimo pitto-re ancora oggi moltostimato anche comepapirista. Poi, sempresalendo, a destra c’e-ra il già citato PalazzoImpellizzeri, che è unodei più importanti edi-ci della via Maestranza.Quasi di fronte ad essoc’era il palazzo Blanco,di origine quattrocente-sca, adiacente al Palaz-zo Rizza, un magazzino

    pia e il palazzo del dott.Cassone, all’interno delcui cortile vi era sem-pre posteggiata la suacarrozza, che egli usavaal posto della macchinaper andare a fare le vi-site ai tanti siracusaniche lo chiamavano perla sua bravura sia comemedico che come per-sona.“Salendo sempreper andare a PiazzaArchimede, ancora alladestra vi era il calzola-io Pippo Miceli, quindil’ingresso secondario

    la Cassa di Risparmio,dove ora c’è la Prefettu-ra. Ritorniamo a piazzadell’Immacolata, comechiamavamo la piaz-zetta Corpaci, salendosempre verso piazzaArchimede, a destra

    c’era un tabaccaio e,dove oggi c’è un risto-rante, allora c’era il ne-gozio di tessuti di Italia.Questo vendeva anche“a cridenza” e quintitanti di noi poveri com-pravamo da lui… Dopod lui c’era la farmaciaCarbone e di fronte, unpo’ più sopra, c ‘era ilnegozio che vendeva leprime bombole di gasda cucina.Lì , al numero 72, c’eraanche (con la sua mo-numentale facciata, cheprima doveva esserestato un convento) pa-lazzo Bufardeci, gli avidell’on. Titti Bufardeci,ex sindaco di Siracusa,nipote di quel TittaBufardeci, che alla nedivenne primo sindaco

    di Siracusa, essendo ilpiù anziano dei consi-glieri comunali e a suavolta nipote di quel donEmilio Bufardeci cheera abate e nello stessotempo oratore della so-cietà segreta Temisto-cle! Fatti pochi passi,tornando a destra, c’erae c’è ancora un arco cheimmette in un cortile,che noi chiamavamocortile Marciante per-ché all’angolo c’era il-caffè Marciante, il piùrinomato di Siracusaper i suoi dolci. Subitodopo c’era “ ’u famosupalazzu sdirrubbatu”,dove noi bambini sa-livamo per vederci ilm che si proiettavanoall’interno dell’arenaVerga, che poi divenne

    il cinema teatro del ca-valiere Vito Verga, quelsingolare personaggioche, era stato prima unviolista che suonavasulle navi e così avevaaccumulato un consi-stente patrimonio, maera rimasto sempre unasimpatica e semplicepersona, che andava inbicicletta, anche… avendersi le uova! Piùavanti c’era la famosasalumeria di lusso dellafamiglia Guido”. E di“Facci dispirata e la sualeggenda?”. Ciò che èstato letto è stato messonel sito: basta chattarenello stesso sito.

    tempi. All’angolo convia della Giudecca, dicui abbiamo parlatonella precedente nostraconversazione, c’eraa sinistra il panicioSchiavo e subito dopoil caffè Bottaro con ac-canto la merceria Cor-sale; appresso la Lom-bardino, che facevaanche dei ricami; quin-di il vicoletto d’uno deipalazzi Gargallo e subi-to dopo la famosa libre-ria del ragioniere Tag-geo, piccolo di staturama grande di cuore, che

    Prefettura e quindi laLibreria di Rosario Ma-scali, la più famosa diSiracusa e, all’angolocon via Roma, lo sto-rico calzaturicio Va-rese, con sopra uno deipiù importanti palazzinobiliari antichi.Sulla destra, invece,angolo sempre rivolto apiazza Archimede, c’e-ra il palazzo Spatafora,con una logga magni-ca. Quel palazzo, cheprima apparteneva allafamiglia Blundo, fuabbattuto per costruirvi

    ebanisteria di France-sco Disco. “Dopo- hacontinuato AntonioRandazzo a racconta-

    re- si incontrano la viaNizza e (subito dopo) lavia Alagona dove, dopoalcuni bassi abitati, c’e-

    del cui cortile è statala sede della GalleriaRoma prima che que-sta si trasferisse nella

    sede attuale di piazzasan Giuseppe. Poco piùsopra dell’Impellizzeric’erano il cinema Olim-

    della Madonna Imma-colata, di fronte al qua-le vi era l’ufcio posta-le, e dopo pochi passi

    vi era e vi è ancora lapiazzetta Corpaci, odell’Immacolata- comela chiamavamo a quei

    vendeva anche i libriusati; poi c’erano i Tes-suti di Mascali Giusto,appresso, un po’ più su

    dopo la via del Labirin-to, che portava in viaRoma, quindi il palazzoche poi divenne della

    Martedì scorso al “Cenacolo della siracusanità” si è parlato di uno degli angolipiù suggestivi di Ortigia, in fondo a via Maestranza, sua “strada maestra”

    10 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 15 • SPORT SIRACUSA

    La consuetudine acomplicarsi la vitapare sia quest’an-no nel DNA delSiracusa. I suoi ti-fosi si mettano quin-di il cuore in paceperché anche se ilvantaggio sull’ im-mediata inseguitri-ce è raddoppiato, ilSiracusa farà di tut-to no alla ne percomplicarsi la vita.A Giarre non è an-data comunque inscena una “primavisione” ma un lmgià visto, allorché,avanti di due gol, c’èmancato poco che sifacesse raggiungere.E visto che i giarre-

    si non riuscivano adimpensierire la dife-sa azzurra non han-

    no trovato di meglioche omaggiarli di unevitabilissimo gol,trasformare un ra-gazzino come Leot-ta in un imprendibi-le furetto e mettere arepentaglio un meri-tato successo. Evi-denziando, p er l’oc-casione, ancora unavolta du e vistose la-cune. La prima, chela squadra presentaancora cronici di-fetti di gestione deivantaggi, giusti-cabili semmai nelleprime giornate e nonad otto turni daltermine. La secondaè che la superioritànumerica, che è una

    risorsa e una mannadal cielo per tutte lealtre squadre, per il

    Siracusa, si trasfor-ma in un ingom-brante fardello dicui non sa bene chefarne, come dimo-strano le due con-secutive partite colMilazzo e col Giar-re. Il problema è chequando tutto niscebene uno magari ciride sopra. Il gua-io è invece quandol’avversario riescead approttarne e lecose si complicano.A Giarre si è avutala sensazione che afronte della preve-dibile reazione deipadroni di casa cheavevano chiuso ilprimo tempo sullo

    0-2, il Siracusa si sialetteralmente sedu-to, lasciando l’ini-

    ziativa agli avversa-ri che approttandodi un dormita delladifesa hanno accor-ciato le distanze,andando poi vici-nissimi al pari. Tuttoquesto non è assolu-tamente consentitoa otto giornate dal-la conclusione delcampionato, quandoogni risult ato diver-so dalla vittoria rap-

    presenta un passofalso e quando deiventiquattro punti

    complessivamentein palio il Siracusaper mantenere il pri-mato solitario noal termine ha biso-gno di incamerarnealmeno ventuno. E’giunto quindi il mo-mento di stringere identi, di serrare lela e di guadagnarein cinismo. Scher-zetti come quelliandati in scena al

    Regionale di Giarrecon Zappalà e Vita-le protagonisti non

    sono assolutamenteammessi e riteniamoche su questo puntoanche il mister siad’accordo. E se loè, come pensiamo,si trasformi, noall’ultimo minutodell’ultima giorna-ta, in sergente diferro, per evitarealla tifoseria azzur-ra, specialmente aquella più avanti ne-

    gli anni, pericolosisbalzi di pressione.

    Armando Galea

    Il Siracusa a più quattroma con qualche sussulto

    Basket, Aretusa in formatoridotto fermata a Milazzo

    Si ferma la rincorsa dell'Aretusa, -glia delle difcile settimana trascor-sa. Ancora una volta a pesare è statala panchina corta, e per la squadra diAnastasi è arrivato il disco rosso sulneutro di San Filippo del Mela.Il Milazzo si è imposto con il pun-teggio di 79-71 al termine di unagara caratterizzata dall’infortunio diCasiraghi all’inizio del terzo quarto,dall’assenza di Francesco Messinarimasto in panca e dalla cattive con-dizioni siche di altri componenti

    La vittoria di Giarre è certo un risultato di cui bisogna ral -legrarsi, ma la gestione del vantaggio e della superioritànumerica sono elementi che lasciano ancora a desiderare

    FRenA Lo ScoRDiA e GLi AzzuRRi RADDoPPiAno i L vAnTAGGio

    del roster. “Partita tirata sino allane dove abbiamo cercato di fron-teggiare una situazione infortuni as-sai difcile- ha commentato il coachSandro Anastasi- e non era agevoleuscire indenni da questo parquet conla squadra che avevo a disposizione.Dispiace perché volevamo dare con-tinuità alle due precedenti prestazio-ni.Da domani cominceremo a pensareal prossimo incontro casalingo, conla voglia di tornare al successo”.

    Calcio serie D,Noto “gelato”nel fnale

    Peccato. Il Noto spreca tanto ed allane viene beffato a Leonforte in pie-no recupero da Castro, che ha gelatola retroguardia granata, realizzando ilgol partita.E pure era stato il Noto a fare la parti-ta, soprattutto nel primo tempo. Sonoproprio gli ospiti a rendersi pericolosi

    su calcio piazzato di Cocuzza, poi uncolpo di testa di Cucinotta, trova Pen-timone pronto. La Leonfortese rea-gisce e Bonaventura sora l'incrociodal limite. Nel nale di tempo, pallagol per Butera: E' ancora Pentimone adeviare sul palo. La ripresa è di mar-ca biancoverde: l'undici di Infantinosale in cattedra e va vicino al gol pri-ma con Guerreri e poi con Floridia.In entrambi i casi, è il portiere Ferlaa respingere. Ci prova Franzese conuna girata volante che sora il palo.La Leonfortese ci crede e al 90' arrivail gol partita di Castro.Il Noto seppur scontto lascia il nuo-vo stadio di Leonforte a testa alta.

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    SPORT • PAGinA 16 • 10 FebbRAio 2015, MARTeDìSicilia

    La Teamnetwork ipoteca il secondo postoe si prepara per la Final Eigh di Coppa Italia

    S a dla-d, sì ap-ptamt hdrà la Sla Srasa a-ptal dlla Pal-

    lama italaa,pr sptta-l assrat ttt 3 gr

    orma qalat s fatt b, R-

    maga, Fasa, Prssa, carp Fd

    Superata la Lazioper 28 a 18, la Te -

    amnetwork metteuna seria ipotecaper la conquista delsecondo posto nelgirone attualmenteoccupato dal Fon-di, anch’esso vitto-rioso a Gaeta, cheperò dovrà scontareun turno di risposo.Dal derby con l’Al-camo, dunque, lapossibilità, con lavittoria, d i riacciuf-fare quel secondoposto che signicaaccesso alla “FinalEight di Coppa Ita-lia” e alla fase Play

    Off scudetto. E pro-prio guardando allenali di Coppa Italiache sono stati tenutiprecauzionalmentea riposo il Pivot Pie-ro Ragusa, il Cen-trale Mattia Calvo – disponibili in pan-china – mentre sonorimasti a Siracusail Terzino sinistroGiovanni Giannonee, soprattutto, ilterzino destro Lu-ciano Brancaforte,in via di completo

    recupero, tassellofondamentale peruna Teamnetworkche vuole onora-re nel migliore deimodi l’appuntamen-to tra le prime ottosquadre italiane.Ormai qualicatesono infatti B ozen,Romagna, Fasano,Pressano, Carpi,Fondi, e manca sol-tanto la matematicacertezza per l’Am-bra e per la Team-network Siracusa. Si

    va delineando, cosìun appuntamentoche vedrà la Siciliae Siracusa capitaledella Pallamano Ita-liana, per uno spet-tacolo assicurato intutti e 3 i giorni del-la manifestazioneche si terrà il 27 e 28febbraio per le fasipreliminari, con lenali primo marzo.“Sarà un momen-to importante - af-ferma il presidenteVito Laudani - an-

    che per la città che,con la designazione

    della FIGH a sededell’evento, vedràla partecipazioneper 4 giorni di cir-ca 200 tra dirigen-ti, tecnici e atleti, ealmeno altrettantisupporter che se-guiranno le squadre,per non parlare diquanti, dalle societàsiciliane di palla-mano, interverran-no per trascorrereun ne settimanaper la nostra città.Prevediamo quindicirca 1000 presenzealberghiere che, cre-do, contribuiscanoad un incremento dicirca l’otto per centosu base mensile per

    l’intera provincia diSiracusa.Dunque sarà un ap-puntamento spor-tivo importante efaremo del nostromeglio per onorar-lo sul campo e perquesto condiamosul sostegno di tut-ti quanti abbiamo acuore le sorti dellosport siracusano ri-conoscendo il valo-re anche sociale edeconomico di unamanifestazione diquesto livello”.

    Calcio a 5 A2/M, l’Augusta vince contro

    la Futsal Isola e consola la posizione play off L'impresa nella quinta giornata diritorno la mette a segno l'Augusta,che scongge sul proprio parquet ilFutsal Isola e ritrova insperate ener-gie e speranze per tornare a lottareper i playoff che varranno la pro-mozione in serie A1. I ragazzi dimister Nino Rinaldi hanno giocatouna gara intensa e grintosa, tirata econ il risultato in bilico sino al -schio nale, mostrando maturità ebel gioco soprattutto nelle ripartenzee negli schemi da palle inattive. Laformazione megarese, priva del pro-prio cannoniere Jorginho, gioca unapartita di grande sostanza e passa in

    vantaggio con l'altro bomber Schele-ski, anche se gli ospiti non ci stannoe pareggiano poco prima dell'inter-vallo con una rete di Lutta. L'iniziodel secondo tempo è tutto di marcamegarese, e dopo 47 secondi dal-la ripresa delle ostilità arriva il 2-1rmato da Juninho. Il Futsal Isolaprova a reagire, ma a pochi minutidalla ne arriva l'episodio decisivo:fallo di mano di Emer, espulsione perquest'ultimo e rigore per l'Augusta,con Scheleski che non sbaglia e ipo-teca la vittoria. A un minuto e mezzodalla ne Marcelinho accorcia le di-stanze, ma è troppo tardi.

    Calcio a 5A1/F, per leFormiche unpari preziosocontro

    le pugliesidella SalinisUn pari prezio-so per le Formi-che di mister LaBianca, in casadelle pugliesidella Salinis.Alla vigilia delmatch misterLa Bianca ave-va dichiarato,“mi aspetto unapartita dura -sicamente e unapronta rispostada parte dellamia squadra sulpiano del ca-rattere e della

    personalità, nonabbiamo nul-la da perdere esiamo pronti adare battaglia”,e così è stato.Anita Zacarel-la e compagne,hanno fermatole pugliesi gui-date da misterD’Abrosio, contanta grinta edeterminazione,che vantavanoun ruolino dimarcia di tut-to rispetto ecandidata tra leprime del giro-ne. Adesso perle ragazze del

    presidente Basi-le, quanto man-cano sei partitealla ne dellaregular season,rimangono ac-cese le speran-ze play off. Do-menica arriva alPalaLoBello ilVittoria calcet-to, un derby davincere per ri-scattare la scon-tta dell’andatae per non perde-re il treno playoff.  S.C.

    In foto, il presidenteVito Laudani.